Sono sintomi da sclerosi multipla?
Egregi dottori, ringrazio sin dall'inzio per il tempo che mi vorrete dedicare.
Sono un giovane di 35 anni e circa 2 mesi fa, mentre scrivevo al PC, ho iniziato a non sentire bene il dito mignolo e l'anullare della mano destra, provando una sensazione come di freddo. Il giorno prima di questo episodio avevo sentito delle brevi fitte, come di dolori reumatici nella stessa mano, ma non detti importanza. Non riuscivo più a scrivere normalmente e mi fermavo per massaggiare in vano le due dita che non rispondevano come prima. Questo mi creava fastidio nello scrivere e pensai di rimediare cercando di posizionare il braccio in diverse posizioni. La situiazione non migliorò.
Col passare dei giorni ho iniziato ad avvertire come una senzazione di irrigidimento prima sull'avambraccio e poi lungo tutto il braccio destro, simile alla sensazione dell'intorpidimento quando rimane un po' incastrato in una poszione scomoda. La sensazione della mano destra rimaneva sempre alterata.
A quel punto ho fatto una visita neurologica. L'esame è stato normale, individuando solo una lieve pronazione della mano destra.
Il neurologo mi ha ordinato di fare una RMN dell'encefalo e del tratto cervicale, nonché una EMG.
Nel mese di dicembre avevo avuto dei forti mal di testa accompagnati da brevi acufeni che mi tenevano per giorni e che rispondevano male ad anti-dolorifici. Non avendo praticamente mai sofferto di mal di testa, su prescrizione del mio medico di base all'epoca feci ua RMN, che trovò tutto normale. I mal di testa continuarono fino a gennaio inoltrato quando decisi di provare a usare un bite anti-bruxismo, visto che mi era stato già consigliato da un odontoiatro circa un anno fa. I mal di testa smisero subito e non si ripresentarono più.
Nel frattempo ho iniziato a percepire la stessa sensazione di intorbidimento anche sulla gamba destra, che la sento più pesante, pizzicori in varie parti della gamba, brevi formicolii, specie del piede destro, ma a volte anche su quello sinistro, ma sempre più intensi su lato destro del corpo. Ho sentito anche come delle micro-scariche nella coscia destra e una sensazione di calore sulla pianta del piede destro. Le stesse sensazioni si verificano di volta in volta sul braccio destro.
A oggi la gamba destra la sento sempre più rigida e meno flessibile e, credo che, se l'esame neurologico si fosse ripetuto in questo periodo, avrebbe notato questa differenza.
Ho ottenuto i risultati della EMG e delle RNM. Tutto nella norma. Escluso qualsiasi forma di de-mielinizzazione in atto. La RNM dell'encefalo segnala una piccola alterazione del segnale a livello del clivus, e mi viene consigliato di fare una TAC per studiare la struttura dell'osso.
Alla visita dell'EMG, il neuologo, considerando la situazione molto fastidiosa delle parestesie che presentavo, mi ha prescritto un cortisonico Bentelan 4mg aldì. Dopo l'assunzione del cortisonico i sintomi si sono ridotti sensibilmente. Ora sento meno i pizzichori, ma la sensazione nella gamba destra continua a permanere immutata, se non peggiorata: la sento più pesante, sento meno il plantare destro di quello sinistro. Il braccio, in compenso, è migliorato, ma la sensibilità delle dita della mano destra non è ancora quella di prima.
Quale spiegazione dare a questi sintomi? Se manca l'evidenza dalla RNM si può escludere con certezza che ci possa essere in atto qualche forma di malattia demielinizzante?
Mi scuso per la lunghezza, ma si può ben comprendere lo stato di preoccupazione di fronte a dei sintomi che non accennano a regredire da settimane ormai, anche di fronte all'assunzione di un cortisonico.
Ringrazio in anticipo per la risposta.
