Parkinson e non solo
Gentili medici, scrivo per conto di mio padre (65 anni).
Soffre di Parkinson e dopo anni di cura con Sinemet e Mirapexin adesso il neurologo, data la non più efficacia, gli ha prescritto una nuova terapia composta da Sinemet e Neupro 4 mg die. Scrivo a voi perchè è inoltre affetto da un'eccessiva libido e costanti irrefrenabili pensieri legati al sesso che, a detta nel neurologo, non sono dovuti ai farmaci che assume. Pertanto vi chiedo un parere a proposito, consapevole che presto sarà necessaria una visita diretta con un vostro collega.
Distinti saluti.
Soffre di Parkinson e dopo anni di cura con Sinemet e Mirapexin adesso il neurologo, data la non più efficacia, gli ha prescritto una nuova terapia composta da Sinemet e Neupro 4 mg die. Scrivo a voi perchè è inoltre affetto da un'eccessiva libido e costanti irrefrenabili pensieri legati al sesso che, a detta nel neurologo, non sono dovuti ai farmaci che assume. Pertanto vi chiedo un parere a proposito, consapevole che presto sarà necessaria una visita diretta con un vostro collega.
Distinti saluti.
[#1]
Gentile Utente,
i dopaminoagonisti, una classe di farmaci a cui appartiene il neupro ed il precedente mirapexin, possono causare un disturbo del controllo degli impulsi di cui l'ipersessualità e l'aumento della libido sono alcune delle manifestazioni che possono presentarsi, pertanto è possibile che questo comportamento sia legato al farmaco in questione. Ovviamente ho detto "possibile" in quanto non è certo che il problema di Suo padre sia associabile al farmaco ma, ripeto, possibile.
Sarebbe auspicabile fare seguire il paziente da un centro specializzato nei disturbi del movimento e parkinsonismi.
Se abita nella città che ha dichiarato all'atto dell'iscrizione, esiste un ottimo centro di riferimento.
Cordiali saluti
i dopaminoagonisti, una classe di farmaci a cui appartiene il neupro ed il precedente mirapexin, possono causare un disturbo del controllo degli impulsi di cui l'ipersessualità e l'aumento della libido sono alcune delle manifestazioni che possono presentarsi, pertanto è possibile che questo comportamento sia legato al farmaco in questione. Ovviamente ho detto "possibile" in quanto non è certo che il problema di Suo padre sia associabile al farmaco ma, ripeto, possibile.
Sarebbe auspicabile fare seguire il paziente da un centro specializzato nei disturbi del movimento e parkinsonismi.
Se abita nella città che ha dichiarato all'atto dell'iscrizione, esiste un ottimo centro di riferimento.
Cordiali saluti
[#2]
Ex utente
Gentilissimo dott. Ferraloro,
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. Io si...ma purtroppo mio papà no! Ma lei quindi pensa che il problema dell'ipersessualità è risolvibile con l'assunzione di qualche farmaco adatto? Pur continuando la terapia con Neupro, che tra parentesi ad oggi (5 giorni dall'assunzione) non sta dando alcun frutto?
Grazie mille per la sua cordialità e disponibilità.
innanzitutto la ringrazio per la sua risposta. Io si...ma purtroppo mio papà no! Ma lei quindi pensa che il problema dell'ipersessualità è risolvibile con l'assunzione di qualche farmaco adatto? Pur continuando la terapia con Neupro, che tra parentesi ad oggi (5 giorni dall'assunzione) non sta dando alcun frutto?
Grazie mille per la sua cordialità e disponibilità.
[#3]
Gentile Utente,
Suo padre si dovrebbe valutare direttamente mediante visita neurologica, prima è necessario stabilire l'origine del problema (concreta quella da dopaminoagonista), a volte è sufficiente la sostituzione del farmaco, altre volte la riduzione dello stesso, altre ancora la sospensione.
Comunque oltre questa classe di farmaci ne esistono altre che potrebbero essere utilizzate ma questa valutazione spetta al neurologo, meglio se parkinsonologo (neurologo esperto in parkinsonismi).
Cordialmente
Suo padre si dovrebbe valutare direttamente mediante visita neurologica, prima è necessario stabilire l'origine del problema (concreta quella da dopaminoagonista), a volte è sufficiente la sostituzione del farmaco, altre volte la riduzione dello stesso, altre ancora la sospensione.
Comunque oltre questa classe di farmaci ne esistono altre che potrebbero essere utilizzate ma questa valutazione spetta al neurologo, meglio se parkinsonologo (neurologo esperto in parkinsonismi).
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 05/08/2013.
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