Referto tac encefalo senza mdc

Buonasera,
mia mamma, 69 anni, ha diversi problemi e non riusciamo a trovarne la causa forse sono più motivi che uniti danno i suoi sintomi fastidiosi anche per la qualità della vita.
- problemi di "cervicale" con rigidità del collo (che allenta solo quando si sdraia), dice di sentire come una morsa sul collo che le lascia tregua solo ogni tanto / ci sono delle giornate in cui sta meglio e quelle inc ui sta proprio poco bene
- senzazione di testa "vuota", vertigini, difficoltà a volta nel trovare le parole.
Le hanno riscontrato dei problemi al labirinto e ha delle ernie/protusioni.
- disturbi nel sonno, lamenta di svegliarsi spesso vs le 5 e di non riuscire più ad addormentarsi, tali disturmi migliorano in vacanza.
La dottoressa di base ha ritenuto di fare tac anche percè mia mamma è sempre stata spinta dal timore di essere soggetta a qualche forma di demenza (a sua volta sua mamma, mia nonna, fu affetta di demenza presenile)
Il referto della Tac è ciò che però la preoccupa maggiormente ed è come segue: l'esame dimostra lieve ampliamento di tipo atrofico di solchi, ventricoli e cisterne. Nei nuclei pallidi bilateralmente si osservano calcificazioni di significato degenerativo. Nelle capsule esterne e nei nuclei lenticolari bilateralmente si osservano esiti di lesioni lacunari ischemiche. Non si osservano alternazioni densiotometriche in fossa posteriore. Le arterie vertebrali e le carotidi intra-cavernose presentano calcificazioni di natura arteriosclerotica. si segnala sinusite sfenoidale dx.
Io ritenevo che la difficoltà nel trovare le parole fosse e, a volte, a ricordare alcune frasi già dette o episodi già raccontati, fosse da attribuire all'età (a volte succede anche a me ...) o allo al suo atteggiamento prevalemente agitato o ansioso davanti alla vita in generale (senza che ce ne siano particolari motivi ) ma con qs refererto alla mano mi rivolgo a Lei per capire in anticipo una prima lettura in modo da arrivare alla visita neurologica (che prevede lunghi tempi di attesa) già più consapevoli.
Non so se può essere attribuito alla sua forma nervosa ma soffre anche di una sorta di "tic" per cui sente sempre la sensazione di avere una "goccia al naso"che continua a "sollevare" "tirando su" come se avesse il raffreddore. Questo si è verificato in prevalenza dopo la sua operazione di catarratta.

Grazie vivamente per la sua attenzione e il riscontro.

Un cordiale saluto.

Isabella
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Signora Isabella,

il reperto TC che probabilmente Vi preoccupa maggiormente è il <<lieve ampliamento di tipo atrofico di solchi, ventricoli e cisterne>>. E' chiaro che bisogna visionare le immagini per dare un parere attendibile, comunque un lieve ampliamento potrebbe anche essere "fisiologico" nei soggetti di età superiore a 65-70 anni. In effetti per valutare il <<lieve ampliamento>> occorre la valutazione neurologica diretta ed una correlazione clinica.
Ci sono soggetti con questi reperti che non hanno nessuna sintomatologia cognitiva degna di nota.
Comunque sarebbe anche opportuno effettuare i test neuropsicologici per un maggiore approfondimento diagnostico ma per tutto questo ci pensarà il neurologo ad indirizzarvi al meglio.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dott.Ferraloro,
dalla sua risposta intuisco che nn dovremmo preoccuparci troppo per:
- calcificazioni di significato degenerativo / di che cosa si tratta?
- esiti di lesioni lacunari ischemiche / di che cosa si tratta? potrebbero aver provocato un episodio di svenimento qualche tempo fa?
-Le arterie vertebrali e le carotidi intra-cavernose presentano calcificazioni di natura arteriosclerotica / di che cosa si tratta?

per quanto riguarda invece "lieve ampliamento di tipo atrofico di solchi, ventricoli e cisterne" mi può spiegare meglio da cosa potrebbe essere dovuto e cosa può provocare? Ha letto i sintomi che riporta mia mamma, potrebbero essere associati? Forse nn può darmi una risposta senza i test...

Il mio timore è che il neurologo sospetti la possibilità di forme di demenza e lo esterni a mia mamma per la quale sarebbe distruttivo, secondo lei è deleterio mettermi in contatto preventivamente telefonicamente o via email con il dottore che la visiterà in modo che eventualmente possa mantenere riservata un'eventuale diagnosi?

Grazie per il suo prezioso supporto

Isabella
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Signora Isabella,

le calcificazioni riportate sono frequenti per l'età e non destano preoccupazioni.
Le lacune ischemiche rappresentano l'esito di piccole ischemie che in genere passano inosservate, se l'episodio di "svenimento" è quello classico non penso ci siano correlazioni con questo reperto.
Invece gli altri sintomi descritti possono essere correlati a queste alterazioni.
Avvertire preventivamente il neurologo? Perchè no, anche se la stragrande maggioranza dei medici non fa diagnosi di questo tipo rivolgendosi direttamente al paziente.
In ogni caso sarebbe opportuno che la mamma seguisse anche una terapia specifica vascolare ed evitasse fattori di rischio come l'ipertensione, l'iperglicemia, il colesterolo elevato.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente
Gentile Dott. Ferraloro,

la mamma prende già l'aspirinetta ed è molto magra.
Ha la pressione ballerina questo mi sono dimenticata di dirglielo.
Cosa intende per "Invece gli altri sintomi descritti possono essere correlati a queste alterazioni"? Intende a qs alterazioni "lieve ampliamento di tipo atrofico di solchi, ventricoli e cisterne"? Si può già sbilanciare in termini di %?
Mi spiega meglio gentilmente
Qundo dice che la stragrande maggioranza dei medici non fa diagnosi di qs tipo rivolgendosi al paziente significa che contattato tendenzialmente poi i parenti?
grazie nuovamente anche per la sua rapidità
Un caro saluto
Isabella
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.8k 2.4k
Gentile Signora Isabella,

ha perfettamente capito, intendo proprio l'ampliamento atrofico che giustificherebbe la sintomatologia riferita, anche le lacune ischemiche potrebbero contribuire. Non è possibile però esprimersi in termini percentuali.
Le modalità di rivolgersi ai parenti sono molteplici ma Lei può preventvamente avvertire il neurologo.

Cordialità