Problemi memoria - tac - encefalopatia vascolare
Buonasera
Mia madre di 74 anni, ha sempre sofferto di varie forme non gravi di ansia e depressione, da un paio di anni soffre di moderata ipertensione e ipercolesterolemia, un pò anche di glicemia. Ora in cura per tutte queste cose.
Negli ultimi due anni la morte di un fratello ha creato una nuova crisi depressiva, e proprio nello stesso periodo ha avuto un improvviso invecchiamento sia fisico che mentale. In particolare problemi di memoria, ripete o chiede 2-3 volte la stessa cosa durante una conversazione, a volte scorda il procedimento di qualche ricetta che magari non usa da qualche mese, a volte capita che non ricordi persone o episodi del passato.
Ho pensato ad un principio di Alzheimer, ma speravo fossero probelmi legati alla depressione.
L'abbiamo convinta a fare una visita neurologica, a seguito della quale il medico ha cambiato la cura di antidepressivi, prima prendeva paroxitina ed en, che a giudizio del medico erano troppo sedanti, ora con la nuova cura effettivamente dorme meglio ed è più attiva. A distanza di 2 settimane mi sembra di notare miglioramento anche per la memoria. Nel contempo le ha fatto fare una TAC encefalo. La visita dal neurologo sarà tra 10 gg e noi siamo un pò in ansia. Questo l'esito (perdoni qualche imprecisione, visto che me l'ha letta mio padre al telefono):
Encefalopatia vascolare
multiple piccole aree ipodense in sede nucleo capsulare e sostanza bianca fronto parietale bilaterale
espressione di sofferenza di parenchimale su base vascolare ischemica
formazione mediana in asse
sistema ventricola e spazi subaracnoidei complessivamente nei limiti
manifestazioni angiosclerotiche
Deduco che ci siano segni di ischemie.
Secondo Lei vi è anche dell'altro?
La situzione è grave? E' comunque destinata ad un inevitabile progressivo peggioramento o si tratta di una patologia che è possibile tenere sotto controllo con le adeguate cure?
La ringrazio per l'attenzione
Cordiali Saluti
Mia madre di 74 anni, ha sempre sofferto di varie forme non gravi di ansia e depressione, da un paio di anni soffre di moderata ipertensione e ipercolesterolemia, un pò anche di glicemia. Ora in cura per tutte queste cose.
Negli ultimi due anni la morte di un fratello ha creato una nuova crisi depressiva, e proprio nello stesso periodo ha avuto un improvviso invecchiamento sia fisico che mentale. In particolare problemi di memoria, ripete o chiede 2-3 volte la stessa cosa durante una conversazione, a volte scorda il procedimento di qualche ricetta che magari non usa da qualche mese, a volte capita che non ricordi persone o episodi del passato.
Ho pensato ad un principio di Alzheimer, ma speravo fossero probelmi legati alla depressione.
L'abbiamo convinta a fare una visita neurologica, a seguito della quale il medico ha cambiato la cura di antidepressivi, prima prendeva paroxitina ed en, che a giudizio del medico erano troppo sedanti, ora con la nuova cura effettivamente dorme meglio ed è più attiva. A distanza di 2 settimane mi sembra di notare miglioramento anche per la memoria. Nel contempo le ha fatto fare una TAC encefalo. La visita dal neurologo sarà tra 10 gg e noi siamo un pò in ansia. Questo l'esito (perdoni qualche imprecisione, visto che me l'ha letta mio padre al telefono):
Encefalopatia vascolare
multiple piccole aree ipodense in sede nucleo capsulare e sostanza bianca fronto parietale bilaterale
espressione di sofferenza di parenchimale su base vascolare ischemica
formazione mediana in asse
sistema ventricola e spazi subaracnoidei complessivamente nei limiti
manifestazioni angiosclerotiche
Deduco che ci siano segni di ischemie.
Secondo Lei vi è anche dell'altro?
La situzione è grave? E' comunque destinata ad un inevitabile progressivo peggioramento o si tratta di una patologia che è possibile tenere sotto controllo con le adeguate cure?
La ringrazio per l'attenzione
Cordiali Saluti
[#1]
Gent.le utente,
giacchè 74enne, ipertesa, diabetica ed ipercolesterolemica (tutti fattori di rischio vascolare) è verosimile che la cerebrovasculopatia ischemica sia cronica ed in atto da tempo. Certamente un grado variabile di declino/deterioramento cognitivo potrebbe essere messo in conto ma il fatto che con la nuova cura psicofarmacologica le condizioni cliniche siano migliorate starebbe ad indicare un importante componente "psicogena" nella globalità del quadro clinico.
Se, oltre gli altri farmaci che già assume, non stesse assumendo alcun farmaco anti-aggregante (Aspirinetta, Cardioaspirina, Plavix, ecc) uno di questi apparebbe indicato.
In ogni caso a breve è in programma la visita con il collega neurologo che di persona saprà meglio consigliarvi.
Cordialmente.
giacchè 74enne, ipertesa, diabetica ed ipercolesterolemica (tutti fattori di rischio vascolare) è verosimile che la cerebrovasculopatia ischemica sia cronica ed in atto da tempo. Certamente un grado variabile di declino/deterioramento cognitivo potrebbe essere messo in conto ma il fatto che con la nuova cura psicofarmacologica le condizioni cliniche siano migliorate starebbe ad indicare un importante componente "psicogena" nella globalità del quadro clinico.
Se, oltre gli altri farmaci che già assume, non stesse assumendo alcun farmaco anti-aggregante (Aspirinetta, Cardioaspirina, Plavix, ecc) uno di questi apparebbe indicato.
In ogni caso a breve è in programma la visita con il collega neurologo che di persona saprà meglio consigliarvi.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.4k visite dal 04/04/2013.
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