-trauma cranico non commotivo
buongiorno gentili dottori.
Ho 22 anni e circa 4 giorni fa, in seguito ad un'esercitazione di ordine pubblico al lavoro (appartengo alle forze dell'ordine) ho subito un trauma cranico.
Mentre eravamo in formazione, un istruttore da dietro a "sorpresa" mi ha tirato un pugno particolarmente violento (dall'alto verso il basso) sulla testa e, pur avendo il casco, ho sentito un gran dolore.
Nei giorni seguenti, oltre alla rigidità generale del collo, si sono susseguiti lievi stati di nausea, lieve sonnolenza e acuto mal di testa, specialmente nel momento in cui mi alzavo in piedi da posizione seduta o distesa.
Quando è stato inferto il colpo non ho perso conoscenza nè ho amnesie dell'accaduto.
Il mal di testa e la sonnolenza ad oggi sono lievemente calati, ma la nausea è sempre abbastanza presente.
Due giorni dopo il trauma (venerdì) sono andato al pronto soccorso dove oltre al trauma cranico, mi è stato detto di portare il collare in quanto dalla visita risultava una distorsione del rachide cervicale (colpo di frusta) ma senza implicazioni a livello osseo (strutture intatte e curva fisiologica mantenuta).
All'esame obiettivo invece il medico ha riportato:
-Trauma cranico non commotivo
Esame obiettivo:"Mingazzini I e II neg, sensibilità e forza conservate, prove I-N negative, pupille isocoriche normoreagenti, lieve NY esauribile bilaterale, non deficit facciale, lingua normosporta, plantare in flessione.
Non ferite del capo."
Mi è tutto chiaro a parte il significato di quel "lieve NY (nistagmo?) esauribile bilaterale".
In definitiva: "collare per giorni 7 e riposo per giorni 10"
ora vi chiedo.. tutti i sintomi da me riferiti sono da ricondurre al trauma della cervicale e/o al trauma cranico? è possibile che influisca così tanto anche a distanza di giorni? quanto tempo dovrò aspettare prima di stare meglio e di veder spariti tutti questi fastidiosi sintomi?
Grazie e buon lavoro
Ho 22 anni e circa 4 giorni fa, in seguito ad un'esercitazione di ordine pubblico al lavoro (appartengo alle forze dell'ordine) ho subito un trauma cranico.
Mentre eravamo in formazione, un istruttore da dietro a "sorpresa" mi ha tirato un pugno particolarmente violento (dall'alto verso il basso) sulla testa e, pur avendo il casco, ho sentito un gran dolore.
Nei giorni seguenti, oltre alla rigidità generale del collo, si sono susseguiti lievi stati di nausea, lieve sonnolenza e acuto mal di testa, specialmente nel momento in cui mi alzavo in piedi da posizione seduta o distesa.
Quando è stato inferto il colpo non ho perso conoscenza nè ho amnesie dell'accaduto.
Il mal di testa e la sonnolenza ad oggi sono lievemente calati, ma la nausea è sempre abbastanza presente.
Due giorni dopo il trauma (venerdì) sono andato al pronto soccorso dove oltre al trauma cranico, mi è stato detto di portare il collare in quanto dalla visita risultava una distorsione del rachide cervicale (colpo di frusta) ma senza implicazioni a livello osseo (strutture intatte e curva fisiologica mantenuta).
All'esame obiettivo invece il medico ha riportato:
-Trauma cranico non commotivo
Esame obiettivo:"Mingazzini I e II neg, sensibilità e forza conservate, prove I-N negative, pupille isocoriche normoreagenti, lieve NY esauribile bilaterale, non deficit facciale, lingua normosporta, plantare in flessione.
Non ferite del capo."
Mi è tutto chiaro a parte il significato di quel "lieve NY (nistagmo?) esauribile bilaterale".
In definitiva: "collare per giorni 7 e riposo per giorni 10"
ora vi chiedo.. tutti i sintomi da me riferiti sono da ricondurre al trauma della cervicale e/o al trauma cranico? è possibile che influisca così tanto anche a distanza di giorni? quanto tempo dovrò aspettare prima di stare meglio e di veder spariti tutti questi fastidiosi sintomi?
