Esami "efficienza" cerebrale
Salve
vorrei chiedere un' informazione se è possibile..
volevo sapere se esistono degli esami oper valutare il funzionamento del cervello.... a livello di "chimica cerebrale",rilascio di determinate proteine,,corretto funzionamento di neurotrasmettitori etc.... aree iperattive e ipoattive.sostanzialmente se esite un modo per riscontrare eventuali anomaie e per valutare se tutto funzioni corretamente o meno.. un elettroencefalogramma fa questo oppure non c'entra nulla e serve per altre cose..? grazie
vorrei chiedere un' informazione se è possibile..
volevo sapere se esistono degli esami oper valutare il funzionamento del cervello.... a livello di "chimica cerebrale",rilascio di determinate proteine,,corretto funzionamento di neurotrasmettitori etc.... aree iperattive e ipoattive.sostanzialmente se esite un modo per riscontrare eventuali anomaie e per valutare se tutto funzioni corretamente o meno.. un elettroencefalogramma fa questo oppure non c'entra nulla e serve per altre cose..? grazie
[#1]
Gentile Utente,
a tal riguardo esistono delle RM encefaliche effettuate con tecniche particolari ed altamente sofisticate, quelle per intenderci dove vengono studiate le varie attività cerebrali.
Però sono delle tecniche di studio non di routine, che esistono solo in determinati ambulatori e per pazienti altamente selezionati dopo vari studi da parte del neurologo.
Diciamo che non sono esami di routine.
L'EEG non ha questo scopo.
Ma il Suo problema qual è?
Cordiali saluti
a tal riguardo esistono delle RM encefaliche effettuate con tecniche particolari ed altamente sofisticate, quelle per intenderci dove vengono studiate le varie attività cerebrali.
Però sono delle tecniche di studio non di routine, che esistono solo in determinati ambulatori e per pazienti altamente selezionati dopo vari studi da parte del neurologo.
Diciamo che non sono esami di routine.
L'EEG non ha questo scopo.
Ma il Suo problema qual è?
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
il problema non è mio ma riguarda una persona a me vicina, mi chiedevo se si ptesse capire se un prolblema può dipendere da certe anomalie nel funzionamento dei neurotrasmettitori e nello specifico,se vengono prescrittidei farmaci che agiscono su questi per inibirne o potenziarne il funzionamento,come si può esserne certi,dalla parte del medico (in questo caso psichiatra) ed anche dalla parte del paziente.... se si affrontano dei problemi di un certo tipo con altri mezzi è un conto,ma quando attraverso dei farmaci si va a interferire diciamo con un aspetto prettamente chimico o comunque sia "fisiologico" ,come dire,mi chiedevo sulla base di quali certezze e dati empirici un medico può prescriverne ipotizzando un malfunzionamento cerebrale ,uno squilibrio chimico ecc,al di là di casi palesi ,o comunque sia che lasciano pochi dubbi a riguardo..senza appunto fare esami di questo tipo. la domanda è informativa. grazie della risposta
[#4]
Gentile Utente,
uno specialista fa una valutazione globale del paziente, in base al racconto (anamnesi) e alla visita medica. Da qui trae un orientamento diagnostico, se ha dubbi richiede degli esami diagnostici mirati, e poi formula una diagnosi con conseguente idonea terapia, se ne vede l'opportunità.
Spesso in base ai sintomi o ai segni il medico individua la regione interessata con la conseguente disfunzione, non ha bisogno di esami specifici.
Per la prescrizione di antidepressivi e antipsicotici non occorrono esami diagnostici.
In poche parole il ragionamento clinico consiste in questo.
Cordialmente
uno specialista fa una valutazione globale del paziente, in base al racconto (anamnesi) e alla visita medica. Da qui trae un orientamento diagnostico, se ha dubbi richiede degli esami diagnostici mirati, e poi formula una diagnosi con conseguente idonea terapia, se ne vede l'opportunità.
Spesso in base ai sintomi o ai segni il medico individua la regione interessata con la conseguente disfunzione, non ha bisogno di esami specifici.
Per la prescrizione di antidepressivi e antipsicotici non occorrono esami diagnostici.
In poche parole il ragionamento clinico consiste in questo.
Cordialmente
[#7]
Ex utente
quindi per ritornare alla mia domanda iniziale,mi sta dicendo che non è essenziale verificare attraverso ulteriori esami diagnostici l'eventuale malfunzionamento di aree cerebrali,etc (molto sommariamente dicendo) nel prescrivere degli psicofarmaci che però andranno ad agire proprio in questa "direzione"...?
ringrazio sempre
ringrazio sempre
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.4k visite dal 07/01/2013.
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