Un professore del besta che mi ha diagnosticato cefalea muscolo tensiva
Buongiorno a tutti, se possibile avrei gentilmente bisogno di un Vs. aiuto in quanto non so più che cosa fare per risolvere il mio problema.
Mi chiamo Elena, ho 32 anni, vivo a Piombino in provincia di Livorno, sin dai tempi delle superiori capitava che avessi dei forti mal di testa, 2/3 al mese, e per calmarli prendevo aulin o sinflex ed in molti casi passava, all’età di circa 17 anni ho iniziato a prendere la pillola e dopo qualche anno abbiamo notato che durante il ciclo i mal di testa si facevano + frequenti e più forti. 2 anni fa ho tolto la pillola orale ed ho messo l’anello vaginale ma il risultato sempre lo stesso (mal di testa continui durante il ciclo).
Un anno e mezzo fa circa, la situazione è andata peggiorando, (coincidente, non so può esser rilevante con il passaggio obbligato da un datore di lavoro ad un altro), i mal di testa si sono fatti ancora + violenti con nausea e vomito, vertigini, e da settembre sono diventati giornalieri.
Sono andata più e più volte in centri di cefalea a Grosseto dove sono stata visitata da 2 diversi medici i quali inizialmente mi hanno prescritto il laroxyl, che però non ha dato risultati così mi hanno aumentato la dose da 2/5 a 10/12, anche in questo caso nessun risultato, dopo 6 mesi passaggio al topamax che mi ha distrutto, i mal di testa erano leggermente migliorati ma ho avuto attacchi di panico, nausea continua, forte apatia, gastrite..ero uno zombie incapace di intrattenere un discorso di sorridere….così me l’hanno tolto.
Pian piano sia l’almogran che l’imigran non erano + di nessuna efficacia contro gli attacchi, così siamo passati all’indoxen forte in supposte, questo farmaco in effetti mi aiuta ma solo x poche ore, in quanto dopo circa 2/3 ore il mal di testa torna e così sono costretta ad assumerne almeno 2 al giorno.
Mi ha visitato poi un professore del Besta che mi ha diagnosticato cefalea muscolo tensiva, mi ha prescritto il muscoril e agopuntura, nessun giovamento, solo soldi buttati via.
Quindi passati ad Inderal anche questo nessun risultato. Adesso siamo al sandomigran 2 volte al dì x adesso anche in questo caso nessun giovamento.
I mal di testa mi impediscono di avere una vita normale molto spesso mi alzo alle 5/6 del mattino con forti dolori, non dormo bene, mi sento sempre stanca, a lavoro è un disastro ho difficoltà di concentrazione e da quando i dolori sono diventati giornalieri mi dimentico tutto, parole o gesti del giorno prima, non li ricordo il giorno dopo.
Ho fatto una risonanza ma è tutto regolare tranne una leggere sinusite bilaterale.
Non so più che cosa fare, cerco di essere ottimista ma mi capitano giorni in cui mi prendono delle crisi di pianto, tutto mi fa piangere e non lo controllo.
Sono esausta…spero che possiate aiutarmi in qualche modo..
Grazie per la Vs. attenzione
elena
Mi chiamo Elena, ho 32 anni, vivo a Piombino in provincia di Livorno, sin dai tempi delle superiori capitava che avessi dei forti mal di testa, 2/3 al mese, e per calmarli prendevo aulin o sinflex ed in molti casi passava, all’età di circa 17 anni ho iniziato a prendere la pillola e dopo qualche anno abbiamo notato che durante il ciclo i mal di testa si facevano + frequenti e più forti. 2 anni fa ho tolto la pillola orale ed ho messo l’anello vaginale ma il risultato sempre lo stesso (mal di testa continui durante il ciclo).
Un anno e mezzo fa circa, la situazione è andata peggiorando, (coincidente, non so può esser rilevante con il passaggio obbligato da un datore di lavoro ad un altro), i mal di testa si sono fatti ancora + violenti con nausea e vomito, vertigini, e da settembre sono diventati giornalieri.