Grazie e buon lavoro
[#1]
Gent.le utente,
mi sembra iil suo caso si stato bene inquadrato: trauma cranico non commotivo. Immagino che il suo cervesso abbia subito un trauma succussivo ovvero da scuotimento nella scatola cranica ossea eventualmente urtando contro le pareti di quest'ultima. La sintomatologia è quella del paziente che subisce un trauma cranico durante un incidente stradale urtando il capo senza perdere coscienza. Prognosi invariabilmente positiva. Tempi incerti per il recupero completo: da settimane a 1-2 mesi? Buono è che la obbiettività neurologica sia normale. Non è stato sottoposto a nessun esame strumentale? Ad es: una TC o RM encefalo, un esame EEG, un esame Vestibolare? Potrebbero fornire informazioni utili.
mi sembra iil suo caso si stato bene inquadrato: trauma cranico non commotivo. Immagino che il suo cervesso abbia subito un trauma succussivo ovvero da scuotimento nella scatola cranica ossea eventualmente urtando contro le pareti di quest'ultima. La sintomatologia è quella del paziente che subisce un trauma cranico durante un incidente stradale urtando il capo senza perdere coscienza. Prognosi invariabilmente positiva. Tempi incerti per il recupero completo: da settimane a 1-2 mesi? Buono è che la obbiettività neurologica sia normale. Non è stato sottoposto a nessun esame strumentale? Ad es: una TC o RM encefalo, un esame EEG, un esame Vestibolare? Potrebbero fornire informazioni utili.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#3]
Utente
Gentili dottori ho avuto degli sviluppi non indifferenti in questi ultimi giorni.
A circa 3 settimane dall'accaduto continuo a portarmi dietro gli strascichi del trauma.
In sostanza non ho alcun genere di dolore al collo o alla testa (eccetto forse qualche fitta di un paio di secondi agli emisferi separatamente), ma è rimasto un senso di intontimento, specialmente durante la camminata all'esterno: dopo un po' di tempo ho una lieve incertezza nella camminata, anche se l'equilibrio è stato perfettamente mantenuto: ho provato a camminare lungo un muretto di pietra senza alcun genere di difficoltà e a stare in piedi su un piede solo fissando un oggetto anche qui senza particolari problemi.
E' come una sensazione di pressione bassa che però non svanisce dopo essermi alzato, ma perdura ad oltranza.. Sensazione di insolazione, lievi giramenti di testa, come se avessi un'autonomia: finita quella, comincia a girare la testa.. ma non tanto da "vertigini" vere e proprie, ma sufficientemente a farmi capire che c'è qualcosa che non va.
In particolare ho fatto una cura ricostituente indicata dal mio medico di base (carnydin Plus + fiale di pappa reale, acerola e gingseng) e l'astenia post-traumatica è praticamente scomparsa.
Con L'astenia se ne è andato anche il lieve nistagmo, valutazione effettuata ieri 2/3 volte dallo specialista ORL anche con un paio di occhiali spessissimi stile "fondo di bottiglia"; lo stesso ha anche escluso la possibilità di un distacco degli otoliti (avrei dovuto avere delle crisi tali da non stare in piedi, cosa mai successa per fortuna).
Il mio medico di base ha pensato bene di farmi fare anche degli esami del sangue; gli unici valori fuori norma sono:
ERITROCITI: 5,51 x10^6/mmc (da 4,20 a 5,50)
anche se mi preoccupa poco primo perchè il valore è fuori di poco o niente e secondo perchè in precedenti analisi effettuate al 30/01/2013 in ospedale gli eritrociti erano a 5,54 milioni/mcl. (range: 4,50-6,00)
VOLUME GLOBULARE MEDIO(MCV): 81,5 fl (da 84,0 a 98,0)
TRIGLICERIDI: 24 mg/dl (valori da 40 a 170) pur non facendo sport da un paio di mesi per via di acciacchi muscolari da sistemare.
Tuttavia per quel poco che ne so,esami del genere non possono creare sintomi così "pesanti".
Nelle urine invece sono state trovate tracce di leucociti ed elementi epiteliali, ma non ho difficoltà nè fastidio ad urinare (infezione in corso alle vie urinarie?)
La settimana scorsa ho fatto fare una valutazione generale del trauma da un neurologo (da cui non ero mai andato prima) che ho scoperto poi avere anche specializzazione in psichiatria.
Con una bella chiacchierata, quasi come fosse "di piacere", ho esposto i vari problemini avuti recentemente (specialmente muscolo-tensivi), tra cui anche un lieve acufene apparso ad ottobre che non da quasi più fastidio (è diminuito notevolmente) e che non mi preoccupa sapendo che comunque di per sè l'udito è sano.
Dopo aver constatato l'assenza di danni meccanici (senza alcun genere di valutazione delle cervicali), ha concluso che fossi un ragazzo patofobico, e che un mio stato ansioso causerebbe questi fastidiosi giramenti di testa durante la camminata.
Vorrebbe quindi prescrivermi una terapia antiansiogena a base di psicofarmaci (cosa che io non posso fare) per "qualche mese".
Io non mi ritengo una persona ansiosa, forse in apprensione per la mia salute, quello si, visto che ho passato gli ultimi anni stando benissimo, facendo sport, e senza avere neanche una febbre mentre ora che sono in un periodo importantissimo, me ne capita una dietro l'altra (sfido qualunque ragazzo della mia età a non preoccuparsi della propria salute in presenza di sintomi così "debilitanti" avendo avuto tra l'altro prognosi più brevi, o frasi del tipo "sarebbe già dovuto passare").
