Epilessia farmacoresistente
Gent.mi Dottori,
sono un ragazzo che dall'età di 12 anni soffre di crisi epilettiche parziali plurisettimanali farmacoresistenti, negli ultimi anni con caduta.
Mi vengono 10-15 crisi al mese, all'improvviso non mi accorgo, mi fermo, perdo coscienza e cado, poi dormo per circa mezz'ora.
Ho provato quasi tutti i farmaci antiepilettici senza nessun risultato (adesso sto provando Vimpat insieme a Tegretol e Frisium che prendo da sempre).
Ho anche consultato neurochirurghi per un possibile intervento, visto che ho una displasia corticale temporale destra, ma mi hanno sconsigliato l'intervento perchè molto rischioso.
A causa dell'epilessia , ma soprattutto della sensazione che mi lascia, ho interrotto gli studi (corso di laurea in Astronomia, ho studiato da casa e superato parecchi esami con successo) e anche il lavoro (nel negozio di mio padre).
Ho anche dei disturbi di memoria (es. persone, film...) e questo mi da molto fastidio.
Ma la cosa peggiore è la sensazione di paura, ansia e preoccupazione che le crisi mi lasciano e che mi rimane per alcuni giorni, per la frequenza delle crisi non mi passa mai e quindi mi sento sempre male.
Ogni giorno mi viene ansia e preoccupazione per fare qualunque cosa. Ho provato a prendere 2 farmaci SSRI (paroxetina e escitalopram), ma mia madre (farmacista) dice che mi hanno fatto agitare molto senza nessun risultato, perciò li ho sospesi.
Vorrei un vostro parere per non avere questo tremendo stato di malessere.
Grazie infinite
sono un ragazzo che dall'età di 12 anni soffre di crisi epilettiche parziali plurisettimanali farmacoresistenti, negli ultimi anni con caduta.
Mi vengono 10-15 crisi al mese, all'improvviso non mi accorgo, mi fermo, perdo coscienza e cado, poi dormo per circa mezz'ora.
Ho provato quasi tutti i farmaci antiepilettici senza nessun risultato (adesso sto provando Vimpat insieme a Tegretol e Frisium che prendo da sempre).
Ho anche consultato neurochirurghi per un possibile intervento, visto che ho una displasia corticale temporale destra, ma mi hanno sconsigliato l'intervento perchè molto rischioso.
A causa dell'epilessia , ma soprattutto della sensazione che mi lascia, ho interrotto gli studi (corso di laurea in Astronomia, ho studiato da casa e superato parecchi esami con successo) e anche il lavoro (nel negozio di mio padre).
Ho anche dei disturbi di memoria (es. persone, film...) e questo mi da molto fastidio.
Ma la cosa peggiore è la sensazione di paura, ansia e preoccupazione che le crisi mi lasciano e che mi rimane per alcuni giorni, per la frequenza delle crisi non mi passa mai e quindi mi sento sempre male.
Ogni giorno mi viene ansia e preoccupazione per fare qualunque cosa. Ho provato a prendere 2 farmaci SSRI (paroxetina e escitalopram), ma mia madre (farmacista) dice che mi hanno fatto agitare molto senza nessun risultato, perciò li ho sospesi.
Vorrei un vostro parere per non avere questo tremendo stato di malessere.
Grazie infinite
[#1]
Gent.le utente,
prima di definire farmaco-resistente la sua epilessia proverei delle associazioni farmacologiche. A parte il Vimpact (efficace in add-on) per il resto nella sceta dei farmaci sembra essere tornati indietro di 30 anni. C'è sicuramente di meglio. Se crede...a disposizione (non si possono fare prescrizioni per via mail).
Circa l'intervento chirugico per la rimozione della displasia corticale temporale destra: molto pericoloso? Nelle epilessie realmente farmaco resistenti qui, dopo una adeguata valutazione ed una programmazione in elezione, sono pressochè all'ordine del giorno.
Cordialmente.
prima di definire farmaco-resistente la sua epilessia proverei delle associazioni farmacologiche. A parte il Vimpact (efficace in add-on) per il resto nella sceta dei farmaci sembra essere tornati indietro di 30 anni. C'è sicuramente di meglio. Se crede...a disposizione (non si possono fare prescrizioni per via mail).
