Cervicalgia e sensazione di instabilità

Buongiorno, circa 1 anno e mezzo fa a causa di una fortissima influenza con vari giorni di febbre a 40, alzandomi di notte sono svenuta in bagno sbattendo fortemente la testa all'indietro e provocandomi una ferita lacero-contusa di alcuni centimetri. Portata in ospedale mi venivano fatti tutti gli accertamenti neurologici, cardiologici e strumentali, compresa la TAC cranica. Tutti gli esami risultati risultavano negativi e dopo una notte in osservazione sono stata mandata a casa con una diagnosi di episodio vasovagale causato da febbre alta e influenza. Il problema che permaneva in seguito era quello di forti dolori al collo, forse per la botta presa, con senso di instabilità e giramenti di testa quando giravo il collo. Mi sono recata da un ortopedico che mi ha indirizzato a una RMN cervicale che evidenziava due minime protrusioni discali che improntavano leggermente il sacco durale e diffusi segni di uncoartrosi con spazi discali conservati. Midollo di normale ampiezza e morfologia. Non zone di alterato segnale.Mi prescrisse trazioni, rieducazione vertebrale e tens. Dopo due mesi di terapia la situazione era nettamente migliorata. Ora, a distanza di molti mesi, il dolore al collo è tornato e anche il senso di instabilità (non vertigini). A questo punto leggendo alcuni documenti sulla sindrome di Arnold Chiari ho visto che alcuni miei sintomi potrebbero corrispondere. Allora vi chiedo: una TAC e una RNM cervicale avrebbero dovuto evidenziare il problema o è necessaria una RMN encefalo per diagnosticare un'eventuale aomalia AC?. Mi suggerite una visita neurologica o il problema rimane di pertinenza ortopedica? Grazie mille per l'attenzione.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 76.7k 2.4k
Gentile Utente,

per la diagnosi di anomalia di Chiari è necessaria una RM encefalica. Come mai Le è venuta in mente proprio questa? Statisticamente, nel Suo caso, è più frequente che il problema sia di origine cervicale o post-traumatico, considerata la storia clinica descritta. Anche il fisiatra potrebbe essere una figura professionale di riferimento.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro