Cervicale o ansia


Buongiorno Dottori,

sono di nuovo qui, nel tentativo di comprendere cosa in questo momento mi da questi disturbi.

Ho in passato di disturbi da ansia i quali sono stati curati con una terapia di dropaxin per 3 anni.

La terapia è stata correttamente sospesa circa 15 gg fà andando settimanalmente a scalare il dosaggio come previsto dal mio curante.

Ora sono circa 5 gg che ho disturbi che mi stando rendendo impossibili anche le minime cose ovvero quella di stare in piedi tranquillamente.

Sento le spalle i deltoidi irrigiditi e cosi come il collo ed ho spiacevoli vertigini accompagnati da debolezza e senso di instabilità alle gambe ( il tutto è sempre piu' accentuato al mattino). Non riesco a comprendere se questo problema di irrigidimento cervicale è anche la causa di sporadici nodi alla gola, tachicardia e senso di confusione come se la mia testa sia ovattata. La domanda la faccio per comprendere se devo fare qualcosa che limiti questi irrigidimenti che poi mi provocano questi bruttissimi sintomi o se ( spero di no) sia una ricaduta legata all'ansia o alla sospensione del farmaco dropaxin.

Premette che controlli del rachide con consegueti rm le ho fatte e non sono evidenti particolari patologie a carico della cervicale.

Avrei dopo aver spiegato in grandi lineee il tutto, bisogno di un parere o un consiglio in merito.

Ringrazio in anticipo per l'attenzione .

Saluti.

Andrea. anni 29.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Andrea,

teoricamente entrambe le ipotesi possono essere prese in considerazione ma da quello che scrive si potrebbero anche considerare due situazioni diverse, nel senso che alcuni sintomi potrebbero essere causati per es, da una contrattura muscolare (spalle e collo rigidi, vertigini) mentre un'altra parte della sintomatologia (tachicardia, testa ovattata, le stesse vertigini) potrebbe essere dovuta alla sospensione dell'antidepressivo.
Ovviamente questa è solo un'ipotesi on line, ne parli col medico curante o con lo specialista che La segue.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la sua celere risposta,

la cosa che mi piacerebbe individuare è se la cervicale mi sta provocando anche ansia, o sell'ansia mi provoca problemi di contrattura muscolare vertigini ecc...

Ad oggi visto che la terapia di dropaxin l'ho seguita per un tempo abbastanza lungo credo, non vorrei tornare sul farmaco, eventualmente potrei attutire o provare ad attutire i disturbi con l'innesto di benzodiazepine ?

O forse meglio provare con dei contretturanti tipo muscoril o analgesici in generale ?

Grazie mille Professore.

Andrea.
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Andrea,

come Lei certamente sa non è possibile consigliare farmaci a distanza.
Se i sintomi fossero da sospensione del farmaco potrebbero ridursi spontaneamente nell'arco di 15 giorni. Ne parlerei col medico curante. Personalmente non consiglierei al momento l'uso delle benzodiazepine.

Cordialmente
[#4]
Utente
Utente

Salve ancora Professore,

ho parlato con il mio curante che mi ha detto che sensa dubbio può trattarsi di ansia. Gli ho fatto presente che non intendo ritornare sulla paroxetina e mi ha consigliato frontal 0,25 mattina e sera.

Oggi ad esempio, ho avuto credo delle crisi di ansia verso ora di pasto, ero seduto e mi sono sentito come se stessi in un altro mondo.....testa ed occhi pesantissimi , un po' di tremori agli arti e poi improvviso nodo alla gola con tachicardi. Dopo 10 minuti circa è passato ma è rimasta la debolezza e il senso di pesantezza alla testa.


Ora la mia domanda è : Riuscirò mai ad uscire da questo incubo legato a tutti questi sintomi legati all'ansia che non mi fano vivere più? Molte volte capisco chi tenta il suicidio non riuscendo a trovare la pace cn se stesso.

Mi da qualche consiglio lei professore ?


Grazie mille.

Andrea.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.9k 2.4k
Gentile Andrea,

il consiglio che Le posso dare è quello di attendere 2-3 settimane per vedere se la sintomatologia regredisce, in questo caso sarebbe dovuta alla sospensione della paroxetina. Qualora non dovesse regredire sarebbe opportuno rivolgersi al medico che La sta seguendo o, meglio, allo psichiatra.

Cordialità
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