Timore sla
Gentili dottori
da un mese circa ho cominciato ad avere problemi di respirazione durante la notte. Mi svegliavo con la sensazione di non riuscire a repirare e di conseguenza, spaventandomi, partivo l'attacco di panico (ne ho sofferto gia in passato). Al momento il disturbo si è cronicizzato: percepisco una debolezza dei muscoli del torace nello svolgere le loro funzioni, come se dovessi sforzarli io stessa e quando vado a dormire ho paura che mi accada qualcosa, che durante la notte il respiro si fermi. Spesso la tensione mi provoca dolori al petto e ho sempre bisogno di raschiarmi la gola altrimenti la voce fatica ad uscire o si indebolisce di tono. quando poi l'ansia aumenta percepisco una debolezza mostruosa alla gamba sinistra e una fatica di deglutizione. Ho scoperto che sono sintomi della SLA e adesso sono convinta di averla..sono corsa dal mio medico curante (purtroppo è nuovo perchè il mio vecchio è deceduto) ma non mi fido della sua diagnosi perchè non lo conosco. Ha dato poco peso ai sintomi, mi ha auscultato polmoni e cuore e dice non c'è niente. Faro le analisi del sanguea breve. io ho il terrore che sia SLA e che stia prendendo tutto sotto gamba..speravo che il mio medico mi facesse almeno una piccola visita neurologica invece niente..adesso vivo nell'incubo. non appena mi alzo fino a quando vado a dormire il cuore batte e la testa scoppia, il torace fatica a muoversi. so di essere un soggetto ansioso, ne ho gia sofferto in passato, ma ho paura di non riuscire a distiguere i sintomi reali da quelli ansiosi. peraltro ho scoperto che spesso quese malattie come la sla vengono scambiate per sindromi d'ansia all'inizio. Secondo voi è necessario che io richieda altri esami specifici?
da un mese circa ho cominciato ad avere problemi di respirazione durante la notte. Mi svegliavo con la sensazione di non riuscire a repirare e di conseguenza, spaventandomi, partivo l'attacco di panico (ne ho sofferto gia in passato). Al momento il disturbo si è cronicizzato: percepisco una debolezza dei muscoli del torace nello svolgere le loro funzioni, come se dovessi sforzarli io stessa e quando vado a dormire ho paura che mi accada qualcosa, che durante la notte il respiro si fermi. Spesso la tensione mi provoca dolori al petto e ho sempre bisogno di raschiarmi la gola altrimenti la voce fatica ad uscire o si indebolisce di tono. quando poi l'ansia aumenta percepisco una debolezza mostruosa alla gamba sinistra e una fatica di deglutizione. Ho scoperto che sono sintomi della SLA e adesso sono convinta di averla..sono corsa dal mio medico curante (purtroppo è nuovo perchè il mio vecchio è deceduto) ma non mi fido della sua diagnosi perchè non lo conosco. Ha dato poco peso ai sintomi, mi ha auscultato polmoni e cuore e dice non c'è niente. Faro le analisi del sanguea breve. io ho il terrore che sia SLA e che stia prendendo tutto sotto gamba..speravo che il mio medico mi facesse almeno una piccola visita neurologica invece niente..adesso vivo nell'incubo. non appena mi alzo fino a quando vado a dormire il cuore batte e la testa scoppia, il torace fatica a muoversi. so di essere un soggetto ansioso, ne ho gia sofferto in passato, ma ho paura di non riuscire a distiguere i sintomi reali da quelli ansiosi. peraltro ho scoperto che spesso quese malattie come la sla vengono scambiate per sindromi d'ansia all'inizio. Secondo voi è necessario che io richieda altri esami specifici?
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Gentile Utente,
per tranquillizzarsi può effettuare una visita neurologica considerato che in caso di SLA c'è sempre un'alterazione all'esame neurologico.
Inoltre sarebbe opportuno definire il problema notturno, nel senso di una diagnosi differenziale tra la cosiddetta paralisi da sonno e le apnee ostruttive nel sonno. Per questa ultima basta l'esame polisonnografico che si effettua nei centri per lo studio dei disturbi del sonno.
