Amnesie e concentrazione
Buongiorno,
vorrei sottoporre a voi specialisti il caso.
Ho 45anni, sposato e da un paio d'anni libero professionista.
Dopo molti anni alle dipendenze ho deciso di mettermi in proprio, anche a causa di vicissitudini lavorative sgradevoli dovute sopratutto a come ho gestito il rapporto lavorativo con le proprietà. La difficoltà di far valere i miei diritti (anche economici) ha danneggiato questi rapporti.
Ma so peraltro che il tutto nasce dal rapporto con i miei genitori ai tempi in cui lavoravo insieme a loro. Dopo aver seriamente affrontato con loro i problemi del passato i rapporti sono ora più distesi.
Al momento attuale vivo con forte stress dovuto al lavoro che purtroppo non va assolutamente bene. Debiti e mancanza di prospettive si riflettono poi sulla vita di coppia, anche quella ormai 'scoppiata'.
Da più di un anno ho la sensazione strana che il mio corpo mi si rivolti contro, distorsioni a ginocchia e caviglie continue semplicemente scendendo 1 scalino, non digerisco neanche l'aria, impianto urogenitale con infiammazioni continue e mancanza di desiderio.
Ma i problemi che ho attualmente sono sopratutto dovuto a casi di blackout.
Mi spiego meglio con alcuni esempi: faccio una email e poi più tardi la rifaccio perchè mi sono dimenticato e per contro ricordo nomi e situazioni marginali e lontane; so che devo uscire al tale casello e tiro dritto per 80km! per poi accorgermene; vado in bicicletta e cado regolarmente facendomi male per cause assolutamente ridicole a seguito di reset mentali improvvisi. Sono solo alcuni esempi.
Aggiungo che per molto tempo ho faticato ad uscire di casa e curare la mia persona. I problemi mi fanno stare nel rifugio, cioè in casa ed odio (ed invidio)profondamente chi ce l'ha fatta e non ha problemi economici.
Ho molta cattiveria nei confronti di chi 'sta bene'. E questo a volte mi dispiace, ma la superbia mi fa dire sempre che 'no, non ho sbagliato'.
Ho capito però col tempo che tale modo di pensare è una difesa per la mie insicurezze.
Quando poi litigo con la moglie tendo a dire subito 'si, hai ragione tu' per fare in modo che finisca tutto subito, anche se so che non è così.
Aggiungo che la mia attività di libero professionista è stata un atto d'amore e di fiducia in me stesso, e mia moglie mi ha sostenuto ad oltranza anche nei momenti difficili. Ho dato tutto me stesso per questo lavoro, ma non è servito a nulla.
A seguito dell'ultima caduta con frattura sono stato ricoverato in ospedale ed ho visto cosa sia il dolore, tutto ciò ha cominciato a farmi vedere le cose in maniera leggermente diversa, ma la strada è tutta in salita.
Se dovessi fallire sarebbe una tragedia immane.
Inutile dire che negli ultimi 2 anni mi sono setito sempre più 'fallito', ed ora ormai sono ad un passo dal baratro.
Aggiungo che sono alto 178cm e peso ca.90kg, non fumo e non bevo, gli hobbies che mi fanno stare bene sono la bicicletta e la musica classica.
Che cosa mi devo aspettare?
Grazie.
vorrei sottoporre a voi specialisti il caso.
Ho 45anni, sposato e da un paio d'anni libero professionista.
Dopo molti anni alle dipendenze ho deciso di mettermi in proprio, anche a causa di vicissitudini lavorative sgradevoli dovute sopratutto a come ho gestito il rapporto lavorativo con le proprietà. La difficoltà di far valere i miei diritti (anche economici) ha danneggiato questi rapporti.
Ma so peraltro che il tutto nasce dal rapporto con i miei genitori ai tempi in cui lavoravo insieme a loro. Dopo aver seriamente affrontato con loro i problemi del passato i rapporti sono ora più distesi.
