Leucoencefalopatia rmn
Gentili medici,
nel 1999, per accertamenti relativi ai miei acufeni, insorti all'orecchio destro nel 1998 e all'orecchio sinistro nello stesso 1999, fui sottoposto a una risonanza magnetica nucleare dell' encefalo, senza mezzo di contrasto.
Il referto reca:
"Si apprezza grossolana zona di leucoencefalopatia in sede parietale destra periventricolare, reperto analogo, più sfumato, controlateralmente, mentre piccole zone nodulari con caratteristiche analoghe sono presenti in sede paraopercolare destra e frontale sinistra sottocorticale parasagittale alla convessità.
Nulla da segnalare a livello degli angoli pontocerebellari e meati acustici interni".
La scorsa settimana, sotto la voce "leucoencefalopatia" di un'importante opera enciclopedica italiana, ho letto che la leucoencefalopatia evolve rapidamente in demenza: alla luce di questa notizia, come si può spiegare il fatto che io non sono un demente?
Chiaramente, non si tratta di un mio parere personale, è il giudizio univoco di coloro che mi conoscono.
Io non posso permettermi di diventare un demente, almeno per i prossimi due decenni, prima per altre persone - che mi amano - che per me.
Io devo aspettarmi più della popolazione media di diventare un demente? Se si, la demenza arriverà improvvisa, oppure in modo graduale?
Infine, che cosa significa, concretamente, il referto sopra riportato?
Se si fosse trattato, che so io, di "infarto al miocardio", avrei compreso, da paziente e da uomo comune, profano di cose mediche; la leucoencefalopatia, invece, mi si presenta in modo ambiguo, dalle mie fonti non riesco a comprendere, con chiarezza e semplicità, quale malattia essa sia.
Per quanto riguarda la presente, avrei potuto e potrei scrivere più dati, ma mi è sembrato di far bene scrivendo una missiva succinta: eventualmente potremo approfondire più in là, però sono lieto di aver posto alla vostra attenzione le questioni che mi riguardano.
Grato per l'attenzione che vorrete prestarmi, vi auguro a mia volta tanta salute e sono il vostro
Cristopher.
nel 1999, per accertamenti relativi ai miei acufeni, insorti all'orecchio destro nel 1998 e all'orecchio sinistro nello stesso 1999, fui sottoposto a una risonanza magnetica nucleare dell' encefalo, senza mezzo di contrasto.
Il referto reca:
"Si apprezza grossolana zona di leucoencefalopatia in sede parietale destra periventricolare, reperto analogo, più sfumato, controlateralmente, mentre piccole zone nodulari con caratteristiche analoghe sono presenti in sede paraopercolare destra e frontale sinistra sottocorticale parasagittale alla convessità.
Nulla da segnalare a livello degli angoli pontocerebellari e meati acustici interni".
La scorsa settimana, sotto la voce "leucoencefalopatia" di un'importante opera enciclopedica italiana, ho letto che la leucoencefalopatia evolve rapidamente in demenza: alla luce di questa notizia, come si può spiegare il fatto che io non sono un demente?
Chiaramente, non si tratta di un mio parere personale, è il giudizio univoco di coloro che mi conoscono.
Io non posso permettermi di diventare un demente, almeno per i prossimi due decenni, prima per altre persone - che mi amano - che per me.
Io devo aspettarmi più della popolazione media di diventare un demente? Se si, la demenza arriverà improvvisa, oppure in modo graduale?
Infine, che cosa significa, concretamente, il referto sopra riportato?
Se si fosse trattato, che so io, di "infarto al miocardio", avrei compreso, da paziente e da uomo comune, profano di cose mediche; la leucoencefalopatia, invece, mi si presenta in modo ambiguo, dalle mie fonti non riesco a comprendere, con chiarezza e semplicità, quale malattia essa sia.
Per quanto riguarda la presente, avrei potuto e potrei scrivere più dati, ma mi è sembrato di far bene scrivendo una missiva succinta: eventualmente potremo approfondire più in là, però sono lieto di aver posto alla vostra attenzione le questioni che mi riguardano.
Grato per l'attenzione che vorrete prestarmi, vi auguro a mia volta tanta salute e sono il vostro
Cristopher.
[#1]
Caro Cristopher,
come molti pazienti con poca pazienza hai fatto tutto da solo: diagnosi, prognosi..... escludendo soltanto la terapia.
Leucoencefalopatia è un termine generico che indica sofferenza della sostanza bianca dell'encefalo. Non è sinonimo di demenza e tu stesso hai affermato di non avere questi disturbi. Tuttavia è stato rilevato un problema che, considerata la tua giovane età, merita particolare attenzione. Infatti è necessario identificare e trattare la causa delle alterazioni evidenziate alla RMN al fine di prevenire ulteriori danni.
