Vibrazioni gamba destra
Gentili Dottori,
mi permetto di disturbarvi in merito ad un fastidio che percepisco ormai da alcuni giorni (precisamente dallo scorso 27 dicembre). Da quella data avverto all'altezza del ginocchio della gamba destra, precisamente nella parte posteriore con propagazione al polpaccio e a mezza coscia, come delle "vibrazioni interne", assolutamente non dolorose e non associate, perlomeno a percezione mia, a disturbi di sensibilità dell'arto. La sensazione, per descriverla, è simile ad un formicolio, ma meno intensa. Non è costante nell'arco della giornata, ma compare di frequente. Non è associata a dolore, ma comunque quando la avverto è per me estremamente fastidiosa, mentalmente parlando.
Premetto che sono uno sportivo, ma che nei giorni immediatamente precedenti non ho praticato nessuna attività sportiva, nè compiuto sforzi. Il medico curante non ha saputo nè darmi spiegazioni, nè rassicurarmi, dicendomi semplicemente che finché non provo dolore non c'è da preoccuparsi, nè da consultare uno specialista, nè tantomeno da prendere medicinali antinfiammatori.
Sinceramente non so cosa pensare, nè ero certo della "collocazione" del quesito sul portale, tuttavia ho scelto questa collocazione perché vista l'irradiazione del problema la ricollego magari ad un qualcosa legato ai nervi. Ho pensato anche che potesse trattarsi di una manifestazione di ansia, ma capita in un periodo sostanzialmente sereno e poco stressante dal punto di vista lavorativo in concomitanza con le festività.
cordialmente saluto
mi permetto di disturbarvi in merito ad un fastidio che percepisco ormai da alcuni giorni (precisamente dallo scorso 27 dicembre). Da quella data avverto all'altezza del ginocchio della gamba destra, precisamente nella parte posteriore con propagazione al polpaccio e a mezza coscia, come delle "vibrazioni interne", assolutamente non dolorose e non associate, perlomeno a percezione mia, a disturbi di sensibilità dell'arto. La sensazione, per descriverla, è simile ad un formicolio, ma meno intensa. Non è costante nell'arco della giornata, ma compare di frequente. Non è associata a dolore, ma comunque quando la avverto è per me estremamente fastidiosa, mentalmente parlando.
Premetto che sono uno sportivo, ma che nei giorni immediatamente precedenti non ho praticato nessuna attività sportiva, nè compiuto sforzi. Il medico curante non ha saputo nè darmi spiegazioni, nè rassicurarmi, dicendomi semplicemente che finché non provo dolore non c'è da preoccuparsi, nè da consultare uno specialista, nè tantomeno da prendere medicinali antinfiammatori.
Sinceramente non so cosa pensare, nè ero certo della "collocazione" del quesito sul portale, tuttavia ho scelto questa collocazione perché vista l'irradiazione del problema la ricollego magari ad un qualcosa legato ai nervi. Ho pensato anche che potesse trattarsi di una manifestazione di ansia, ma capita in un periodo sostanzialmente sereno e poco stressante dal punto di vista lavorativo in concomitanza con le festività.
cordialmente saluto
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Caro paziente,
il "mentalmente parlando" è illuminante: lei riconosce di dar troppo peso ed essere oltre modo preoccupato per un disturbo che verosimilmente potrebbe essere banale. Dice di essere uno sportivo: potrebbe essere solo accumulo di acido lattico nei muscoli o eventualmente una sofferenza radicolare o di un nervo periferico dovuto a micro-traumatismi ripetuti. Eventualmente parli col suo medico e faccia, se il collega fosse d'accordo, un dosaggio ematico degli enzimi di sofferenza/lesione/necrosi muscolare ed un esame elettromioneurografico. Un po' di semplice riposo funzionale potrebbe essere efficace alla risoluzione del disturbo.
Cordialmente.
il "mentalmente parlando" è illuminante: lei riconosce di dar troppo peso ed essere oltre modo preoccupato per un disturbo che verosimilmente potrebbe essere banale. Dice di essere uno sportivo: potrebbe essere solo accumulo di acido lattico nei muscoli o eventualmente una sofferenza radicolare o di un nervo periferico dovuto a micro-traumatismi ripetuti. Eventualmente parli col suo medico e faccia, se il collega fosse d'accordo, un dosaggio ematico degli enzimi di sofferenza/lesione/necrosi muscolare ed un esame elettromioneurografico. Un po' di semplice riposo funzionale potrebbe essere efficace alla risoluzione del disturbo.
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.1k visite dal 02/01/2013.
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