Epilessia (aure vegetative)
Buon giorno, desidererei sottoporre alla Vostra attenzione il mio caso.
Nel 1999 all'età di 25 anni mi è stato asportato un astrocitoma a localizzazione temporale destra, alla cui diagnosi si è pervenuti in quanto ho avuto una crisi comiziale generalizzata.
Fino al settembre 2004 ho assunto carbamazepina (400x2/die).
A partire dal giugno 2005, e con una intensificazione da marzo 2006, si sono presentati una serie di malesseri, che in una qualche misura richiamavano quelli già verificatesi nel 1998-1999. L'epilettologo ha definito questi episodi aure vegetative e mi ha prescritto oxcarbazepina 300x2/die (ora incrementata a 1200 mg/die). Ad oggi, a distanza di un anno e mezzo, non ho tratto significativi benefici dalla terapia anticomiziale.
La risonanza magnetica, appena eseguita, ha escluso recidive.
Preciso che gli e.e.g effettuati a ottobre 2007 e a maggio 2008 evidenziano rispettivamente:
-"la presenza di anomalie lente composte con anomalie di significato epilettogeno, facilitate dall'iperventilazione, in regione fronto-temporale destra";
-"la presenza di minima attività lenta focale in sede tempoale destra, in composizione con anomalie epilettiformi meglio definite sulla derivazione fronto-temporale destra". "Sono presenti isolate onde più lente e figure di punta con migliore definizione fronto-temporale destra e inversione di fase della figura di punta rispetto a T4".
I miei malesseri presentano le seguenti caratteristiche: all'improvviso avverto una particolare sensazione alla gola (un qualcosa che mi prende alla gola, ma non è un senso di soffocamento o di nodo alla gola), quindi segue una sensazione di stordimento, talvolta accompagnata da un intorpidimento a livello di arti o da un fastidio alla pancia o al basso ventre. Il tutto si esaurisce in pochi secondi (in media 5-10 secondi, tranne una volta in cui l'epidodio è durato circa 1 minuto).
Quando si verificano questi episodi ( in media da uno a tre ogni mese), tendo a rimanere immobile in attesa che passino (ma se, ad esempio, sto camminando riesco a proseguire nel cammino sebbene avverta uno stordimento)e, appena conclusi, riprendo senza problemi l'attività che stavo svolgendo.
In base alla Vostra esperienza, gli episodi che ho descritto sono compatibili con delle aure vegetative? Le mie perplessità sono dovute
al fatto che la terapia non sta producendo effetto (a volte penso che magari potrebbe trattarsi semplicemente di un calo di pressione).
Vi ringrazio in anticipo, di vero cuore, per l'attenzione che vorrete riservarmi e porgo i più distinti saluti
Nel 1999 all'età di 25 anni mi è stato asportato un astrocitoma a localizzazione temporale destra, alla cui diagnosi si è pervenuti in quanto ho avuto una crisi comiziale generalizzata.
Fino al settembre 2004 ho assunto carbamazepina (400x2/die).
A partire dal giugno 2005, e con una intensificazione da marzo 2006, si sono presentati una serie di malesseri, che in una qualche misura richiamavano quelli già verificatesi nel 1998-1999. L'epilettologo ha definito questi episodi aure vegetative e mi ha prescritto oxcarbazepina 300x2/die (ora incrementata a 1200 mg/die). Ad oggi, a distanza di un anno e mezzo, non ho tratto significativi benefici dalla terapia anticomiziale.
La risonanza magnetica, appena eseguita, ha escluso recidive.
Preciso che gli e.e.g effettuati a ottobre 2007 e a maggio 2008 evidenziano rispettivamente:
-"la presenza di anomalie lente composte con anomalie di significato epilettogeno, facilitate dall'iperventilazione, in regione fronto-temporale destra";
-"la presenza di minima attività lenta focale in sede tempoale destra, in composizione con anomalie epilettiformi meglio definite sulla derivazione fronto-temporale destra". "Sono presenti isolate onde più lente e figure di punta con migliore definizione fronto-temporale destra e inversione di fase della figura di punta rispetto a T4".
I miei malesseri presentano le seguenti caratteristiche: all'improvviso avverto una particolare sensazione alla gola (un qualcosa che mi prende alla gola, ma non è un senso di soffocamento o di nodo alla gola), quindi segue una sensazione di stordimento, talvolta accompagnata da un intorpidimento a livello di arti o da un fastidio alla pancia o al basso ventre. Il tutto si esaurisce in pochi secondi (in media 5-10 secondi, tranne una volta in cui l'epidodio è durato circa 1 minuto).
Quando si verificano questi episodi ( in media da uno a tre ogni mese), tendo a rimanere immobile in attesa che passino (ma se, ad esempio, sto camminando riesco a proseguire nel cammino sebbene avverta uno stordimento)e, appena conclusi, riprendo senza problemi l'attività che stavo svolgendo.
