Tremore essenziale
Gentile dottore,
a mia mamma è stato diagnosticato il tremore essenziale. Soffriva della stessa patologia sua mamma e ne soffre sua sorella. Assume "Inderal" 40 mg, una compressa al giorno. Finora la cura è stata abbastanza efficace ma le ha portato non pochi effetti collaterali, in alcuni momenti anche abbastanza importanti. Ultimamente, inoltre, il farmaco sembra non portarle più giovamento come prima. Le chiedo, esiste un altro farmaco per la sua patologia, magari con un principio attivo diverso? Esiste una cura alternativa? Grazie infinite.
a mia mamma è stato diagnosticato il tremore essenziale. Soffriva della stessa patologia sua mamma e ne soffre sua sorella. Assume "Inderal" 40 mg, una compressa al giorno. Finora la cura è stata abbastanza efficace ma le ha portato non pochi effetti collaterali, in alcuni momenti anche abbastanza importanti. Ultimamente, inoltre, il farmaco sembra non portarle più giovamento come prima. Le chiedo, esiste un altro farmaco per la sua patologia, magari con un principio attivo diverso? Esiste una cura alternativa? Grazie infinite.
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Gentile Utente,
per il tremore essenziale oltre ai betabloccanti (inderal, per es.) che Sua mamma già assume esistono altre molecole da potere utilizzare. Ovviamente deve essere lo specialista che cura la Signora a dovere sostituire il farmaco qualora lo ritenesse opportuno. Una valida alternativa al betabloccante è il primidone.
A volte, se i predetti singoli farmaci non sono efficaci si può anche provare l'associazione dei due.
In ogni caso deve essere lo specialista a valutare il rapporto rischio-beneficio delle varie terapie.
Cordiali saluti
per il tremore essenziale oltre ai betabloccanti (inderal, per es.) che Sua mamma già assume esistono altre molecole da potere utilizzare. Ovviamente deve essere lo specialista che cura la Signora a dovere sostituire il farmaco qualora lo ritenesse opportuno. Una valida alternativa al betabloccante è il primidone.
A volte, se i predetti singoli farmaci non sono efficaci si può anche provare l'associazione dei due.
In ogni caso deve essere lo specialista a valutare il rapporto rischio-beneficio delle varie terapie.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.4k visite dal 24/06/2012.
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