A causa di questo tipo di ansia mi viene difficile anche scrivere come sto facendo ora
Buon Giorno!
A maggio del 2006 subì, inaspettatamente, a causa di un situazione apparentemente non grave ne drammatica, un fortissimo attacco d'ansia seguito da una forma grave di depressione. Sono stato in cura da uno psichiatra che mi prescrisse dopo un pò di visite degli ansiolitici e antidepressivi.
Prendevo gli anti-depressivi ma il problema non migliorava. A fine cura degli antidepressivi sono stato malissimo.
Verso fine anno l'ansia incominciò a diminuire tantè vero che a metà 2007 stavo abbastanza bene anche se fino ad ora accenni di ansia li ho sempre avuti. Ad Aprile 2008 ho subito un altro attacco fortissimo di ansia e il problema sembra esser tornato. L'ansia mi provoca nervosismo, vampate di calore, agitazione, dissenteria, formicolio allo stomaco (presente sempre) e sintomi depressivi. Mi rende inagibile a fare ogni cosa e deconcentrato.
Ho 22 anni, un buon lavoro e molti altri impegni anche di responsabilità ma purtroppo a causa di questo problema non riesco più a far niente. Sono stato sempre una persona serena, ottimista e allegra ma questo problema mi sta distruggendo sia emotivamente che fisicamente. A causa di questo tipo di ansia mi viene difficile anche scrivere come sto facendo ora. Non ho mai sofferto così tanto. Ho effettuato esami allergici, del sangue (tiroide), Vega test e un esame dall'iridologo ma risulta tutto regolare a parte un livello impressionante di tensione e nervosismo accumulati nel mio corpo notato sia dall'iridologo che dalla dottoressa che utilizzò il Vega Test. So che molti fattori fisici contribuiscono a provocare una forte ansia e mi chiedevo se potesse centrare il mio problema di respirazione nasale o lo stomaco e che esami dovrei fare per verificare la cosa.
Ringrazio in anticipo per l'attenzione.
A maggio del 2006 subì, inaspettatamente, a causa di un situazione apparentemente non grave ne drammatica, un fortissimo attacco d'ansia seguito da una forma grave di depressione. Sono stato in cura da uno psichiatra che mi prescrisse dopo un pò di visite degli ansiolitici e antidepressivi.
Prendevo gli anti-depressivi ma il problema non migliorava. A fine cura degli antidepressivi sono stato malissimo.
Verso fine anno l'ansia incominciò a diminuire tantè vero che a metà 2007 stavo abbastanza bene anche se fino ad ora accenni di ansia li ho sempre avuti. Ad Aprile 2008 ho subito un altro attacco fortissimo di ansia e il problema sembra esser tornato. L'ansia mi provoca nervosismo, vampate di calore, agitazione, dissenteria, formicolio allo stomaco (presente sempre) e sintomi depressivi. Mi rende inagibile a fare ogni cosa e deconcentrato.
Ho 22 anni, un buon lavoro e molti altri impegni anche di responsabilità ma purtroppo a causa di questo problema non riesco più a far niente. Sono stato sempre una persona serena, ottimista e allegra ma questo problema mi sta distruggendo sia emotivamente che fisicamente. A causa di questo tipo di ansia mi viene difficile anche scrivere come sto facendo ora. Non ho mai sofferto così tanto. Ho effettuato esami allergici, del sangue (tiroide), Vega test e un esame dall'iridologo ma risulta tutto regolare a parte un livello impressionante di tensione e nervosismo accumulati nel mio corpo notato sia dall'iridologo che dalla dottoressa che utilizzò il Vega Test. So che molti fattori fisici contribuiscono a provocare una forte ansia e mi chiedevo se potesse centrare il mio problema di respirazione nasale o lo stomaco e che esami dovrei fare per verificare la cosa.
Ringrazio in anticipo per l'attenzione.
