Terapia con keppra 500 post verosimile attacco epilettico
Salve, scrivo per mio padre di 75 anni.
Vi descrivo la situazione di mio padre.
- Nel 2005 è stato colpito da infarto e durante la degenza da un ictus con emiparesi sinistra.
Il tutto si è risolto abbastanza bene tanto che mio padre riusciva anche a guidare la macchina.
- Nel maggio 2011 è stato di nuovo colpito da un ictus che ha peggiorato la situazione, il braccio sinistro non lo muove piu ma riesce comunque a camminare aiutato dal tripode e da qualcuno al suo fianco.
- Gennaio 2012, durante la colazione mio padre cade a terra sbattendo la testa, al pronto soccorso ipotizzano una crisi epilettica dato che quando era a terra tremava e successivamente aveva una respirazione russante con perdita di coscienza per circa 30 minuti. Non gli è stata comunque somministrata nessuna terapia.
- 20 Luglio 2012, prima di alzarsi per la colazione sentiamo un rumore in camera ed era mio padre che era caduto dal letto, quando siamo arrivati non tremava ma aveva comunque quella respirazione russante con perdita di coscienza anche stavolta di 30 minuti.
Al pronto soccorso, dopo una visita col neurologo convengono per una crisi epilettica (dovuta probabilmente alla vasta area del cervello danneggiata dall'ictus) e gli prescrivono Keppra 500 mezza al mattino e mezza la sera per 7 giorni e successivamente 1 al mattino ed una la sera.
Dopo questa premessa arrivo ai miei dubbi:
- Da quando ha iniziato ad assumere questo farmaco mio padre è molto diverso, è sempre addormentato, si sente molto stanco e stamattina mi ha detto di avere dolori alle gambe ed alla schiena quando si alza dal letto.
Inoltre dovrei iniziare a dagli 1 compressa mattina e sera al posto della mezza che prende ora ed ho paura che tutti questi sintomi possano peggiorare. Come devo comportarmi ? C'è la possibilità che tra un po questi effetti collaterali tendano a diminuire?
- Visto che le crisi non sono cosi frequenti (2 in 6 mesi) è il caso di tenere una persona in questa condizione di astenia a tempo indeterminato?
Quello che mi chiedo è: la crisi in se per se può essere pericolosa per la vita di una persona nelle sue condizioni oppure il rischio maggiore è legato al fatto che possa cadere e farsi male?
- Ho notato che quando è in posizione supina tende ad avere delle apnee (almeno credo si chiamino cosi, i respiri son sempre piu lenti fino a quando non torna a fare un grande respiro). Ora ho cercato di alzare lo schienale del letto e sembra che queste apnee non le abbia piu.
E' possibile ci sia qualche relazione tra le apnee e le crisi epilettiche?
Vi ringrazio per l'attenzione e scusate per la lunghezza del messaggio.
Cordiali Saluti.
Vi descrivo la situazione di mio padre.
- Nel 2005 è stato colpito da infarto e durante la degenza da un ictus con emiparesi sinistra.
Il tutto si è risolto abbastanza bene tanto che mio padre riusciva anche a guidare la macchina.
- Nel maggio 2011 è stato di nuovo colpito da un ictus che ha peggiorato la situazione, il braccio sinistro non lo muove piu ma riesce comunque a camminare aiutato dal tripode e da qualcuno al suo fianco.
- Gennaio 2012, durante la colazione mio padre cade a terra sbattendo la testa, al pronto soccorso ipotizzano una crisi epilettica dato che quando era a terra tremava e successivamente aveva una respirazione russante con perdita di coscienza per circa 30 minuti. Non gli è stata comunque somministrata nessuna terapia.
- 20 Luglio 2012, prima di alzarsi per la colazione sentiamo un rumore in camera ed era mio padre che era caduto dal letto, quando siamo arrivati non tremava ma aveva comunque quella respirazione russante con perdita di coscienza anche stavolta di 30 minuti.
Al pronto soccorso, dopo una visita col neurologo convengono per una crisi epilettica (dovuta probabilmente alla vasta area del cervello danneggiata dall'ictus) e gli prescrivono Keppra 500 mezza al mattino e mezza la sera per 7 giorni e successivamente 1 al mattino ed una la sera.
Dopo questa premessa arrivo ai miei dubbi:
- Da quando ha iniziato ad assumere questo farmaco mio padre è molto diverso, è sempre addormentato, si sente molto stanco e stamattina mi ha detto di avere dolori alle gambe ed alla schiena quando si alza dal letto.
Inoltre dovrei iniziare a dagli 1 compressa mattina e sera al posto della mezza che prende ora ed ho paura che tutti questi sintomi possano peggiorare. Come devo comportarmi ? C'è la possibilità che tra un po questi effetti collaterali tendano a diminuire?
- Visto che le crisi non sono cosi frequenti (2 in 6 mesi) è il caso di tenere una persona in questa condizione di astenia a tempo indeterminato?
Quello che mi chiedo è: la crisi in se per se può essere pericolosa per la vita di una persona nelle sue condizioni oppure il rischio maggiore è legato al fatto che possa cadere e farsi male?
- Ho notato che quando è in posizione supina tende ad avere delle apnee (almeno credo si chiamino cosi, i respiri son sempre piu lenti fino a quando non torna a fare un grande respiro). Ora ho cercato di alzare lo schienale del letto e sembra che queste apnee non le abbia piu.
