Cefalea quotidiana
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Gentile Paziente, il suo problema perdura da anni , e si è già più volte rivolta a questo sito, ottenendo vari consigli.
Alcune caratteristiche del suo problema mi hanno incuriosito:
“Il mio mal di testa si acutizza dalla tempia destra o qualche volta da dietro l’orecchio sempre destro e via via diventa sempre più forte per poi scoppiarmi tutta la testa, rare volte si acutizza partendo dalla tempia sinistra. Le arcate sopra ciliari le ho sempre dolenti e spesso si diffonde ai seni mascellari.A volte sembra come se avessi mal d'orecchio.”
Inoltre ,nei suoi molti messaggi , non viene menzionata nessuna diagnosi: a quel tipo di cefalea, fra le tante possinbili, si sono orientati i suoi Curanti?
Mi chiedo se i vari Curanti che si sono succeduti , compresi quelli del Centro Cefalee cui si è rivolta, e quelli che hanno disposto il day hospital, abbiano provveduto ad escludere l’ipotesi che la sua cefalea sia potenzialmente legata ad una cattiva masticazione e ad un problema che riguarda l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Specie se una Cefalea non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialidsiti, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, che ingfatti un tempo veniva ciamata "muscolo tensiva"..
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata “cervicogenica".
La letteratura scientifica riferisce inoltre che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione: il dolore nella zona dell’orecchio e la vertigine, di questi sintomi sono forse i più tipici, e l’associazione con la problematica cervicale rinforzerebbe questa ipotesi diagnostica.
.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli qui linkati.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
Su una situazione strutturale predisposta o già compromesso giocano un ruolo importantissimo le condizioni psicofisiche del paziente: qualunque causa di stress (non solo psichico, ma anche ormonale legato al ciclo, termico legato al clima, alomentqre, ecc.) oltre ad abbassare la soglia del dolore, si risolve spesso in un aumento della contrazione dei muscoli elevatori della mandibola (basti pensare al bruxismo o al serramento della mandibola nei momenti di particolare sforzo) scatenando la crisi cefalalgica acuta nel paziente cronico .
Rilevo anche che nel suo caso si è indagato anche su alcuni suoi problemi cardiocircolatori:
“Discreta la variabilità pressoria sistolica,modesta quella diastolica.Modesta la reazione d'allarme.Presente il calo pressorio fisiologico notturno.Sono state rilevate sporadiche e modeste pousse'es ipertensive diurne“
Questi problemi potrebbero anch’essi rientrare nel quadro generale ipotizzato se , oltre alla sintomatologia riferita, per le stesse problematiche strutturali lei presentasse la tendenza a russare durante il sonno. Veda questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
Dice anche:
“Ho provato fino adesso tutti i farmaci che ci sono in commercio per il mal di testa dai neurolettici agli antidepressivi agli antiepilettici ma nessuno mi ha dato sollievo purtroppo”
Se questa ipotesi non fosse stata fino ad ora presa in considerazione è del tutto logico che le soluzioni farmacologiche proposte abbiano avuto poco o solo temporaneo successo.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Cordiali saluti ed auguri.
Alcune caratteristiche del suo problema mi hanno incuriosito:
“Il mio mal di testa si acutizza dalla tempia destra o qualche volta da dietro l’orecchio sempre destro e via via diventa sempre più forte per poi scoppiarmi tutta la testa, rare volte si acutizza partendo dalla tempia sinistra. Le arcate sopra ciliari le ho sempre dolenti e spesso si diffonde ai seni mascellari.A volte sembra come se avessi mal d'orecchio.”
Inoltre ,nei suoi molti messaggi , non viene menzionata nessuna diagnosi: a quel tipo di cefalea, fra le tante possinbili, si sono orientati i suoi Curanti?
Mi chiedo se i vari Curanti che si sono succeduti , compresi quelli del Centro Cefalee cui si è rivolta, e quelli che hanno disposto il day hospital, abbiano provveduto ad escludere l’ipotesi che la sua cefalea sia potenzialmente legata ad una cattiva masticazione e ad un problema che riguarda l’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Specie se una Cefalea non risponde alla terapia specifica disposta dagli specialidsiti, sarebbe bene prendere in considerazione questa ipotesi, quantomeno per escludere questa possibile componente patogenetica. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro. Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, che ingfatti un tempo veniva ciamata "muscolo tensiva"..
Inoltre, qualunque postura scorretta della mandibola dovuta alla malocclusione dentaria induce necessariamente atteggiamenti compensatori a livello della colonna cervicale: di qui un’altra possibilità di influire sulla patogenesi della cefalea, che per questo viene chiamata “cervicogenica".
La letteratura scientifica riferisce inoltre che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria non sono sostenuti da problemi otologici , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio che bisogna rivolgere qualche attenzione: il dolore nella zona dell’orecchio e la vertigine, di questi sintomi sono forse i più tipici, e l’associazione con la problematica cervicale rinforzerebbe questa ipotesi diagnostica.
.
Le suggerirei di dare un'occhiata agli articoli qui linkati.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-la-vertigine-di-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
Su una situazione strutturale predisposta o già compromesso giocano un ruolo importantissimo le condizioni psicofisiche del paziente: qualunque causa di stress (non solo psichico, ma anche ormonale legato al ciclo, termico legato al clima, alomentqre, ecc.) oltre ad abbassare la soglia del dolore, si risolve spesso in un aumento della contrazione dei muscoli elevatori della mandibola (basti pensare al bruxismo o al serramento della mandibola nei momenti di particolare sforzo) scatenando la crisi cefalalgica acuta nel paziente cronico .
Rilevo anche che nel suo caso si è indagato anche su alcuni suoi problemi cardiocircolatori:
“Discreta la variabilità pressoria sistolica,modesta quella diastolica.Modesta la reazione d'allarme.Presente il calo pressorio fisiologico notturno.Sono state rilevate sporadiche e modeste pousse'es ipertensive diurne“
Questi problemi potrebbero anch’essi rientrare nel quadro generale ipotizzato se , oltre alla sintomatologia riferita, per le stesse problematiche strutturali lei presentasse la tendenza a russare durante il sonno. Veda questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1310-ipertensione-arteriosa-attenti-al-russare-e-all-apnea-nel-sonno.html
Dice anche:
“Ho provato fino adesso tutti i farmaci che ci sono in commercio per il mal di testa dai neurolettici agli antidepressivi agli antiepilettici ma nessuno mi ha dato sollievo purtroppo”
Se questa ipotesi non fosse stata fino ad ora presa in considerazione è del tutto logico che le soluzioni farmacologiche proposte abbiano avuto poco o solo temporaneo successo.
Pertanto le consiglierei di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare.
Cordiali saluti ed auguri.
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 08/10/2012.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.