Circa l'intervento chirugico per la rimozione della displasia corticale temporale destra: molto pericoloso? Nelle epilessie realmente farmaco resistenti qui, dopo una adeguata valutazione ed una programmazione in elezione, sono pressochè all'ordine del giorno.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
[#2]
Ex utente
Gentile Dr.,
in tutti questi anni ho già provato molti farmaci in associazione: depakin, dintoina, rivotril, topamax, lamictal, keppra, gardenale, zonegran, diamox, neurontin. Il numero delle crisi era sempre lo stesso. Anche se non può dire i nomi, ci sono altri farmaci nuovi, efficaci sulle crisi, oppure altri metodi di cure?
Per l'intervento ho consultato sia in Italia che all'estero vari centri di chirurgia e mi hanno detto che la displasia è molto estesa e tocca centri importanti.
Volevo soprattutto qualche consiglio per l'ansia.
Grazie
in tutti questi anni ho già provato molti farmaci in associazione: depakin, dintoina, rivotril, topamax, lamictal, keppra, gardenale, zonegran, diamox, neurontin. Il numero delle crisi era sempre lo stesso. Anche se non può dire i nomi, ci sono altri farmaci nuovi, efficaci sulle crisi, oppure altri metodi di cure?
Per l'intervento ho consultato sia in Italia che all'estero vari centri di chirurgia e mi hanno detto che la displasia è molto estesa e tocca centri importanti.
Volevo soprattutto qualche consiglio per l'ansia.
Grazie
[#3]
Gent.le utente,
vedo che ha assunto quasi tutta la farmacopea anti-epilettica, mi spiace.
Farmaci nuovi non ne sono usciti (l'ultimo della lunga lista è il Vimpact che sta già assumendo)
Circa l'intervento chirurgico è una dicisione solo sua; io dicevo che la soluzione è ampiamente praticata (trattandosi poi dell'emisfero destro: quello non dominante), ma per carità...se più neurochirughi la hanno sconsigliata.
Circa l'ansia: immagino che il suo medico di medicina generale o il suo neurologo le possano prescrivere una benzodiazepina. In ogni caso due antidepressivi SSRI: non vedo il "razionale" e come dice sua madre possono produrre un aumento dell'ansia.
Sempre cordialmente.
vedo che ha assunto quasi tutta la farmacopea anti-epilettica, mi spiace.
Farmaci nuovi non ne sono usciti (l'ultimo della lunga lista è il Vimpact che sta già assumendo)
Circa l'intervento chirurgico è una dicisione solo sua; io dicevo che la soluzione è ampiamente praticata (trattandosi poi dell'emisfero destro: quello non dominante), ma per carità...se più neurochirughi la hanno sconsigliata.
Circa l'ansia: immagino che il suo medico di medicina generale o il suo neurologo le possano prescrivere una benzodiazepina. In ogni caso due antidepressivi SSRI: non vedo il "razionale" e come dice sua madre possono produrre un aumento dell'ansia.
Sempre cordialmente.
[#4]
Ex utente
Gentile Dr.,
il mio neurologo mi ha già prescritto le benzodiazepine e non hanno avuto effetto, mi ha detto che gli antidepressivi hanno avuto un effetto paradosso visto che mi hanno fatto aumentare l'ansia e l'aggressività.
Per questo volevo sapere se oltre alle medicine esiste qualche altro metodo di cura
Grazie
il mio neurologo mi ha già prescritto le benzodiazepine e non hanno avuto effetto, mi ha detto che gli antidepressivi hanno avuto un effetto paradosso visto che mi hanno fatto aumentare l'ansia e l'aggressività.
Per questo volevo sapere se oltre alle medicine esiste qualche altro metodo di cura
Grazie
[#5]
Gent.le utente,
strano che le benzodiazepine non abbiano avuto alcun effetto sull'ansia: forse dosaggi troppo bassi? E' solo una ipotesi.
In ogni caso tra le indicazioni terapeutiche del Gabapentin c'è il "disturbo d'ansia generalizzato" (anche se mi sembra che lo abbia già assunto ma per altri motivi).
Ne parli col suo neurologo.
strano che le benzodiazepine non abbiano avuto alcun effetto sull'ansia: forse dosaggi troppo bassi? E' solo una ipotesi.
In ogni caso tra le indicazioni terapeutiche del Gabapentin c'è il "disturbo d'ansia generalizzato" (anche se mi sembra che lo abbia già assunto ma per altri motivi).
Ne parli col suo neurologo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 5.1k visite dal 13/04/2013.
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