Ricaduta sclerosi multipla
Buongiorno,
nel 2010 mi è stata fatta una diagnosi di sclerosi multipla r/r e fin da subito ho iniziato la cura con Copaxone, iniezioni quotidiane.
L'ultima risonanza di controllo fatta a giugno 2012 non presentava segni di attività della malattia e la visita dal neurologo è stata positiva.
Faccio presente che, a parte una leggera insensibilità termica alla gamba sinistra (che era stata colpita dal primo attacco che ho avuto) non ho disabilità.
Verso fine agosto ho iniziato ad avvertire un fastidio alla vescica ed una leggera parestesia alla punta della lingua.
Mi sono recata dal neurologo che mi segue il quale, non trattandosi di una sintomatologia particolarmente acuta, ha preferito evitare i boli di cortisone per spegnere l'infiammazione.
Ho iniziato una terapia di cortisone (Deltacortene) per bocca; 3 cpr a gg per 3 giorni e poi a scalare 2 cpr al giorno per 3 gg e così via.
Il disturbo alla vescica è decisamente migliorato...in compenso però si è presentato un formicolio alla gamba sinistra accompagnato da una forte sensazione di calore/bruciore.
Questo disturbo è più forte nel pomeriggio e tende a migliorare poi verso sera, probabilmente quando il cortisone fa effetto...
Secondo lei questa situazione potrebbe risolversi da sola, dando il tempo al cortisone (che assumo da una settimana) di fare effetto..oppure pensa che sarebbe opportuno procedere con i boli per endovena? (che però vorrei evitare di fare...se possibile..visti gli effetti collaterali).
Come mai, tutti gli anni, nel mese di settembre (quindi verso l'autunno) ho un peggioramento? C'è qualcosa che potrei fare?
nel 2010 mi è stata fatta una diagnosi di sclerosi multipla r/r e fin da subito ho iniziato la cura con Copaxone, iniezioni quotidiane.
L'ultima risonanza di controllo fatta a giugno 2012 non presentava segni di attività della malattia e la visita dal neurologo è stata positiva.
Faccio presente che, a parte una leggera insensibilità termica alla gamba sinistra (che era stata colpita dal primo attacco che ho avuto) non ho disabilità.
Verso fine agosto ho iniziato ad avvertire un fastidio alla vescica ed una leggera parestesia alla punta della lingua.
Mi sono recata dal neurologo che mi segue il quale, non trattandosi di una sintomatologia particolarmente acuta, ha preferito evitare i boli di cortisone per spegnere l'infiammazione.
Ho iniziato una terapia di cortisone (Deltacortene) per bocca; 3 cpr a gg per 3 giorni e poi a scalare 2 cpr al giorno per 3 gg e così via.
Il disturbo alla vescica è decisamente migliorato...in compenso però si è presentato un formicolio alla gamba sinistra accompagnato da una forte sensazione di calore/bruciore.
Questo disturbo è più forte nel pomeriggio e tende a migliorare poi verso sera, probabilmente quando il cortisone fa effetto...
Secondo lei questa situazione potrebbe risolversi da sola, dando il tempo al cortisone (che assumo da una settimana) di fare effetto..oppure pensa che sarebbe opportuno procedere con i boli per endovena? (che però vorrei evitare di fare...se possibile..visti gli effetti collaterali).
Come mai, tutti gli anni, nel mese di settembre (quindi verso l'autunno) ho un peggioramento? C'è qualcosa che potrei fare?
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Io effettuerei un controllo della RM encefalo e del midollo con Gadolinio (in genere in tereapia io consiglio controlli annuali) per valutare eventuale incremento delle lesioni (comparsa di nuove lesioni o di lesioni che captano contrasto) per verifiacre in nprimis l'efficacia del Copaxone; il cortisone orale potrebbe anar bene, associandolo ad una terapia sintomatica per il bruciore
Dott Vincenzo Sidoti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.8k visite dal 26/09/2012.
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