Sono andata più e più volte in centri di cefalea a Grosseto dove sono stata visitata da 2 diversi medici i quali inizialmente mi hanno prescritto il laroxyl, che però non ha dato risultati così mi hanno aumentato la dose da 2/5 a 10/12, anche in questo caso nessun risultato, dopo 6 mesi passaggio al topamax che mi ha distrutto, i mal di testa erano leggermente migliorati ma ho avuto attacchi di panico, nausea continua, forte apatia, gastrite..ero uno zombie incapace di intrattenere un discorso di sorridere….così me l’hanno tolto.
Pian piano sia l’almogran che l’imigran non erano + di nessuna efficacia contro gli attacchi, così siamo passati all’indoxen forte in supposte, questo farmaco in effetti mi aiuta ma solo x poche ore, in quanto dopo circa 2/3 ore il mal di testa torna e così sono costretta ad assumerne almeno 2 al giorno.
Mi ha visitato poi un professore del Besta che mi ha diagnosticato cefalea muscolo tensiva, mi ha prescritto il muscoril e agopuntura, nessun giovamento, solo soldi buttati via.
Quindi passati ad Inderal anche questo nessun risultato. Adesso siamo al sandomigran 2 volte al dì x adesso anche in questo caso nessun giovamento.
I mal di testa mi impediscono di avere una vita normale molto spesso mi alzo alle 5/6 del mattino con forti dolori, non dormo bene, mi sento sempre stanca, a lavoro è un disastro ho difficoltà di concentrazione e da quando i dolori sono diventati giornalieri mi dimentico tutto, parole o gesti del giorno prima, non li ricordo il giorno dopo.
Ho fatto una risonanza ma è tutto regolare tranne una leggere sinusite bilaterale.
Non so più che cosa fare, cerco di essere ottimista ma mi capitano giorni in cui mi prendono delle crisi di pianto, tutto mi fa piangere e non lo controllo.
Sono esausta…spero che possiate aiutarmi in qualche modo..
Grazie per la Vs. attenzione
elena
[#1]
Cara Signora,
Alcuni soggetti affetti da cefalea possono sviluppare, nel tempo, una cefalea cronica quotidiana, in qualche caso favorita da un abuso di farmaci per la terapia dell’attacco acuto (in particolare FANS e triptani). In questi casi è utile instaurare un trattamento preventivo con specifici farmaci per cicli di 4-6 mesi o più a lungo. Lei riferisce di aver sperimentato molteplici farmaci di prevenzione, senza particolare successo. A mio avviso in tali casi è necessario utilizzare una associazione di due farmaci per la profilassi delle cefalee , previa valutazione di controindicazioni ed eventuali effetti collaterali, peraltro rari e reversibili.
Inoltre è necessario valutare la presenza di altri fattori in grado di causare cefalea, in primo luogo un disturbo depressivo “mascherato” ed altri eventuali “conflitti psicologici”.
Per quanto detto i consigli che posso darLe sono i seguenti:
1) si affidi ad un bravo neurologo che possa seguirLa nel tempo e suggerire i trattamenti farmacologici o di altro tipo più efficaci;
2) riduca lo stress psico-fisico e lavorativo;
3) si impegni nel regolarizzare per quanto possibile il ciclo sonno-veglia, anche con l’impiego per brevi periodi dell’integratore alimentare melatonina;
4) richieda una visita oculistica ed una valutazione odontoiatrica accurata (in qualche caso le malocclusioni dentali o i lievi deficit visivi possono essere importanti concause di cefalea cronica);
5) segua con continuità esercizi di rilassamento muscolare o training autogeno (i libri in commercio su questo argomento sono numerosi).
Cordiali saluti ed auguri.
Alcuni soggetti affetti da cefalea possono sviluppare, nel tempo, una cefalea cronica quotidiana, in qualche caso favorita da un abuso di farmaci per la terapia dell’attacco acuto (in particolare FANS e triptani). In questi casi è utile instaurare un trattamento preventivo con specifici farmaci per cicli di 4-6 mesi o più a lungo. Lei riferisce di aver sperimentato molteplici farmaci di prevenzione, senza particolare successo. A mio avviso in tali casi è necessario utilizzare una associazione di due farmaci per la profilassi delle cefalee , previa valutazione di controindicazioni ed eventuali effetti collaterali, peraltro rari e reversibili.
