Disturbo nello studio
Salve,
sono un ragazzo di 21 anno. Studio giurisprudenza, al 2° anno. Scrivo per chiedere delucidazioni circa un disturbo di cui soffro nello studio e che inficia notevolmente sia il mio percorso di studi, sia la mia vita di tutti i giorni.
Il disturbo si manifesta nella seconda fase del mio programma di studio. Dopo aver letto, compreso e schematizzato un determinato libro, comincio la fase in cui ripeto ad alta voce gli argomenti da memorizzare.
A questo punto comincia il disturbo. In pratica, nonostante abbia compreso e memorizzato perfettamente tutto il contenuto del libro, mi ostino a ripetere ad alta voce in modo "ossessivo" e maniacale delle singole proposizioni. Ripeto delle singole proposizioni, in modo del tutto automatico ed ossessivo, per decine di volte, nonostante, ribadisco, sia perfettamente consapevole di averle già comprese e già memorizzate.
La ripetizione di queste singole proposizioni mi porta ad impiegare delle ore nella preparazione di argomenti che invece un normale studente preparerebbe in 10 minuti. Questo meccanismo è un vero e proprio circolo vizioso, il quale, una volta innescato, è impossibile da interrompere con un semplice moto di volontà.
Alla ripetizione meccanica, si associa il pensiero che in realtà la mia preparazione non sia idonea per sostenere l'esame. Questo pensiero in realtà è infondato, in quanto, razionalmente, sono perfettamente consapevole del contrario.
Preciso,però, che non è questo pensiero a scatenare la ripetizione delle proposizioni, in quanto quest'ultimo fenomeno mi appare come un qualcosa del tutto slegato da qualsiasi riferimento esterno o interno a me stesso. Semplicemente inizio a ripetere la proposizione, per sette, otto, dodici volte, senza riuscire a mettere fine a questo meccanismo.
Tale disturbo è apparso nel 3° anno di liceo, e credo sia peggiorato progressivamente.
Questa situazione mi preoccupa molto, mi rende del tutto sfiduciato e triste, in quanto non mi consente di affrontare gli studi in modo sereno ed efficiente.
La mia storia scolastica è molto positiva. Ho conseguito la maturità classica con 100/100. Finito il liceo, ho iniziato l'università con grandi aspettative e con grande carica.
Spero di essere stato chiaro nel descrivere il mio disturbo, nonostante sia davvero difficile per me, non avendo le conoscenze tecniche necessarie per descriverne i vari sintomi.
Ringrazio anticipatamente chiunque sappia darmi delle informazioni a riguardo.
Cordiali saluti,
Stefano.
sono un ragazzo di 21 anno. Studio giurisprudenza, al 2° anno. Scrivo per chiedere delucidazioni circa un disturbo di cui soffro nello studio e che inficia notevolmente sia il mio percorso di studi, sia la mia vita di tutti i giorni.
Il disturbo si manifesta nella seconda fase del mio programma di studio. Dopo aver letto, compreso e schematizzato un determinato libro, comincio la fase in cui ripeto ad alta voce gli argomenti da memorizzare.
A questo punto comincia il disturbo. In pratica, nonostante abbia compreso e memorizzato perfettamente tutto il contenuto del libro, mi ostino a ripetere ad alta voce in modo "ossessivo" e maniacale delle singole proposizioni. Ripeto delle singole proposizioni, in modo del tutto automatico ed ossessivo, per decine di volte, nonostante, ribadisco, sia perfettamente consapevole di averle già comprese e già memorizzate.
La ripetizione di queste singole proposizioni mi porta ad impiegare delle ore nella preparazione di argomenti che invece un normale studente preparerebbe in 10 minuti. Questo meccanismo è un vero e proprio circolo vizioso, il quale, una volta innescato, è impossibile da interrompere con un semplice moto di volontà.
Alla ripetizione meccanica, si associa il pensiero che in realtà la mia preparazione non sia idonea per sostenere l'esame. Questo pensiero in realtà è infondato, in quanto, razionalmente, sono perfettamente consapevole del contrario.
Preciso,però, che non è questo pensiero a scatenare la ripetizione delle proposizioni, in quanto quest'ultimo fenomeno mi appare come un qualcosa del tutto slegato da qualsiasi riferimento esterno o interno a me stesso. Semplicemente inizio a ripetere la proposizione, per sette, otto, dodici volte, senza riuscire a mettere fine a questo meccanismo.
Tale disturbo è apparso nel 3° anno di liceo, e credo sia peggiorato progressivamente.
Questa situazione mi preoccupa molto, mi rende del tutto sfiduciato e triste, in quanto non mi consente di affrontare gli studi in modo sereno ed efficiente.
La mia storia scolastica è molto positiva. Ho conseguito la maturità classica con 100/100. Finito il liceo, ho iniziato l'università con grandi aspettative e con grande carica.
Spero di essere stato chiaro nel descrivere il mio disturbo, nonostante sia davvero difficile per me, non avendo le conoscenze tecniche necessarie per descriverne i vari sintomi.
Ringrazio anticipatamente chiunque sappia darmi delle informazioni a riguardo.
Cordiali saluti,
Stefano.
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Gent.le utente,
provi a chiedere nell'area psichiatria.
E' mia opinione, così come ha raccontato il disturbo, che potrebbe trattarsi del manifestarsi di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Naturalmente è solo una opinione a distanza.
Pertanto le consiglio di effettuare visita/colloquio specialistico e di sottoporsi agli eventuali esami strumentali o reattivi mentali che il collega dovesse ritenere indicati.
Cordialmente.
provi a chiedere nell'area psichiatria.
E' mia opinione, così come ha raccontato il disturbo, che potrebbe trattarsi del manifestarsi di un disturbo ossessivo-compulsivo.
Naturalmente è solo una opinione a distanza.
Pertanto le consiglio di effettuare visita/colloquio specialistico e di sottoporsi agli eventuali esami strumentali o reattivi mentali che il collega dovesse ritenere indicati.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 23/04/2013.
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