Possibile ictus
Buonasera,
mio padre di 76 anni Domenica a casa mia per mezz'ora mi chiedeva sempre la stessa cosa e non capiva la mia risposta. Poi é tornato normale. Lunedí notte alle 04:00 AM ha svegliato mia mamma dicendo di sentirsi molto male. Alle 05:00 AM mi ha chiamato al cellulare ed ha incominciato a dire parole senza senso ed a non capire cosa gli stavo dicendo.
Nel frattempo si era vestito, preso i sacchetti della spesa e voleva uscire per fare la spesa ma mia mamma é riuscita a bloccarlo anche se si é fatta male al braccio.Abbiamo chiamato il PS, sono venuti ma lui non era collaborativo. É arrivata un medico e sono riusciti a portarlo via. Una volta al PS (07:15 AM) dopo 3 ore mi hanno detto che possibilmente é stato un ictus, dopo la TAC, dopo ho saputo che aveva avuto 3 crisi epilettiche. Ricoverato inizialmente nel reparto Acuti, il giorno dopo (Martedí) e stato portato in Neurologia. Mio padre é afasico, non si rende conto di esserlo e pensa di stare bene. Si lava, mangia, vá in bagno, si é preso un caffé ad una macchinetta inserendo i 50 cents richiesti e scelto la bevanda di proprio gusto. Ho scritto una parola per fargli capire dove eravamo ed l'ha pronunciata con una doppia consonante in meno. Ha provato ad andarsene dopo essersi vestito ma siamo riusciti a bloccarlo (anche con la forza) perché necessita di cure. In questi giorni hanno fatto solo esami del sangue, elettroencefalogramma. Siamo a venerdí e non hanno fatto una RSM. Ovvero oggi l'hanno sedato perché é molto violento e forzuto e non collaborativo ma poco prima si é rotto il macchinario. Forse sapremo Lunedí di cosa si tratta (Ictus? Tumore). Tutto quello che só e che con la TAC hanno trovato una massa sul lato sinistro. Mi hanno detto che hanno iniziato la cura con acido-acetisalicilico e un farmaco antiepilettico che lo calma anche. La mia domanda oltre a chiederle cosa potrebbe avere (anche senza RSM ma solo tramite le informazioni che le stó dando..se possibile) e se la cura é corretta senza sapere cosa ha, é: quando mio padre ci ha visto l'altro ieri si é vestito e voleva che lo portassimo via, diventando violento anche contro i medici e ci siamo dovuti allontanare sotto consiglio medico. Adesso é giusto che nessuno si faccia vedere e lo lascia solo, sopratutto Sabato e Domenica? Quando ci ha visto ci ha riconosciuti e si é messo a piangere e abbracciarci, io da allora prendo il Lexotan perché é stata una scena struggente, lasciarlo lí...ha anche urlato che si sarebbe ucciso, alcune parole le dice bene, i nomi pure, ma parla inventandosi parole e ripetendole diverse volte (esempio: paralapala e paralapala la la oppure "sono un libertario, libertario, libertario). La mia famiglia, tra cui mia mamma sotto cura ormonale dopo un brutto cancro al seno, curato con chemio e radio e 3 mesi fá col bacino rotto. La prego di darci un consiglio, perché vorremmo tenergli compagnia mentre adesso é da solo con la sua malattia. Grazie di cuore.
mio padre di 76 anni Domenica a casa mia per mezz'ora mi chiedeva sempre la stessa cosa e non capiva la mia risposta. Poi é tornato normale. Lunedí notte alle 04:00 AM ha svegliato mia mamma dicendo di sentirsi molto male. Alle 05:00 AM mi ha chiamato al cellulare ed ha incominciato a dire parole senza senso ed a non capire cosa gli stavo dicendo.
Nel frattempo si era vestito, preso i sacchetti della spesa e voleva uscire per fare la spesa ma mia mamma é riuscita a bloccarlo anche se si é fatta male al braccio.Abbiamo chiamato il PS, sono venuti ma lui non era collaborativo. É arrivata un medico e sono riusciti a portarlo via. Una volta al PS (07:15 AM) dopo 3 ore mi hanno detto che possibilmente é stato un ictus, dopo la TAC, dopo ho saputo che aveva avuto 3 crisi epilettiche. Ricoverato inizialmente nel reparto Acuti, il giorno dopo (Martedí) e stato portato in Neurologia. Mio padre é afasico, non si rende conto di esserlo e pensa di stare bene. Si lava, mangia, vá in bagno, si é preso un caffé ad una macchinetta inserendo i 50 cents richiesti e scelto la bevanda di proprio gusto. Ho scritto una parola per fargli capire dove eravamo ed l'ha pronunciata con una doppia consonante in meno. Ha provato ad andarsene dopo essersi vestito ma siamo riusciti a bloccarlo (anche con la forza) perché necessita di cure. In questi giorni hanno fatto solo esami del sangue, elettroencefalogramma. Siamo a venerdí e non hanno fatto una RSM. Ovvero oggi l'hanno sedato perché é molto violento e forzuto e non collaborativo ma poco prima si é rotto il macchinario. Forse sapremo Lunedí di cosa si tratta (Ictus? Tumore). Tutto quello che só e che con la TAC hanno trovato una massa sul lato sinistro. Mi hanno detto che hanno iniziato la cura con acido-acetisalicilico e un farmaco antiepilettico che lo calma anche. La mia domanda oltre a chiederle cosa potrebbe avere (anche senza RSM ma solo tramite le informazioni che le stó dando..se possibile) e se la cura é corretta senza sapere cosa ha, é: quando mio padre ci ha visto l'altro ieri si é vestito e voleva che lo portassimo via, diventando violento anche contro i medici e ci siamo dovuti allontanare sotto consiglio medico. Adesso é giusto che nessuno si faccia vedere e lo lascia solo, sopratutto Sabato e Domenica? Quando ci ha visto ci ha riconosciuti e si é messo a piangere e abbracciarci, io da allora prendo il Lexotan perché é stata una scena struggente, lasciarlo lí...ha anche urlato che si sarebbe ucciso, alcune parole le dice bene, i nomi pure, ma parla inventandosi parole e ripetendole diverse volte (esempio: paralapala e paralapala la la oppure "sono un libertario, libertario, libertario). La mia famiglia, tra cui mia mamma sotto cura ormonale dopo un brutto cancro al seno, curato con chemio e radio e 3 mesi fá col bacino rotto. La prego di darci un consiglio, perché vorremmo tenergli compagnia mentre adesso é da solo con la sua malattia. Grazie di cuore.
