Sonnambulismo o delirio da febbre
Buonasera, vorrei chiedere un consiglio riguardo a un episodio successo la scorsa settimana a mia figlia quindicenne. Eravamo al mare e le erano venute le mestruazioni la sera prima, peraltro molto scarse, accusava mal di pancia e così verso le 12.00 ci siamo avviate verso casa, ha iniziato a dire che le girava la testa e subito dopo che non vedeva tanto bene, così l'ho fatta sdraiare all'ombra e le ho alzato le gambe, pensando a un calo di pressione dovuto al caldo. Non ha perso i sensi perchè alle mie domande continuava a rispondere, ha bevuto un po' d'acqua e ha mangiato una caramella, però vedeva nero. Quando si è ripresa siamo andate a casa e ha mangiato pochissimo perchè aveva mal di stomaco. E' andata a riposare e al risveglio aveva 39° di febbre e mal di testa. Le abbiamo dato la tachipirina pensando che avesse preso una forma virale, dato che la stessa cosa era successa due giorni prima la fratellino, mezza giornata di febbre senza sintomi particolari e tutto finito. La cosa strana è successa la notte quando dopo che le era tornata la febbre sopra 38° e continuava ad avere mal di testa le abbiamo dato di nuovo la tachipirina e si è messa a dormire. All'improvviso dopo due ore che dormiva si è seduta sul letto respirando in modo veloce, ma non in affanno, e ha iniziato a urlare che stava male, non respirava bene e non si sentiva più la testa, ci ha anche chiesto di chiamare qualcuno, ma sinceramente mi sembrava che avesse lo sguardo vitreo come quando le capitano episodi di sonnambulismo, anche se lei continuava a ripetere che era sveglia. Le abbiamo misurato la febbre che era scesa intorno a 37° e si è riaddormentata. Dopo 3 o quattro ore si è alzata è andata in bagno e ha ricominciato a dire di non respirare bene, l'abbiamo svegliata tranquillizzata e abbiamo cercato di capire se era stato sonnambulismo o no in quanto ne soffre ogni tanto da quando aveva 5 anni, soprattutto in periodi di forte stress o di paura. Ma sinceramente non siamo riusciti a capire perchè qualcosa ricordava ad esempio gli urli della notte e la paura di non respirare del primo episodio, mentre del secondo non ricordava niente, si è svegliata che era seduta sulla sedia e io e il padre le stavamo dicendo che andava tutto bene.
Mi è rimasto il dubbio era sonnambula o aveva delirio da febbre anche se la febbre era scesa?
Grazie mille per la Vostra attenzione
Mi è rimasto il dubbio era sonnambula o aveva delirio da febbre anche se la febbre era scesa?
Grazie mille per la Vostra attenzione
[#1]
Gentile utente,
non sono né psicologo, né neurologo, solo psichiatra. Mi permetto comunque di risponderLe, visto che attende la risposta da più giorni; forse il mio parere non sarà l'unico.
Viste le circostanze climatiche (stagione calda, il mezzodì al mare), non escludo che i sintomi iniziali potevano essere dovuti ad un colpo di calore (che può accompagnarsi con l'elevazione della temperatura corporea anche notevole, e può accompagnarsi anche da alterazione dello stato generale compresi i sintomi gastro-intestinali, ed anche della vista). Dunque, bisognerebbe prestare attenzione a non esporrsi al sole in tale orario e di mantenere un consumo ottimale d'acqua (anche per quanto riguarda il fratellino), a prescindere degli altri fattori, ai quali accenno ora in seguito.
La febbre può comportare alterazioni del ciclo sonno veglia, alterazioni emotive e comportamentali (ad esempio, uno stato confusionale su base febbrile). Se i sintomi (la febbre, soprattutto se oscillante, sintomi gastro-intestinali) sono persistiti, non scarterei una malattia infettiva (vista la temperatura e le sue oscillazioni, non sarebbe necessariamente virale), e farei vedere la Sua figlia al medico pediatra o al medico di ambulatorio medico o di pronto soccorso più vicini, se siete lontano da casa. Il fratellino, se è più giovane, vista la maggiore vivacità e prontezza del sistema immunitario nei bambini, poteva aver superato l'ipotetica infezione più in fretta, ma portate tutti e due. Se nel frattempo tali sintomi si sono scomparsi e l'allarme è rientrato, tanto è meglio.
La fase mestruale può essere accompagnata dai sintomi sia fisici che psichici. La perdita del sangue mestruale, accanto alla possibile relativa disidratazione legata alle condizioni climatiche poteva comportare anche un calo di pressione. Gli accorgimenti che avete messo in atto in primo momento sono stati corretti. Ma le mestruazioni, e soprattutto la prima esperienza di queste, possono associarsi anche alle reazioni psichiche (sia a causa del vissuto soggettivo, sia per cause ormonali) e potevano esacerbare la tendenza (che Lei descrive come abituale) della Sua figlia ai disturbi del sonno.
Gli ultimi episodi che Lei descrive non sono però tipici di "sonnambulismo", ma forse di più della sintomatologia simil- attacco di panico o di terrore nel sonno. Sarebbe importante sapere come si manifestavano gli episodi precedenti (che Lei descrive come "sonnambulismo") e se tale diagnosi è stata fatta da un neuropsichiatra infantile oppure è la vostra diagnosi (?).
Inoltre, è da tenere presente che sia la febbre, che il periodo delle mestruazioni possono favorire anche gli stati di natura epilettica (che non sempre si manifestano con le convulsioni). Possono farne pensare lo sguardo "vitreo", i disturbi del respiro, negli stati epilettici è possibile sperimentare anche le alterazioni degli organi di senso (e si può avere sensazioni, visive, tattili, di dolore o di equilibrio o/e dell'altro tipo che possono spaventare la persona ammallata). Il resto dei sintomi non è tipico, e comunque parlo solo di un'ipotesi (in internet non si fa la diagnosi). Resta comunque il fatto che il periodo conseguente alla fase mestruale è più a rischio dei fenomeni epilettici.
