Una minuta ernia discale posteriore mediana
Buongiorno , ho 35 anni e sono sempre stato uno sportivo non agonista ma costante , ho fatto maratone e granfondo fino a 2 anni fà. Da 2 anni eseguo quasi quotidianamente degli allenamenti sia in palestra che in bici/piedi per allenarmi alla pratica del motocross (45 min alla domenica circa) per il quale il fisico deve essere ben allenato.
Da un anno circa ho cambiato lavoro passando da un lavoro di gestione a un lavoro manuale , che consiste anche in molteplici piegamenti della schiena dovendo prendere pacchi (non pesanti , 2-4 Kg) e posizionarli in palette partendo dal basso ed altri lavori con una certa routine.
Da 3 mesi ho avvertito un dolore non pesante ma continuo al tallone sx e ho dato colpa alle scarpe (cambiate). Un mese fa mi si è bloccata la schiena e dopo aver fatto raggi e tac mi è stato diagnosticato :
A livello L5-S1 è presente una minuta ernia discale posteriore mediana e paramediana Sn contenuta.
Ho fatto due sedute da uno stimato specialista e ho costantemente (da un mese) eseguito gli esercizi su una tavola con il pallone sotto per stimolare i muscoli propiocettivi (DAEDALUS). Sembrava avessi dei buoni risultati il giorno dopo aver fatto una seduta di corso nuoto mi è tornato il dolore al tallone e l'irrigidimento della schiena (lieve ma costante)
Io credo nella terapia che sto facendo ma chiedo a Voi cosa bisogna fare oltre a questi esercizi per ridurre i tempi di guarigione, cosa è corretto fare e cosa non lo è. Vi ringrazio infinitamente dell'ascolto e chiedo scusa se ho divagato ma ho cercato di rappresentarmi nel breve. Essendo sportivo nato vorrei fare tutto ciò che è possibile per ristabilire lo stato fisico.Grazie ancora
Da un anno circa ho cambiato lavoro passando da un lavoro di gestione a un lavoro manuale , che consiste anche in molteplici piegamenti della schiena dovendo prendere pacchi (non pesanti , 2-4 Kg) e posizionarli in palette partendo dal basso ed altri lavori con una certa routine.
Da 3 mesi ho avvertito un dolore non pesante ma continuo al tallone sx e ho dato colpa alle scarpe (cambiate). Un mese fa mi si è bloccata la schiena e dopo aver fatto raggi e tac mi è stato diagnosticato :
A livello L5-S1 è presente una minuta ernia discale posteriore mediana e paramediana Sn contenuta.
Ho fatto due sedute da uno stimato specialista e ho costantemente (da un mese) eseguito gli esercizi su una tavola con il pallone sotto per stimolare i muscoli propiocettivi (DAEDALUS). Sembrava avessi dei buoni risultati il giorno dopo aver fatto una seduta di corso nuoto mi è tornato il dolore al tallone e l'irrigidimento della schiena (lieve ma costante)
Io credo nella terapia che sto facendo ma chiedo a Voi cosa bisogna fare oltre a questi esercizi per ridurre i tempi di guarigione, cosa è corretto fare e cosa non lo è. Vi ringrazio infinitamente dell'ascolto e chiedo scusa se ho divagato ma ho cercato di rappresentarmi nel breve. Essendo sportivo nato vorrei fare tutto ciò che è possibile per ristabilire lo stato fisico.Grazie ancora
[#1]
Egr. signore,
è un po' difficile rispondere esaurientemente alle Sue domande.
In ogni caso, anche se il dolore al tallone potrebbe essere causato dalla piccola protrusione emersa alla TAC, altre cause potrebbero essere responsabili.
E' necessario che si faccia visitare da un Ortopedico per valutare se il dolore al tallone è compatibile con una radicolite e poi eventualmente approfonire gli accertamenti, per es. con una EMG.
Dopo aver avuto una diagnosi di certezza, si potrà decidere la terapia adatta che potrà essere medica o chirurgica. Nel primo caso sarà un Fisiatra ad occuparsene, nel secondo un Neurochirurgo o un Ortopedico che si occupa di Chirurgia Vedrtebrale
Cordialmente
è un po' difficile rispondere esaurientemente alle Sue domande.
In ogni caso, anche se il dolore al tallone potrebbe essere causato dalla piccola protrusione emersa alla TAC, altre cause potrebbero essere responsabili.
E' necessario che si faccia visitare da un Ortopedico per valutare se il dolore al tallone è compatibile con una radicolite e poi eventualmente approfonire gli accertamenti, per es. con una EMG.
Dopo aver avuto una diagnosi di certezza, si potrà decidere la terapia adatta che potrà essere medica o chirurgica. Nel primo caso sarà un Fisiatra ad occuparsene, nel secondo un Neurochirurgo o un Ortopedico che si occupa di Chirurgia Vedrtebrale
Cordialmente
[#2]
Utente
Grazie Dottore,
so che è difficile valutare e dare risposte in questo modo , ma le chiedo se con dovute terapie o ginnastiche tale patologia può scomparire , avendo un riassorbimento dell'ernia , e se lo stare in piedi per molto tempo (per lavoro) può aggravare la patologia o peggiorarla , poichè essendo cotitolare dell'attività se non a mali estremi devo essere presente al lavoro.
Lo specialista da cui vado non mi ha descritto altra cura che quella indicata.
La ringrazio
so che è difficile valutare e dare risposte in questo modo , ma le chiedo se con dovute terapie o ginnastiche tale patologia può scomparire , avendo un riassorbimento dell'ernia , e se lo stare in piedi per molto tempo (per lavoro) può aggravare la patologia o peggiorarla , poichè essendo cotitolare dell'attività se non a mali estremi devo essere presente al lavoro.
Lo specialista da cui vado non mi ha descritto altra cura che quella indicata.
La ringrazio
[#3]
Senza visitarLa e senza nemmeno vedere la TAC, posso solo presupporre che l'ernia sia responsabile dei sintomi.
Il fatto che i dolori aumentano stando in piedi potrebbero confermare tale ipotesi.
Consulti uno degli specialisti indicati e poi, se crede, ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Il fatto che i dolori aumentano stando in piedi potrebbero confermare tale ipotesi.
Consulti uno degli specialisti indicati e poi, se crede, ci faccia sapere.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 6.3k visite dal 05/04/2008.
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