Sintomi preoccupanti
Buongiorno,
Ho 34 anni e da circa due mesi avverto i seguenti sintomi: sensazione di tremore interno, tremore al risveglio, palpitazioni, fascicolazioni, dolori agli arti e giramento di testa.
Fatta eccezione per il tremore al risveglio, che avverto ogni qualvolta dormo, gli altri i sintomi si alternano con diversa intensità.
Ho fatto rx al rachide cervicale dal quale si è evidenziato un leggero schiacciamento delle vertebre cervicali e dopo visita ortopedica ho fatto un ciclo di trazioni cervicali.
Nel contempo ho fatto le analisi del sangue con particolare riferimento alla tiroide e sono risultate nella norma. Ho fatto una visita dal neurologo il quale ha escluso problemi di tipo neurologico evidenti, imputando i sintomi sopra descritti ad uno stato ansioso dovuto a stress.
Il neurologo mi ha prescritto 12 gocce di citalopram, che io ho deciso di non prendere una volta saputo che si trattava di un farmaco antidepressivo, e in alternativa mi sono affidato a prodotti di erboristeria. Purtroppo le cose non sono migliorate( un lieve miglioramento l’ho avuto nel momento in cui ho cominciato a non farmi prendere dalla paura al sopravvenire dei vari sintomi).
Devo premettere che non ho mai avuto nessun problema di ansia o di stress, anche se analizzando il gli ultimi 5/6 mesi, posso dire di aver vissuto molto male ( ogni mattina per più di un mese mi svegliavo con un edema oculare che mi impediva di vedere per ore) l’attesa di un intervento chirurgico all’occhio (glaucoma) e la nascita del mio primo figlio in concomitanza con esso.
Veniamo ai quesiti:
Posso prendere il citalopram senza problemi( dipendenza, effetti collaterali vari)?
Può secondo voi una situazione stressante emergere con questi sintomi a mesi di distanza?
E’ possibile guarire da una malattia così o ci si deve abituare?
Grazie anticipatamente per la cortesia.
Ho 34 anni e da circa due mesi avverto i seguenti sintomi: sensazione di tremore interno, tremore al risveglio, palpitazioni, fascicolazioni, dolori agli arti e giramento di testa.
Fatta eccezione per il tremore al risveglio, che avverto ogni qualvolta dormo, gli altri i sintomi si alternano con diversa intensità.
Ho fatto rx al rachide cervicale dal quale si è evidenziato un leggero schiacciamento delle vertebre cervicali e dopo visita ortopedica ho fatto un ciclo di trazioni cervicali.
Nel contempo ho fatto le analisi del sangue con particolare riferimento alla tiroide e sono risultate nella norma. Ho fatto una visita dal neurologo il quale ha escluso problemi di tipo neurologico evidenti, imputando i sintomi sopra descritti ad uno stato ansioso dovuto a stress.
Il neurologo mi ha prescritto 12 gocce di citalopram, che io ho deciso di non prendere una volta saputo che si trattava di un farmaco antidepressivo, e in alternativa mi sono affidato a prodotti di erboristeria. Purtroppo le cose non sono migliorate( un lieve miglioramento l’ho avuto nel momento in cui ho cominciato a non farmi prendere dalla paura al sopravvenire dei vari sintomi).
Devo premettere che non ho mai avuto nessun problema di ansia o di stress, anche se analizzando il gli ultimi 5/6 mesi, posso dire di aver vissuto molto male ( ogni mattina per più di un mese mi svegliavo con un edema oculare che mi impediva di vedere per ore) l’attesa di un intervento chirurgico all’occhio (glaucoma) e la nascita del mio primo figlio in concomitanza con esso.
Veniamo ai quesiti:
Posso prendere il citalopram senza problemi( dipendenza, effetti collaterali vari)?
Può secondo voi una situazione stressante emergere con questi sintomi a mesi di distanza?
E’ possibile guarire da una malattia così o ci si deve abituare?
Grazie anticipatamente per la cortesia.
[#1]
Gentile Interlocutore,
sono del parere che il collega neurologo da Lei consultato, una volta esclusi problemi neurologici, abbia correttamente individuato (per quanto mi è possibile valutare) nel trattamento con citalopram una possibilità di modificazione del Suo stato di ansia e tensione emotiva.
Il trattamento con citalopram non dà dipendenza mentre gli effetti collaterali sono molto ridotti.