Sono un giovane di 35 anni e circa 2 mesi fa, mentre scrivevo al PC, ho iniziato a non sentire bene il dito mignolo e l'anullare della mano destra, provando una sensazione come di freddo. Il giorno prima di questo episodio avevo sentito delle brevi fitte, come di dolori reumatici nella stessa mano, ma non detti importanza. Non riuscivo più a scrivere normalmente e mi fermavo per massaggiare in vano le due dita che non rispondevano come prima. Questo mi creava fastidio nello scrivere e pensai di rimediare cercando di posizionare il braccio in diverse posizioni. La situiazione non migliorò.
Col passare dei giorni ho iniziato ad avvertire come una senzazione di irrigidimento prima sull'avambraccio e poi lungo tutto il braccio destro, simile alla sensazione dell'intorpidimento quando rimane un po' incastrato in una poszione scomoda. La sensazione della mano destra rimaneva sempre alterata.
A quel punto ho fatto una visita neurologica. L'esame è stato normale, individuando solo una lieve pronazione della mano destra.
Il neurologo mi ha ordinato di fare una RMN dell'encefalo e del tratto cervicale, nonché una EMG.
Nel mese di dicembre avevo avuto dei forti mal di testa accompagnati da brevi acufeni che mi tenevano per giorni e che rispondevano male ad anti-dolorifici. Non avendo praticamente mai sofferto di mal di testa, su prescrizione del mio medico di base all'epoca feci ua RMN, che trovò tutto normale. I mal di testa continuarono fino a gennaio inoltrato quando decisi di provare a usare un bite anti-bruxismo, visto che mi era stato già consigliato da un odontoiatro circa un anno fa. I mal di testa smisero subito e non si ripresentarono più.
Nel frattempo ho iniziato a percepire la stessa sensazione di intorbidimento anche sulla gamba destra, che la sento più pesante, pizzicori in varie parti della gamba, brevi formicolii, specie del piede destro, ma a volte anche su quello sinistro, ma sempre più intensi su lato destro del corpo. Ho sentito anche come delle micro-scariche nella coscia destra e una sensazione di calore sulla pianta del piede destro. Le stesse sensazioni si verificano di volta in volta sul braccio destro.
A oggi la gamba destra la sento sempre più rigida e meno flessibile e, credo che, se l'esame neurologico si fosse ripetuto in questo periodo, avrebbe notato questa differenza.
Ho ottenuto i risultati della EMG e delle RNM. Tutto nella norma. Escluso qualsiasi forma di de-mielinizzazione in atto. La RNM dell'encefalo segnala una piccola alterazione del segnale a livello del clivus, e mi viene consigliato di fare una TAC per studiare la struttura dell'osso.
Alla visita dell'EMG, il neuologo, considerando la situazione molto fastidiosa delle parestesie che presentavo, mi ha prescritto un cortisonico Bentelan 4mg aldì. Dopo l'assunzione del cortisonico i sintomi si sono ridotti sensibilmente. Ora sento meno i pizzichori, ma la sensazione nella gamba destra continua a permanere immutata, se non peggiorata: la sento più pesante, sento meno il plantare destro di quello sinistro. Il braccio, in compenso, è migliorato, ma la sensibilità delle dita della mano destra non è ancora quella di prima.
Quale spiegazione dare a questi sintomi? Se manca l'evidenza dalla RNM si può escludere con certezza che ci possa essere in atto qualche forma di malattia demielinizzante?
Mi scuso per la lunghezza, ma si può ben comprendere lo stato di preoccupazione di fronte a dei sintomi che non accennano a regredire da settimane ormai, anche di fronte all'assunzione di un cortisonico.
Ringrazio in anticipo per la risposta.
[#1]
Caro signore,
Dovrebbe fare anche la RMN cervicale, dorsale e lombare con mezzo di contrasto e non per la SM perchè i disturbi che riferisce posso originare anche da una patologia discoartrosica della colonna vertebrale.
Sarebbero utili anche i Potenziali Evocati degli Arti Superiori e Inferiori.
Ne parli con il Suo medico.
