Parkinsonismo iatrogeno terapia

Salve le scrivo riguardo mio padre. 68 anni in ottima salute fisica soffre però cronicamente di disturbi del sonno e perciò era arrivato ad abusare di benzodiazepine per dormire che lo ha portato però ad avere effetti paradossi sfociati in una crisi psicomotoria o attacco di panico. Ricoverato per 2 settimane è stato confuso in maniera imperdonabile il suo disturbo pensando che si trattasse di disturbo bipolare e conseguentemente trattato con potenti neurolettici( entomin 25 goccie al giorno per 2 settimane-largactil 35 goccie 3 volte al giorno per i primi 3 giorni, più litio per una settimama con rischio d'intossicazione avendo il livello della litemia molto alta). per fortuna dopo 2 settimane siamo riusciti ad andarcene da quel lager di reparto psichiatrico e però per una settimana gli si è dato ancora una volta erroneamente il seroquel anche se a bassi dosaggi( 50-100 mg). da 2 giorni è stata trovata finalmete la terapia adatta a lui senza neurolettici, ha smesso di avere l'acatisia è adesso però preoccupato degli effetti motori in seguito all'abuso dei neurolettici in ospedale. in particolare si sente ancora pesante è rallentato nei movimenti e ha difficolta a scrivere propriamente e lavarsi i denti. non ha tremori comunque. sta prendendo l akineton 4mg una volta al giorno come anticolinergico. Vorrei chiederle: quanto tempo ci vuole in media perchè questi effetti passino? ci sono possibilità che rimanga questo parkinsonismo? ci sono altri farmaci utili per la riabilitazione motoria ? è utile per la riabilitazione fare esercizi fisici( quali nel caso) e cyclette? le informo che non prende neurolettici solo da 2 giorni e adesso prende come cura efexor e valium di giorno e flunox la notte.
ogni consiglio è ben accetto, la ringrazio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.4k
Gentile Utente,

un parkinsonismo iatrogeno è nella stragrande maggioranza dei casi reversibile alla sospensione del o dei farmaci responsabili dell'insorgenza. I tempi sono variabili da un soggetto all'altro, potendo variare da qualche settimana ad alcuni mesi. In rari casi, per motivi non conosciuti, non si verifica la completa remissione della sintomatologia. Pertanto ancora è prematuro attendersi dei miglioramenti significativi che col tempo dovrebbero manifestarsi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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