R.m. encefalo e orbite
Buonasera, sono un uomo di 62 anni ho eseguito una R.M. Encefalo e Orbite con il seguente quesito diagnostico: episodi di cefalea con dolore riferito ai bulbi oculari.
L'esito è stato il seguente.
R.M. Encefalo : Lieve e diffuso ampliamento degli spazi subaracnoidei e del sistema ventricolare, in assenza di significative alterazioni focali a carico delle strutture encefaliche sia in sede infra che sovratentoriale.
R.M. Orbite : Nervi ottici simmetrici di morfologia e dimensioni normali, non alterazioni di segnale nel loro contesto.Normale la muscolatura extrabulbare. Minima idrope del segmento terminale dei nervi ottici. Non rilievi significativi a carico dei seni cavernosi.
Vorrei sapere cortesemente ,essendomi documentato su internet,se l'ampliamento degli spazi subaracnoidei porta alla demenza e ancora ad altre malattie tipo altzaimer e cosa posso fare affinche non degeneri.Grazie
L'esito è stato il seguente.
R.M. Encefalo : Lieve e diffuso ampliamento degli spazi subaracnoidei e del sistema ventricolare, in assenza di significative alterazioni focali a carico delle strutture encefaliche sia in sede infra che sovratentoriale.
R.M. Orbite : Nervi ottici simmetrici di morfologia e dimensioni normali, non alterazioni di segnale nel loro contesto.Normale la muscolatura extrabulbare. Minima idrope del segmento terminale dei nervi ottici. Non rilievi significativi a carico dei seni cavernosi.
Vorrei sapere cortesemente ,essendomi documentato su internet,se l'ampliamento degli spazi subaracnoidei porta alla demenza e ancora ad altre malattie tipo altzaimer e cosa posso fare affinche non degeneri.Grazie
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Caro paziente,
l'ampliamento degli spazi subaracnoidei della convessità è un processo para-fisiologico età-correlato. Assolutamente variabile da persona a persona. Lei ha 62 anni. Sarebbe interessante poter visionare prima le immgini della risonanza magnetica e poi valutarla clinicamente. Nel referto in reltà non viene menzionato il grado di ampliamento e pertanto non è desumibile il grado di atrofia cerebrale. Ad ogni buon conto, una regola aurea è quella di valutare come sta il paziente e non le immagini del suo cervello. Non c'è una correlazione così stretta ed immediata tra le due cose. Le sue performances mentali possono essere assolutamente integre a fronte di una risonanza magnetica che evidenzia una lieve atrofia, e viceversa un esame perfetto può corrispondere ad un paziente cognitivamente compromesso. Pertanto chieda di effettuare una visita ad uno specialista in neurologia che sia anche esperto di neurodiagnostica per immagini mediante risonanza magnetica (ovvero che prima o dopo averla visitata guardi le immagini dell'esame o su lastre o suo CD, e non legga prima il referto):
Cordialmente.
l'ampliamento degli spazi subaracnoidei della convessità è un processo para-fisiologico età-correlato. Assolutamente variabile da persona a persona. Lei ha 62 anni. Sarebbe interessante poter visionare prima le immgini della risonanza magnetica e poi valutarla clinicamente. Nel referto in reltà non viene menzionato il grado di ampliamento e pertanto non è desumibile il grado di atrofia cerebrale. Ad ogni buon conto, una regola aurea è quella di valutare come sta il paziente e non le immagini del suo cervello. Non c'è una correlazione così stretta ed immediata tra le due cose. Le sue performances mentali possono essere assolutamente integre a fronte di una risonanza magnetica che evidenzia una lieve atrofia, e viceversa un esame perfetto può corrispondere ad un paziente cognitivamente compromesso. Pertanto chieda di effettuare una visita ad uno specialista in neurologia che sia anche esperto di neurodiagnostica per immagini mediante risonanza magnetica (ovvero che prima o dopo averla visitata guardi le immagini dell'esame o su lastre o suo CD, e non legga prima il referto):
Cordialmente.
Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 14.4k visite dal 28/11/2012.
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