Poi, se crede, ci faccia sapere
Dovrebbe fare anche la RMN cervicale, dorsale e lombare con mezzo di contrasto e non per la SM perchè i disturbi che riferisce posso originare anche da una patologia discoartrosica della colonna vertebrale.
Sarebbero utili anche i Potenziali Evocati degli Arti Superiori e Inferiori.
Ne parli con il Suo medico.
Poi, se crede, ci faccia sapere
[#2]
Utente
Egr. Dottor Migliaccio,
la ringrazio molto per la pronta risposta.
Non mi sono espresso bene nella deascrizione fatta sopra: la RNM della cervicale l'ho fatta insieme a quella cerebrale e risulta negativa, segnalando una piccola protrusione a livello C5-C6.
A fine gennaio per un dolore alla schiena avevo fatto una RNM dorsale che aveva individuato una piccola ernia. Ormai il dolore alla parte dorsale della schiena è quasi del tutto sparito.
I sintomi di parestesia e pizzicori diffusi (pria nella gamba e braccio destro e da circa 3 giorni sempre di più su braccio e gamba sinistra) si sono materializzai sopratutto durante l'ultimo mese e vanno intensificandosi. I 4 mg di Bentelan al giorno le fanno regredire parzialmente, ma solo per 8-10 h. Dovrei aumentare la dose? Usare un prodotto diverso p.e. Medrol?
Visto l'esito negativo delle RNM cervicale e dorsale, non riesco a non pensare a una natura di attività da dimielinizzazione. Anche se l'evidenza della RNM lo esclude.
Ma è possibile che la RNM risulti negativa se si tratta di una fase molto precoce?
Ho già preso un appuntamento per i potenziali evocati.
Grazie in anticipo per il suo tempo.
la ringrazio molto per la pronta risposta.
Non mi sono espresso bene nella deascrizione fatta sopra: la RNM della cervicale l'ho fatta insieme a quella cerebrale e risulta negativa, segnalando una piccola protrusione a livello C5-C6.
A fine gennaio per un dolore alla schiena avevo fatto una RNM dorsale che aveva individuato una piccola ernia. Ormai il dolore alla parte dorsale della schiena è quasi del tutto sparito.
I sintomi di parestesia e pizzicori diffusi (pria nella gamba e braccio destro e da circa 3 giorni sempre di più su braccio e gamba sinistra) si sono materializzai sopratutto durante l'ultimo mese e vanno intensificandosi. I 4 mg di Bentelan al giorno le fanno regredire parzialmente, ma solo per 8-10 h. Dovrei aumentare la dose? Usare un prodotto diverso p.e. Medrol?
Visto l'esito negativo delle RNM cervicale e dorsale, non riesco a non pensare a una natura di attività da dimielinizzazione. Anche se l'evidenza della RNM lo esclude.
Ma è possibile che la RNM risulti negativa se si tratta di una fase molto precoce?
Ho già preso un appuntamento per i potenziali evocati.
Grazie in anticipo per il suo tempo.
[#4]
Utente
Egregio Dottore, grazie per la pronta risposta. Le riporto meglio quanto c'è scritto nei referti, così evito le mie in accurate interpretazioni:
RNM midollo e rachide cervicale (19.04.2008) Osp. San Raffaele - Milano:
Sono state eseguite sezioni sagittali e assiali in tecnica di spin echo, ponderate in T1 e T2. L’esame è stato copmpletato con mezzo di contrasto.
Il rachide e il midollo sono dimostrati dal forame magno occipitale fino a D3.
Il canale spinale è di dimensioni normali.
Non vi sono alterazioni intramidollari o intradurali.
Minimi iniziali segni di discopatia degenerativa ai livelli C5-C6 e C6-C7 con modesta protrusione discale sottolegamentosa contenuta, più accentuata a C6-C7, mediana, paramediana dx.
Non vi è evidenza di ernie discali lateralizzate nè vi sono compressioni extradurali.
Non vi è evidenza di enhancement patologico dopo contrasto.
Non vi sono alterazioni ossee strutturali.
