Scarso afflusso di sangue al cervello ?

Dottori buongiorno,
mio padre ha 87 anni. fino a 6 mesi fa sembrava godere di salute assolutamente soddisfacente, a seguito di una caduta si è trascurato un pò troppo e preferiva restare per lunghi periodi a letto, da allora la situazione è precipitata, riesce a stare seduto non più di 2 ore complessive al giorno e il resto del tempo a letto, in alcuni momenti sembra che nemmeno respiri. l'altra sera alzandosi per andare in bagno è caduto è abbiamo notato che aveva una paresi da un lato della bocca. è stato portato al pronto soccorso del policlinico di Bari che con codice rosso ne ha chiesto il ricovero in neurologia. qui volevano che firmasse e andasse a casa ma hanno insistito che restasse in ospedale perché lui vomita il cibo quindi deve essere alimentato con flebo e devono prelevargli i muchi che gli si formano in gola per non farlo soffocare. lui ha sempre avuto il diabete. notiamo che come molti altri nostri parenti nel periodo precedente il decesso per ischemia (?) di tanto in tanto fa osservazioni sconclusionate: ieri disse: "ma in questa casa è mai morto nessuno ?", "no", "allora perché mamma ha aperto la finestra per far uscire l'anima ?" (peraltro la finestra era chiusa). l'altro giorno voleva vedermi e gli fu ricordato come io viva a Modena (730 km lontano), dopo una ventina di minuti chiese se fossi arrivato. vi chiedo di che patologia si tratta ? si può fare qualcosa ? è meglio che io lo porti in emilia (Modena o Bologna, se trasportabile) ho l'impressione, da ciò che mi dicono i miei familiari, che a Bari gli ammalati non siano considerate persone e lasciate al loro destino. grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile Utente,

da ciò che scrive sembrerebbe trattarsi di una vasculopatia cerebrale.
Il racconto comunque non è molto chiaro e completo.
Per es., quale diagnosi è stata fatta in ospedale? E' stata effettuata una TC encefalo al momento del ricovero e un'altra di controllo dopo qualche giorno?
Oltre il diabete Suo padre è anche iperteso? E' seguito da un neurologo (anche in passato)?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio, dottore, e mi scuso per il ritardo nel risponderLe.
in effetti rileggendo il mio primo post, scritto in preda ad un pò di preoccupazione, mi rendo conto quanto fosse poco chiaro.
sono stato in questi giorni a Bari, i miei dubbi sulla struttura permangono (poca pazienza con gli ammalati e poca disponibilità a fornire spiegazioni), ma sono in grado, schematicamente, di riepilogarLe la cronologia degli eventi.
1) venerdì 28 mio padre cadde alzandosi dal letto per andare in bagno e i miei si accorsero che aveva una paresi al lato destro del volto. fu portato in ospedale dove gli prescrissero una terapia per recuperare lentamente dalla paresi (compresse) e lo mandarono a casa dopo avergli fatto una tac (che ci hanno detto essere negativa, ma della quale non c'è più alcuna traccia nè al reparto di neurologia ne a quello di cardiologia dove sarebbe stato ricoverato più avanti e tuttora);
2) il giorno dopo, sabato, oltre la paresi del giorno prima subentra l'impossibilità a deglutire scoperta quando mio padre tentava di inguiare un cucchiaino di yogurt. chiamano il 118 i cui operatori chiedono a mia sorella perché non avesse fatto la terapia. mia sorella spiegò: "vi ho chiamato per questo, non riesce a deglutire e soffoca non può assumere le compresse" (l'aveva salvato con una cannuccia per bibite liberandolo da muchi creatisi per bronchite visto che era fumatore e da tempo a letto).
3) viene riportato al pronto soccorso dove dispongono il ricovero presso neurologia con codice rosso.
4) a neurologia vorrebbero mandarlo a casa ma su richiesta di dimissioni del paziente ma mio padre e le mie sorelle non si assumono tale responsabilità. i neurologi chiedono ad una delle mie sorelle: "lo ricoverate per la paresi ?" la risposta, ovviamente è no, lo ricoverano per l'impossibilità di deglutire quindi non può alimentarsi e non può bere. non contenti i neurologi pongono la medesima domanda all'altra mia sorella ricevendo la medesima risposta.
5) alle 2,00 di notte tra sabato e domenica 30 l'infermiera di neurologia dice a mia sorella che può tornare a casa perché la situazione è tranquilla.
6) alle 10,00 di domenica mia sorella si reca nuovamente in ospedale per trovare mio padre e lo salva per miracolo, sarebbero stati sufficienti altri pochi secondi e l'avrebbe trovato morto: pochi minuti prima era passato il prete e gli aveva dato l'ostia della comunione, ovviamente non potendo deglutire stava soffocando. non sappiamo esattamente quanto sia rimasto senza ossigeno ma abbastanza per provocargli seri danni cardiaci (il cuore prima era sano). viene ricoverato in cardiologia terapia intensiva dove è tuttora la saturazione ossigeno era arrivata a 35 ora l'hanno stabilizzata a 94 e oltre e tocca 100 a volte, pare che il cuore tenda a perdere battiti di tanto in tanto (dice il cardiologo) e vogliono mettere il peace maker.
7) bisogna vedere se sarà possibile rieducare i muscoli della deglutizione e comunque la situazione complessiva non è delle più rosee per problemi ai reni (datati) e al fegato (aveva avuto epatite c in età giovane, ora aveva un tumore al fegato ma non aveva mai avuto effettivi fastidi, può essere che l'organo abbia risentito dell'assenza di ossigeno). il cardiologo dice che anche le arterie sono abbastanza occluse.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile Utente,

