Ansia indotta da prostatite
buon giorno, ho 35 anni sono astemio e non fumatore.
Purtroppo da un anno e mezzo circa sto vivendo un'autentica odissea; durante un periodo lavorativo piuttosto stressante, ho avuto un calo delle difese immunitarie e nel giro di due settimane(febbraio 2011) mi sono ritrovato ad avere emorroidi, stipsi, herpes genitale e prostatite. Purtroppo sono stato seguito per un anno da un urologo che era convinto si trattasse di prostatite abatterica, indotta da patologia emorroidale... nei mesi seguenti ho fatto colonscopia, varie anoscopie, e due interventi per risolvere il prolasso emorroidale ( novembre 2011 e febbraio 2012).Dopo il secondo intervento, visto il persistere, anzi l'aggravarsi dei sintomi della prostatite (persistente bruciora al glande, minzione ed ejaculazione precoce e dolorosa,nicturia) ho iniziato ad avere un forte stato ansioso non più controllabile.Quest'ansia mi affligge specialmente alla notte, (poichè da coricato il bruciore al glande lo avverto maggiormente) e si manifesta con tacchicardia, forte sudorazione, insonnia. Data la situazione ho provato ad assumere valeriana, tisane, ignatia amara, ma senza risultati. Così su consiglio del mio medico ho iniziato ad assumere (mai assunto prima psicofarmaci) il lexotan; dopo un po di tentativi per capire il dosaggio opportuno mi sono stabilizzato, per riuscire a dormire bene, sui 12-13 gocce nel tardo pomeriggio, più 15 prima di dormire, in questo modo sono riuscito a sedare un po lo stato ansioso per qualche mese.
Nel frattempo, ad aprile, ho scoperto, grazie ad una spermiocoltura,che non mi era mai stata prescritta, che la prostatite è di origine batterica e derivante da una non perfetta attività intestinale. Dopo cicli di antibiotici ho avuto un graduale ma significtivo milgioramento dei sintomi tra maggio e giugno; Da metà giugno a metà luglio dati i miglioramenti mi sono un po tranquilizzato e ho calato progressivamente il lexotan ( il bruciore era diminuito di intensità e frequenza) fino a cessare di assumerlo. Purtroppo verso fine luglio ho avuto nuovi disordini intestinali (stipsi) e consegunete forte riacutizzazine dei sintomi e immediato ritorno dell'ansia...a settembre ho rifatto la spermiocoltura e ci sono sempre batteri provenienti dall intestino. In tutto questo calvario ho perso 10, 11 chili (attualmente sono 1 metro e 82 per 58.59 kg).. e ora ho uno stato ansioso molto forte, ho riniziato , da agosto, a riprendere il lexotan in modo graduale e sono arrivato ad assumerne lo stesso quantitavito della primavera scorsa ma con risultati peggiori ( ansia notturna e insonnia con frequenza di almeno 3 giorni alla settimana).
La cosa che ho notato è che, dall'estate, anche le notti in cui non ho sintomi accentuati, l'ansia, derivante dalla paura di non guarire e dalla preocupazione di non evacuare regolarmente, mi sopraggiunge ugualmente.
Mi consigliate di provare, dietro consiglio medico, una benzodiazepina più forte?
Grazie cordiali saluti
Purtroppo da un anno e mezzo circa sto vivendo un'autentica odissea; durante un periodo lavorativo piuttosto stressante, ho avuto un calo delle difese immunitarie e nel giro di due settimane(febbraio 2011) mi sono ritrovato ad avere emorroidi, stipsi, herpes genitale e prostatite. Purtroppo sono stato seguito per un anno da un urologo che era convinto si trattasse di prostatite abatterica, indotta da patologia emorroidale... nei mesi seguenti ho fatto colonscopia, varie anoscopie, e due interventi per risolvere il prolasso emorroidale ( novembre 2011 e febbraio 2012).Dopo il secondo intervento, visto il persistere, anzi l'aggravarsi dei sintomi della prostatite (persistente bruciora al glande, minzione ed ejaculazione precoce e dolorosa,nicturia) ho iniziato ad avere un forte stato ansioso non più controllabile.Quest'ansia mi affligge specialmente alla notte, (poichè da coricato il bruciore al glande lo avverto maggiormente) e si manifesta con tacchicardia, forte sudorazione, insonnia. Data la situazione ho provato ad assumere valeriana, tisane, ignatia amara, ma senza risultati. Così su consiglio del mio medico ho iniziato ad assumere (mai assunto prima psicofarmaci) il lexotan; dopo un po di tentativi per capire il dosaggio opportuno mi sono stabilizzato, per riuscire a dormire bene, sui 12-13 gocce nel tardo pomeriggio, più 15 prima di dormire, in questo modo sono riuscito a sedare un po lo stato ansioso per qualche mese.