[#1]
Gentile Utente,
fare una diagnosi al buio è veramente impossibile. La "massa" che è stata vista alla TC, in base alla terapia indicata (ac. acetilsalicilico), sarebbe stata interpretata come ischemica. In ogni caso occorre fare un esame neurologico accurato e visionare la TC per darLe un parere attendibile.
L'afasia è ampiamente giustificata dal lato colpito dell'encefalo, il sinistro.
Mi pare che l'agitazione psicomotoria sia regredita e che adesso Suo padre sia più tranquillo. Comunque anche un'eventuale terapia blandamente sedativa potrebbe essergli utile.
Capisco perfettamente il vostro stato d'animo e il forte disagio che state attraversando.
Vi consiglierei di parlarne con i medici che seguono papà sull'opportunità della vostra presenza, magari alternandovi.
Cordiali saluti ed auguri sinceri
fare una diagnosi al buio è veramente impossibile. La "massa" che è stata vista alla TC, in base alla terapia indicata (ac. acetilsalicilico), sarebbe stata interpretata come ischemica. In ogni caso occorre fare un esame neurologico accurato e visionare la TC per darLe un parere attendibile.
L'afasia è ampiamente giustificata dal lato colpito dell'encefalo, il sinistro.
Mi pare che l'agitazione psicomotoria sia regredita e che adesso Suo padre sia più tranquillo. Comunque anche un'eventuale terapia blandamente sedativa potrebbe essergli utile.
Capisco perfettamente il vostro stato d'animo e il forte disagio che state attraversando.
Vi consiglierei di parlarne con i medici che seguono papà sull'opportunità della vostra presenza, magari alternandovi.
Cordiali saluti ed auguri sinceri
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Utente
Grazie Dottore per la risposta solerte. Non ho scritto prima (per motivi di spazio) la storia di mia padre: ipertensivo prende un diuretico, operato di glaucoma 5 anni fá ed ernia inguinale 2 anni fá. Come persona é sempre stato attivissimo. A casa sua faceva tutto lui, dalla spesa, al pagamento delle utenze, lasciava mio figlio di 4 anni all'asilo, l'andava a prendere lui e gli faceva da baby-sitter oltre ad altre mille cose. Dormiva poco, andava a letto all'una e mezza, guardando la TV fino a quell'ora e si svegliava alle 06:00\07:00 di mattina. Ultimamente accusava dolori alla nuca ed io gli dicevo che sicuramente si trattava di cervicale. Fino a 2 gg. prima, mi aveva chiesto di cercare su Internet se poteva essere un tumore. Non só se ci sia attinenza. Io sinceramente, dati i trascorsi di pressione alta, spero si tratti di Ictus e non di tumore. La cosa che mi lascia perplesso é il fatto che forse riesce a leggere (ed a pronunciare ció che legge) ma non riesce a parlare\capire mentre lui é convinto di sí. Come posso fargli capire che deve rimanere in ospedale per curarsi? Provo a scriverglielo? É giusto che gli faccio capire che ha un brutto male o potrebbe deprimerlo\farlo peggiorare (sempre se lo capisce)? Mi scusi ma non só piú cosa fare e come darmi pace, anche perché mi sento in colpa di non aver capito giá Domenica che c'era qualcosa di strano e se lo portavo presso una stroke unit (ho letto tutto questo solo dopo, non sapevo neanche cosa fosse un Ictus) avrebbero potuto fare subito una RSM e dargli dei farmaci che avrebbero potuto evitare tutto ció (sempre se si tratta di Ictus).
Grazie ancora e buona notte (adesso prenderó la mia dose di Lexotan).
Grazie ancora e buona notte (adesso prenderó la mia dose di Lexotan).
[#3]
Gentile Utente,
mi sembra altamente inopportuno dire a Suo padre che ha un "brutto male", anche perchè non è detto che sia così, anzi dai pochi elementi a disposizione l'ipotesi più probabile, allo stato attuale, è quella vascolare acuta.
Non si senta assolutamente in colpa perchè quasi sicuramente, al P.S., avrebbero fatto una TC (esame di prima scelta in caso di sospetto ictus) in cui quasi sicuramente non sarebbe emerso niente.
Cordialmente
mi sembra altamente inopportuno dire a Suo padre che ha un "brutto male", anche perchè non è detto che sia così, anzi dai pochi elementi a disposizione l'ipotesi più probabile, allo stato attuale, è quella vascolare acuta.
Non si senta assolutamente in colpa perchè quasi sicuramente, al P.S., avrebbero fatto una TC (esame di prima scelta in caso di sospetto ictus) in cui quasi sicuramente non sarebbe emerso niente.
Cordialmente
[#4]
Utente
Grazie ancora per la risposta "umana" (e ne ho vista poca di umanitá in alcuni dottori, sopratutto quelli giovani....purtroppo devo dirlo....) e per il rincuoramento.
Spero di poterle dare delle notizie positive. Cmq quasi sicuramente oggi andró a trovarlo perché penso abbia bisogno dopo tutti questi giorni di vedere delle facce famigliari.
Grazie ancora e buona giornata.
Spero di poterle dare delle notizie positive. Cmq quasi sicuramente oggi andró a trovarlo perché penso abbia bisogno dopo tutti questi giorni di vedere delle facce famigliari.
Grazie ancora e buona giornata.
