Ischemia cerebrale transitoria
Buongiorno,
mio padre ha 67 anni. Domenica all'improvviso è diventato cieco, accusava dolori allo sterno, tremava molto, aveva intensa sudorazione e balbettava.
All'ospedale è stato per 5 gg, i primi 2 non riusciva a parlare e si rendeva conto di ciò, la vista per il primo giorno ha dato un po' fastidio. Dopo il secondo giorno parlava e vedeva normalmente. Solo al terzo giorno si è alzata la febbre fino a 39 in 10 minuti ed alla fine balbettava un po', ma il fastidio è passato nel giro di poche ore.
ANAMNESI: 3 anni fa è stato sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale per neoplasia; esegue periodici controlli sempre risultati nella norma; riferita incontinenza notturna. Ricovero in data 21/10 per offuscamento del visus bilateralmente, associato a difficoltà di linguaggio (balbuzie), freddo, intensa sudorazione
Sono stati effettuati i seguenti esami all'arrivo in ospedale:
1) TC cerebrale urgente: no emorragie, sistema ventricolare in sede nei limiti della norma, strutture mediane in asse, regolari spazi liquorali pariencefalici, calcificazioni parietali dei sifoni carotidei, note flogistiche fronto-etmoidali;
2) RX torace: reperti parenchimali e cardiaci nei limiti della norma per l'età del paziente;
3) ECG: tachicardia sinusale,anomalie non specifiche di ST-T.
In data 23/10 eseguito Eco-color doppler TSA: iperplasia intimale, vasi tortuosi, piccola placca iperecogenadel bulbo destro, carotidi interne pervie con flusso nei limiti della norma, arterie vertebrali pervie con flusso nella norma.
In data 24/10 è stata effettuata nuova TC cerebrale: eseguita nelle scansioni di base. Confronto evolutivo con il precedente del 21/10 rispetto al quale non si apprezzano significative variazioni in particolare da riferire ad emorragie.
Eseguiti esami bioumorali: da segnalare glicemia 112/mg/dl, colesterolo HDL 46 mg/dl, VES 44 mm, bilirubina totale1.53 mg/dl, bilirubina diretta 0.28 mg/dl
CONCLUSIONI alla dimissione: ha presentato un episodio di malore con offuscamento del visus e disturbo di linguaggio con intensa sudorazione e freddo che non sembra presentare caratteristiche proprie di evento ischemico cerebrale quanto di lipotimia. Obiettività clinica neurologica sempre stata nella norma e gli accertamenti eseguiti non hanno rilevato alterazioni degne di nota. Segnaliamo all'ecocolordoppler TSA una moderata iperplasia intimale con piccole placche, in assenza di stenosi emodinamicamente significative, e per tale motivo abbiamo ritenuto opportuno a scopo precauzionale ASA.
Terapia: cardioaspirina 100 una cp dopo pranzo per 30 gg
Premesso che andremo presto da un neurologo per una visita accurata, vorrei un vostro parere in merito. Soprattutto perchè mio padre viaggia molto in auto (guida lui) e spesso in aereo sia per lavoro che per piacere. E' consigliato oppure sarebbe meglio una "pausa"? Altra cosa: mio padre ama le Terme (fanghi, idro, massagi,...): è opportuno attendere?
Grazie anticipatamente, cordiali saluti
Martina Raza
mio padre ha 67 anni. Domenica all'improvviso è diventato cieco, accusava dolori allo sterno, tremava molto, aveva intensa sudorazione e balbettava.
All'ospedale è stato per 5 gg, i primi 2 non riusciva a parlare e si rendeva conto di ciò, la vista per il primo giorno ha dato un po' fastidio. Dopo il secondo giorno parlava e vedeva normalmente. Solo al terzo giorno si è alzata la febbre fino a 39 in 10 minuti ed alla fine balbettava un po', ma il fastidio è passato nel giro di poche ore.
