Allucinazioni uditive

Gentilissimi,
mio padre da qualche mese lamenta allucinazioni uditive che non sembrano migliorare neanche a seguito della terapia prescrittagli a seguito di un ricovero.

Vi scrivo per chiedere cortesemente un Vostro consulto in merito ed eventuali indicazioni su dove portare mio padre per cercare di risolvere questo problema.
Vi ringrazio sentitamente sin d'ora per quando vorrete suggerirmi.

Di seguito la diagnosi:


Ricoverato in data 7/12 - dimesso in data 12/12
Reparto di Neurologia
78 anni

Motivazioni del ricovero e d evoluzione clinica:
Il paziente è giunto alla nostra osservazione per accertamenti in merito alla presenza di allucinazioni uditive, caratterizzate dalla percezione di brani musicali e canzoni, insorte da alcuni mesi e in concomitanza con l'assunzione di Amitripilina. Tale condizione persiste nonostante la repentina sospensione del farmacoe si manifesta in particolare durante le fasi di riposo psicosensoriale. dai rilievi anamnestici risulta ipertensione arteriosa, dibete mellito, nefropatia diabetica, adenoma prostatico trattato con TURP.
All'ingresso l'obiettività neurologica evidenziava ipoacusia percettiva.
Durante il ricovero sono stati effettuati esami diagnostici e valutazione neuropsicologica. La degenza ha avuto regolare decorso.

Alla luce della sintomatologia clinica e degli accertamenti eseguiti si pone diagnosi di:
MCI Amnesico e dispercezioni uditive

Terapia consigliata alla dismissione:
QUETIAPINA 25 mg 1cp h 20
RAMIPRIL/IDROCOROTIAZIDE 5+25mg 1 cp h 8
REPAGLINIDE 1mg 1cp h.7.30
REPAGLINIDE 2mg 1cp h.11.30
LORAZEPAM 2,5 1 cp h. 20.00
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Caro utente,
da quel che scrive non leggo che suo padre sia stato sottoposto nè ad esame RM (o in alternativa a TC) dell'Encefalo nè ad esame EEG.
Sembrerebbe che dopo una valutazione neuropsicologica sia stato trattato con anti-psicotico (la Quetiapina) a basso dosaggio per una diagnosi di MCI Amnesico (mild cognitive impairment) ovvero deterioramento cognitivo lieve con dispercezioni uditive.
Gli esami strumentali suddetti (qualora non fossero stati eseguiti) potrebbero gettare una luce sul caso.
Non ci ha detto come sta rispondendo suo padre al trattamento.
Buon prossimo 2013.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Gentile dr. Poli,
la ringrazio per cordiale e celere risposta.
Di seguito la sintesi degli esami strumentali svolti e le conclusioni riportate in cartella clinica.
Mio padre sembra non avere miglioramenti significativi in merito ai disturbi allucinatori in seguito alla terapia prescritta.



Sintesi esami strumentali
ECG: ritmo sinusale asse a sinistra, ripol. Normale
RX TORACE: Parziale occlusione pleurogena del seno costofrenicodestro. Non segni di processi patologici pleuroparenchimali in atto.
EEG: Esame nei limiti della norma.
TAC ENCEFALO: Alcuni puntiformi focolai di gliosi specifica a livello della sostanza bianca blemisferica sovratentoriale ampliate le dimensioni del sistema ventricolare.
VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA (MMSE): 26,3/30 corretto

CONCLUSIONI
Il funzionamento cognitivo globale risulta complessivamente nella norma per età e scolarità. Risulta compromessa l'area del ragionamento astratto. Emergono, inoltre, difficoltà esecutive: rallentamento psicomotorio, difficoltà di programmazione e di astrazione. Le restanti prove risultano nella norma.
Si consiglia di ripetere la seguente valutazione tra 6-8 mesi per verificare eventuali cambiamenti.

Le formulo i miei più cordiali auguri di buon anno.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.2k 204
Caro amico,
vedo che suo padre è poi stato sottoposto ad esame TC cranio e ad esame EEG (sarebbe stato molto strano il contrario). Sembrerebbe non emergere alcunchè di significativo. Allora delle due: o le allucinazioni uditive hanno una spiegazione psicogena (dovrebbero però essere parte di un più ampio quadro psicopatologico) ed in questo caso la competenza sarebbe tutta psichiatrica oppure le areole di gliosi encefalica (fenomeni riparativi di focali lesioni tessutali) e/o la atrofia (l'ampliamento del sistema ventricolare) genera attività bioelettrica anomala di tipo irritativo dando origine a fenomeni critici (seppur l'EEG è stato refertato nella norma). La difficoltà per chi le scrive sta nella tipologia di consultazione (senza poter visitare il paziente o farsi raccontare, porre domande, prescrivere alcuni esami mirati, ecc) per poterle dare un parere compiuto. Ritengo che la cosa migliore da fare, quella ergonomicamente più praticabile, sia ricondurlo presso la struttura sanitaria ove è già stato ricoverato rappresentando il persistere dei disturbi.
Cordialmente.
[#4]
Utente
Utente
Gentile dottore,
non posso che esprimerle la mia più sincera gratitudine per il suo consulto davvero tempestivo ed esaustivo.
La terrò aggiornata sull'evoluzione della vicenda.
Di nuovo buon 2013.