[#6]
Utente
Buonasera,
ieri (sabato) era piú tranquillo ma mi faceva capire che voleva andarsene via ma sono riuscito a fargli capire che doveva stare ancora qualche giorno. Oggi invece inizialmente era nervoso (ho visto da lontano una guardia accanto alla sua porta) le infermiere mi hanno consigliato di non farmi vedere. Appena é arrivata la cena si é tranquillizato ed ho aspettato che finisse di mangiare prima di farmi vedere. Purtroppo penso che la situazione sia peggiorata, nel senso che ho visto fargli cose che prima non faceva: scambiare oggetti per altri. Prima ha provato a scrivere con un adesivo per dentiera e poi con uno spazzolino. Quando gli ho dato una penna mi ha fatto scrivere ancora dei numeri come il giorno prima (lui pensava numeri di telefono perché al terzo numero aveva posto una barra come se capiva fosse un prefisso) ma erano numeri inventati e letti male (naturalmente). Questi numeri per lui erano quelli di casa (accanto era riuscito a scrivere casa casa in un uno e casa in un altro. Voleva che gli dessi un cellulare ma gli ho fatto capire che non l'avevo. Allora a provato dapprima ad usare nuovamente l'adesivo (pigiando con le dita su di esso come a comporre il numero) e poi vedendo che non "rispondeva" ha cercato nel mio marsupio, ha trovato le mie chiavi di casa ed ha provato ad usare una di queste come cellulare. Poi non voleva che non me ne andassi e diceva che domani se ne sarebbe andato, poi quando un infermiera ha provato a somministrargli una pillola, lui non l'ha voluta, l'ha guardata male e mi ha detto che ce ne dovevamo andare subito (a modo suo naturalmente) a quel punto ho dovuto chiedere di chiamare di nuovo le guardie e quando era completamente vestito ha preso tutte le sue cose e se ne é andato. Sono rimasto nella sua stanza ma poi mi sono dovuto nascondere. Ha urlato il mio nome e non mi trovava e le infermiere lo hanno fatto girare un pó per farlo calmare ma io sono andato via per non peggiorare la situazione. Ho chiamato al tel delle infermiere dopo 10 min e mi hanno assicurato che erano riuscite a calmarlo senza bisogno di "forza". Il fatto che adesso usa gli oggetti in modo sbagliato, non é sintomo che sia peggiorato? Ancora le infermiere non mi hanno potuto assicurare che domani faranno la RSM perché la macchina "dovrebbe" essere aggiustata domani (Lunedí).
Grazie e buona serata.
ieri (sabato) era piú tranquillo ma mi faceva capire che voleva andarsene via ma sono riuscito a fargli capire che doveva stare ancora qualche giorno. Oggi invece inizialmente era nervoso (ho visto da lontano una guardia accanto alla sua porta) le infermiere mi hanno consigliato di non farmi vedere. Appena é arrivata la cena si é tranquillizato ed ho aspettato che finisse di mangiare prima di farmi vedere. Purtroppo penso che la situazione sia peggiorata, nel senso che ho visto fargli cose che prima non faceva: scambiare oggetti per altri. Prima ha provato a scrivere con un adesivo per dentiera e poi con uno spazzolino. Quando gli ho dato una penna mi ha fatto scrivere ancora dei numeri come il giorno prima (lui pensava numeri di telefono perché al terzo numero aveva posto una barra come se capiva fosse un prefisso) ma erano numeri inventati e letti male (naturalmente). Questi numeri per lui erano quelli di casa (accanto era riuscito a scrivere casa casa in un uno e casa in un altro. Voleva che gli dessi un cellulare ma gli ho fatto capire che non l'avevo. Allora a provato dapprima ad usare nuovamente l'adesivo (pigiando con le dita su di esso come a comporre il numero) e poi vedendo che non "rispondeva" ha cercato nel mio marsupio, ha trovato le mie chiavi di casa ed ha provato ad usare una di queste come cellulare. Poi non voleva che non me ne andassi e diceva che domani se ne sarebbe andato, poi quando un infermiera ha provato a somministrargli una pillola, lui non l'ha voluta, l'ha guardata male e mi ha detto che ce ne dovevamo andare subito (a modo suo naturalmente) a quel punto ho dovuto chiedere di chiamare di nuovo le guardie e quando era completamente vestito ha preso tutte le sue cose e se ne é andato. Sono rimasto nella sua stanza ma poi mi sono dovuto nascondere. Ha urlato il mio nome e non mi trovava e le infermiere lo hanno fatto girare un pó per farlo calmare ma io sono andato via per non peggiorare la situazione. Ho chiamato al tel delle infermiere dopo 10 min e mi hanno assicurato che erano riuscite a calmarlo senza bisogno di "forza". Il fatto che adesso usa gli oggetti in modo sbagliato, non é sintomo che sia peggiorato? Ancora le infermiere non mi hanno potuto assicurare che domani faranno la RSM perché la macchina "dovrebbe" essere aggiustata domani (Lunedí).
Grazie e buona serata.
[#7]
Gentile Utente,
sembrerebbe che la sintomatologia, almeno quella mentale, sia peggiorata ma per esprimersi correttamente è necessario conoscere l'evoluzione dell'esame neurologico.
Molto importante resta la RM encefalica che, si spera, potrebbe essere effettuata oggi.
Cordiali saluti
sembrerebbe che la sintomatologia, almeno quella mentale, sia peggiorata ma per esprimersi correttamente è necessario conoscere l'evoluzione dell'esame neurologico.
Molto importante resta la RM encefalica che, si spera, potrebbe essere effettuata oggi.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Mio padre è molto sfortunato anche a detta del neurologo. Oggi il macchinario è stato riparato, l'hanno sedato ma non sono riusciti ad inserirlo nella macchina perché mio padre ha la schiena ed il collo curvati in avanti. Adesso la neurologa ha richiesto una TAC con mezzo di contrasto e spera che dia buone informazioni, altrimenti si cercherà un altra macchina in un altro ospedale, compatibile con la sua forma.....
Anche la neurologa ha fatto confermato che mio padre è peggiorato ma non posso somministrargli corticostereidei )mi sembra di aver capito) perché lo renderebbero piu' nervoso.....
La mia famiglia oramai é veramente distrutta.....ed io la vedo molto grigia.
Saluti......
Anche la neurologa ha fatto confermato che mio padre è peggiorato ma non posso somministrargli corticostereidei )mi sembra di aver capito) perché lo renderebbero piu' nervoso.....
La mia famiglia oramai é veramente distrutta.....ed io la vedo molto grigia.
Saluti......
[#11]
Utente
Buongiorno,
purtroppo ieri dopo la Tac di contrasto ho parlato con un neurochirurgo il quale mi ha detto che al 99,9% si tratta di un tumore (lo 0,1% potrebbe essere un ascesso).
In ogni caso, la posizione e la grandezza consigliano l'operazione chirurgica, tramite la quale si capirá anche il tipo di tumore se primitivo o no.
Mia mamma dopo che lo ha saputo é caduta e si é provocata una brutta ferita alla testa (per fortuna dopo la tac sembra senza conseguenze) quindi l'ho dovuta portare in PS, dove gli hanno dato 9 punti. É veramante un brutto periodo per noi.....