E' possibile ci sia qualche relazione tra le apnee e le crisi epilettiche?
Vi ringrazio per l'attenzione e scusate per la lunghezza del messaggio.
Cordiali Saluti.
[#1]
Gentile Utente,
la sintomatologia insorta dopo l'assunzione del keppra potrebbe essere correlata agli effetti collaterali del farmaco, infatti la sonnolenza e l'astenia sono degli effetti molto comuni a verificarsi. Anche i dolori muscolari non sono rari come effetto collaterale. In linea di massima tali effetti sono particolarmente evidenti nelle prime settimane di terapia per poi tendere gradulamente a regredire. Se ciò non avvenisse dovrebbe rivolgersi al neurologo che segue Suo padre per un'eventuale sostituzione del farmaco.
Generalmente non c'è una correlazione diretta tra epilessia e disturbi della respirazione ( questo nei periodi intercritici perchè durante la crisi questa può causare probemi della respirazione), per quest'ultimo problema ne parli col medico curante.
La necessità di una terapia antiepilettica è data da entrambe le situazioni che Lei menziona, cioè evitare le cadute ed eventuali danni al cervello che una crisi epilettica potrebbe comportare.
Cordiali saluti ed auguri
la sintomatologia insorta dopo l'assunzione del keppra potrebbe essere correlata agli effetti collaterali del farmaco, infatti la sonnolenza e l'astenia sono degli effetti molto comuni a verificarsi. Anche i dolori muscolari non sono rari come effetto collaterale. In linea di massima tali effetti sono particolarmente evidenti nelle prime settimane di terapia per poi tendere gradulamente a regredire. Se ciò non avvenisse dovrebbe rivolgersi al neurologo che segue Suo padre per un'eventuale sostituzione del farmaco.
Generalmente non c'è una correlazione diretta tra epilessia e disturbi della respirazione ( questo nei periodi intercritici perchè durante la crisi questa può causare probemi della respirazione), per quest'ultimo problema ne parli col medico curante.
La necessità di una terapia antiepilettica è data da entrambe le situazioni che Lei menziona, cioè evitare le cadute ed eventuali danni al cervello che una crisi epilettica potrebbe comportare.
Cordiali saluti ed auguri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
La ringrazio Dott. Ferraloro.
Un'ultima cosa poi non la disturbo piu dottore.
Sul foglietto illustrativo del Keppra c'è scritto che:
"Quando inizierà a prendere Keppra per la prima volta, il medico le prescriverà una dose più bassa per 2 settimane prima di darle la dose tipica più bassa."
Come detto in precedenza mio padre ora prende mezza compressa di keppra 500 al mattino e mezza la sera.
Il neurologo ha detto di portare la terapia ad 1 compressa di keppra 500 al mattino ed alla sera dopo 1 sola settimana (domani dovrei alzare la dose praticamente).
Visto che al momento i sintomi di sonnolenza ed astenia sono molto marcati non è il caso di aspettare le 2 settimane come indicato dal foglietto illustrativo prima di aumentare il dosaggio?
In ogni caso ho prenotato una visita con il neurologo per il 21 Agosto come consigliatoci al pronto soccorso il giorno dell'evento epilettico, presumo per valutare l'efficacia della terapia.
Cordiali Saluti.
Un'ultima cosa poi non la disturbo piu dottore.
Sul foglietto illustrativo del Keppra c'è scritto che:
"Quando inizierà a prendere Keppra per la prima volta, il medico le prescriverà una dose più bassa per 2 settimane prima di darle la dose tipica più bassa."
Come detto in precedenza mio padre ora prende mezza compressa di keppra 500 al mattino e mezza la sera.
Il neurologo ha detto di portare la terapia ad 1 compressa di keppra 500 al mattino ed alla sera dopo 1 sola settimana (domani dovrei alzare la dose praticamente).
Visto che al momento i sintomi di sonnolenza ed astenia sono molto marcati non è il caso di aspettare le 2 settimane come indicato dal foglietto illustrativo prima di aumentare il dosaggio?
In ogni caso ho prenotato una visita con il neurologo per il 21 Agosto come consigliatoci al pronto soccorso il giorno dell'evento epilettico, presumo per valutare l'efficacia della terapia.
Cordiali Saluti.
[#3]
Gentile Utente,
ciò che è scritto nel foglietto illustrativo di un farmaco si riferisce ad una situazione clinica standardizzata che ovviamente non può tenere conto delle individualità cliniche del singolo paziente. Pertanto dovrebbe attenersi alle indicazioni del neurologo. Se è in grado di contattarlo, anche telefonicamente, potrebbe prospettare il problema direttamente. Noi on line non possiamo modificare terapie o dosaggi prescritti dal medico.
Cordialmente
ciò che è scritto nel foglietto illustrativo di un farmaco si riferisce ad una situazione clinica standardizzata che ovviamente non può tenere conto delle individualità cliniche del singolo paziente. Pertanto dovrebbe attenersi alle indicazioni del neurologo. Se è in grado di contattarlo, anche telefonicamente, potrebbe prospettare il problema direttamente. Noi on line non possiamo modificare terapie o dosaggi prescritti dal medico.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.8k visite dal 28/07/2012.
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