ANAMNESI: 3 anni fa è stato sottoposto ad intervento di prostatectomia radicale per neoplasia; esegue periodici controlli sempre risultati nella norma; riferita incontinenza notturna. Ricovero in data 21/10 per offuscamento del visus bilateralmente, associato a difficoltà di linguaggio (balbuzie), freddo, intensa sudorazione
Sono stati effettuati i seguenti esami all'arrivo in ospedale:
1) TC cerebrale urgente: no emorragie, sistema ventricolare in sede nei limiti della norma, strutture mediane in asse, regolari spazi liquorali pariencefalici, calcificazioni parietali dei sifoni carotidei, note flogistiche fronto-etmoidali;
2) RX torace: reperti parenchimali e cardiaci nei limiti della norma per l'età del paziente;
3) ECG: tachicardia sinusale,anomalie non specifiche di ST-T.
In data 23/10 eseguito Eco-color doppler TSA: iperplasia intimale, vasi tortuosi, piccola placca iperecogenadel bulbo destro, carotidi interne pervie con flusso nei limiti della norma, arterie vertebrali pervie con flusso nella norma.
In data 24/10 è stata effettuata nuova TC cerebrale: eseguita nelle scansioni di base. Confronto evolutivo con il precedente del 21/10 rispetto al quale non si apprezzano significative variazioni in particolare da riferire ad emorragie.
Eseguiti esami bioumorali: da segnalare glicemia 112/mg/dl, colesterolo HDL 46 mg/dl, VES 44 mm, bilirubina totale1.53 mg/dl, bilirubina diretta 0.28 mg/dl
CONCLUSIONI alla dimissione: ha presentato un episodio di malore con offuscamento del visus e disturbo di linguaggio con intensa sudorazione e freddo che non sembra presentare caratteristiche proprie di evento ischemico cerebrale quanto di lipotimia. Obiettività clinica neurologica sempre stata nella norma e gli accertamenti eseguiti non hanno rilevato alterazioni degne di nota. Segnaliamo all'ecocolordoppler TSA una moderata iperplasia intimale con piccole placche, in assenza di stenosi emodinamicamente significative, e per tale motivo abbiamo ritenuto opportuno a scopo precauzionale ASA.
Terapia: cardioaspirina 100 una cp dopo pranzo per 30 gg
Premesso che andremo presto da un neurologo per una visita accurata, vorrei un vostro parere in merito. Soprattutto perchè mio padre viaggia molto in auto (guida lui) e spesso in aereo sia per lavoro che per piacere. E' consigliato oppure sarebbe meglio una "pausa"? Altra cosa: mio padre ama le Terme (fanghi, idro, massagi,...): è opportuno attendere?
Grazie anticipatamente, cordiali saluti
Martina Raza
[#2]
Utente
Buonasera,
ho intitolato così il consulto perchè al momento delle dimissioni in ospedale è stata data questa diagnosi verbalmente. Una volta a casa abbiamo aperto la busta consegnata dal Primario dell'Ospedale ed abbiamo trovato scritto quanto sopra.
Non le nascondo che siamo disorientati anche noi, sinceramente.
Per ora l'unico neurologo che l'ha visitato è il Dott. del reparto neurologico dell'Ospedale e stiamo valutando da chi portare papà qui nella nostra città. E' uscito dall'ospedale venerdì u.s. e questa mattina mia mamma ha già chiamato il medico curante per farsi consigliare qualche neurologo della zona.
Ho scritto per avere anche una vostra opinione in base a quanto scritto dall'ospedale.
Come posso cambiare il titolo per fare la cosa nella maggiore correttezza possibile?
Grazie per il gentile interesse, cordiali saluti
Martina
ho intitolato così il consulto perchè al momento delle dimissioni in ospedale è stata data questa diagnosi verbalmente. Una volta a casa abbiamo aperto la busta consegnata dal Primario dell'Ospedale ed abbiamo trovato scritto quanto sopra.
Non le nascondo che siamo disorientati anche noi, sinceramente.
Per ora l'unico neurologo che l'ha visitato è il Dott. del reparto neurologico dell'Ospedale e stiamo valutando da chi portare papà qui nella nostra città. E' uscito dall'ospedale venerdì u.s. e questa mattina mia mamma ha già chiamato il medico curante per farsi consigliare qualche neurologo della zona.
