Iperidrosi
Vi scrivo per un problema di iperidrosi che mi crea forte disagio. Ho già consultato uno specialista in medicina interna e uno psichiatra, ma non ho risolto mai il problema.
Ho sempre sofferto di questo disturbo, sin da piccolo. I miei genitori sono iperidrotici.
La mia iperidrosi si presenta nella zona cranio facciale (zona più colpita) dove fronte e cranio grondano di sudore. Zona ascellare che tengo sotto controllo con un antitraspirante ai sali di alluminio. Zona del tronco, e dietro le ginocchia. Ho le mani praticamente sempre asciutte e i piedi presentano una sudorazione normale. La mia iperidrosi esplode letteralmente quando devo fare un lavoro che richiede impegno mentale, se poi si aggiunge un semplice impegno fisico la situazione diventa disastrosa. Se poi faccio sforzi fisici assomiglio letteralmente ad una cascata in piena. Anche le semplici situazioni come fare la colonna in cassa nei supermercati, mi fanno sudare. Ho fatto le analisi per ipertiroidismo con esito negativo.
Ho notato però che quando mi è capitato di assumere nozinan (per un insonnia avuta in passato) la mia iperidrosi migliorava molto.
Vorrei sapere se dalla mia situazione si può guarire, migliorare, o rassegnarsi.
Dopo la psichiatria e la medicina interna, forse ho sbagliato branca. Spero mi possiate aiutare voi.
Grazie di cuore per il vostro servizio.
Caro paziente,
allora: acclarato che c'è una componente psicogena alla base della sua iperidrosi non possiamo dimenticare quella di competenza del sistema nervoso autonomico.
Consiglio: buoni risultati nell'iperidrosi vengono dal trattamento con tossina botulinica ( che deve essere maneggiata da mani più che esperte); una relativamente recente scoperta (un paio di anni di esperienza) è stato il constatare la efficacia del trattamento mediante agopuntura/medicina orientale; le assicuro che detto da parte mia: da sempre convinto organicista e sostenitore della c.d. medicina ufficiale occidentale...
Con il passare del tempo mi rendo sempre più conto di quanti siano i punti di contatto ad esempio tra i blocchi antalgici dei nervi pericranici per cefalea, emicranie e nevralgie cervico-cranio-facciali da un lato e la pratica dellì'agopuntura a trattare le medesime aree per le medesime patologie.
E' una strada esplorabile. Naturalmente chi la pratica deve essere collega medico bravo ed esperto.
Cordialmente,
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
In ogni modo, vorrei ancora chiedere se sottoponendosi ad intervento chirurgico, sia possibile metter fine all'iperidrosi del cranio, o se tale prassi è fattibile solo per mani e ascelle.
Ringraziando la nuovamente per la sua gentile disponibilità, la saluto cordialmente.
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