Un ernia cervicale

Buongiorno. ho 49 anni. Da qualche tempo (ca. 6 mesi) soffro di leggeri capogiri che recentemente si sono associati ad un sensazione di testa pesante. Soffro di ipotiroidismo in trattamento con eutirox 75 mg. ed ipertensione arteriosa in trattamento (Krarvezide). Non so se casualmente ma i problemi si sono temporalmente accentuati quando il cardiologo mi ha modificato la terapia pressoira elevandomi la componente diuretica (da 12,5 mg a 25 mg). I test cardiologici effettuati sono risultati esenti da obbiettività (test da sforzo, ecocardio) mentre il MAP ha riscontrato una buona tenuta dell livello pressorio che ad oggi - con la nuova terapia - sembrerebbe sotto controllo (125/80 a casa - 130/90 dal medico). Nel corso di questi ultimi mesi ho - su suggerimento dello specialista - raggiunto un discreto calo ponderale passando da 124 kg a 108 kg. effettuando una drastica rivisitazione della mia alimentazione condizionata dal fatto che lavoro lontano da casa. Il cardiologo non ha ritenuto di riferire questa sensazione di capogiro a problemi pressori o cardiaci e per tanto mi ha consigliato di rivalutare un ernia cervicale (molto fastidiosa) che mi è stata diagnosticata con RM a seguito di comparsa di forte brachialgia qualche mese dopo un tamponamento automobilistico. Sto effettuando un ciclo di pompage articoalre che sta dando -piano piano - i suoi risultati senza tuttavia portare beneficio alla sensazione di sbandamento che mi accompagna durante il giorno. La notte dormo bene. Una serie di circostanze negative e stressanti (lavoro, famiglia e sopratutto salute) mi ha creato uno stato di ansia crescente che mi ha portato a mettermi in cura da un psichiatra che tuttavia non ha ritenuto opportuno la prescrizione di alcun farmaco ritenendo la sintomatologia psichica sotto controllo e gestibile con dei semplici sedativi (anche naturali). Cosa mi consiglia di fare dottore?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

i capogiri che riferisce possono essere di natura ansiosa o da stress ma per arrivare a questa conclusione Le consiglierei di effettuare una visita neurologica per una valutazione diretta del problema.
Esistono anche delle vertigini post-traumatiche che potrebbero instaurarsi dopo un distorsione del rachide cervicale, per es., oppure un trauma cranico. In ogni caso questa differenziazione non è possibile farla a distanza. Senta cosa Le dice il neurologo.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la celere risposta.
Provvederò a richiedere un visita neurologica al più presto,
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