Consiglierei a tal fine di richiedere un nuovo esame RMN dell'encefalo per valutare una eventuale progressione delle aree di leucoencefalopatia, un esame completo del sangue che comprenda anche dosaggi ormonali, elettroliti, VitB12, folati, screening per le trombofilie ereditarie, sierodiagnosi, ecc.; Eco-color-doppler TSA, monitoraggio della pressione arteriosa delle 24 ore, visita oculistica con fondo oculare, valutazione neurologica e cardiologica. Forse sarebbe opportuno abbreviare i tempi di attesa richiedendo un ricovero ospedaliero presso un reparto di Neurologia.
Cordiali saluti ed auguri.
come molti pazienti con poca pazienza hai fatto tutto da solo: diagnosi, prognosi..... escludendo soltanto la terapia.
Leucoencefalopatia è un termine generico che indica sofferenza della sostanza bianca dell'encefalo. Non è sinonimo di demenza e tu stesso hai affermato di non avere questi disturbi. Tuttavia è stato rilevato un problema che, considerata la tua giovane età, merita particolare attenzione. Infatti è necessario identificare e trattare la causa delle alterazioni evidenziate alla RMN al fine di prevenire ulteriori danni.
Consiglierei a tal fine di richiedere un nuovo esame RMN dell'encefalo per valutare una eventuale progressione delle aree di leucoencefalopatia, un esame completo del sangue che comprenda anche dosaggi ormonali, elettroliti, VitB12, folati, screening per le trombofilie ereditarie, sierodiagnosi, ecc.; Eco-color-doppler TSA, monitoraggio della pressione arteriosa delle 24 ore, visita oculistica con fondo oculare, valutazione neurologica e cardiologica. Forse sarebbe opportuno abbreviare i tempi di attesa richiedendo un ricovero ospedaliero presso un reparto di Neurologia.
Cordiali saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Muciaccia,
Io mi scuso, innanzitutto, per il mio ritardo nel risponderle, gli è che credevo che, dopo un pò di giorni, le lettere dei pazienti venissero archiviate, così ho saputo di aver avuto la sua risposta solo guardando la mia posta elettronica.
La sua risposta, di cui cordialmente la ringrazio, mi tranquillizza; in questi giorni sono stato visitato da un bravo otorino, lui pure mi ha consigliato di ripetere la risonanza e mi ha spiegato che si tratta di un'analisi che rivela le cose più minute, sicchè, al suo primo apparire sulla scena della radiologia, era sembrato che tutti i pazienti che avessero fatto una risonanza all'encefalo soffrissero di leucoencefalopatia; l'otorino mi ha anche portato l'esempio delle prime ecocardiografie ("tutti prolassi mitralici" e spero di aver scritto bene).
Mi scuso anche per essermi - senza però volerlo - atteggiato a competente, non devo disseminare la nostra corrispondenza di lettere ipocondriache.
Naturalmente farò le analisi - tanto più che ho un'anamnesi familiare ricca di casi d'infarti e ictus - e, se le piacerà, le invierò i referti per posta elettronica; ancora grazie a lei e complimenti a tutti per il servizio, a rileggerci
Cristopher
Io mi scuso, innanzitutto, per il mio ritardo nel risponderle, gli è che credevo che, dopo un pò di giorni, le lettere dei pazienti venissero archiviate, così ho saputo di aver avuto la sua risposta solo guardando la mia posta elettronica.
La sua risposta, di cui cordialmente la ringrazio, mi tranquillizza; in questi giorni sono stato visitato da un bravo otorino, lui pure mi ha consigliato di ripetere la risonanza e mi ha spiegato che si tratta di un'analisi che rivela le cose più minute, sicchè, al suo primo apparire sulla scena della radiologia, era sembrato che tutti i pazienti che avessero fatto una risonanza all'encefalo soffrissero di leucoencefalopatia; l'otorino mi ha anche portato l'esempio delle prime ecocardiografie ("tutti prolassi mitralici" e spero di aver scritto bene).
Mi scuso anche per essermi - senza però volerlo - atteggiato a competente, non devo disseminare la nostra corrispondenza di lettere ipocondriache.
Naturalmente farò le analisi - tanto più che ho un'anamnesi familiare ricca di casi d'infarti e ictus - e, se le piacerà, le invierò i referti per posta elettronica; ancora grazie a lei e complimenti a tutti per il servizio, a rileggerci
Cristopher
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 26k visite dal 20/04/2008.
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