la situazione non mi pare delle migliori, comunque faccia seguire Suo padre nel reparto dov'è ricoverato attualmente, poi all'atto delle dimissioni, se la situazione è gestibile in casa ok, altrimenti potreste prendere in considerazione altre possibilità, come il ricovero in un reparto per lungodegenti, in una RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) fino ad eventuale, se possibile, recupero funzionale, anche parziale.
Un grosso in bocca al lupo.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie dottore.
purtroppo papà non avrà più bisogno di assistenza perché ci ha lasciati. dopo capodanno si pensava potesse riuscire a rientrare a casa e addirittura il cardiologo aveva preso appuntamento con il neuro fisiatra (mi sembra ?) per la rieducazione dell'epiglottide. poi attorno al giorno 10-11 gennaio la situazione è peggiorata, non era più sufficiente la mascherina dell'ossigeno ma hanno dovuto mettergli l'altro tipo che immette forzatamente ossigeno nei polmoni e un paio di crisi gli sono state fatali e si è spento il giorno 14.
certo, come detto anche da lei, la situazione non era delle migliori, soprattutto in relazione alle varie ischemie che si succedevano, tuttavia è palese che lo abbiano ucciso in neurologia. a cardiologia mi sembra abbiano fatto tutto il possibile ma non è bastato.
mio padre era in ospedale ESCLUSIVAMENTE per il problema dell'epiglottide e della deglutizione, altrimenti a casa non avrebbero potuto alimentarlo con le flebo. questo è successo di sabato e lunedì avremmo studiato la possibilità di avere a casa qualcosa tipo aqssistenza domiciliare ma me lo hanno ucciso in un giorno. non è possibile che uno è in ospedale perché non può deglutire e tu ospedale lo fai soffocare in fase di deglutizione perché non ti preoccupi di dire alla mensa che tizio non può mangiare o al prete che non può essere somministrata la comunione e per fortuna mia sorella lo salvò appena in tempo altrimenti sarebbe morto il 29/12 ma da allora il cuore e l'ossigenazione che erano ok hanno subito danni irreparabili e decisivi. mi hanno tolto il padre migliore del mondo e mi informerò tramite il tribunale per i diritti del malato cosa fare per accertare le evidenti responsabilità penali del caso perché la cosa non si ripeta con altre vite umane che, in quel reparto, evidentemente, sono semplicemente numeri statistici.
grazie ancora dottore
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.6k 2.3k
Gentile Utente,

Le sono particolarmente vicino in quasto momento di dolore per la perdita del Suo caro papà.
In merito ad altre questioni, ovviamente, non posso esprimere nessun giudizio non avendo nessuna conoscenza diretta del caso.
Le porgo sentite condoglianze a nome mio personale e di Medicitalia.it.

Cordiali saluti
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