RNM dorsale (04.02.2008) - Osp. San Raffaele - Milano
Esame eseguito in tecnica spin Echo con sezioni saggitali ed assiali a 3 mm di spessore mediante sequenze T2 e T1 ponderate prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico.
Appare mantenuto l’allineamento saggitale dei metameri che apaiono conservati in altezza e presentano caratteristiche di segnale nei limiti di norma. Alcune minute irregolarità dei piatti somatici inferiori del tratto dorsale medio-inferiore sono riferibili a piccole ernie intraspongiose. Il canel rachideo presenta dimensioni utili nei limiti di norma.
A livello D6-D7 è evidente piccola ernia discale posteriore paramediana dx con minima impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori al midollo. Nelle immagini craniali eseguite per posizionamento si osserva occasionalmente anche la presenza di protrusione dei dischi intersomatici C5-C6 e soprattutto C6-C7.
Il midollo dorsale compresa la regione del cono appare normale per dimensioni, morfologia e caratteristiche di segnale.
Dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico non si riconoscono aree di enhancement patologico.
Ringrazio in anticipo.
Esame eseguito in tecnica spin Echo con sezioni saggitali ed assiali a 3 mm di spessore mediante sequenze T2
RNM midollo e rachide cervicale (19.04.2008) Osp. San Raffaele - Milano:
Sono state eseguite sezioni sagittali e assiali in tecnica di spin echo, ponderate in T1 e T2. L’esame è stato copmpletato con mezzo di contrasto.
Il rachide e il midollo sono dimostrati dal forame magno occipitale fino a D3.
Il canale spinale è di dimensioni normali.
Non vi sono alterazioni intramidollari o intradurali.
Minimi iniziali segni di discopatia degenerativa ai livelli C5-C6 e C6-C7 con modesta protrusione discale sottolegamentosa contenuta, più accentuata a C6-C7, mediana, paramediana dx.
Non vi è evidenza di ernie discali lateralizzate nè vi sono compressioni extradurali.
Non vi è evidenza di enhancement patologico dopo contrasto.
Non vi sono alterazioni ossee strutturali.
RNM dorsale (04.02.2008) - Osp. San Raffaele - Milano
Esame eseguito in tecnica spin Echo con sezioni saggitali ed assiali a 3 mm di spessore mediante sequenze T2 e T1 ponderate prima e dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico.
Appare mantenuto l’allineamento saggitale dei metameri che apaiono conservati in altezza e presentano caratteristiche di segnale nei limiti di norma. Alcune minute irregolarità dei piatti somatici inferiori del tratto dorsale medio-inferiore sono riferibili a piccole ernie intraspongiose. Il canel rachideo presenta dimensioni utili nei limiti di norma.
A livello D6-D7 è evidente piccola ernia discale posteriore paramediana dx con minima impronta sugli spazi subaracnoidei anteriori al midollo. Nelle immagini craniali eseguite per posizionamento si osserva occasionalmente anche la presenza di protrusione dei dischi intersomatici C5-C6 e soprattutto C6-C7.
Il midollo dorsale compresa la regione del cono appare normale per dimensioni, morfologia e caratteristiche di segnale.
Dopo somministrazione di mezzo di contrasto paramagnetico non si riconoscono aree di enhancement patologico.
Ringrazio in anticipo.
Esame eseguito in tecnica spin Echo con sezioni saggitali ed assiali a 3 mm di spessore mediante sequenze T2
[#5]
Infatti!
La distinzione tra ernia e protrusione spesso è soggettiva e dipende da chi referta l'esame. Ciò non toglie che una protrusione non possa essere clinicamente significativa soprattutto se i sintomi hanno una certa corrispondenza.
Cordiali saluti
La distinzione tra ernia e protrusione spesso è soggettiva e dipende da chi referta l'esame. Ciò non toglie che una protrusione non possa essere clinicamente significativa soprattutto se i sintomi hanno una certa corrispondenza.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 39.5k visite dal 28/04/2008.
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