Nel frattempo, ad aprile, ho scoperto, grazie ad una spermiocoltura,che non mi era mai stata prescritta, che la prostatite è di origine batterica e derivante da una non perfetta attività intestinale. Dopo cicli di antibiotici ho avuto un graduale ma significtivo milgioramento dei sintomi tra maggio e giugno; Da metà giugno a metà luglio dati i miglioramenti mi sono un po tranquilizzato e ho calato progressivamente il lexotan ( il bruciore era diminuito di intensità e frequenza) fino a cessare di assumerlo. Purtroppo verso fine luglio ho avuto nuovi disordini intestinali (stipsi) e consegunete forte riacutizzazine dei sintomi e immediato ritorno dell'ansia...a settembre ho rifatto la spermiocoltura e ci sono sempre batteri provenienti dall intestino. In tutto questo calvario ho perso 10, 11 chili (attualmente sono 1 metro e 82 per 58.59 kg).. e ora ho uno stato ansioso molto forte, ho riniziato , da agosto, a riprendere il lexotan in modo graduale e sono arrivato ad assumerne lo stesso quantitavito della primavera scorsa ma con risultati peggiori ( ansia notturna e insonnia con frequenza di almeno 3 giorni alla settimana).
La cosa che ho notato è che, dall'estate, anche le notti in cui non ho sintomi accentuati, l'ansia, derivante dalla paura di non guarire e dalla preocupazione di non evacuare regolarmente, mi sopraggiunge ugualmente.
Mi consigliate di provare, dietro consiglio medico, una benzodiazepina più forte?
Grazie cordiali saluti
[#1]
Gentile Utente,
a parte che non è possibile consigliare farmaci on line, non è legale, Le dico pure che la benzodiazepina non è il farmaco adatto per il Suo problema, o meglio, non è sufficiente a risolvere il problema.
In questi casi la benzodiazepina si prescrive per un periodo limitato (alcune settimane) per dare al paziente un rapido sollievo. Contemporaneamente è opportuno associare un farmaco di un'altra classe, per un periodo abbastanza lungo, che agisca profondamente e che non crei assuefazione, cosa che invece l'ansiolitico può causare. Ne parli col Suo medico curante o con uno psichiatra.
Nel Suo caso potrebbe essere indicata anche la psicoterapia, in associazione alla farmacoterapia.
Cordiali saluti
a parte che non è possibile consigliare farmaci on line, non è legale, Le dico pure che la benzodiazepina non è il farmaco adatto per il Suo problema, o meglio, non è sufficiente a risolvere il problema.
In questi casi la benzodiazepina si prescrive per un periodo limitato (alcune settimane) per dare al paziente un rapido sollievo. Contemporaneamente è opportuno associare un farmaco di un'altra classe, per un periodo abbastanza lungo, che agisca profondamente e che non crei assuefazione, cosa che invece l'ansiolitico può causare. Ne parli col Suo medico curante o con uno psichiatra.
Nel Suo caso potrebbe essere indicata anche la psicoterapia, in associazione alla farmacoterapia.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Ne ho parlato più volte col mio medico curante di questo problema e anche con l'urologo... ma mi hanno consigliato solo di gestire lo stato ansioso con una benzodiazepiana appunto, e tra quelli proposti mi hanno detto che il lexotan era quello più legggero...quindi a questo punto mi rivolgerò, come mi Lei ha suggerito ad uno specialista, in questi casi è più consigliato uno psichiatra, rispetto al neurologo o è indifferente?
grazie ancora,
cordiali saluti
grazie ancora,
cordiali saluti
[#4]
Utente
Mi allieta sapere che ci sono farmaci che non agiscono solo sui sintomi come appunto le benzodiazepine.
Purtroppo per quanto concerne la psicoterapia non sono in grado di permettermela..
Sa indicarmi se esistono tecniche efficaci, a livello di training autogeno o simili, per gestire questi stati ansiosi e se si può trovare qualcosa di serio in rete? Ho notato che i giorni in cui faccio un'intensa attività fisica sto generalmente meglio, ma per orari di lavoro non mi è possibile farla ogni giorno.
Grazie nuovamente della sua attenzione
Cordiali saluti
Purtroppo per quanto concerne la psicoterapia non sono in grado di permettermela..
Sa indicarmi se esistono tecniche efficaci, a livello di training autogeno o simili, per gestire questi stati ansiosi e se si può trovare qualcosa di serio in rete? Ho notato che i giorni in cui faccio un'intensa attività fisica sto generalmente meglio, ma per orari di lavoro non mi è possibile farla ogni giorno.