Ritengo comunque consigliabile, anche nell'ipotesi di seguire l'indicazione farmacologica, che Lei abbia modo - consultando uno psichiatra - di approfondire, dal punto di vista del Suo vissuto, il significato dei disturbi in rapporto alle vicende degli ultimi mesi, oltreché naturalmente ricevere appoggio relativamente ai dubbi manifestati sulla terapia.
Quanto alla Sua ultima domanda, il modello malattia/guarigione non è del tutto applicabile a questo tipo di disturbi; non è vero che ci si debba semplicemente abituare, si tratta semmai di trovare nuovi equilibri che tengano conto delle esperienze negative (recenti, ma anche passate) o dei possibili conflitti emozionali.
Cordiali auguri.
sono del parere che il collega neurologo da Lei consultato, una volta esclusi problemi neurologici, abbia correttamente individuato (per quanto mi è possibile valutare) nel trattamento con citalopram una possibilità di modificazione del Suo stato di ansia e tensione emotiva.
Il trattamento con citalopram non dà dipendenza mentre gli effetti collaterali sono molto ridotti.
Ritengo comunque consigliabile, anche nell'ipotesi di seguire l'indicazione farmacologica, che Lei abbia modo - consultando uno psichiatra - di approfondire, dal punto di vista del Suo vissuto, il significato dei disturbi in rapporto alle vicende degli ultimi mesi, oltreché naturalmente ricevere appoggio relativamente ai dubbi manifestati sulla terapia.
Quanto alla Sua ultima domanda, il modello malattia/guarigione non è del tutto applicabile a questo tipo di disturbi; non è vero che ci si debba semplicemente abituare, si tratta semmai di trovare nuovi equilibri che tengano conto delle esperienze negative (recenti, ma anche passate) o dei possibili conflitti emozionali.
Cordiali auguri.
dott. Francesco Favaretti Camposampiero
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Favaretti,
grazie per la risposta. Nel frattempo, anche su consiglio del mio medico curante, ho iniziato fiducioso la cura con il citalopram( una goccia al giorno fino a 12 gocce). I sintomi che avverto non sono poi così terribili, anche se il tremore al risveglio è inquietante e il giramento di testa debilitante.
Ciò che mi atterrisce è il fatto che nel momento in cui ho cominciato a star male, non avevo nessun motivo per non essere sereno. Mio figlio è bravissimo e il mio occhio ha ripreso da tempo la sua funzionalità. Ho una famiglia splendida e nessun problema di nessun tipo. Il non comprendere la natura di questa malattia, mi porta a pensare di non riuscire a sconfiggerla.
Le pongo ancora un paio di quesiti: questo tipo di cura, ammesso che si dimostri efficace, diminuirà/annullerà i sintomi di cui sono vittima? E' possibile che sforzi fisici ( fino a due mesi fa correvo a piedi a livello agonistico - amatoriale)aumentino l'intensità dei sintomi? ho provato a correre e le fascicolazioni e il tremore al risveglio sono aumentati notevolmente.
Grazie per la sua risposta e per il servizio che offrite. cordiali saluti.
grazie per la risposta. Nel frattempo, anche su consiglio del mio medico curante, ho iniziato fiducioso la cura con il citalopram( una goccia al giorno fino a 12 gocce). I sintomi che avverto non sono poi così terribili, anche se il tremore al risveglio è inquietante e il giramento di testa debilitante.
Ciò che mi atterrisce è il fatto che nel momento in cui ho cominciato a star male, non avevo nessun motivo per non essere sereno. Mio figlio è bravissimo e il mio occhio ha ripreso da tempo la sua funzionalità. Ho una famiglia splendida e nessun problema di nessun tipo. Il non comprendere la natura di questa malattia, mi porta a pensare di non riuscire a sconfiggerla.
Le pongo ancora un paio di quesiti: questo tipo di cura, ammesso che si dimostri efficace, diminuirà/annullerà i sintomi di cui sono vittima? E' possibile che sforzi fisici ( fino a due mesi fa correvo a piedi a livello agonistico - amatoriale)aumentino l'intensità dei sintomi? ho provato a correre e le fascicolazioni e il tremore al risveglio sono aumentati notevolmente.
Grazie per la sua risposta e per il servizio che offrite. cordiali saluti.