Vi consiglierei, anche se il periodo critco è passato, di fare una visita da neuropsichiatra infantile, esponendo a lui la storia, il quadro e, magari, le suddette ipotesi, e di fare quelli accertamenti che vi saranno indicati.
non sono né psicologo, né neurologo, solo psichiatra. Mi permetto comunque di risponderLe, visto che attende la risposta da più giorni; forse il mio parere non sarà l'unico.
Viste le circostanze climatiche (stagione calda, il mezzodì al mare), non escludo che i sintomi iniziali potevano essere dovuti ad un colpo di calore (che può accompagnarsi con l'elevazione della temperatura corporea anche notevole, e può accompagnarsi anche da alterazione dello stato generale compresi i sintomi gastro-intestinali, ed anche della vista). Dunque, bisognerebbe prestare attenzione a non esporrsi al sole in tale orario e di mantenere un consumo ottimale d'acqua (anche per quanto riguarda il fratellino), a prescindere degli altri fattori, ai quali accenno ora in seguito.
La febbre può comportare alterazioni del ciclo sonno veglia, alterazioni emotive e comportamentali (ad esempio, uno stato confusionale su base febbrile). Se i sintomi (la febbre, soprattutto se oscillante, sintomi gastro-intestinali) sono persistiti, non scarterei una malattia infettiva (vista la temperatura e le sue oscillazioni, non sarebbe necessariamente virale), e farei vedere la Sua figlia al medico pediatra o al medico di ambulatorio medico o di pronto soccorso più vicini, se siete lontano da casa. Il fratellino, se è più giovane, vista la maggiore vivacità e prontezza del sistema immunitario nei bambini, poteva aver superato l'ipotetica infezione più in fretta, ma portate tutti e due. Se nel frattempo tali sintomi si sono scomparsi e l'allarme è rientrato, tanto è meglio.
La fase mestruale può essere accompagnata dai sintomi sia fisici che psichici. La perdita del sangue mestruale, accanto alla possibile relativa disidratazione legata alle condizioni climatiche poteva comportare anche un calo di pressione. Gli accorgimenti che avete messo in atto in primo momento sono stati corretti. Ma le mestruazioni, e soprattutto la prima esperienza di queste, possono associarsi anche alle reazioni psichiche (sia a causa del vissuto soggettivo, sia per cause ormonali) e potevano esacerbare la tendenza (che Lei descrive come abituale) della Sua figlia ai disturbi del sonno.
Gli ultimi episodi che Lei descrive non sono però tipici di "sonnambulismo", ma forse di più della sintomatologia simil- attacco di panico o di terrore nel sonno. Sarebbe importante sapere come si manifestavano gli episodi precedenti (che Lei descrive come "sonnambulismo") e se tale diagnosi è stata fatta da un neuropsichiatra infantile oppure è la vostra diagnosi (?).
Inoltre, è da tenere presente che sia la febbre, che il periodo delle mestruazioni possono favorire anche gli stati di natura epilettica (che non sempre si manifestano con le convulsioni). Possono farne pensare lo sguardo "vitreo", i disturbi del respiro, negli stati epilettici è possibile sperimentare anche le alterazioni degli organi di senso (e si può avere sensazioni, visive, tattili, di dolore o di equilibrio o/e dell'altro tipo che possono spaventare la persona ammallata). Il resto dei sintomi non è tipico, e comunque parlo solo di un'ipotesi (in internet non si fa la diagnosi). Resta comunque il fatto che il periodo conseguente alla fase mestruale è più a rischio dei fenomeni epilettici.
Vi consiglierei, anche se il periodo critco è passato, di fare una visita da neuropsichiatra infantile, esponendo a lui la storia, il quadro e, magari, le suddette ipotesi, e di fare quelli accertamenti che vi saranno indicati.
Dr. Alex Aleksey Gukov
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio infinitamete per la Sua gentile risposta. Volevo precisare che nel frattempo siamo rientrati a casa e i sintomi che erano già scomparsi dopo 24 ore, sia la febbre, sia il distubo gastrointestinale, non si sono ripresentati e sono passate 2 settimane. La diagnosi di sonnambulismo è stata fatta da una psicologa quando la bambina aveva 6 anni. Gli episodi di sonnambulismo precedenti si sono manifestati con un girovagare per la casa e discorsi senza senso,oppure parlando seduta sul letto, e al mattino non ricordava assolutamente niente, anche se negli ultimi episodi (2 o 3 negli ultimi 3 anni, perlopiù in momenti in cui ci sono stati seri problemi di salute per persone a lei care) al mattino si ricorda qualcosa, ad esempio l'essersi trovata in camera nostra. Lo sguardo che io ho definito vitreo non so se posso chiamarlo proprio così, in quanto si vede che non è lo stesso sguardo che ha quando è sveglia ma nemmeno lo sguardo di quando ha sonno. Infine Le volevo precisare che il giorno dopo quando si è sentita meglio anche fisicamente ci ha detto che nel momento che si è sentita svenire si è spaventata tantissimo e si è sentita in imbarazzo perchè diverse persone ci hanno chiesto se avevamo bisogno di aiuto. Certo non mancherò di fare una chiaccherata con il nostro pediatra, anche se pensavo di portarla ad un centro del sonno.
Grazie ancora per la Sua cortesia.
Grazie ancora per la Sua cortesia.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 33.2k visite dal 04/07/2012.
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