Sentito il mio medico di base (che mi conosce decisamente meglio) ha condiviso solo una parte di tutto ciò che ha detto il neurologo-psichiatra.
Ha affermato infatti che molto probabilmente per una minima parte c'entra la somatizzazione della mia preoccupazione, forse eccessiva, di questi sintomi che perdurano nonostante il tempo trascorso dall'evento, mentre il grosso di questo disturbo è causato da muscoli cervicali ancora bloccati.
Concludendo quindi, oltre al tempo (=pazienza), sono necessari dei cicli di FKT (meglio se con osteopata) mirati sulla cervicale.
Può essere plausibile tutto ciò o è una teoria campata per aria?
La fisioterapia può essere utile per un recupero funzionale completo nel mio caso?
Inoltre a tre settimane di distanza avrebbe senso fare una tac per "togliersi il dubbio" su eventuali conseguenze del trauma oppure no?
Venerdì 10/05 ho un appuntamento per una RM encefalo con particolare attenzione alla sezione ponto cerebellare (l'ho detto giusto?) per scongiurare l'ipotesi di neurinoma del nervo acustico (per via dell'acufene), anche se è un esame che faccio giusto per "metterci una pietra sopra", dentro di me sono convinto che sarà negativo.
Se fossi stato realmente patofobico credo avrei avuto MOLTA più premura nell'effettuare questo esame, visto il potenziale risultato che può dare.
Con questo esame si sostituirebbe la tac all'encefalo che avrei dovuto fare per il trauma, dico bene? le aree si vedono oppure dovrei richiedere espressamente al mio curante una proiezione a parte?
Perchè come spiegavo, il giorno in cui mi sono recato al pronto soccorso avevano detto che avrebbero fatto una valutazione dell'encefalo in questo senso, ma in realtà pur avendo riferito anche sonnolenza, hanno fatto solamente un esame obbiettivo e sono uscito solo con i raggi alla cervicale.
La fisioterapia può essere utile per un recupero funzionale completo nel mio caso?
Grazie e scusate per le domande e la lunghezza del messaggio
A circa 3 settimane dall'accaduto continuo a portarmi dietro gli strascichi del trauma.
In sostanza non ho alcun genere di dolore al collo o alla testa (eccetto forse qualche fitta di un paio di secondi agli emisferi separatamente), ma è rimasto un senso di intontimento, specialmente durante la camminata all'esterno: dopo un po' di tempo ho una lieve incertezza nella camminata, anche se l'equilibrio è stato perfettamente mantenuto: ho provato a camminare lungo un muretto di pietra senza alcun genere di difficoltà e a stare in piedi su un piede solo fissando un oggetto anche qui senza particolari problemi.
E' come una sensazione di pressione bassa che però non svanisce dopo essermi alzato, ma perdura ad oltranza.. Sensazione di insolazione, lievi giramenti di testa, come se avessi un'autonomia: finita quella, comincia a girare la testa.. ma non tanto da "vertigini" vere e proprie, ma sufficientemente a farmi capire che c'è qualcosa che non va.
In particolare ho fatto una cura ricostituente indicata dal mio medico di base (carnydin Plus + fiale di pappa reale, acerola e gingseng) e l'astenia post-traumatica è praticamente scomparsa.
Con L'astenia se ne è andato anche il lieve nistagmo, valutazione effettuata ieri 2/3 volte dallo specialista ORL anche con un paio di occhiali spessissimi stile "fondo di bottiglia"; lo stesso ha anche escluso la possibilità di un distacco degli otoliti (avrei dovuto avere delle crisi tali da non stare in piedi, cosa mai successa per fortuna).
Il mio medico di base ha pensato bene di farmi fare anche degli esami del sangue; gli unici valori fuori norma sono:
ERITROCITI: 5,51 x10^6/mmc (da 4,20 a 5,50)
anche se mi preoccupa poco primo perchè il valore è fuori di poco o niente e secondo perchè in precedenti analisi effettuate al 30/01/2013 in ospedale gli eritrociti erano a 5,54 milioni/mcl. (range: 4,50-6,00)
VOLUME GLOBULARE MEDIO(MCV): 81,5 fl (da 84,0 a 98,0)
TRIGLICERIDI: 24 mg/dl (valori da 40 a 170) pur non facendo sport da un paio di mesi per via di acciacchi muscolari da sistemare.
Tuttavia per quel poco che ne so,esami del genere non possono creare sintomi così "pesanti".
Nelle urine invece sono state trovate tracce di leucociti ed elementi epiteliali, ma non ho difficoltà nè fastidio ad urinare (infezione in corso alle vie urinarie?)