Al momento attuale vivo con forte stress dovuto al lavoro che purtroppo non va assolutamente bene. Debiti e mancanza di prospettive si riflettono poi sulla vita di coppia, anche quella ormai 'scoppiata'.
Da più di un anno ho la sensazione strana che il mio corpo mi si rivolti contro, distorsioni a ginocchia e caviglie continue semplicemente scendendo 1 scalino, non digerisco neanche l'aria, impianto urogenitale con infiammazioni continue e mancanza di desiderio.
Ma i problemi che ho attualmente sono sopratutto dovuto a casi di blackout.
Mi spiego meglio con alcuni esempi: faccio una email e poi più tardi la rifaccio perchè mi sono dimenticato e per contro ricordo nomi e situazioni marginali e lontane; so che devo uscire al tale casello e tiro dritto per 80km! per poi accorgermene; vado in bicicletta e cado regolarmente facendomi male per cause assolutamente ridicole a seguito di reset mentali improvvisi. Sono solo alcuni esempi.
Aggiungo che per molto tempo ho faticato ad uscire di casa e curare la mia persona. I problemi mi fanno stare nel rifugio, cioè in casa ed odio (ed invidio)profondamente chi ce l'ha fatta e non ha problemi economici.
Ho molta cattiveria nei confronti di chi 'sta bene'. E questo a volte mi dispiace, ma la superbia mi fa dire sempre che 'no, non ho sbagliato'.
Ho capito però col tempo che tale modo di pensare è una difesa per la mie insicurezze.
Quando poi litigo con la moglie tendo a dire subito 'si, hai ragione tu' per fare in modo che finisca tutto subito, anche se so che non è così.
Aggiungo che la mia attività di libero professionista è stata un atto d'amore e di fiducia in me stesso, e mia moglie mi ha sostenuto ad oltranza anche nei momenti difficili. Ho dato tutto me stesso per questo lavoro, ma non è servito a nulla.
A seguito dell'ultima caduta con frattura sono stato ricoverato in ospedale ed ho visto cosa sia il dolore, tutto ciò ha cominciato a farmi vedere le cose in maniera leggermente diversa, ma la strada è tutta in salita.
Se dovessi fallire sarebbe una tragedia immane.
Inutile dire che negli ultimi 2 anni mi sono setito sempre più 'fallito', ed ora ormai sono ad un passo dal baratro.
Aggiungo che sono alto 178cm e peso ca.90kg, non fumo e non bevo, gli hobbies che mi fanno stare bene sono la bicicletta e la musica classica.
Che cosa mi devo aspettare?
Grazie.
[#1]
Gentile Utente,
dalla Sua descrizione ritengo che non ci siano problemi neurologici propriamente detti per cui i sintomi descritti sembrerebbro di tipo psicologico, compresi i deficit di attenzione e di concentrazione che poi necessariamente si ripercuotono sulla memoria. L'ansia, eventuali note depressive potrebbero essere alla base di questa situazione che sembrerebbe reattiva alle vicissitudini nell'ambito lavorativo.
Pertanto Le consiglierei di affidarsi ad uno psicologo o ad uno psichiatra.
Potrebbe anche postare il consulto nelle due sezioni "Psicologia" e "Psichiatria" di questo sito.
Cordiali saluti ed auguri
dalla Sua descrizione ritengo che non ci siano problemi neurologici propriamente detti per cui i sintomi descritti sembrerebbro di tipo psicologico, compresi i deficit di attenzione e di concentrazione che poi necessariamente si ripercuotono sulla memoria. L'ansia, eventuali note depressive potrebbero essere alla base di questa situazione che sembrerebbe reattiva alle vicissitudini nell'ambito lavorativo.
Pertanto Le consiglierei di affidarsi ad uno psicologo o ad uno psichiatra.
Potrebbe anche postare il consulto nelle due sezioni "Psicologia" e "Psichiatria" di questo sito.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 08/08/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.