Attacchi di panico dopo evento traumatico
Salve,
Sono una ragazza che in passato ha sofferto di crisi di panico, ansia e squilibri chimici del livello di serotonina adeguatamente curate con terapia di xanax e zoloft, o prazene, presi in minime dosi ho ripristinato la mia vita normale ed in breve tempo ho sospeso questi medicinali.
A distanza di 4 anni dalla cura ho subito un evento traumatico da me vissuto abbastanza bene dal punto di vista sociale ed emotivo, ma credo la cosa abbia apportato qualche scompenso dal punto di vista chimico. Ho chiaramente avvertito nei giorni peggiori un senso di costrizione, di peso al petto, ero impossibilitata a dormire a causa di una specie di sovraeccitazione negativa ed avevo tutti i nervi contratti.
Al termine di questi giorni di tensione le cose sono migliorate, psicologicamente sto meglio, sono serena, piena di voglia di vivere ma e come se i miei nervi si fossero rilassati e sono piombata in una spirale di calogiri, vertigini, vampate di calore, sudorazioni, paure varie e crisi di panico costanti come neavevo un tempo.
E correTta la mia analisi della cosa?sto cercando invano di contattare il mio neurologo e tamponando con xanax e camomille ma sento di voler procedere con una cura ormai non posso quasi piu alzare o abbassare la testa senza avvertire la sensazione di svenire.
Secondo voi si tratta di ansia?
Sono una ragazza che in passato ha sofferto di crisi di panico, ansia e squilibri chimici del livello di serotonina adeguatamente curate con terapia di xanax e zoloft, o prazene, presi in minime dosi ho ripristinato la mia vita normale ed in breve tempo ho sospeso questi medicinali.
A distanza di 4 anni dalla cura ho subito un evento traumatico da me vissuto abbastanza bene dal punto di vista sociale ed emotivo, ma credo la cosa abbia apportato qualche scompenso dal punto di vista chimico. Ho chiaramente avvertito nei giorni peggiori un senso di costrizione, di peso al petto, ero impossibilitata a dormire a causa di una specie di sovraeccitazione negativa ed avevo tutti i nervi contratti.
Al termine di questi giorni di tensione le cose sono migliorate, psicologicamente sto meglio, sono serena, piena di voglia di vivere ma e come se i miei nervi si fossero rilassati e sono piombata in una spirale di calogiri, vertigini, vampate di calore, sudorazioni, paure varie e crisi di panico costanti come neavevo un tempo.
E correTta la mia analisi della cosa?sto cercando invano di contattare il mio neurologo e tamponando con xanax e camomille ma sento di voler procedere con una cura ormai non posso quasi piu alzare o abbassare la testa senza avvertire la sensazione di svenire.
Secondo voi si tratta di ansia?
[#1]
Gentile Utente,
con tutti i limiti del consulto a distanza l'ipotesi ansiosa è quella più probabile.
In effetti concordo con Lei che dovrebbe iniziare una cura razionale e non assumere l'ansiolitico al bisogno.
Ci potrebbe anche essere una componente cervicale nella genesi delle vertigini ma questo lo stabilirà il neurologo durante la visita specialistica.
Cordiali saluti
con tutti i limiti del consulto a distanza l'ipotesi ansiosa è quella più probabile.
In effetti concordo con Lei che dovrebbe iniziare una cura razionale e non assumere l'ansiolitico al bisogno.
Ci potrebbe anche essere una componente cervicale nella genesi delle vertigini ma questo lo stabilirà il neurologo durante la visita specialistica.
Cordiali saluti
[#2]
Utente
Buongiorno dottore, mi e stata somministrata una compressa di xanax 50mg rilascio prolungato da assumerela sera, tra un paio di settimane se i sintomi dovessero continuare incrementero la dose con un altra pillola la mattina.
E la prima volta che non mi viene consigliato di accompagnare xanax con zoloft, come mai?vuol dire che la situazione e meno "grave" che in passato?
Grazie mille buona giornata
E la prima volta che non mi viene consigliato di accompagnare xanax con zoloft, come mai?vuol dire che la situazione e meno "grave" che in passato?
Grazie mille buona giornata
[#3]
Gentile Utente,
probabilmente, in base alla valutazione diretta del medico, si ritiene che il disturbo in atto possa essere controllato soltanto dall'ansiolitico, per poi intervenire con l'antidepressivo qualora se ne vedesse la necessità in un secondo tempo.
Anche questo è un modo di procedere razionale, a seconda delle varie scuole di pensiero.
Cordialmente
probabilmente, in base alla valutazione diretta del medico, si ritiene che il disturbo in atto possa essere controllato soltanto dall'ansiolitico, per poi intervenire con l'antidepressivo qualora se ne vedesse la necessità in un secondo tempo.
Anche questo è un modo di procedere razionale, a seconda delle varie scuole di pensiero.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 14/01/2013.
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