La mia piccola speranza (oltre alla buona riuscita dell'operazione) é che lo stato in cui si trova mia padre (afasia e stato di incoscienza, per la quale non capisce la situazione in cui si trova e rifiuta l'aiuto ospedaliero) sia dovuto all'infiammazione dei neuroni deputati a quelle funzionalitá e non al tumore che le ha giá colpite. Mio padre fino alle 3:30 AM di quella maledetta domenica non aveva quei sintomi, dopo un ora sí. Puó un tumore essere cosí fulminante? É possibile quello che spero? Oppure i neuroni anche se infiammati comunque continuerebbero a funzionare? Adesso la data piú prossima all'operazione é Lunedí prossimo.....2 settimane dopo quello che é successo. Se lo stato di mio padre é dovuto al tumore che nel giro di un ora ha colpito tutti quei neuroni e le funzionalitá da loro svolti, allora 2 settimane cosa potrebbero fare?
Grazie anticipatamente.
purtroppo ieri dopo la Tac di contrasto ho parlato con un neurochirurgo il quale mi ha detto che al 99,9% si tratta di un tumore (lo 0,1% potrebbe essere un ascesso).
In ogni caso, la posizione e la grandezza consigliano l'operazione chirurgica, tramite la quale si capirá anche il tipo di tumore se primitivo o no.
Mia mamma dopo che lo ha saputo é caduta e si é provocata una brutta ferita alla testa (per fortuna dopo la tac sembra senza conseguenze) quindi l'ho dovuta portare in PS, dove gli hanno dato 9 punti. É veramante un brutto periodo per noi.....
La mia piccola speranza (oltre alla buona riuscita dell'operazione) é che lo stato in cui si trova mia padre (afasia e stato di incoscienza, per la quale non capisce la situazione in cui si trova e rifiuta l'aiuto ospedaliero) sia dovuto all'infiammazione dei neuroni deputati a quelle funzionalitá e non al tumore che le ha giá colpite. Mio padre fino alle 3:30 AM di quella maledetta domenica non aveva quei sintomi, dopo un ora sí. Puó un tumore essere cosí fulminante? É possibile quello che spero? Oppure i neuroni anche se infiammati comunque continuerebbero a funzionare? Adesso la data piú prossima all'operazione é Lunedí prossimo.....2 settimane dopo quello che é successo. Se lo stato di mio padre é dovuto al tumore che nel giro di un ora ha colpito tutti quei neuroni e le funzionalitá da loro svolti, allora 2 settimane cosa potrebbero fare?
Grazie anticipatamente.
[#12]
Gentile Utente,
la sintomatologia improvvisa si può giustificare con la compressione del tumore sulle strutture circostanti, infatti una volta compresse si può avere una sintomatologia improvvisa e non sempre graduale.
Adesso tutto dipende dall'intervento e dal tipo di neoplasia (sempre che sia confermata). Se l'intervento avrà un esito favorevole (come spero e mi auguro) la situazione clinica potrebbe nettamente migliorare nel tempo. Allo stato attuale comunque non è possibile, con gli elementi a disposizione, fare delle previsioni sul decorso clinico nel breve e lungo periodo.
Un grosso in bocca al lupo
la sintomatologia improvvisa si può giustificare con la compressione del tumore sulle strutture circostanti, infatti una volta compresse si può avere una sintomatologia improvvisa e non sempre graduale.
Adesso tutto dipende dall'intervento e dal tipo di neoplasia (sempre che sia confermata). Se l'intervento avrà un esito favorevole (come spero e mi auguro) la situazione clinica potrebbe nettamente migliorare nel tempo. Allo stato attuale comunque non è possibile, con gli elementi a disposizione, fare delle previsioni sul decorso clinico nel breve e lungo periodo.
Un grosso in bocca al lupo
[#14]
Utente
Buonasera dottore, chiedo ulteriore conferma a lei perché quando il neurochirurgo mi ha parlato dello 0,1% di possibilità di un ascesso, mi è venuto in mente che fino a 3 settimane fà ho avuto la varicella (che mi é durata 2 settimane) e 1 mese prima l'aveva avuto mio figlio di 4 anni che me l'ha trasmessa.
Mio padre ha sempre fatto da baby sitter a mio figlio e continuava a baciarlo e stare in contatto con lui 8 ore al giorno lungo tutta la varicella, anche nei primi giorni che l'ho avuta io, mio padre mi baciava fino a quando il mio dottore che era venuto a visitarmi gli ha consigliato di stare lontano da me perchè poteva riprenderla o avere il fuoco di Sant'Antonio. Secondo lei potrebbe l'herpes zoster causare un edema\ascesso cerebrale che con l'uso della sola TAC non si riesce a capirne la natura?
La mia paura è che mio padre oggi ha iniziato la cura cortisonica ed io sò che in caso di herpes zoster o ascesso potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre mio padre sarà operato mercoledì prossimo (praticamente altri 7 giorni ovvero a 17 giorni dal ricovero).
Grazie ancora e buona serata.
Mio padre ha sempre fatto da baby sitter a mio figlio e continuava a baciarlo e stare in contatto con lui 8 ore al giorno lungo tutta la varicella, anche nei primi giorni che l'ho avuta io, mio padre mi baciava fino a quando il mio dottore che era venuto a visitarmi gli ha consigliato di stare lontano da me perchè poteva riprenderla o avere il fuoco di Sant'Antonio. Secondo lei potrebbe l'herpes zoster causare un edema\ascesso cerebrale che con l'uso della sola TAC non si riesce a capirne la natura?
La mia paura è che mio padre oggi ha iniziato la cura cortisonica ed io sò che in caso di herpes zoster o ascesso potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre mio padre sarà operato mercoledì prossimo (praticamente altri 7 giorni ovvero a 17 giorni dal ricovero).
Grazie ancora e buona serata.
[#15]
Utente
Buonasera dottore, chiedo ulteriore conferma a lei perché quando il neurochirurgo mi ha parlato dello 0,1% di possibilità di un ascesso, mi è venuto in mente che fino a 3 settimane fà ho avuto la varicella (che mi é durata 2 settimane) e 1 mese prima l'aveva avuto mio figlio di 4 anni che me l'ha trasmessa.
Mio padre ha sempre fatto da baby sitter a mio figlio e continuava a baciarlo e stare in contatto con lui 8 ore al giorno lungo tutta la varicella, anche nei primi giorni che l'ho avuta io, mio padre mi baciava fino a quando il mio dottore che era venuto a visitarmi gli ha consigliato di stare lontano da me perchè poteva riprenderla o avere il fuoco di Sant'Antonio. Secondo lei potrebbe l'herpes zoster causare un edema\ascesso cerebrale che con l'uso della sola TAC non si riesce a capirne la natura?
