Parestesia bilaterale (approfondisco?!)

Salve a tutti e complimenti per il servizio e grazie per l'ascolto.
Cercherò di essere breve.
Inizio con una forma influenzale (senza mai febbre): bruciore forte di gola, orecchie otturate, naso tappato, mal di testa...consueti sintomi influenzali. Il giorno successivo sopraggiunge ad ambo i piedi una forma di "perdita di sensibilità"; è tra virgolette in quanto me ne accorgo semplicemente quando vado a contatto con qualcosa, quando cammino ad esempio. E' principalmente nei punti di contatto: polpastrelli, zona retro e cuboide(?) mentre se metto un dito nella parte non di contatto (calcagno?) è tutto normale; la sensazione reale è come se mi accorgessi di avere il piede un pò in torpore, come quando si cammina a piedi scalzi su un tappeto (questa è la descrizione credo migliore), come quando un muscolo è infiammato e senti quella sensazione simile a un tiraggio che tiraggio non è poi in realtà, come quando il piede è addormentato e lo poggi per terra e lo senti perfettamente ma ti accorgi che è meno "sensibile". Sensibilità vera e propia è presente.
La prima idea fatta da un cardiologo è stata di stato influenzale e dopo una doppler escluso ogni sintomo circolatorio.
La seconda idea fatta da un medico di pronto soccorso (telefonicamente, è un amico) è una carenza vitaminica.
Successivamente sono andato da un neurologo il quale dice che: se fosse stato unilaterale non mi avrebbe preso quasi nemmeno in cosiderazione :) Dopo visita generica neurologica, sforzo, forza, pressione, punzecchiamenti, martelletti a suo avviso non vi è nessun sintomo neurologico che possa pensare a disfunzioni del sistema nervoso e quindi associa allo stato influenzale anche lui l'accaduto; però ha voluto essere informato quotidianamente dell'evolversi. E' passata una settimana e il "torpore" è rimasto tale, nè migliorato nè peggiorato; a suo avviso che non è peggiorato è sintomo di benessere e che è una mia sensazione o un mio periodo di stress che andrà via con il susseguirsi dei giorni molto probabilmente.
L'unica cosa che ho preso è stato un efferalgan1000 per la forma influenzale (che nei giorni migliora) che però il giorno successivo mi ha causato (se è stata lei) una dissenterea in forma praticamente "rubinetto"; quest'ultima si è ripresentata anche dopo due giorni pur mangiando praticamente solo riso in bianco.
Non ho altri sintomi; ciò che spesso mi chiede il neurologo è se ho forza e la ho, se sono stanco e non lo sono e se questo "torpore" tende a salire e no non sale, nell'arco delle 24h ho un pò di torpore nella zona anale, ogni tanto dietro la tibia ma che come viene per qualche secondo con un pò di calore altrettanto va via con un pò di sensazione di fresco ma a detta del neurologo son eventi che in 24h di pochi secondi e ripetuti nell'ordine di un paio di volte che non sono da prendere granchè in considerazione.
Al mio richiedere però cosa pensasse poi in prospettiva e se comunque ci fosse un modo per capire cosa sia, eventualmente eliminarlo in quanto è innanzitutto fastidioso (nn doloroso sia chiaro) e poi un minimo di ansia dopo una settimana ti viene! la risposta è stata che a suo avviso, ribadisce, non è assolutamente nulla in quanto sintomi di Barrè, SM, Vitaminosi non sembrano sussistere in quanto già ad impatto puramente generico non ho nessun segno di problemi neurologici. Abbiamo cmq fatto le analisi del sangue e attendiamo i risultati.
La mia domanda, scusate la lunghezza, è se è giusto approfondire, se è giusto invece stare assolutamente tranquilli come il neurologo ipotizza e non fare alcun tipo di analisi aggiuntiva più specifica in quanto ad idea del neurologo troppo invasive data la situazione attuale che ha davanti.
Grazie a tutti e buona giornata e buon lavoro.