Cefalea, seropram gocce

Salve a tutti

Scrivo questo consulto perchè ho bisogno di qualcuno che mi dia risposte in questo momento.

Sono una persona abbastanza ansiosa. Soffro di Cefalea ormai da anni. Dopo aver risolto i miei problemi otorinologici (setto nasale deviato) ho iniziato dei consulti dal un neurologo. 3 anni fa la prima volta mi prescrisse una terapia. Questa comprendeva Seropram gocce, nelle dosi 3 gocce la mattina e 5 la sera. Quando ho saputo che era un antidepressivo mi sono spaventato e ho abbandonato tutto.

Passano 3 anni, alti e bassi. Ultimamente mi si riacutizza tutto, vivo un paio di settimane da incubo. Reinizio a sentire il mio otorino (e nel frattempo sono in cura da un osteopata), e l'otorino mi dice "forse è ora che torni dal neurologo".

Così faccio. Dopo pochi giorni sono ad una visita. Il neurologo, mi ripreiscrive la stessa terapia, diagnosi cefalea muscolo-tensiva...

Sta sera ho preso le prime gocce, ma su forzatura. Fosse stato per me sarebbero ancora lì, purtroppo non mi è stato dato modo di scegliere (studio, quindi sono ancora a casa con i miei).

Ecco, io ho paura, non capisco perchè, la dose preiscritta è quella riportata nel foglietto illustrativo che si da come cura per ansie e depressioni (8 gocce al giorno). Io sono sicuro che finirò per starci in depressione, perchè tutto ciò per me è una forzatura, non ce la faccio a resistere. A me sembra di starmi a mettere sotto droga, di perdere il controllo di me stesso, ho il terrore che queste medicine mi portino ad essere qualcosa di diverso da ciò che sono ora e che alla fine diventino per me una dipendenza. Ho paura che se continuo ne divento schiavo.

Vi prego. Ho bisogno di sentire qualche parere di altri medici.

Vi ringrazio in anticipo, cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

i pregiudizi su questi farmaci sono duri a morire, purtroppo.
Infatti questa categoria di farmaci non altera la personalità, non crea dipendenza e assuefazione, non fa perdere il "controllo di se stessi", non altera la personalità, ecc.
La terapia della cefalea di tipo tensivo si basa sugli antidepressivi, Lei ha sbagliato a sospenderli autonomamente la prima volta, avrebbe potuto contattare il neurologo e chiedere chiarimenti sui suoi dubbi.
Comunque assuma tranquillamente il farmaco e non si ponga problemi inesistenti, continui regolarmente la Sua vita.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dottore

La ringrazio per la sua pronta risposta. Proverò a continuare la terapia per qualche giorno, ma le confesso che ancora non sono del tutto convinto.
Dalla mia esperienza, le persone che ho conosciuto che han dovuto assumere questi farmaci, pian piano ne sono diventati "dipendenti". Sarà anche per esperienze sbagliate, ma non mi sento tranquillo parlando di questi.

Ancora non so quanto insisterò su questa terapia, non ne esistono di alternative?
Purtroppo non riesco a non domandarmi se non cambiano lo stato di una persona perchè allora vengono dati a chi è in depressione?
Poi, perchè il mio dottore insisteva nel dirmi che la cura prescrittami era a dosaggi bassi, quando invece è a dosaggi regolari?

Lo so, sono troppo dubbioso e forse ansioso. Vorrei riuscire meglio a gestire queste situazioni.

Cordiali saluti
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

Le confermo quanto Le ho detto nella prima risposta.
<<Purtroppo non riesco a non domandarmi se non cambiano lo stato di una persona perchè allora vengono dati a chi è in depressione?>> ma la depressione non è un disturbo della personalità ma dell'umore, quindi questi farmaci non alterano la personalità.
Inoltre questi farmaci sono quelli di prima scelta per la diagnosi di cefalea tensiva che Le è stata fatta.
<<sono troppo dubbioso e forse ansioso. Vorrei riuscire meglio a gestire queste situazioni>> un motivo di più per assumere il farmaco.

Cordialmente


[#4]
Utente
Utente
Egregio Dr. Ferraloro

La ringrazio ancora per le sue risposte e le scrivo per aggiornarla della mia attuale situazione clinica.

Dopo un consulto successivo con il neurologo, in cui ho spiegato i miei problemi con l'approccio verso antidepressivi (specie perchè mi generavano una forma di ansia quotidiana che non riuscivo a sopportare), il medico ha sostituito la mia terapia con Xanax 3 gocce 3 volte al giorno, Pineal Tens una bustina la sera e Pineal notte, la sera.

Sui mal di testa gli effetti sono stati buoni... e la mia ansia in poche settimane è sparita. In tutto questo ho completamente allontanato gli impegni della mia vita sottomesso da questo periodo difficile.

Ora, che le cose sembravano andare meglio, ho saltato la dose di Xanax per 2 giorni perchè sono stato fuori e l'ho dimenticato a casa. Visto ciò pensavo che sarebbe stata un'ottimo inizio per smettere il trattamento, ma il mio medico mi ha detto di continuare.

Nella notte passata, dopo 2 giorni senza farmaco, sono stato preso da una crisi di ansia. Ora, che sia un caso o no, io non posso essere dipendente da 4 goccine per stare o no bene. Ho iniziato da poco una terapia da uno psicologo e voglio proseguire per quella strada. Ma è con la mia vita che stiamo giocando e non voglio più continuare questi esperimenti.

Mi duole, tra l'altro, dirle che, per mia esperienza, questi tipi di farmaci sulle persone leggermente ansiose non fanno bene. La mia leggera ansia ora, dopo un mese passato tra medicine e visite, è diventata paranoia. Non riesco più a compiere una scelta autonoma senza trovarmi sottomesso da pensieri che si calmano solo dopo le gocce. Questa non è una soluzione, questa è l'ennesimo passo verso la rovina. Non sono un medico e non voglio esserlo, ma mi creda se le dico che è meglio essere schiavo di un'ansia, di una fobia, di una paura, che di un medicinale. Io, a neanche 25 anni, non voglio e non posso accettare di dover continuare questa terapia. Io non posso dipendere da delle gocce. Il 23 di questo mese ho una risonanza di controllo alla testa, fatta quella e accertato che il mio problema è solo un cefalea, voglio interrompere i contatti con il medico.



La ringrazio dell'aiuto, le chiedo se come ultima consulenza sa dirmi un modo per allentare la cura senza risentire di eventuale "astinenza".


Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

da quanto tempo assume lo xanax?
[#6]
Utente
Utente
Quasi un mese.
[#7]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

la riduzione dello xanax deve essere graduale e guidata dal medico che La segue, i tempi per iniziare la riduzione potrebbero essere quelli giusti.
Comunque è proprio delle benzodiazepine potere causare assuefazione e dipendenza ma non degli antidepressivi.

Cordialità
[#8]
Utente
Utente
Egregio Dottore

Scusi se continuo a disturbarla.

Oggi ho contattato il mio neurologo che, essendo in disaccordo con la mia decisione di smettere con lo xanax, non mi ha fornito indicazioni su come ridurne le dosi senza risentirne di effetti collaterali.

Può essermi utile lei in merito?

È stato molto paziente e disponibile fin ora e di questo la ringrazio.

Cordiali Saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

è vietato on line dare suggerimenti farmacologici in genere (prescrizione di farmaci, dosaggio, modalità di incremento e di riduzione, sostituzione), per cui non Le posso dare questo tipo di risposta. Se vuole può rivolgersi al medico curante, anche se la soluzione migliore è quella di seguire le indicazioni dello specialista.

Cordiali saluti
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