Vasculopatia multinfartuale
Mia madre ha 88 anni ed è affetta da vasculopatia multinfartuale con quadro similparkinson e ha una invalidità del 100%. Col passare del tempo ha sempre più difficoltà a degluttire sostanze solide (una pastiglia di cardiospirin bisogna dividerla in 4 pezzi e il cibo va quasi tutto frullato), gli arti inferiori spesso sono rigidi e a volte non riesce a camminare perchè le gambe non rispondono, sembra si vogliano muovere, ma poi non vanno. Come sarà nel tempo lo sviluppo di questa malattia? A quali rischi sta andando incontro? Vi ringrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e vi auguro ogni bene.
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Gentile Utente,
il decorso delle malattie menzionate non è sempre prevedibile ma è soggetto a variazioni individuali.
La vasculopatia cerebrale multinfartuale, da ciò che scrive, ha già dato come primo esito il parkinsonismo vascolare caratterizzato da rigidità, lentezza dei movimenti e deficit della deambulazione.
Per farLe capire che l'evoluzione è individuale Le dico che l'instaurarsi di questa forma di parkinsonismo non accade a tutti i soggetti con infarti cerebrali. Un'altra possibile evoluzione della vasculopatia cerebrale potrebbe coinvolgere il settore cognitivo, dico "potrebbe".
Il parkinsonismo vascolare potrebbe portare all'immobilità e ai soliti problemi cognitivi.
Per quanto riguarda il problema dell'alimentazione consideri pure che la mamma può usufruire di pasti completi sotto forma di gel (finchè può sarebbe meglio il cibo frullato) che in alcune regioni, compresa la mia, sono forniti, senza spese, dalle ASL ai soggetti con invalidità civile.
Cordiali saluti ed auguri
il decorso delle malattie menzionate non è sempre prevedibile ma è soggetto a variazioni individuali.
La vasculopatia cerebrale multinfartuale, da ciò che scrive, ha già dato come primo esito il parkinsonismo vascolare caratterizzato da rigidità, lentezza dei movimenti e deficit della deambulazione.
Per farLe capire che l'evoluzione è individuale Le dico che l'instaurarsi di questa forma di parkinsonismo non accade a tutti i soggetti con infarti cerebrali. Un'altra possibile evoluzione della vasculopatia cerebrale potrebbe coinvolgere il settore cognitivo, dico "potrebbe".
Il parkinsonismo vascolare potrebbe portare all'immobilità e ai soliti problemi cognitivi.
Per quanto riguarda il problema dell'alimentazione consideri pure che la mamma può usufruire di pasti completi sotto forma di gel (finchè può sarebbe meglio il cibo frullato) che in alcune regioni, compresa la mia, sono forniti, senza spese, dalle ASL ai soggetti con invalidità civile.
Cordiali saluti ed auguri
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10k visite dal 12/09/2012.
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