Senso di affaticamento, ansia e pressione alta
Buongiorno,
mio marito ha subito 2 trapianti di cellule staminali x mieloma multiplo 16 mesi fa, attualmente in totale remissione. Premetto che mio marito è sempre stato un tipo tranquillo e durante il lungo percorso della malattia, durato 13 mesi, ha affrontato le notevoli sofferenze senza lamentarsi mantenendo un forte autocontrollo trasmettendo a me e alle nostre figlie fiducia e tanta speranza di guarigione.
Nel corso del mese di maggio, su suggerimento del medico, ha gradualmente eliminato l'ultimo farmaco "Lyrica 75" 2 cp. al dì.
Dopo una decina di giorni dalla completa sospensione del farmaco, in concomitanza del forte caldo improvviso ed un'estrazione dentale molto traumatica ha incominciato ad avere delle crisi di ansia accompagnate da un forte senso di affaticamento fisico. Talvolta è rimasto sveglio tutta la notte manifestando un forte senso di inquietudine addirittura diventando aggressivo verbalmente con tutti i componenti della famiglia senza un plausibile motivo. Il tutto accompagnato da forte sudorazione. Alterna momenti di forte depressione a momenti di isterismo. Come se non bastasse anche la pressione ha avuto dei picchi molto alti tanto che si è reso necessario un consulto cardiologico fissato per domani.
Riferisce un cerchio alla testa, senso di sbandamento e disorientamento, gonfiore di stomaco al punto che evita di mangiare per non aumentarne la sintomatologia.
Faccio presente che mio marito attribuisce ogni sintomo a fattori esterni e non accetta l'idea che queste manifestazioni potrebbero derivare da cause organiche, cosa che io temo.
Ho pensato che probabilmente ha bisogno di una visita neurologica ma lui, ovviamente non ne vuol sapere, non so cosa fare, come posso aiutarlo? devo assecondarlo oppure insistere? Quali esami bisogna eseguire? Ha anche avuto un colloquio con la psicologa che lo ha sostenuto durante la malattia ma non vedo alcun miglioramento. Cosa mi consigliate? Grazie
mio marito ha subito 2 trapianti di cellule staminali x mieloma multiplo 16 mesi fa, attualmente in totale remissione. Premetto che mio marito è sempre stato un tipo tranquillo e durante il lungo percorso della malattia, durato 13 mesi, ha affrontato le notevoli sofferenze senza lamentarsi mantenendo un forte autocontrollo trasmettendo a me e alle nostre figlie fiducia e tanta speranza di guarigione.
Nel corso del mese di maggio, su suggerimento del medico, ha gradualmente eliminato l'ultimo farmaco "Lyrica 75" 2 cp. al dì.
Dopo una decina di giorni dalla completa sospensione del farmaco, in concomitanza del forte caldo improvviso ed un'estrazione dentale molto traumatica ha incominciato ad avere delle crisi di ansia accompagnate da un forte senso di affaticamento fisico. Talvolta è rimasto sveglio tutta la notte manifestando un forte senso di inquietudine addirittura diventando aggressivo verbalmente con tutti i componenti della famiglia senza un plausibile motivo. Il tutto accompagnato da forte sudorazione. Alterna momenti di forte depressione a momenti di isterismo. Come se non bastasse anche la pressione ha avuto dei picchi molto alti tanto che si è reso necessario un consulto cardiologico fissato per domani.
Riferisce un cerchio alla testa, senso di sbandamento e disorientamento, gonfiore di stomaco al punto che evita di mangiare per non aumentarne la sintomatologia.
Faccio presente che mio marito attribuisce ogni sintomo a fattori esterni e non accetta l'idea che queste manifestazioni potrebbero derivare da cause organiche, cosa che io temo.
Ho pensato che probabilmente ha bisogno di una visita neurologica ma lui, ovviamente non ne vuol sapere, non so cosa fare, come posso aiutarlo? devo assecondarlo oppure insistere? Quali esami bisogna eseguire? Ha anche avuto un colloquio con la psicologa che lo ha sostenuto durante la malattia ma non vedo alcun miglioramento. Cosa mi consigliate? Grazie
[#1]
Gent.le utente,
suo marito ha verosimilmente necessità di una valutazione clinica neurologica diretta e di sottoporsi agli esami che venissero ritenuti indicati.
Le linee guida di Medicitalia non consentono di dare indicazioni specifiche su accertamenti da effettuare.
Il caso che lei espone supporta ancora di più questa indicazione poichè preliminarmente è necessaria una valutazione clinica.
E' necessario che problematiche esterne o cause organiche che siano, suo marito si persuada a far esprimere un parere allo specialista.
suo marito ha verosimilmente necessità di una valutazione clinica neurologica diretta e di sottoporsi agli esami che venissero ritenuti indicati.
Le linee guida di Medicitalia non consentono di dare indicazioni specifiche su accertamenti da effettuare.
Il caso che lei espone supporta ancora di più questa indicazione poichè preliminarmente è necessaria una valutazione clinica.
E' necessario che problematiche esterne o cause organiche che siano, suo marito si persuada a far esprimere un parere allo specialista.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la risposta.
Devo convincere mio marito a sottoporsi a visita neurologica soprattutto perché i sintomi non accennano a diminuire ed anche il cardiologo ha consigliato una visita neurologica visto che i sintomi non sono da attribuire a problemi di origine vascolare.
Le farò sapere. Grazie ancora.
Devo convincere mio marito a sottoporsi a visita neurologica soprattutto perché i sintomi non accennano a diminuire ed anche il cardiologo ha consigliato una visita neurologica visto che i sintomi non sono da attribuire a problemi di origine vascolare.
Le farò sapere. Grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 18/07/2013.
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