[#3]
Premetto che Lei può assumere tranquillamente le gocce di Citalopram
prescritteLe dal Suo Neurologo. Per quanto riguarda i crampi e le
fascoicolazioni, Le consiglio di eseguire i seguenti esami:
CPK,LDH, TRANSAMINASI, V,E,S,, ELETTROFORESI DELLE PROTEINE,
IMMUNOELETTROFORESI e infine, un ELETTROMIOGRAFIA presso Centro
qualificato Universitario e/o Ospedaliero.
Se lo desidera, può tenermi informato.
Dott. FRANCESCO SANTORO, Neurologo
prescritteLe dal Suo Neurologo. Per quanto riguarda i crampi e le
fascoicolazioni, Le consiglio di eseguire i seguenti esami:
CPK,LDH, TRANSAMINASI, V,E,S,, ELETTROFORESI DELLE PROTEINE,
IMMUNOELETTROFORESI e infine, un ELETTROMIOGRAFIA presso Centro
qualificato Universitario e/o Ospedaliero.
Se lo desidera, può tenermi informato.
Dott. FRANCESCO SANTORO, Neurologo
Dr. Francesco Santoro
[#4]
Gentile utente.
Mi dispiace deludere le sue attese ma il neurologo ha visto molto bene. Io ripeto ai miei pazienti che il cervello è un organo come gli altri del nostro corpo e quando funziona un pò male o troppo male va curate e per le patologie motorie che si vedono che per le patologie funzionali che non si vedono. NON PREOCCUPATEVI DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI. FUNZIONANO, FANNO STARE BENE E HANNO POCHISSIMI EFFETTI COLLATERALI rispetto a farmaci che si prendono per tutta la vita come antipertensivi, cardiologici antiaggreganti e anticoaugulanti ecc. Fatevi informare bene dal vostro medico cosa sono i farmaci per il disturbo che lei accusa e fatevi dire come e per quanto prenderli( per me vanno presi per lungo tempo o per sempre per quei soggetti con base per la depressione o similari patologie correlate GAD, disforia ecc.).
Cordialità
Mi dispiace deludere le sue attese ma il neurologo ha visto molto bene. Io ripeto ai miei pazienti che il cervello è un organo come gli altri del nostro corpo e quando funziona un pò male o troppo male va curate e per le patologie motorie che si vedono che per le patologie funzionali che non si vedono. NON PREOCCUPATEVI DEI FARMACI ANTIDEPRESSIVI. FUNZIONANO, FANNO STARE BENE E HANNO POCHISSIMI EFFETTI COLLATERALI rispetto a farmaci che si prendono per tutta la vita come antipertensivi, cardiologici antiaggreganti e anticoaugulanti ecc. Fatevi informare bene dal vostro medico cosa sono i farmaci per il disturbo che lei accusa e fatevi dire come e per quanto prenderli( per me vanno presi per lungo tempo o per sempre per quei soggetti con base per la depressione o similari patologie correlate GAD, disforia ecc.).
Cordialità
Marino GIULIANO
[#5]
Ex utente
Gentile dott. MARINO GIULIANO,
la ringrazio per la risposta. Non era mia intenzione demonizzare la cura che il neurologo mi ha prescritto, solo ho ritenuto di non dover ricorrere a dei farmaci "antidepressivi" preoccupato dalla mia ignoranza in merito.
Come ho avuto modo di dire ho iniziato la cura e devo dire che dopo una settimana a dosaggio crescente di citalopram (+ una goccia al giorno fino a 12, e come mi era stato anticipato, i sintomi da me accusati si sono amplificati. In particolare mi sento molto agitato e sull'orlo di una crisi di panico; inoltre ho una sensazione di leggero stato confusionale e giramento di testa circa 5 ore dopo l'assunzione del citalopram. Può definirsi normale questo? grazie.
Cordiali saluti.
la ringrazio per la risposta. Non era mia intenzione demonizzare la cura che il neurologo mi ha prescritto, solo ho ritenuto di non dover ricorrere a dei farmaci "antidepressivi" preoccupato dalla mia ignoranza in merito.
Come ho avuto modo di dire ho iniziato la cura e devo dire che dopo una settimana a dosaggio crescente di citalopram (+ una goccia al giorno fino a 12, e come mi era stato anticipato, i sintomi da me accusati si sono amplificati. In particolare mi sento molto agitato e sull'orlo di una crisi di panico; inoltre ho una sensazione di leggero stato confusionale e giramento di testa circa 5 ore dopo l'assunzione del citalopram. Può definirsi normale questo? grazie.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 33.5k visite dal 23/05/2008.
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