Dolore e formicolio

Buonasera,
è la prima volta che mi rivolgo a Voi ma l'ansia che mi porto dentro è veramente insopportabile.
Premetto che ritengo di essere ipocondriaca, in quanto ogni minuscolo sintomo mi fa subito pensare al peggio.
Detto questo espongo il mio problema.
Da due settimane circa soffrivo di un leggero dolore allo zigomo, che poche sere fa si è improvvisamente propagato fino al sopracciglio e alla tempia, diventando molto acuto. Con l'aiuto del Nimesulide è sparito, per due giorni non ho avuto altri fastidi fino a ieri, quando ho passato la giornata con una lieve insensibilità della parte dx del viso, laddove è avvenuto il dolore. Verso le 3 del mattino il dolore si è ripresentato questa volta localizzato più che altro nella tempia. Con un altro Nimesulide il dolore è passato e oggi rimane solo un indolenzimento e un formicolio generale.
La mia grande paura è che vi sia qualche problema neurologico, anche perché cercando in internet, cosa che immagino non dovrei fare vista la mia ipocondria, il formicolio a qualsivoglia parte del corpo è il più delle volte ricondotto alla presenza di sclerosi multipla o tumore.
Aggiungo che soffro di problemi ai muscoli della schiena e della cervicale, per i quali ho fatto una cura di Sirdalud per 20 giorni, anche se i benefici sono presto scomparsi e si sono ripresentati i soliti dolori.
Chiedo appunto se sia necessario preoccuparmi e nel caso a quale specialista rivolgermi nel mio caso.
Ringrazio anticipatamente.
Cordiali saluti

Laura
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Laura,

infatti andare in Rete alla ricerca di autodiagnosi è estremamente negativo.
Le ricordo che statisticamente i formicolii (parestesie) sono causati da SM o tumori solo in una piccola percentuale, essendo la stragrande maggioranza delle volte di origine benigna.
Pertanto si tranquillizzi ed effettui serenamente una visita neurologica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Dr. Ermanno Matteo Soave Neurologo, Medico fisiatra, Neurofisiopatologo, Psichiatra 21
Gentile utente ,la sintomatologia che hai appena descritta è suggestiva sia per il pz che che per il medico osservatore specialista in Neurologia.
Si puo' etichettare il disturbo in relazione alla sua distribuzione topografica nell'ambito delle cefalee o comunque nell'ambito delle algie atipiche craniofaciali: è molto importante l'inquadramento anamnestico e l'esame obiettivo neurologico:
successivamente puo' essere utile un approfondimento diagnostico neurofisiologico come i potenziali evocati troncoencefalici e il blink reflex che evidenziano eventualmente in maniera incruenta se esiste una sofferenza dei nervi cranici come il VII paio di nervi cranici o il V paio di nervi cranici .
In caso di algie craniofaciali atipiche , trova qualche utilità l'uso del Gabapentin o del Tegretol entrambi utilizzati come antiepilettici , ma che in questo caso utilizzati a dosi piu' basse sortiscono un effetto analgesico di tipo centrale per un effetto inibitore sul sistema motorio di origine tronco spinale.

Cordiali Saluti

Dr. Ermanno Matteo Soave

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