La settimana scorsa ho fatto fare una valutazione generale del trauma da un neurologo (da cui non ero mai andato prima) che ho scoperto poi avere anche specializzazione in psichiatria.
Con una bella chiacchierata, quasi come fosse "di piacere", ho esposto i vari problemini avuti recentemente (specialmente muscolo-tensivi), tra cui anche un lieve acufene apparso ad ottobre che non da quasi più fastidio (è diminuito notevolmente) e che non mi preoccupa sapendo che comunque di per sè l'udito è sano.
Dopo aver constatato l'assenza di danni meccanici (senza alcun genere di valutazione delle cervicali), ha concluso che fossi un ragazzo patofobico, e che un mio stato ansioso causerebbe questi fastidiosi giramenti di testa durante la camminata.
Vorrebbe quindi prescrivermi una terapia antiansiogena a base di psicofarmaci (cosa che io non posso fare) per "qualche mese".
Io non mi ritengo una persona ansiosa, forse in apprensione per la mia salute, quello si, visto che ho passato gli ultimi anni stando benissimo, facendo sport, e senza avere neanche una febbre mentre ora che sono in un periodo importantissimo, me ne capita una dietro l'altra (sfido qualunque ragazzo della mia età a non preoccuparsi della propria salute in presenza di sintomi così "debilitanti" avendo avuto tra l'altro prognosi più brevi, o frasi del tipo "sarebbe già dovuto passare").
Sentito il mio medico di base (che mi conosce decisamente meglio) ha condiviso solo una parte di tutto ciò che ha detto il neurologo-psichiatra.
Ha affermato infatti che molto probabilmente per una minima parte c'entra la somatizzazione della mia preoccupazione, forse eccessiva, di questi sintomi che perdurano nonostante il tempo trascorso dall'evento, mentre il grosso di questo disturbo è causato da muscoli cervicali ancora bloccati.
Concludendo quindi, oltre al tempo (=pazienza), sono necessari dei cicli di FKT (meglio se con osteopata) mirati sulla cervicale.
Può essere plausibile tutto ciò o è una teoria campata per aria?
La fisioterapia può essere utile per un recupero funzionale completo nel mio caso?
Inoltre a tre settimane di distanza avrebbe senso fare una tac per "togliersi il dubbio" su eventuali conseguenze del trauma oppure no?
Venerdì 10/05 ho un appuntamento per una RM encefalo con particolare attenzione alla sezione ponto cerebellare (l'ho detto giusto?) per scongiurare l'ipotesi di neurinoma del nervo acustico (per via dell'acufene), anche se è un esame che faccio giusto per "metterci una pietra sopra", dentro di me sono convinto che sarà negativo.
Se fossi stato realmente patofobico credo avrei avuto MOLTA più premura nell'effettuare questo esame, visto il potenziale risultato che può dare.
Con questo esame si sostituirebbe la tac all'encefalo che avrei dovuto fare per il trauma, dico bene? le aree si vedono oppure dovrei richiedere espressamente al mio curante una proiezione a parte?
Perchè come spiegavo, il giorno in cui mi sono recato al pronto soccorso avevano detto che avrebbero fatto una valutazione dell'encefalo in questo senso, ma in realtà pur avendo riferito anche sonnolenza, hanno fatto solamente un esame obbiettivo e sono uscito solo con i raggi alla cervicale.
La fisioterapia può essere utile per un recupero funzionale completo nel mio caso?
Grazie e scusate per le domande e la lunghezza del messaggio
[#5]
Esattamente come detto del precedente contatto: non perdita di coscienza (non commozione) ma succussione del cervello contro le pareti della scatola cranica.
Un po' di tempo, possibilmente un po' di serenità anche dovessero occorrere per un periodo limitato degli ansioliti e per il resto farmaci ad azione sintomatica (analgesici, decontratturanti muscolari, antivertiginosi, ecc).
Sorvoliamo sulle modalità del trauma e rallegriamoci che sia qui a raccontarla.
Cordialmente.
Un po' di tempo, possibilmente un po' di serenità anche dovessero occorrere per un periodo limitato degli ansioliti e per il resto farmaci ad azione sintomatica (analgesici, decontratturanti muscolari, antivertiginosi, ecc).
Sorvoliamo sulle modalità del trauma e rallegriamoci che sia qui a raccontarla.
Cordialmente.
[#6]
Utente
Domani effettuerò una visita neurologica che avevo prenotato da tempo. Ad ogni modo la ringrazio, so che con i consulti online (giustamente) non vi sbilanciate mai, quindi se la risposta è così positiva, mi sento più tranquillo.. Grazie di cuore, spero di poter tornare il più presto possibile a fare tutto quello che facevo prima.. Grazie ancora davvero, le faró sapere prossimamente gli eventuali (speriamo positivi) sviluppi.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 26k visite dal 14/04/2013.
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