Attacco ischemico transitorio
Gent.mi dottori,
mia madre 10 anni fa all’età di 62 anni, dopo un periodo in cui aveva qualche difficoltà nell’articolare le parole e nel ricordare alcuni cose accadute da poco tempo, ebbe una TIA.
L’episodio, che accadde in mattinata non fu riconosciuto come tale dal medico di base. Mia madre non riconosceva più le persone anche le più care e ripeteva di continuo delle stesse frasi senza senso. Finché non decisi, dopo 5 ore in cui credevo che mia madre fosse impazzita, di portarla al pronto soccorso e lì le diagnosticarono una TIA. Fecero subito delle flebo (credo di anticoagulanti) e subito dopo riprese “coscienza” . In seguito fecero altri esami Tac ecc.. e la ricoverarono per 15gg, l’episodio a quanto capii era stato causato dalla formazione di un trombo, ma dagli esami non risultavano danni nelle zona celebrale.
Per un paio di anni psicologicamente, anche se mia madre non ricordava nulla dell’episodio, rimase molto turbata, poi comunque ha ripreso una vita normale, facendo uso di antiaggreganti e di statine perché ha il colesterolo un po’ alto.
Oggi a 72 anni mi rendo conto che rispetto a mio padre di cui è coetanea(e ad altre persone della stessa età) ha grosse difficoltà nel ricordare fatti accaduti a breve termine e soprattutto quando discute ha grossissime difficoltà a ricordare le parole appropriate da utilizzare per riferirsi oggetti/ persone rifugiandosi sempre nella consueta frase “quella cosa” di cui adesso non ricordo il nome, ciò insieme a degli episodi di apparente “assenza mentale” della durata di qualche secondo.
Secondo Voi questo stato è legato in qualche modo all’episodio di TIA avvenuto anni fa? Esistono cure possibili da fare per migliorare queste condizioni? O quali accertamenti dovrebbe fare?
Vi ringrazio vivamente.
mia madre 10 anni fa all’età di 62 anni, dopo un periodo in cui aveva qualche difficoltà nell’articolare le parole e nel ricordare alcuni cose accadute da poco tempo, ebbe una TIA.
L’episodio, che accadde in mattinata non fu riconosciuto come tale dal medico di base. Mia madre non riconosceva più le persone anche le più care e ripeteva di continuo delle stesse frasi senza senso. Finché non decisi, dopo 5 ore in cui credevo che mia madre fosse impazzita, di portarla al pronto soccorso e lì le diagnosticarono una TIA. Fecero subito delle flebo (credo di anticoagulanti) e subito dopo riprese “coscienza” . In seguito fecero altri esami Tac ecc.. e la ricoverarono per 15gg, l’episodio a quanto capii era stato causato dalla formazione di un trombo, ma dagli esami non risultavano danni nelle zona celebrale.
Per un paio di anni psicologicamente, anche se mia madre non ricordava nulla dell’episodio, rimase molto turbata, poi comunque ha ripreso una vita normale, facendo uso di antiaggreganti e di statine perché ha il colesterolo un po’ alto.
Oggi a 72 anni mi rendo conto che rispetto a mio padre di cui è coetanea(e ad altre persone della stessa età) ha grosse difficoltà nel ricordare fatti accaduti a breve termine e soprattutto quando discute ha grossissime difficoltà a ricordare le parole appropriate da utilizzare per riferirsi oggetti/ persone rifugiandosi sempre nella consueta frase “quella cosa” di cui adesso non ricordo il nome, ciò insieme a degli episodi di apparente “assenza mentale” della durata di qualche secondo.
Secondo Voi questo stato è legato in qualche modo all’episodio di TIA avvenuto anni fa? Esistono cure possibili da fare per migliorare queste condizioni? O quali accertamenti dovrebbe fare?
Vi ringrazio vivamente.
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Gentile Utente,
un TIA non lascia segni visibili agli esami diagnostici (TC, RM) proprio per la sua breve durata, pertanto è normale che non sia stato visualizzato alla TC. Nello stesso tempo non provoca deterioramento delle funzioni cognitive, pertanto non è il responsabile dell'episodio accaduto 10 anni fa.
In atto consiglierei una visita neurologica ed eventuali esami diagnostici che il neurologo riterrà opportuno richiedere, per es. RM encefalo ed ecodoppler dei tronchi sovraortici.
Cordiali saluti e auguri
un TIA non lascia segni visibili agli esami diagnostici (TC, RM) proprio per la sua breve durata, pertanto è normale che non sia stato visualizzato alla TC. Nello stesso tempo non provoca deterioramento delle funzioni cognitive, pertanto non è il responsabile dell'episodio accaduto 10 anni fa.
In atto consiglierei una visita neurologica ed eventuali esami diagnostici che il neurologo riterrà opportuno richiedere, per es. RM encefalo ed ecodoppler dei tronchi sovraortici.
Cordiali saluti e auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.4k visite dal 02/01/2013.
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