Demenza senile, farmaci e inappetenza
salve, scrivo in merito a ciò che sta succedendo a mio nonno; ha 87 anni ad agosto e gli è stata diagnosticata una vasculopatia celebreale cronica ipossica, deficit cognitivo, demenza senile, cardiopatia ischemico ipertensiva, epatopatia cronica, inappetenza e disturbi della memoria, ma mia zia e mia madre hanno deciso di non dargli i farmaci prescritti, nella fattispecie exelon,visto la brutta esperienza raccontata loro da un'amica la cui madre. con il morbo di Alzheimer, dopo aver preso farmaci, ha visto peggiorare la situazione Ora possiamo dire sono più di sei mesi che non mangia a sufficienza anzi da un po' non mangia proprio: può essere causato questo dalla sua demenza? il farmaco prescritto lo aiuterebbereo? Cosa mi può dire sull'effetti indesidrerati che provoca il farmaco? Ci dobbiamo preoccupare? Grazie
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Gentile Utente,
l'inappetenza potrebbe far parte del quadro patologico di base, cioè del problema vascolare e di quello neuronale. Per quanto riguarda l'Exelon, se è stato prescritto sarei del parere di somministrarlo. Tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali ma questi sono strettamente individuali, il fatto che la madre dell'amica abbia avuto un'esperienza negativa non significa che debba succedere a tutti, evidentemente la Signora non ha tollerato il farmaco o il peggioramento è stato una coincidenza, non causato dal farmaco.
Si ponga una domanda, se un farmaco causasse un peggioramento della malattia verrebbe autorizzato all'immissione in commercio?
Che poi l'exelon sia efficace o meno sul nonno non si può sapere a priori.
Le consiglio di farlo bere abbondantemente perché il rischio di disidratazione nei pazienti anziani, soprattutto in estate, è elevato.
Cordiali saluti
l'inappetenza potrebbe far parte del quadro patologico di base, cioè del problema vascolare e di quello neuronale. Per quanto riguarda l'Exelon, se è stato prescritto sarei del parere di somministrarlo. Tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali ma questi sono strettamente individuali, il fatto che la madre dell'amica abbia avuto un'esperienza negativa non significa che debba succedere a tutti, evidentemente la Signora non ha tollerato il farmaco o il peggioramento è stato una coincidenza, non causato dal farmaco.
Si ponga una domanda, se un farmaco causasse un peggioramento della malattia verrebbe autorizzato all'immissione in commercio?
Che poi l'exelon sia efficace o meno sul nonno non si può sapere a priori.
Le consiglio di farlo bere abbondantemente perché il rischio di disidratazione nei pazienti anziani, soprattutto in estate, è elevato.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.8k visite dal 21/07/2013.
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