Inoltre è necessario valutare la presenza di altri fattori in grado di causare cefalea, in primo luogo un disturbo depressivo “mascherato” ed altri eventuali “conflitti psicologici”.
Per quanto detto i consigli che posso darLe sono i seguenti:
1) si affidi ad un bravo neurologo che possa seguirLa nel tempo e suggerire i trattamenti farmacologici o di altro tipo più efficaci;
2) riduca lo stress psico-fisico e lavorativo;
3) si impegni nel regolarizzare per quanto possibile il ciclo sonno-veglia, anche con l’impiego per brevi periodi dell’integratore alimentare melatonina;
4) richieda una visita oculistica ed una valutazione odontoiatrica accurata (in qualche caso le malocclusioni dentali o i lievi deficit visivi possono essere importanti concause di cefalea cronica);
5) segua con continuità esercizi di rilassamento muscolare o training autogeno (i libri in commercio su questo argomento sono numerosi).
Cordiali saluti ed auguri.
DOTT. MASSIMO MUCIACCIA
SPECIALISTA IN NEUROLOGIA
ASL BARI
[#2]
Utente
gentile Dott. Muciaccia la ringrazio molto per la sua sollecita risposta, ho però una domanda da porle, che cosa intende dire con disturbo depressivo "mascherato"?, è la prima volta che lo sento, signigica che sono depressa ma non me ne accorgo o cerco di mascherarlo in qualche modo?
la ringrazio ancora
la ringrazio ancora
[#3]
Cara signora,
la frase "disturbo depressivo mascherato" è oggi poco utilizzata ma rende bene l'idea che si vuole esprimere: un disturbo depressivo che si manifesta prevalentemente con disturbi somatici (cefalea,tensione muscolare, dolori atipici, ecc.); in altre parole il disturbo depressivo si “nasconde” dietro sintomi di apparente natura fisica. In questi casi, dopo accurata diagnosi, si può instaurare un trattamento con antidepressivi e psicoterapia che spesso normalizzano l'umore e nel contempo riducono i sintomi somatici. Corpo e mente sono infatti inscindibili ed è possibile ottenere risultati favorevoli in molteplici malattie "fisiche" trattando in modo adeguato la componente psicologica dei disturbi.
Cordiali saluti.
la frase "disturbo depressivo mascherato" è oggi poco utilizzata ma rende bene l'idea che si vuole esprimere: un disturbo depressivo che si manifesta prevalentemente con disturbi somatici (cefalea,tensione muscolare, dolori atipici, ecc.); in altre parole il disturbo depressivo si “nasconde” dietro sintomi di apparente natura fisica. In questi casi, dopo accurata diagnosi, si può instaurare un trattamento con antidepressivi e psicoterapia che spesso normalizzano l'umore e nel contempo riducono i sintomi somatici. Corpo e mente sono infatti inscindibili ed è possibile ottenere risultati favorevoli in molteplici malattie "fisiche" trattando in modo adeguato la componente psicologica dei disturbi.
Cordiali saluti.
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente per la pronta risposta, effettivamente nessuno mi ha mai diagnosticato cio', anche se in verità sono stata trattata con il laroxyl che è per l'appunto un antidepressivo ma forse nel dosaggio a me consigliato (10-15 gocce)non raggiungeva quell'effetto.
In verità i mal di testa si sono intensificati fino a diventare giornalieri da circa 1 anno in concomitanza con un cambiamento lavorativo che mi ha indubbiamente causato molto stress cosa che tutt'ora continua, difatti faccio enorme fatica a recarmi sul posto di lavoro, mentre ho notato che quando riesco (rarissime volte, circa 5 giorni l'anno esclusa la malattia) a stare a casa in ferie sto molto meglio ed i mal di testa si presentano molto meno violenti e non giornalieri.
Tempo fa avevo pensato infatti di prendermi qualche mese di malattia per vedere se riuscivo a far scomparire i mal di testa senza assumere medicinali.