La mia paura è che mio padre oggi ha iniziato la cura cortisonica ed io sò che in caso di herpes zoster o ascesso potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre mio padre sarà operato mercoledì prossimo (praticamente altri 7 giorni ovvero a 17 giorni dal ricovero).
Grazie ancora e buona serata.
Mio padre ha sempre fatto da baby sitter a mio figlio e continuava a baciarlo e stare in contatto con lui 8 ore al giorno lungo tutta la varicella, anche nei primi giorni che l'ho avuta io, mio padre mi baciava fino a quando il mio dottore che era venuto a visitarmi gli ha consigliato di stare lontano da me perchè poteva riprenderla o avere il fuoco di Sant'Antonio. Secondo lei potrebbe l'herpes zoster causare un edema\ascesso cerebrale che con l'uso della sola TAC non si riesce a capirne la natura?
La mia paura è che mio padre oggi ha iniziato la cura cortisonica ed io sò che in caso di herpes zoster o ascesso potrebbe peggiorare la situazione. Inoltre mio padre sarà operato mercoledì prossimo (praticamente altri 7 giorni ovvero a 17 giorni dal ricovero).
Grazie ancora e buona serata.
[#16]
Gentile Utente,
escluderei che il virus della varicella abbia provocato un ascesso cerebrale in quanto quest'ultimo non è causato da virus ma da batteri, funghi ed altri microrganismi.
Inoltre un ascesso dovrebbe riconoscere una causa preesistente come un'otite, una mastoidite, infezioni dentali, sinusiti, traumi cranici penetranti, ecc.
E poi anche la sintomatologia mi sembra atipica, mancando cefalea e febbre (anche se in medicina l'eccezione è sempre dietro l'angolo).
Cordialità
escluderei che il virus della varicella abbia provocato un ascesso cerebrale in quanto quest'ultimo non è causato da virus ma da batteri, funghi ed altri microrganismi.
Inoltre un ascesso dovrebbe riconoscere una causa preesistente come un'otite, una mastoidite, infezioni dentali, sinusiti, traumi cranici penetranti, ecc.
E poi anche la sintomatologia mi sembra atipica, mancando cefalea e febbre (anche se in medicina l'eccezione è sempre dietro l'angolo).
Cordialità
[#18]
Utente
Buongiorno dottore,
ieri mio padre é stato operato. La notizia buona é che il tumore é stato rimosso del tutto. Quelle negative sono che come era stato previsto si trattava di un tumore primitivo e che il problema del linguaggio e della comprensione sono rimasti immutati. Ieri sera quando si é svegliato nella stroke unit ha cominciato ad agitarsi e voleva togliersi la benda e quindi l'hanno sedato.
Il pericolo é come successo negli altri giorni é che si strappi il catetere (con sanguinamento e dolore), la flebo e tutto il resto.
A questo punto non só piú cosa dire. Potrebbe essere necessario un parere psichiatrico? Puó essere che mio padre stia diventando "folle"?
Grazie per un suo consiglio,
Marco Gucciardi.
ieri mio padre é stato operato. La notizia buona é che il tumore é stato rimosso del tutto. Quelle negative sono che come era stato previsto si trattava di un tumore primitivo e che il problema del linguaggio e della comprensione sono rimasti immutati. Ieri sera quando si é svegliato nella stroke unit ha cominciato ad agitarsi e voleva togliersi la benda e quindi l'hanno sedato.
Il pericolo é come successo negli altri giorni é che si strappi il catetere (con sanguinamento e dolore), la flebo e tutto il resto.
A questo punto non só piú cosa dire. Potrebbe essere necessario un parere psichiatrico? Puó essere che mio padre stia diventando "folle"?
Grazie per un suo consiglio,
Marco Gucciardi.
[#19]
Gentile Marco,
adesso la cosa più importante è sapere il tipo istologico del tumore. Anche la Sua localizzazione e le strutture compromesse sono necessarie per interpretare la sintomatologia. Circa un miglioramento si dovrà attendere un pò di giorni in modo che il parenchima cerebrale si "riassesti" e che regrediscano gli effetti dell'anestesia che sul mentale, nei primi giorni, possono essere importanti. Pertanto mi sembra ancora prematuro pensare ad un consulto psichiatrico. Eventuali sedativi verranno somministrati dai medici del reparto.
Cordiali saluti ed auguri
adesso la cosa più importante è sapere il tipo istologico del tumore. Anche la Sua localizzazione e le strutture compromesse sono necessarie per interpretare la sintomatologia. Circa un miglioramento si dovrà attendere un pò di giorni in modo che il parenchima cerebrale si "riassesti" e che regrediscano gli effetti dell'anestesia che sul mentale, nei primi giorni, possono essere importanti. Pertanto mi sembra ancora prematuro pensare ad un consulto psichiatrico. Eventuali sedativi verranno somministrati dai medici del reparto.
Cordiali saluti ed auguri
[#20]
Utente
Grazie Dottore per la risposta, oggi ho parlato con il primario e mi ha fatto vedere una TAC effettuata stamani, che mostrava un vistoso edema in tutta la zona sinistra del cervello. Mi ha detto che molto probabilmente i gravi problemi di afasia e di comportamento sono dovuti "anche" a questo edema che dovrebbe risolversi. L'ansia di mia mamma é il non sapere ancora quanto dovremmo aspettare per vedere i primi miglioramenti (1-2 giorni, ancora 1 settimana o piú?) Il primario mi ha detto che si trattava di un tumore maligno primitivo, penso che l'abbia detto come risultato dell'esame istologico. Ci ha detto che questo tipo di tumori soltamente risorgono in media dopo un anno e mezzo. Naturalmente spero che non sia il caso di mio padre ed in caso se si tenesse sempre sotto controllo (esempio TAC con liquido di contrasto ogni 2-3 mesi) potrebbe nuovamente rioperarsi o provare con la chemio oppure é spacciato come ci ha fatto quasi intendere il chirurgo?
Grazie ancora e buona notte,
Marco Gucciardi.
Grazie ancora e buona notte,
Marco Gucciardi.
[#21]
Gentile Marco,
certamente l'edema potrebbe essere responsabile della sintomatologia in atto. Si dovrebbero attendere i tempi di riassorbimento che comunque non sono sempre prevedibili ma in genere non di qualche giorno. Sull'eventuale recidiva ed il suo trattamento non è possibile pronunciarsi in quanto non si conosce il tipo istologico. La diagnosi di malignità penso che sia stata fatta sull'aspetto macroscopico della neoplasia ma ancora, forse, non sul tipo istologico.
