Tiroidite di hashimoto e capogiri
Gent.mo Dottore,
sono un giovane di 32 anni. Circa un anno e mezzo fa mi è stata diagnostica una tiroidite autoimmune, con presenza di un nodulo isoecogeno disomogeneo di 7-8 mm, al III medio del lobo sinistro. Da qualche settimana assumo a giorni alterni compresse di selenio (syrel) e integratori di fermenti lattici (dicoflor), prescrittimi dall'endocrinologo curante. In passato (circa due anni fa) ho sofferto di sintomi attribuiti a sindrome ansioso-depressiva (astenia, inappetenza, tachicardia, dispnea, tremori...), manifestatisi in maniera piuttosto violenta e del tutto inattesa in un momento di particolare stress psico-fisico. A seguito di opportuna visita neurologica, mi è stata prescritta una terapia di ansiolitici e antidepressivi (lexotan, levopraid, cypralex), assunti in dosaggi progressivamente minori (15-10 gocce al dì, + 1-1/2 compressa prima ogni giorno, poi a giorni alterni), che ho interrotto definitivamente 2-3 mesi fa, senza particolari "contraccolpi". Da circa una settimana, in concomitanza con i primi segnali climatici di caldo un pò afoso, avverto quasi costantemente un senso di debolezza muscolare e sbandamento, con perdita di concentrazione, occhi pesanti, capogiri e talora nausea e, nel corso della giornata (ma soprattutto nei momenti più caldi), vampate di calore al viso, alla testa e qualche volta agli arti (come fossi febbricitante, benché la temperatura corporea si aggiri sempre intorno ai 36-36,5°). Le scrivo per sapere se i sintomi appena descritti possono essere correlati ad una recidiva del passato stato ansioso o alla mia Hashimoto. Per completezza di informazioni comunico anche che negli ultimi esami ematici, risalenti allo scorso dicembre, i valori erano generalmente nella norma, fatta eccezione per gli anticorpi tiroidei (anti-tireoglobulina a 233, TPO superiori a 1300) e una leggera alterazione del TSH (5.03) e del VES (15, a fronte di un massimo pari a 10). Ho inoltre la colesterolemia sempre piuttosto alta (medio rischio), ho un'ernia iatale con episodi di rigurgito gastro-esofageo, riduzione della lordosi cervicale, ho avuto in passato casi di colecistite acuta (per un calcolo mai asportato) e (a dispetto di tutto questo) sono un fumatore (non incallito, ma sulla buona strada).
Ringrazio per la cortese attenzione
sono un giovane di 32 anni. Circa un anno e mezzo fa mi è stata diagnostica una tiroidite autoimmune, con presenza di un nodulo isoecogeno disomogeneo di 7-8 mm, al III medio del lobo sinistro. Da qualche settimana assumo a giorni alterni compresse di selenio (syrel) e integratori di fermenti lattici (dicoflor), prescrittimi dall'endocrinologo curante. In passato (circa due anni fa) ho sofferto di sintomi attribuiti a sindrome ansioso-depressiva (astenia, inappetenza, tachicardia, dispnea, tremori...), manifestatisi in maniera piuttosto violenta e del tutto inattesa in un momento di particolare stress psico-fisico. A seguito di opportuna visita neurologica, mi è stata prescritta una terapia di ansiolitici e antidepressivi (lexotan, levopraid, cypralex), assunti in dosaggi progressivamente minori (15-10 gocce al dì, + 1-1/2 compressa prima ogni giorno, poi a giorni alterni), che ho interrotto definitivamente 2-3 mesi fa, senza particolari "contraccolpi". Da circa una settimana, in concomitanza con i primi segnali climatici di caldo un pò afoso, avverto quasi costantemente un senso di debolezza muscolare e sbandamento, con perdita di concentrazione, occhi pesanti, capogiri e talora nausea e, nel corso della giornata (ma soprattutto nei momenti più caldi), vampate di calore al viso, alla testa e qualche volta agli arti (come fossi febbricitante, benché la temperatura corporea si aggiri sempre intorno ai 36-36,5°). Le scrivo per sapere se i sintomi appena descritti possono essere correlati ad una recidiva del passato stato ansioso o alla mia Hashimoto. Per completezza di informazioni comunico anche che negli ultimi esami ematici, risalenti allo scorso dicembre, i valori erano generalmente nella norma, fatta eccezione per gli anticorpi tiroidei (anti-tireoglobulina a 233, TPO superiori a 1300) e una leggera alterazione del TSH (5.03) e del VES (15, a fronte di un massimo pari a 10). Ho inoltre la colesterolemia sempre piuttosto alta (medio rischio), ho un'ernia iatale con episodi di rigurgito gastro-esofageo, riduzione della lordosi cervicale, ho avuto in passato casi di colecistite acuta (per un calcolo mai asportato) e (a dispetto di tutto questo) sono un fumatore (non incallito, ma sulla buona strada).
Ringrazio per la cortese attenzione
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Gentile Utente,
come Lei capisce non è possibile on line stabilire l'origine della sintomatologia descritta.
Intutivamente e con tutti i limiti del consulto a distanza, sembrerebbe di tipo ansioso anche perchè coincidente col cambio di stagione, periodo particolarmente favorevole all'insorgenza di questi sintomi.
In ogni caso ne parli col Suo medico curante e con l'endocrinologo che La segue.
Cordiali saluti
come Lei capisce non è possibile on line stabilire l'origine della sintomatologia descritta.
Intutivamente e con tutti i limiti del consulto a distanza, sembrerebbe di tipo ansioso anche perchè coincidente col cambio di stagione, periodo particolarmente favorevole all'insorgenza di questi sintomi.
In ogni caso ne parli col Suo medico curante e con l'endocrinologo che La segue.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11k visite dal 09/05/2013.
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