Ho scritto per avere anche una vostra opinione in base a quanto scritto dall'ospedale.
Come posso cambiare il titolo per fare la cosa nella maggiore correttezza possibile?
Grazie per il gentile interesse, cordiali saluti
Martina
[#3]
Gentile Martina,
il titolo va bene così, ho fatto soltanto la domanda per avere una conferma che questa diagnosi sia stata fatta dai medici ospedalieri. Un attacco ischemico transitorio (TIA), per definizione deve risolversi completamente entro 24 ore, nel caso di Suo padre mi pare che la sintomatologia sia durata due giorni. Inoltre i criteri attuali per la diagnosi di TIA hanno ristretto questo lasso di tempo arrivando a poche ore. Superate le 24 ore e fino a tre settimane si preferisce parlare di RIND (Reversible ischemic neurologic deficit). Il caso di Suo padre potrebbe essere questo ma è solo un'ipotesi a distanza.
Pertanto la visita neurologica è opportuno eseguirla insieme ad eventuali esami diagnostici che il neurologo Le potrebbe prescrivere, per es. una RM encefalica.
Cordialmente
il titolo va bene così, ho fatto soltanto la domanda per avere una conferma che questa diagnosi sia stata fatta dai medici ospedalieri. Un attacco ischemico transitorio (TIA), per definizione deve risolversi completamente entro 24 ore, nel caso di Suo padre mi pare che la sintomatologia sia durata due giorni. Inoltre i criteri attuali per la diagnosi di TIA hanno ristretto questo lasso di tempo arrivando a poche ore. Superate le 24 ore e fino a tre settimane si preferisce parlare di RIND (Reversible ischemic neurologic deficit). Il caso di Suo padre potrebbe essere questo ma è solo un'ipotesi a distanza.
Pertanto la visita neurologica è opportuno eseguirla insieme ad eventuali esami diagnostici che il neurologo Le potrebbe prescrivere, per es. una RM encefalica.
Cordialmente
[#4]
Utente
Buongiorno Dr. Ferraloro,
La ringrazio per la sua celere risposta.
Andremo in settimana da un neurologo per una visita accurata ma nel frayyempo mio padre può secondo lei continuare a lavorare, guidare, ecc oppure sarebbe meglio aspettare il neurologo in "stand-by"?
La paura che possa avere un altro attacco come domenica 21/10 è molto alta perchè lo abbiamo visto veramente in pessime condizioni; è possibile secondo lei un attacco simile o peggiore?
La terrò aggiornata, grazie.
Cordiali saluti,
Martina
La ringrazio per la sua celere risposta.
Andremo in settimana da un neurologo per una visita accurata ma nel frayyempo mio padre può secondo lei continuare a lavorare, guidare, ecc oppure sarebbe meglio aspettare il neurologo in "stand-by"?
La paura che possa avere un altro attacco come domenica 21/10 è molto alta perchè lo abbiamo visto veramente in pessime condizioni; è possibile secondo lei un attacco simile o peggiore?
La terrò aggiornata, grazie.
Cordiali saluti,
Martina
[#5]
Gentile Martina,
non sapendo con precisione la natura del pregresso disturbo non è possibile darLe una risposta attendibile. In linea di massima mi sentirei di rassicurarLa e di risponderLe di fare qualsiasi cosa, purchè non pesante e stancante ma, considerato che la visita neurologica sarà effettuata in settimana, qualche giorno di riposo non farebbe male.
Sull'eventualità che si possa ripetere l'attacco vale lo stesso ragionamento di prima, non conoscendone la causa.
Cordialità
non sapendo con precisione la natura del pregresso disturbo non è possibile darLe una risposta attendibile. In linea di massima mi sentirei di rassicurarLa e di risponderLe di fare qualsiasi cosa, purchè non pesante e stancante ma, considerato che la visita neurologica sarà effettuata in settimana, qualche giorno di riposo non farebbe male.
Sull'eventualità che si possa ripetere l'attacco vale lo stesso ragionamento di prima, non conoscendone la causa.
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 3.7k visite dal 29/10/2012.
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