Cordialmente
certamente l'edema potrebbe essere responsabile della sintomatologia in atto. Si dovrebbero attendere i tempi di riassorbimento che comunque non sono sempre prevedibili ma in genere non di qualche giorno. Sull'eventuale recidiva ed il suo trattamento non è possibile pronunciarsi in quanto non si conosce il tipo istologico. La diagnosi di malignità penso che sia stata fatta sull'aspetto macroscopico della neoplasia ma ancora, forse, non sul tipo istologico.
Cordialmente
[#22]
Utente
Buongiorno Dottore,
mio padre adesso é quasi del tutto autosufficiente anche se ha dei problemi a riconoscere gli oggetti (ad esempio tenta di usare il coltello come forchetta e il cucchiaio come coltello) e fá quasi
tutto meccanicamente\mnemonicamente (alcune volte male come tentare di mettere la dentiera al contrario con la parte sopra sotto e viceversa) ma non penso sia in grado di capire le "situazioni".
Oggi sono stato contattato dall'Ospedale e mi hanno detto che dopo qualche altro esame lo dimetteranno a giorni e dovrá venire a casa dei miei (lui abitava con mia sorella e mia mamma).
Il problema é che come le ho precedentemente scritto, mia mamma é stata operata di tumore al seno, chemio e radioterapia, adesso sotto cura ormonale. Si é rotta il bacino qualche mese fá e cammina male.
Mia sorella tenta di aiutarla ma non sono in grado di badare a mio padre, che potrebbe svegliarsi la notte ed andarsene o aprire il gas in cucina o chissá cos'altro.
Puó mai essere che un Ospedale dimetta una persona in queste condizioni in cui puó farsi o puó fare del male?
Riesce a darmi qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
mio padre adesso é quasi del tutto autosufficiente anche se ha dei problemi a riconoscere gli oggetti (ad esempio tenta di usare il coltello come forchetta e il cucchiaio come coltello) e fá quasi
tutto meccanicamente\mnemonicamente (alcune volte male come tentare di mettere la dentiera al contrario con la parte sopra sotto e viceversa) ma non penso sia in grado di capire le "situazioni".
Oggi sono stato contattato dall'Ospedale e mi hanno detto che dopo qualche altro esame lo dimetteranno a giorni e dovrá venire a casa dei miei (lui abitava con mia sorella e mia mamma).
Il problema é che come le ho precedentemente scritto, mia mamma é stata operata di tumore al seno, chemio e radioterapia, adesso sotto cura ormonale. Si é rotta il bacino qualche mese fá e cammina male.
Mia sorella tenta di aiutarla ma non sono in grado di badare a mio padre, che potrebbe svegliarsi la notte ed andarsene o aprire il gas in cucina o chissá cos'altro.
Puó mai essere che un Ospedale dimetta una persona in queste condizioni in cui puó farsi o puó fare del male?
Riesce a darmi qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
[#23]
Utente
Buongiorno Dottore,
mio padre adesso é quasi del tutto autosufficiente anche se ha dei problemi a riconoscere gli oggetti (ad esempio tenta di usare il coltello come forchetta e il cucchiaio come coltello) e fá quasi
tutto meccanicamente\mnemonicamente (alcune volte male come tentare di mettere la dentiera al contrario con la parte sopra sotto e viceversa) ma non penso sia in grado di capire le "situazioni".
Oggi sono stato contattato dall'Ospedale e mi hanno detto che dopo qualche altro esame lo dimetteranno a giorni e dovrá venire a casa dei miei (lui abitava con mia sorella e mia mamma).
Il problema é che come le ho precedentemente scritto, mia mamma é stata operata di tumore al seno, chemio e radioterapia, adesso sotto cura ormonale. Si é rotta il bacino qualche mese fá e cammina male.
Mia sorella tenta di aiutarla ma non sono in grado di badare a mio padre, che potrebbe svegliarsi la notte ed andarsene o aprire il gas in cucina o chissá cos'altro.
Puó mai essere che un Ospedale dimetta una persona in queste condizioni in cui puó farsi o puó fare del male?
Riesce a darmi qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
mio padre adesso é quasi del tutto autosufficiente anche se ha dei problemi a riconoscere gli oggetti (ad esempio tenta di usare il coltello come forchetta e il cucchiaio come coltello) e fá quasi
tutto meccanicamente\mnemonicamente (alcune volte male come tentare di mettere la dentiera al contrario con la parte sopra sotto e viceversa) ma non penso sia in grado di capire le "situazioni".
Oggi sono stato contattato dall'Ospedale e mi hanno detto che dopo qualche altro esame lo dimetteranno a giorni e dovrá venire a casa dei miei (lui abitava con mia sorella e mia mamma).
Il problema é che come le ho precedentemente scritto, mia mamma é stata operata di tumore al seno, chemio e radioterapia, adesso sotto cura ormonale. Si é rotta il bacino qualche mese fá e cammina male.
Mia sorella tenta di aiutarla ma non sono in grado di badare a mio padre, che potrebbe svegliarsi la notte ed andarsene o aprire il gas in cucina o chissá cos'altro.
Puó mai essere che un Ospedale dimetta una persona in queste condizioni in cui puó farsi o puó fare del male?
Riesce a darmi qualche suggerimento?
Grazie e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
[#24]
Gentile Marco,
mi fa piacere che la situazione sia migliorata e che Suo padre sia quasi autosufficiente.
Per quanto riguarda il problema della dimissione, esistono delle strutture di ricovero temporaneo (generalmente un mese) convenzionate con le ASL in cui il paziente può effettuare una riabilitazione in senso generale prima di rientrare a casa. Queste strutture sono denominate "Residenze Sanitarie Assistite" (RSA).
Per l'accesso a queste strutture bisogna fare una domanda all'ospedale che dovrebbe dimettere il paziente ed una commissione appositamente costituita dovrebbe dare l'autorizzazione. S'informi all'ospedale dove è ricoverato Suo padre per sapere se esiste questa possibilità.
Cordiali saluti ed auguri
mi fa piacere che la situazione sia migliorata e che Suo padre sia quasi autosufficiente.
Per quanto riguarda il problema della dimissione, esistono delle strutture di ricovero temporaneo (generalmente un mese) convenzionate con le ASL in cui il paziente può effettuare una riabilitazione in senso generale prima di rientrare a casa. Queste strutture sono denominate "Residenze Sanitarie Assistite" (RSA).