Grazie nuovamente della sua attenzione
Cordiali saluti
[#7]
Utente
Buongiorno
Aggiorno la mia situazione; Come mi ha consigliato il Dottor Ferraloro mi sono recato in visita da uno specialista (neurologo) che mi ha prescritto, per migliorare il riposo notturno e diminuire lo stato ansioso causato dai sintomi della prostatite, una compressa alla sera di mirtazapina ( per 4 mesi) e 12 gocce di lexotan due volte al giorno.
Dopo una settimana di mirtazapina ( ho iniziato con mezza compressa) ho avuto subito un beneficio tanto che ho ridotto il lexotan a 5/6 gocce al di.
Ad oggi a circa un mese e mezzo dall inizio della terapia non ho piu avuto episodi d'ansia e di insonnia, purtroppo però sto notando che la mirtazapina mi rallenta notevolmente il transito intestinale.
Questo effetto collaterale è deletereo per la mia prostatite in quanto la stipsi ne è proprio la causa e se non svuoto bene alvo ho un repentino peggioramento dei sintomi urologici.
Il gastroenterologo che mi segue per contrastare il problema mi ha detto di assumere oltre allo sciroppo di lattulosio che prendo di solito, da una a tre bustine di peg, ma nemmeno queste bastano e devo ricorrere a dei clismi, che tra l'altro non mi consentono sempre un'evacuazione completa. ( inoltre bevo molta acqua, mangio fibre e faccio nuoto 3 o 4 volte alla settimana)
Per questo vi chiedo se in effetti la mirtazapina può causare costipazione (la neurologa che mi ha visitato mi aveva detto che non avrebbe dovuto aggravarmi questo problema) e se esistono altre tipologie di farmaci utili per curare questo stato d'ansia e d' insonnia che avevo prima di iniziare la terapia, ma che nel contempo non accentuino la stipsi di cui già soffro.
Grazie dell'aiuto
Cordiali saluti
Aggiorno la mia situazione; Come mi ha consigliato il Dottor Ferraloro mi sono recato in visita da uno specialista (neurologo) che mi ha prescritto, per migliorare il riposo notturno e diminuire lo stato ansioso causato dai sintomi della prostatite, una compressa alla sera di mirtazapina ( per 4 mesi) e 12 gocce di lexotan due volte al giorno.
Dopo una settimana di mirtazapina ( ho iniziato con mezza compressa) ho avuto subito un beneficio tanto che ho ridotto il lexotan a 5/6 gocce al di.
Ad oggi a circa un mese e mezzo dall inizio della terapia non ho piu avuto episodi d'ansia e di insonnia, purtroppo però sto notando che la mirtazapina mi rallenta notevolmente il transito intestinale.
Questo effetto collaterale è deletereo per la mia prostatite in quanto la stipsi ne è proprio la causa e se non svuoto bene alvo ho un repentino peggioramento dei sintomi urologici.
Il gastroenterologo che mi segue per contrastare il problema mi ha detto di assumere oltre allo sciroppo di lattulosio che prendo di solito, da una a tre bustine di peg, ma nemmeno queste bastano e devo ricorrere a dei clismi, che tra l'altro non mi consentono sempre un'evacuazione completa. ( inoltre bevo molta acqua, mangio fibre e faccio nuoto 3 o 4 volte alla settimana)
Per questo vi chiedo se in effetti la mirtazapina può causare costipazione (la neurologa che mi ha visitato mi aveva detto che non avrebbe dovuto aggravarmi questo problema) e se esistono altre tipologie di farmaci utili per curare questo stato d'ansia e d' insonnia che avevo prima di iniziare la terapia, ma che nel contempo non accentuino la stipsi di cui già soffro.
Grazie dell'aiuto
Cordiali saluti
[#8]
Gentile Utente,
generalmente la stipsi non è un effetto collaterale riportato per la mirtazapina, anzi a volte potrebbe causare diarrea, anche se raramente.
Come effetto collaterale occasionale, il lexotan potrebbe causare stipsi.
Ne parli comunque con lo specialista che La sta seguendo.
Cordiali saluti
generalmente la stipsi non è un effetto collaterale riportato per la mirtazapina, anzi a volte potrebbe causare diarrea, anche se raramente.
Come effetto collaterale occasionale, il lexotan potrebbe causare stipsi.
Ne parli comunque con lo specialista che La sta seguendo.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
ma in effetti nel bugiardino non è riportato come effetto...leggendo velocemente su wikipedia alla voce "mirtazapina" invece è indicata la costipazione ma certamente è un'informazione poco attendibile.
Il lexotan non mi ha mai causato questi problemi...
potrebbe essere semplicemnte un'accentuazione della mia stipsi indipendentemente da questi farmaci, non so....
Grazie Dottore
Buona serata
Il lexotan non mi ha mai causato questi problemi...
potrebbe essere semplicemnte un'accentuazione della mia stipsi indipendentemente da questi farmaci, non so....
Grazie Dottore
Buona serata
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 8.6k visite dal 30/09/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.