Lei pensa che questa possa essere una soluzione seppur temporanea?
Le dico inoltre che ho anche dei problemi di tipo ormonale in qunto da qualche mese ho un ciclo meustrale brevissimo 1/2 giorni al massimo e quasi impercettibile, tanto che appunto la prossima settimana tornerò dal ginecologo per un altro controllo e per togliere l'anello vaginale e farmi isnerire la spirale. Una ginecologa da cui però non mi reco + mi disse di provare ad avere un figlio, certa che questa fosse la soluzione a tutti i miei problemi... ma io di certo non ho intenzione di metter al mondo un figlio per vedere se mi passa il mal di testa.....ci mancherebbe altro!!!!
La ringrazio ancora molto per la sua consulenza, mi è stata molto utile, giovedì prossimo ho un appuntamento con un nuovo neurologo del luogo spero mi possa aiutare, intanto al controllo farò presente ciò che lei mi ha gentilmente esposto.
la saluto
elena
In verità i mal di testa si sono intensificati fino a diventare giornalieri da circa 1 anno in concomitanza con un cambiamento lavorativo che mi ha indubbiamente causato molto stress cosa che tutt'ora continua, difatti faccio enorme fatica a recarmi sul posto di lavoro, mentre ho notato che quando riesco (rarissime volte, circa 5 giorni l'anno esclusa la malattia) a stare a casa in ferie sto molto meglio ed i mal di testa si presentano molto meno violenti e non giornalieri.
Tempo fa avevo pensato infatti di prendermi qualche mese di malattia per vedere se riuscivo a far scomparire i mal di testa senza assumere medicinali.
Lei pensa che questa possa essere una soluzione seppur temporanea?
Le dico inoltre che ho anche dei problemi di tipo ormonale in qunto da qualche mese ho un ciclo meustrale brevissimo 1/2 giorni al massimo e quasi impercettibile, tanto che appunto la prossima settimana tornerò dal ginecologo per un altro controllo e per togliere l'anello vaginale e farmi isnerire la spirale. Una ginecologa da cui però non mi reco + mi disse di provare ad avere un figlio, certa che questa fosse la soluzione a tutti i miei problemi... ma io di certo non ho intenzione di metter al mondo un figlio per vedere se mi passa il mal di testa.....ci mancherebbe altro!!!!
La ringrazio ancora molto per la sua consulenza, mi è stata molto utile, giovedì prossimo ho un appuntamento con un nuovo neurologo del luogo spero mi possa aiutare, intanto al controllo farò presente ciò che lei mi ha gentilmente esposto.
la saluto
elena
[#5]
Cara Signora,
Le situazioni che determinano ansia, stress psicofisico, alterazioni del sonno, disturbi dell'umore, possono accentuare i sintomi della cefalea. Per tale motivo un periodo di riposo può portare ad una parziale remissione della sintomatologia che tuttavia tende a ripresentarsi in occasione delle consuete attività lavorative, specialmente se si tratta di un lavoro che richiede impegno fisico o intellettuale prolungato. Oltre alla eventuale prevenzione con farmaci, una strategia alternativa che si può sperimentare, consiste nel tentare di ridurre lo stress psicologico, regolarizzare il ritmo sonno-veglia e seguire con continuità esercizi di rilassamento muscolare o di training autogeno.
Tanti saluti.
Le situazioni che determinano ansia, stress psicofisico, alterazioni del sonno, disturbi dell'umore, possono accentuare i sintomi della cefalea. Per tale motivo un periodo di riposo può portare ad una parziale remissione della sintomatologia che tuttavia tende a ripresentarsi in occasione delle consuete attività lavorative, specialmente se si tratta di un lavoro che richiede impegno fisico o intellettuale prolungato. Oltre alla eventuale prevenzione con farmaci, una strategia alternativa che si può sperimentare, consiste nel tentare di ridurre lo stress psicologico, regolarizzare il ritmo sonno-veglia e seguire con continuità esercizi di rilassamento muscolare o di training autogeno.
Tanti saluti.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.8k visite dal 20/03/2008.
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Approfondimento su Cefalea
Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.