In base alla Vostra esperienza, gli episodi che ho descritto sono compatibili con delle aure vegetative? Le mie perplessità sono dovute
al fatto che la terapia non sta producendo effetto (a volte penso che magari potrebbe trattarsi semplicemente di un calo di pressione).
Vi ringrazio in anticipo, di vero cuore, per l'attenzione che vorrete riservarmi e porgo i più distinti saluti
[#1]
Gentile signore,
effettivamente, il suo racconto è compatibile con episodi di tipo critico a partenza temporale ("aure vegetative"). Trattasi di una epilessia parziale sintomatica (in esito di asportazione lesione gliale temporale dx);la non efficacia del Tolep è probabilmente dovuta alla necessità di incrementarne il dosaggio (rispetto al Tegretol ocoore increment. del 40%) ad esempio fino a 1500/die.
Se anche con tale dosaggio le crisi persistono potrebbe beneficiare di una terapia aggiuntiva (Keppra o Zonegran ad esempio).
Cordiali saluti
effettivamente, il suo racconto è compatibile con episodi di tipo critico a partenza temporale ("aure vegetative"). Trattasi di una epilessia parziale sintomatica (in esito di asportazione lesione gliale temporale dx);la non efficacia del Tolep è probabilmente dovuta alla necessità di incrementarne il dosaggio (rispetto al Tegretol ocoore increment. del 40%) ad esempio fino a 1500/die.
Se anche con tale dosaggio le crisi persistono potrebbe beneficiare di una terapia aggiuntiva (Keppra o Zonegran ad esempio).
Cordiali saluti
Dott Vincenzo Sidoti
[#2]
Utente
Stimatissimo Dott. Sidoti, La ringrazio per la sua risposta.
Tra l'altro settimana scorsa ho effettuato la visita epilettologica di controllo: il medico ha optato per un cambio di terapia, ossia il ritorno al Tegretol 800/die. Inoltre, ha prospettato - in caso di inefficacia della terapia - la futura somministrazione del Keppra.
Dottore, vorrei approfittare della Sua disponibilità per porLe un'ulteriore domanda.
In occasione della visita di controllo il medico si è detto sicuro del fatto che questi episodi siano aure, ma al contempo ha sottolineato che in un caso come il mio si pone il problema della diagnosi differenziale tra epilessia ed attacco di panico. Inoltre ha ritenuto poco rilevante la presenza di diversi e.e.g. in cui si parla di anomalie di significato epilettogeno perchè, a suo dire, la presenza di queste anomalie è frequente in chi ha subito un intervento di asportazione di una neoplasia, ma non necessariamente indice di epilessia.
Come potrà capire queste affermazioni dell'epilettologo hanno accresciuto le mie perplessità. Cosa pensa al riguardo? Ritiene opportuno che mi rivolga ad uno psichiatra per valutare la presenza di attacchi di panico?
Vorrei precisare che durante questi episodi io avverto una sensazione di stordimento, ma non di panico o di ansia; cioè il battito cardiaco è inalterato, non provo paura, sensazione di morte o quant'altro.
Ringrazio sin d'ora Lei e gli altri specialisti neurologi, che vorranno fornire un consulto.
Porgo i più distinti saluti.
Tra l'altro settimana scorsa ho effettuato la visita epilettologica di controllo: il medico ha optato per un cambio di terapia, ossia il ritorno al Tegretol 800/die. Inoltre, ha prospettato - in caso di inefficacia della terapia - la futura somministrazione del Keppra.
Dottore, vorrei approfittare della Sua disponibilità per porLe un'ulteriore domanda.
In occasione della visita di controllo il medico si è detto sicuro del fatto che questi episodi siano aure, ma al contempo ha sottolineato che in un caso come il mio si pone il problema della diagnosi differenziale tra epilessia ed attacco di panico. Inoltre ha ritenuto poco rilevante la presenza di diversi e.e.g. in cui si parla di anomalie di significato epilettogeno perchè, a suo dire, la presenza di queste anomalie è frequente in chi ha subito un intervento di asportazione di una neoplasia, ma non necessariamente indice di epilessia.
Come potrà capire queste affermazioni dell'epilettologo hanno accresciuto le mie perplessità. Cosa pensa al riguardo? Ritiene opportuno che mi rivolga ad uno psichiatra per valutare la presenza di attacchi di panico?
Vorrei precisare che durante questi episodi io avverto una sensazione di stordimento, ma non di panico o di ansia; cioè il battito cardiaco è inalterato, non provo paura, sensazione di morte o quant'altro.
Ringrazio sin d'ora Lei e gli altri specialisti neurologi, che vorranno fornire un consulto.
Porgo i più distinti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.3k visite dal 22/05/2008.
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