Emicrania con aura e cefalea
buongiorno a tutti. Mi chiamo Martino, scrivo qui perchè sto cercando una soluzione ai problemi di mia moglie. Durante il periodo mestruale e/o ovulazione "prende la pillola" si scatena un atroce mal di testa "dicono che è un'insieme di cefalea e emicrania". E' stata ed è tuttora in cura presso il Policlinico Universitario di Germaneto (CZ), è stata ricoverata per 28 giorni dove è stata revisionata in tutto:prelievo del midollo, risonanze, encefalo sia da sveglia che nel sonno, analisi di tutti i tipi, nulla da segnalare se non alcune calcificazione in testa che sono, dicono, accumuli di grasso. L'unica terapia che ha avuto un certo effetto, sono le infiltrazioni in testa. E' stata bene 8 mesi dopo è ricominciato tutto peggio di prima. Rifatta la risonanza, le calcificazioni sono leggermente aumentate e le sono state ripraticate le infiltrazioni in testa perchè è l'unica terapia che risponde un po. Con le infiltrazioni, i dolori sono calati di frequenza ma non di intensità, li ha solo durante il ciclo e non più anche fuori da quel periodo già menzionato. In un primo momento ha abusato di farmaci, in aggiunta a quelli che le sono stati prescritti e cioè: trizadol da 10 mg iofilizzato al bisogno, 8 gocce di la sera per rilassare i muscoli prende anche "per disperazione" 30 gocce o più di toradoll e altri antidolorifici che però non risolvono nulla. Chiedo: esiste una terapia anche non farmacologica che possa rendere la vita più vivibile a mia moglie? Premetto che presso il Policlinico sono state sperimentate diversi tipi di farmaci e di terapie, ma nulla rispondeva se non le infiltrazioni. grazie
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Ex utente
Salve. Hanno fatto 15 iniezioni di tossina botulinica della cefalea e trattamento della cefalea con blocco anestetico del grande occipitale. Ho posto gli stessi quesiti ai medici che la stanno curando ma era ancora presto per avere dei risultati, hanno detto che sicuramente sarebbe diminuita la frequenza ma non sapevano il grado di intensità del dolore su un'eventuale attacco. Il senso della mia domanda era: sappiamo tutti che ci sono vari specialisti con "filosofie di pensiero" ed esperienze diverse, (per filosofia di pensiero intendo questa cura invece dell'altra) ma non sempre le esperienze e le "vittorie" sono conosciute da tutti. Scrivo qui perchè essendo questo un sito dove ci sono tanti specialisti, probabilmente qualcuno ha curato qualche caso simile e magari a trovato una soluzione al problema. Grazie
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Gentile Paziente, ha descritto la terapia effettuata a sua moglie, ma, come già chiesto dal DR Mura, qual è la diagnosi che è stata fatta a sua moglie?
Comunque, in 28 giorni di ricovero (!) di certo ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso.
Poiché però il problema perdura, e lei chiede se "esiste una terapia anche non farmacologica", le suggerirei di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Se così fosse nel suo caso, le suggerirei di consultare anche un dentista esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, all'articolo qui sotto linkato, nell’ipotesi che vi possa riscontrare qualche elemento di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Comunque, in 28 giorni di ricovero (!) di certo ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso.
Poiché però il problema perdura, e lei chiede se "esiste una terapia anche non farmacologica", le suggerirei di non trascurare un'ipotesi che spesso non viene presa in considerazione: il ruolo che nell'insorgenza della cefalea può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea.
Se così fosse nel suo caso, le suggerirei di consultare anche un dentista esperto in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM)
Le suggerirei di dare un'occhiata, in questo stesso sito, all'articolo qui sotto linkato, nell’ipotesi che vi possa riscontrare qualche elemento di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.9k visite dal 16/06/2013.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.