Ipotensione liquorale da rachicentesi
Buonasera,
chiedo un Vostro parere perché a distanza di quasi 4 mesi dalla rachicentesi soffro ancora a causa dell'ipotensione liquorale.
Cercherò di riassumere quanto accaduto:
-il 14 giugno sono stata sottoposta a rachicentesi per confermare la diagnosi di sclerosi multipla
-a metà luglio a causa di una neurite ottica effettuo 5 boli di cortisone
-il 19 luglio vengo ricoverata per trombosi dei seni venosi.
Durante tutto questo non era mai passata la cefalea in ortostatismo, vengo comunque dimessa.
Ad agosto dovevo necessariamente recarmi presso il punto prelievi per la terapia anticoagulante orale e la cefalea peggiorava.
Il neurologo mi consiglia paracetamolo al bisogno, ma il dolore diventava sempre più forte finchè il 14 agosto vengo nuovamente ricoverata. La rmn effettuata il 17 agosto evidenziava chiari segni di ipotensione liquorale e una 'raccolta d'acqua' (così chiamata dal neurologo): solo in quel momento mi è stato comunicato che già nella rmn effettuata a luglio erano presenti tali segni. Mi viene ordinato l'assoluto allettamento. Mi sottopongono ad altre 2 rmn che evidenziano miglioramenti, ma non la completa guarigione.
Vengo dimessa il 16 settembre senza una vera terapia oltre il riposo, l'idratazione e un miorilassante per i muscoli del collo. Mi consigliano la ripresa delle normali attività gradualmente.
Il 24 settembre si è resa necessaria una visita in ospedale a causa di un'altra neurite ottica, quindi per la prima volta dopo moltissimi giorni mi alzo per poche ore: oltre alla cefalea torna anche l'acufene che ad oggi non sono ancora scomparsi.
Sono davvero sufficienti riposo e idratazione? Inoltre mi è stato detto che dalla rmn non è possibile individuare eventuali "perdite" di liquor e non mi è stata data nessuna indicazione circa i tempi di guarigione.
So che esiste il blood patch ma mi hanno detto che nel mio caso sarebbe inutile in quanto sono ancora in cura con anticoagulanti, ma non esiste nessun altro rimedio?
Vi ringrazio anticipatamente.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
chiedo un Vostro parere perché a distanza di quasi 4 mesi dalla rachicentesi soffro ancora a causa dell'ipotensione liquorale.
Cercherò di riassumere quanto accaduto:
-il 14 giugno sono stata sottoposta a rachicentesi per confermare la diagnosi di sclerosi multipla
-a metà luglio a causa di una neurite ottica effettuo 5 boli di cortisone
-il 19 luglio vengo ricoverata per trombosi dei seni venosi.
Durante tutto questo non era mai passata la cefalea in ortostatismo, vengo comunque dimessa.
Ad agosto dovevo necessariamente recarmi presso il punto prelievi per la terapia anticoagulante orale e la cefalea peggiorava.
Il neurologo mi consiglia paracetamolo al bisogno, ma il dolore diventava sempre più forte finchè il 14 agosto vengo nuovamente ricoverata. La rmn effettuata il 17 agosto evidenziava chiari segni di ipotensione liquorale e una 'raccolta d'acqua' (così chiamata dal neurologo): solo in quel momento mi è stato comunicato che già nella rmn effettuata a luglio erano presenti tali segni. Mi viene ordinato l'assoluto allettamento. Mi sottopongono ad altre 2 rmn che evidenziano miglioramenti, ma non la completa guarigione.
Vengo dimessa il 16 settembre senza una vera terapia oltre il riposo, l'idratazione e un miorilassante per i muscoli del collo. Mi consigliano la ripresa delle normali attività gradualmente.
Il 24 settembre si è resa necessaria una visita in ospedale a causa di un'altra neurite ottica, quindi per la prima volta dopo moltissimi giorni mi alzo per poche ore: oltre alla cefalea torna anche l'acufene che ad oggi non sono ancora scomparsi.
Sono davvero sufficienti riposo e idratazione? Inoltre mi è stato detto che dalla rmn non è possibile individuare eventuali "perdite" di liquor e non mi è stata data nessuna indicazione circa i tempi di guarigione.
So che esiste il blood patch ma mi hanno detto che nel mio caso sarebbe inutile in quanto sono ancora in cura con anticoagulanti, ma non esiste nessun altro rimedio?
Vi ringrazio anticipatamente.
A disposizione per ulteriori chiarimenti.
[#1]
Gent.le sigra, purtroppo lei è incappata in uno dei (rari) eventi avversi da sottrazione liquorale, concomitante la recente terapia cortisonica ed una probabile sottostante predisposizione ( a proposito, assumeva pillola contraccettiva nel periodo della rachicentesi?). La stessa probabile trombosi venosa è una conseguenza dell'ipotensione liquorale e della verosimile raccolta subdurale vista alla RM. Occorre escludere una fistola liquorale con una RMN lombare mirata; la terapia anticoagulante contrindica il blood patch. Io ritengo che in primis vada esclusa una fistola liquorale; l'idratazione e la terapia antalgica sono corrette.
Dott Vincenzo Sidoti
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
per rispondere alla sua domanda, si assumevo la pillola contraccettiva, che non mi hanno fatto sospendere nè prima di effettuare la rachicentesi nè durante la terapia cortisonica (è stata sospesa successivamente, cioè con la diagnosi di trombosi).
Ho prenotato una rmn di controllo a fine mese, ma i neurologi mi avevano prescritto solo la risonanza dell'encefalo e della colonna cervicale, credo che chiederò la modifica della prenotazione aggiungendo la rmn lombare come Lei consiglia.
La ringrazio per la cortese risposta.
Cordialmente.
per rispondere alla sua domanda, si assumevo la pillola contraccettiva, che non mi hanno fatto sospendere nè prima di effettuare la rachicentesi nè durante la terapia cortisonica (è stata sospesa successivamente, cioè con la diagnosi di trombosi).
Ho prenotato una rmn di controllo a fine mese, ma i neurologi mi avevano prescritto solo la risonanza dell'encefalo e della colonna cervicale, credo che chiederò la modifica della prenotazione aggiungendo la rmn lombare come Lei consiglia.
La ringrazio per la cortese risposta.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 9.9k visite dal 10/10/2012.
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