[#2]
Ex utente
Ora sto assumendo vitamine B prescrittomi dalla dottoressa e compresse alla valeriana. Sinceramente i miglioramenti sono nulli. Quando subisco l'attacco di ansia prendo un ansiolitico ma anche in quel caso non riescono ad alleviare di molto il problema. Vorrei evitare di assumere nuovamente farmaci come ansiolitici e antidepressivi visto l'effetto deleterio che hanno avuto sul mio corpo 2 anni fa; è per questo motivo che volevo sapere quali visite posso richiedere per riscontrare la radice del problema. Non credo che la radice del problema sia lo stress perchè mi piace esser impegnato e rendermi utile e so ben organizzare il mio tempo.
Grazie per il precedente interessamento Dr. Ventre.
Grazie per il precedente interessamento Dr. Ventre.
[#4]
Ex utente
L'ansiolito (che sto tuttora utilizzando) è il classico xanax per l'antidepressivo non ricordo il nome. Quando conclusi la cura con l'antidepressivo il cervello è andato in panne: gli attacchi di panico erano frequentissimi, di forte intensita e mi stordivano mandandomi in confusione. Dopo quella volta non ho più fatto uso di questi tipi di farmaci compresi ansiolitici fino a settimana scorsa. Forse è successo a causa della dipendenza che mi avevano dato ... non so. Preferirei risolvere la cosa senza l'uso di questi farmaci se è possibile.
grazie.
grazie.
[#5]
gentile utente,
postando il suo problema in un'area neurologica, pergiunta poco appropriata perchè, dal punto di vista farmacologico, il problema è di pertinenza psichiatrica, difficilmente troverà colleghi che possano aiutarla da un punto di vista NON farmacologico; questo a meno che non intervenga qualche medico ANCHE Psicoterapeuta.
La inviterei dunque, nel caso cercasse un indirizzo psicologico, a postare il suo problema in psicologia, dove troverà senz'altro aiuti validi dai nostri colleghi.
Dal canto mio cmq la informo che l'uso del solo ansiolitico non è risolutivo e porta a dipendenza più di quanto lei creda (uso l'ansiolitico solo se mi viene l'ansia----> ogni volta che mi viene l'ansia uso lo xanax e mi passa subito). Il lavoro farmacologico primitivo viene svolto dai farmaci antidepressivi. Mi dispiace dirlo ma credo che nel suo caso vi sia stato un errore terapeutico del collega che la seguiva, perchè posso assicurarle che, indovinando, anche per tentativi, il farmaco giusto, oggi si ottengono ottimi risultati sia sulla quasi completa guarigione, sia sulla nulla possibilità di ricadute anche a distanza di anni, una volta sospeso il trattamento. Senta cmq i colleghi psicologi e poi, se vuole, rivaluti anche dal punto di vista farmacologico la sua situazione.
Saluti.
postando il suo problema in un'area neurologica, pergiunta poco appropriata perchè, dal punto di vista farmacologico, il problema è di pertinenza psichiatrica, difficilmente troverà colleghi che possano aiutarla da un punto di vista NON farmacologico; questo a meno che non intervenga qualche medico ANCHE Psicoterapeuta.
La inviterei dunque, nel caso cercasse un indirizzo psicologico, a postare il suo problema in psicologia, dove troverà senz'altro aiuti validi dai nostri colleghi.
Dal canto mio cmq la informo che l'uso del solo ansiolitico non è risolutivo e porta a dipendenza più di quanto lei creda (uso l'ansiolitico solo se mi viene l'ansia----> ogni volta che mi viene l'ansia uso lo xanax e mi passa subito). Il lavoro farmacologico primitivo viene svolto dai farmaci antidepressivi. Mi dispiace dirlo ma credo che nel suo caso vi sia stato un errore terapeutico del collega che la seguiva, perchè posso assicurarle che, indovinando, anche per tentativi, il farmaco giusto, oggi si ottengono ottimi risultati sia sulla quasi completa guarigione, sia sulla nulla possibilità di ricadute anche a distanza di anni, una volta sospeso il trattamento. Senta cmq i colleghi psicologi e poi, se vuole, rivaluti anche dal punto di vista farmacologico la sua situazione.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 07/05/2008.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.