Encefalopatia ipossica corticale cronica
Salve,
da RM cervello e tronco encefalico si evidenzia che la sostanza bianca periventricolare, dei centri semiovali e del tronco encefalico presenta diffuso elevato segnale in T2 e nelle sequenze FLAIR , da encefalopatia ipossica sottocorticale cronica.
Multiple areole di elevato segnale in T2, riferibili ad esiti ischemici "lacunari", sono apprezzabili a livello delle corone radiate, in regione nucleo-talamo-capsulare bilaterale e pontina.
Ventricolali laterali in sede ed aumentati di volume.
Ampi gli spazi subaracnoidei della volta r della base, per note di atrofia corticale.
Lo studio angio- Rm del circolo arterioso intracranico, eseguito con sequenze TOF e ricostruzioni MIP, ha mostrato modeste irregolarità parietali dei vasi esplorati.
Essendo già a conoscenza della presenza delle ischemie lacunari, potrebbe spiegarmi la gravità dell'encefalopatia ipossica sottocorticale cronica e quali complicanze può portare. Distinti saluti.
da RM cervello e tronco encefalico si evidenzia che la sostanza bianca periventricolare, dei centri semiovali e del tronco encefalico presenta diffuso elevato segnale in T2 e nelle sequenze FLAIR , da encefalopatia ipossica sottocorticale cronica.
Multiple areole di elevato segnale in T2, riferibili ad esiti ischemici "lacunari", sono apprezzabili a livello delle corone radiate, in regione nucleo-talamo-capsulare bilaterale e pontina.
Ventricolali laterali in sede ed aumentati di volume.
Ampi gli spazi subaracnoidei della volta r della base, per note di atrofia corticale.
Lo studio angio- Rm del circolo arterioso intracranico, eseguito con sequenze TOF e ricostruzioni MIP, ha mostrato modeste irregolarità parietali dei vasi esplorati.
Essendo già a conoscenza della presenza delle ischemie lacunari, potrebbe spiegarmi la gravità dell'encefalopatia ipossica sottocorticale cronica e quali complicanze può portare. Distinti saluti.
[#1]
Gent.le utente,
vien da sè come un quadro clinico e di neuroimaging debba pur avere un nome.
Non esiste "una gravità" ma tanti gradi di importanza quanti toni di grigio vi sono tra il bianco ed il nero.
Chiedo venia per la digressione ma ciò per dire che non è la diagnosi, nel caso di specie, che definisce la gravità della patologia bensì è, anzi sono, le sue manifestazioni cliniche.
Quel che ritengo sia di estrema importanza è individuare tutti i fattori di rischio, concausali e causali.
Pertanto la invito ad effettaure una valutazione clinica neurologica diretta sottoponendosi, ove fosse indicato, ad ulteriori esami strumentali così da chiarire al meglio il caso e consentire di ottimizzare il trattamento curativo e/o profilattico.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
vien da sè come un quadro clinico e di neuroimaging debba pur avere un nome.
Non esiste "una gravità" ma tanti gradi di importanza quanti toni di grigio vi sono tra il bianco ed il nero.
Chiedo venia per la digressione ma ciò per dire che non è la diagnosi, nel caso di specie, che definisce la gravità della patologia bensì è, anzi sono, le sue manifestazioni cliniche.
Quel che ritengo sia di estrema importanza è individuare tutti i fattori di rischio, concausali e causali.
Pertanto la invito ad effettaure una valutazione clinica neurologica diretta sottoponendosi, ove fosse indicato, ad ulteriori esami strumentali così da chiarire al meglio il caso e consentire di ottimizzare il trattamento curativo e/o profilattico.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli
http://www.europeanhospital.it/uos/neurologia_clinica.html
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.5k visite dal 24/07/2013.
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