Stia comunque tranquilla.
Cordiali saluti
per tranquillizzarsi può effettuare una visita neurologica considerato che in caso di SLA c'è sempre un'alterazione all'esame neurologico.
Inoltre sarebbe opportuno definire il problema notturno, nel senso di una diagnosi differenziale tra la cosiddetta paralisi da sonno e le apnee ostruttive nel sonno. Per questa ultima basta l'esame polisonnografico che si effettua nei centri per lo studio dei disturbi del sonno.
Stia comunque tranquilla.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
grazie immensamente della risposta Dottore. Ma lei mi consiglia una visita neurologica per tranquillizzarmi o perchè sospetta qualcosa? In queste ultime notti ho dormito piu o meno bene, più che altro l'ansia si è concentrata durante il giorno...ho la sensazioe di non respirare bene, di non gonfiare bene i polmoni, che la degutizione sia lenta, che la gamba e il braccio sinistri si indeboliscano (ma in realtà provo a sollevare oggetti pesanti, a camminare..e ci riesco). Ci sono elementi che potrebbero i effetti far risultare difficile una diagnosi di SLA nel mio caso? per esempio l'età (ho 35 anni), il sesso (femmina), i sintomi iniziali?dalle analisi del sague non risulta alterazione alcuna?
grazie
grazie
[#4]
Ex utente
Salve dottore mi scusi se la disturbo nuovamente. Sono andata dal mio nuovo medico di famiglia il quale ha preso un po' sottogamba la questione, dicendomi che se fosse stata sla i sintomi srebbero stati ben altri ed io non sarei apparsa cosi in salute. Dopo mi ha consigliato yoga e agopuntura (è anche un omeopata). Lei mi puoi capire, è un medico nuovo che non conosco, come le scrissi il mio è deceduto un anno fa e non so se fidarmi. Mi sono fatta cmq prescrivere analisi del sangue che farò lunedi prossimo per via del lavoro. Su mia insistenza il medico, vedendomi poco convinta delle cure omeopatiche, mi ha spronato a riprendere una pastiglia intera di elopram -(che era al vecchia cura datami dal medico di prima) e, avendogli io chiesto un ansiolitico da prendere all'occorrenza sul lavoro (faccio l'insegnante, non posso mica scappare via da scuola in preda al panico!) mi ha prescritto anseren. Le crisi sono peggiorate allora su consiglio di miopadre (che ne soffriva in gioventù come me) ho cominciato a prendere anseren una volta a sera (da 15) per 5 giorni e adesso sto dimezzando la capsula fino a volerla eliminare. Mi sono sentita molto meglio. Le crisi resiratorie sono notevolmente diminuite, le crisi di panico scmparse. Il fastidio alla gamba a giorni alterni ma cmq mai insopportabile. Mi rimane solo la "fissazione" di non riuscire a respirare. Ci peso sempre, non riesco a togliermela dalla testa. Credo di essermi convinta si tratti di questioni legate all'ansia. Mettiamo sia cosi, anche se tornero dalmedico chiedendo un check up. A questo punto la mia domanda è questa: anni fa, quando a 20 anni cominciai a soffrire di queste cose (seppur con altri sintomi) l'elopram fu un miracolo. Mi passo tutto. Poi mi torarono altri episodi leggeri e l'elopram fu benedetto al punto tale da prendermene sempre per anni una mezza pasticca (praticamente meno di 10 mg) a giorni alterni solo per stare trqnauilla psicologicamente e prevenire. Questa tragedia di adesso mi è scoppiata mentre gia prendevo questa mezza pillola, quindi in qualche modo ero coperta...cos è accaduto?puo essere che l'antidepressivo abbia perso il suo effetto?La pillola intera che sto prendnedo si fara sentire a breve? in caso contrario cosa mi accadra adesso? ho paura a sospendere l'ansiolitico anseren per il ritrno dei sintomi tremendi, ho fatto accadere tragedie in casa per i miei comportamenti da malata di mente. Ho paura dottore, di questa bestia che seppur non fa morire fisicamente, fa morire dentro.
