Pudendopatia
dopo che per circa un anno e mezzo mi hanno detto che soffrivo di prostatite, un ottimo andrologo mi ha tolto ogni dubbio dicendo che la mia prostata ad esami accurati di laboratorio e ad esame digitale è assolutamente nella norma, e che si tratta di una pudendopatia. i sintomi che provo sono i seguenti: difficoltà a stare seduto, impossibilità di portare jeans e pantaloni appena aderenti, al momento dell'eccitazione avverto delle piccole scosse nell'area sacrale e c'è un movimento muscolare insolito a livello anale, dolore sottoforma di indolenzimento sotto i glutei quindi anche sulla parte di dietro della coscia, fastidio subscrotale. premesso che mi sono da poco operato di prolasso anteriore, sto seguendo una terapia a base di xeristar 80 mg, datami dall'andrologo d'accordo con leurofisiologo dopo che mi è stata praticata elettromiografia basale che non ha evidenziato attività patologica.
i disturbi anche se si sono attenuati restano: non esistono altre terapie?mi consigliate di consultare anche un neurologo? sarebbe corretto fare altri esami per capire quali altre terapie si possono utilizzare?le nevralgie del pudendo sono croniche?
scusate il numero di dokande ma dopo due anni vorrei vederci chiaro
Cordiali saluti
i disturbi anche se si sono attenuati restano: non esistono altre terapie?mi consigliate di consultare anche un neurologo? sarebbe corretto fare altri esami per capire quali altre terapie si possono utilizzare?le nevralgie del pudendo sono croniche?
scusate il numero di dokande ma dopo due anni vorrei vederci chiaro
Cordiali saluti
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Neurologo, Urologo, Neurofisiopatologo
Buongiorno,
i sintomi che lei descrive sono suggestivi di una sofferenza del nervo pudendo, tuttavia per la certezza diagnostica e di conseguenza per poter impostare un corretto iter terapeutico è necessario studiare in modo completo la funzione dei nervi Pudendo.
L'unica indagine diagnostica che può definire una neuropatia del Pudendo, ovvero permettere una diagnosi differenziale, è lo studio neurofisiologico pelvi-perineale (EMG, potenziali evocati sacrali, riflessi sacrali, conduzione terminale dei nervi Pudendo, test neurovegetativi).
In base al risultato di questi test, e alla visita neurologica pelvi-perineale, si potrà valutare l'opportunità di trattare il sintomo (farmacologicamente o attraverso una terapia conservativa/rieducativa) e la causa della neuropatia.
cordiali saluti
i sintomi che lei descrive sono suggestivi di una sofferenza del nervo pudendo, tuttavia per la certezza diagnostica e di conseguenza per poter impostare un corretto iter terapeutico è necessario studiare in modo completo la funzione dei nervi Pudendo.
L'unica indagine diagnostica che può definire una neuropatia del Pudendo, ovvero permettere una diagnosi differenziale, è lo studio neurofisiologico pelvi-perineale (EMG, potenziali evocati sacrali, riflessi sacrali, conduzione terminale dei nervi Pudendo, test neurovegetativi).
In base al risultato di questi test, e alla visita neurologica pelvi-perineale, si potrà valutare l'opportunità di trattare il sintomo (farmacologicamente o attraverso una terapia conservativa/rieducativa) e la causa della neuropatia.
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 06/07/2012.
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