Per l'accesso a queste strutture bisogna fare una domanda all'ospedale che dovrebbe dimettere il paziente ed una commissione appositamente costituita dovrebbe dare l'autorizzazione. S'informi all'ospedale dove è ricoverato Suo padre per sapere se esiste questa possibilità.
Cordiali saluti ed auguri
[#25]
Utente
Grazie Dottore,
oggi ho trovato mio padre notevolmente migliorato per quanto riguarda l'afasia anche se molto irascibile (difatti siamo dovuti andare via dopo 10 min. perché voleva lo portassimo via ma sono molto contento lo stesso per il notevole passo avanti fatti dal mugugno di ieri all'esprimere frasi complesse anche se con qualche errore di pronuncia).
Questo nervosismo spaventa mia mamma perché teme che se lo portiamo a casa loro possa essere pericoloso. Io penso che questa aumentata "aggressività" sia anche dovuta all'effetto del cortisone. Dopo quanto svaniranno i suoi effetti dall'ultima somministrazione? In caso venisse confermata l'ipotesi di glioma di grado superiore, per i quali i dottori ci hanno detto la sopravvivenza media è di 1 anno e mezzo (spero che si sbaglino naturalmente) non riesco a capire perché avendolo del tutto asportato (questo quello che ci hanno assicurato) mio padre dovrà effettuare chemio e radioterapia? Inoltre ho letto di una nuova metodo basato sull'immunoterapia. Ad esempio un farmaco chiamato Ipilimumab (approvata dalla commissione europea) è stato utilizzato con successo su 3000 pazienti. Lei cosa ne pensa? Sarebbe possibile utilizzare questo metodo (che non danneggia le cellule sane) anche per mio padre o qualcosa di simile?
Grazie ancora e buona serata,
Marco.
oggi ho trovato mio padre notevolmente migliorato per quanto riguarda l'afasia anche se molto irascibile (difatti siamo dovuti andare via dopo 10 min. perché voleva lo portassimo via ma sono molto contento lo stesso per il notevole passo avanti fatti dal mugugno di ieri all'esprimere frasi complesse anche se con qualche errore di pronuncia).
Questo nervosismo spaventa mia mamma perché teme che se lo portiamo a casa loro possa essere pericoloso. Io penso che questa aumentata "aggressività" sia anche dovuta all'effetto del cortisone. Dopo quanto svaniranno i suoi effetti dall'ultima somministrazione? In caso venisse confermata l'ipotesi di glioma di grado superiore, per i quali i dottori ci hanno detto la sopravvivenza media è di 1 anno e mezzo (spero che si sbaglino naturalmente) non riesco a capire perché avendolo del tutto asportato (questo quello che ci hanno assicurato) mio padre dovrà effettuare chemio e radioterapia? Inoltre ho letto di una nuova metodo basato sull'immunoterapia. Ad esempio un farmaco chiamato Ipilimumab (approvata dalla commissione europea) è stato utilizzato con successo su 3000 pazienti. Lei cosa ne pensa? Sarebbe possibile utilizzare questo metodo (che non danneggia le cellule sane) anche per mio padre o qualcosa di simile?
Grazie ancora e buona serata,
Marco.
[#26]
Gentile Utente,
innanzitutto deve essere definito il tipo istologico e la stadiazione, in attesa si può solo ragionare per ipotesi. In caso di glioma di alto grado la chemio e la radioterapia si effettuano, considerata la proliferazione di questo tipo di neoplasia, per aggredire eventuali cellule neoplastiche in circolo e nella zona dell'asportazione del tumore.
Per quanto riguarda il farmaco menzionato sinceramente non ho esperienza e non posso darLe una risposta corretta. Ne dovrebbe parlare con l'oncologo che eventualmente imposterà la chemioterapia, sempre se ci fosse la necessità.
Cordialmente
innanzitutto deve essere definito il tipo istologico e la stadiazione, in attesa si può solo ragionare per ipotesi. In caso di glioma di alto grado la chemio e la radioterapia si effettuano, considerata la proliferazione di questo tipo di neoplasia, per aggredire eventuali cellule neoplastiche in circolo e nella zona dell'asportazione del tumore.
Per quanto riguarda il farmaco menzionato sinceramente non ho esperienza e non posso darLe una risposta corretta. Ne dovrebbe parlare con l'oncologo che eventualmente imposterà la chemioterapia, sempre se ci fosse la necessità.
Cordialmente
[#27]
Utente
Buongiorno dottore,
a quanto pare domani dimetteranno mio padre, in quanto dal punto di vista clinico non é piú necessario il suo ricovero. La mia domanda, che non ha trovato una risposta su Internet (strano...) é: mio padre potrá tornare a guidare? Dal punto di vista psicomotorio non é mai stato compromesso dal tumore ed in piú anche l'afasia sembrerebbe stia rientrando senza riabilitazione (almeno spero). Quindi non capisco perché un infermiere mi ha detto che non potrá tornare a guidare.......C'é anche da considerare che mio padre guida da 58 anni ed é la cosa che forse sá fare meglio di tutte anche perché avendo fatto il carabiniere ha macinato milioni di Km tra "traduzioni" ed altro.....
Grazie ancora per la sua consulenza, la terró agg.to.
Cordiali saluti,
Marco.
a quanto pare domani dimetteranno mio padre, in quanto dal punto di vista clinico non é piú necessario il suo ricovero. La mia domanda, che non ha trovato una risposta su Internet (strano...) é: mio padre potrá tornare a guidare? Dal punto di vista psicomotorio non é mai stato compromesso dal tumore ed in piú anche l'afasia sembrerebbe stia rientrando senza riabilitazione (almeno spero). Quindi non capisco perché un infermiere mi ha detto che non potrá tornare a guidare.......C'é anche da considerare che mio padre guida da 58 anni ed é la cosa che forse sá fare meglio di tutte anche perché avendo fatto il carabiniere ha macinato milioni di Km tra "traduzioni" ed altro.....
Grazie ancora per la sua consulenza, la terró agg.to.
Cordiali saluti,
Marco.
[#28]
Utente
Buongiorno dottore,
a quanto pare domani dimetteranno mio padre, in quanto dal punto di vista clinico non é piú necessario il suo ricovero. La mia domanda, che non ha trovato una risposta su Internet (strano...) é: mio padre potrá tornare a guidare? Dal punto di vista psicomotorio non é mai stato compromesso dal tumore ed in piú anche l'afasia sembrerebbe stia rientrando senza riabilitazione (almeno spero). Quindi non capisco perché un infermiere mi ha detto che non potrá tornare a guidare.......C'é anche da considerare che mio padre guida da 58 anni ed é la cosa che forse sá fare meglio di tutte anche perché avendo fatto il carabiniere ha macinato milioni di Km tra "traduzioni" ed altro.....