[#5]
Gentile Utente,
l'elopram a metà dosaggio sarebbe una cosiddetta terapia di mantenimento, questa però non evita che, a volte, ci possa essere una ricaduta.
Adesso aspetti che l'aumento del farmaco dia i risultati sperati, generalmente in 3-4 settimane. Dopo qualche settimana di antidepressivo la sospensione dell'anseren non dovrebbe comportare problemi particolari, considerato anche il breve periodo di assunzione.
Cordialmente
l'elopram a metà dosaggio sarebbe una cosiddetta terapia di mantenimento, questa però non evita che, a volte, ci possa essere una ricaduta.
Adesso aspetti che l'aumento del farmaco dia i risultati sperati, generalmente in 3-4 settimane. Dopo qualche settimana di antidepressivo la sospensione dell'anseren non dovrebbe comportare problemi particolari, considerato anche il breve periodo di assunzione.
Cordialmente
[#6]
Ex utente
Gentile Professore,
mi permetta di infastidirla ancora e mi scusi in anticipo. Oramai da metà marzo ho iniziato la cura e non posso dire di star benissimo ma nemmeno certo di essere peggiorata. Anzi, ammetto che ci sono giorni in cui sono stata bene. Forse il farmaco elopram comincia a fare effetto? Ci sono altri giorni, invece, come oggi, in cui, pur non essendo accaduto nulla di strano, il respiro mi crea problemi di nuovo. Per fortuna almeno le crisi di panico sono tenute a bada dall'ansiolitico. Domattina ho le analisi del sangue, le trascrivero i risultati se me lo consentirà e avra pazienza. Ma io vorrei porle questa domanda: ammettendo che io sia solo una delle tante persone ossessivamente ansiose e panicose...io vorrei capire la natura della mia malattia. Per qualcuno noi siamo malati immaginari, per altri siamo pazzi e ossessionati, per gli psicologic siamo feriti nell'inconscio. Qua lè la verità? Voglio dire...esiste una base organica di questo disagio ansioso, esiste un malfunzionamento cerebrale certificabile e dimostrabile? E' il mondo esterno che, con le sue esperienze e i suoi stimoli, modifica il mio cervello e lo manda in tilt, o è il mio cervello ad essere, per sua natura, "difettoso" a prescindere? NON mi prenda per pazza, voglio conoscere la mia malattia, voglio accettarla, devo conviverci, devo persino accettare di assumenre psicofarmaci (e non mi dica che non sono droghe..) ma devo capirla.Grazie
mi permetta di infastidirla ancora e mi scusi in anticipo. Oramai da metà marzo ho iniziato la cura e non posso dire di star benissimo ma nemmeno certo di essere peggiorata. Anzi, ammetto che ci sono giorni in cui sono stata bene. Forse il farmaco elopram comincia a fare effetto? Ci sono altri giorni, invece, come oggi, in cui, pur non essendo accaduto nulla di strano, il respiro mi crea problemi di nuovo. Per fortuna almeno le crisi di panico sono tenute a bada dall'ansiolitico. Domattina ho le analisi del sangue, le trascrivero i risultati se me lo consentirà e avra pazienza. Ma io vorrei porle questa domanda: ammettendo che io sia solo una delle tante persone ossessivamente ansiose e panicose...io vorrei capire la natura della mia malattia. Per qualcuno noi siamo malati immaginari, per altri siamo pazzi e ossessionati, per gli psicologic siamo feriti nell'inconscio. Qua lè la verità? Voglio dire...esiste una base organica di questo disagio ansioso, esiste un malfunzionamento cerebrale certificabile e dimostrabile? E' il mondo esterno che, con le sue esperienze e i suoi stimoli, modifica il mio cervello e lo manda in tilt, o è il mio cervello ad essere, per sua natura, "difettoso" a prescindere? NON mi prenda per pazza, voglio conoscere la mia malattia, voglio accettarla, devo conviverci, devo persino accettare di assumenre psicofarmaci (e non mi dica che non sono droghe..) ma devo capirla.Grazie
[#7]
Gentile Utente,
alla base di ogni problema psichico c'è sempre un'alterazione dell'equilibrio di alcuni neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina, ecc.). I farmaci non fanno altro che cercare di ripristinare l'equilibrio perduto.
Questi squilibri possono avere una base genetica ma possono anche essere condizionati da eventi esterni per cui spesso la causa dell'insorgenza di questi problemi è multifattoriale.
Cordialità
alla base di ogni problema psichico c'è sempre un'alterazione dell'equilibrio di alcuni neurotrasmettitori (serotonina, noradrenalina, dopamina, ecc.). I farmaci non fanno altro che cercare di ripristinare l'equilibrio perduto.
Questi squilibri possono avere una base genetica ma possono anche essere condizionati da eventi esterni per cui spesso la causa dell'insorgenza di questi problemi è multifattoriale.
Cordialità
[#8]
Ex utente
Gentile dottore, la ricontatto per comunicarle gli esiti delle analisi del sangue. Le elenco solo i valori rscontati fuori dalla norma ch e riguardano presenza di rari globuli bianchi , rari miceti nelle urine. Domani portero tutto dal mio medico di famiglia ma considerando la mia ansia, vorrei sapere se ,secondo lei, questa alterazione potrebbe riguardare anche in minima parte la malattia che tanto temo. Ier sera, peraltro, in preda ai timori e girovagando per youtube ho trovato il video di una vittima di SLA la quale riferiva di essersi recata piu volte dal neurologo con sintomi preoccupanti (tra cui debolezza agli arti, difficoltà di chiudere e aprire ua mano, difficoltà di respirazione) e di essere stata altrettante volte rimandata a casa con diagnosi di sindrome da ansia. Comincio a preoccuparmi seriamente. Nonostante i medicinali mi facciano stare in condizione di tranquillita, niente attacchi di panico, niente ansia generalizzata, l'analisi dei sintomi ed il controllo costante degi stessi (che si presentano a giorni alterni) mi devasta e mi preoccupa. So che noi ansiosi non dovremmo viaggiare per internet, ma ieri è stato piu forte di me. Mi dica cosa pensa e se ritiene necessario che io richieda al medico curante un esame neurologico, ma vorrei che chiarrisse se lo fa per tranquillizzarmi o per un'effettiva necessità che lei potrebbe intravedere attraverso il mezzo, seppur limitativo, del computer. Mi scuso ancora per l'insistenza ma lei è un medico e sa cosa accade a noi ansiosi. grazie ancora.
[#11]
Gentile Utente,
non capisco bene questa domanda, potrebbe spiegarla meglio? grazie.
<<ma vorrei che chiarrisse se lo fa per tranquillizzarmi o per un'effettiva necessità che lei potrebbe intravedere attraverso il mezzo, seppur limitativo, del computer.>>
non capisco bene questa domanda, potrebbe spiegarla meglio? grazie.
<<ma vorrei che chiarrisse se lo fa per tranquillizzarmi o per un'effettiva necessità che lei potrebbe intravedere attraverso il mezzo, seppur limitativo, del computer.>>
[#12]
Ex utente
SI mi scuso in effetti non sono stata chiara. Intendevo sapere se lei si sentirebbe di consigliarmi una visita neurologica solo al fine di mettere pace alle mie ansie oppure perchè in effetti anche a lei sembra opportuno approfondire. Spero di essere stata piu chiara e grazie ancora. Sono comunque andata dal medico di famiglia nel pomeriggio il quale mi a detto che la visita neurologica me la fara lui stesso lunedi, anche se io avrei preferito un neurologo specializzato. Cmq ha fatto delle prove per testare la gamba sinistra (quella che io sento debole-9 e l'ha trovata normale. Mi ha chiesto se voglio fare una elettromiografia, spiegandomi che sarebbe un esame doloroso e che cmq non ritiene strettamente necessario.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 5.7k visite dal 23/03/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.