Grazie ancora per la sua consulenza, la terró agg.to.
Cordiali saluti,
Marco.
a quanto pare domani dimetteranno mio padre, in quanto dal punto di vista clinico non é piú necessario il suo ricovero. La mia domanda, che non ha trovato una risposta su Internet (strano...) é: mio padre potrá tornare a guidare? Dal punto di vista psicomotorio non é mai stato compromesso dal tumore ed in piú anche l'afasia sembrerebbe stia rientrando senza riabilitazione (almeno spero). Quindi non capisco perché un infermiere mi ha detto che non potrá tornare a guidare.......C'é anche da considerare che mio padre guida da 58 anni ed é la cosa che forse sá fare meglio di tutte anche perché avendo fatto il carabiniere ha macinato milioni di Km tra "traduzioni" ed altro.....
Grazie ancora per la sua consulenza, la terró agg.to.
Cordiali saluti,
Marco.
[#29]
Gentile Marco,
senza conoscere direttamente lo stato clinico di Suo padre non Le posso dare una risposta attendibile. Consideri che per la guida oltre al versante motorio è necessario stare bene anche psichicamente, pertanto questo aspetto è fondamentale per pensare nuovamente alla guida, tenendo presente ovviamente anche il lato motorio del problema.
Cordialità
senza conoscere direttamente lo stato clinico di Suo padre non Le posso dare una risposta attendibile. Consideri che per la guida oltre al versante motorio è necessario stare bene anche psichicamente, pertanto questo aspetto è fondamentale per pensare nuovamente alla guida, tenendo presente ovviamente anche il lato motorio del problema.
Cordialità
[#30]
Utente
Buonasera Dottore,
le scrivo sperando che lei mi possa dare una risposta e magari capire se posso ancora sperare di salvare mio padre.
Il 4 Luglio mio padre é stato dimesso ed aveva recuperato un 50% della sua afasia. Fino al 19 Luglio é stato a casa nostra e si é verificato un miracolo. Mio padre era riuscito a recuperare un buon 95%. Mi chiamava a lavoro col cellulare ed facevamo discorsi come nulla fosse successo. Era un pó giú di morale anche se non gli abbiamo mai detto cosa avesse avuto. Faceva la sua cura con sodio valprovato, seroquel, omeprazolo, una puntura alla pancia mi sembra come anticoagulante e cortisone a gocce.
Quel maledetto 19 Luglio la nostra vita é ritornata indietro di un mese: alle 19:00 sono andato a trovare mio padre ed era normalissimo ad un certo punto ha cominciato a tremare molto forte e battere i denti e mi diceva che sentiva freddo. Come da consiglio del medico curante ho misurato la febbre, che era a 39, gli ho dato della tachipirina. L'ho lasciato a letto e gli avevo detto che sarei tornato in un ora circa. Appena arrivato a casa mi ha chiamato mia mamma dicendemi che mio padre era caduto dopo essere andato in bagno, senza sbattere la testa cosí a detto mia mamma, mentre andava in salotto. Sono subito arrivato e l'ho fatto rialzare. L'abbiamo fatto sedere ed ha cominciato a delirare mentre tentava di prendere oggetti che non esistevano. Abbiamo chiamato il PS ed hanno visto che aveva mancanza d'aria e urlava che stava morendo. L'abbiamo portato al PS e dopo Tac, radiografia al torace ed esami del sangue, avevano diagnosticato una probabile infezione alle vie urinarie, nel frattempo avevano sedato mio padre perché urlava e tentava di saltare dal lettino. Abbiamo fatto chiamare un ambulanza per portarlo a casa. Appena arrivati all'una di notte, mio padre si é svegliato ma ha tentato di alzarsi dal letto e non reggendosi in piedi cadeva facendosi del male e lo risollevavamo e lui riprovava. Come consigliato dagli infermieri dell'ambulanza prima ho richiamato il 118. É arrivata un altra ambulanza e la dottoressa ha fatto un elettrocardiogramma dicendomi che forse mio padre aveva avuto un infarto. É stato ricoverato prima in reparto coronarico e dopo in cardiologia. In realtá dal coronarico volevano passarlo in neurochirurgia perché ci avevano detto che il problema era a livello celebrale. In cardiologia ci hanno detto che mio padre ha avuto un brutto infarto forse tanti giorni prima e che una buona parte del cuore era compromessa. Loro dicono che non possono curare l'infarto come si deve a causa delle condizioni di mio padre e dell'operazione effettuata al cervello. Praticamente ce lo danno per spacciato. Mio padre adesso come un mese fá é quasi afasico, in piú dice cose senza senso e vede cose che non esistono come librerie o oggetti dove in realtá c'é un muro, mentre altre volte é un pó piú lucido e fá discorsi sensati o capisce cosa gli diciamo. Inoltre sembra non vederci bene dalla parte sinistra. Cosa puó essere successo? Sia i neurochirughi che i cardiologhi non ce lo sanno spiegare e pensavano fosse afasico come prima e dopo l'operazione mentre gli abbiamo detto che in realtá aveva recuperato. La nostra vita é ripiombata nell'inferno. Tento di stare piú tempo possibile in ospedale e piango 5-6 ore di fila anche davanti mio padre. Stó veramente morendo in quanto quel miracolo che avevamo visto é crollato. Spero che lei riesca a darmi una qualche speranza o qualche consiglio anche scrivendomi magari alla mia posta personale. La mia vita (ho anche un bimbo piccolo di 4 anni) stá cadendo a pezzi e rischio anche il licenziamento perché stó prendendo tutti i giorni di ferie e permessi possibili per stare con mio padre che ha dedicato tutta la sua vita alla mia e non riesco a rassegnarmi e non voglio. Voglio fare tutto il possibile per farlo tornare quello di prima almeno fino a quando il tumore al cervello lo permetterá.
Grazie e buona serata.
le scrivo sperando che lei mi possa dare una risposta e magari capire se posso ancora sperare di salvare mio padre.
Il 4 Luglio mio padre é stato dimesso ed aveva recuperato un 50% della sua afasia. Fino al 19 Luglio é stato a casa nostra e si é verificato un miracolo. Mio padre era riuscito a recuperare un buon 95%. Mi chiamava a lavoro col cellulare ed facevamo discorsi come nulla fosse successo. Era un pó giú di morale anche se non gli abbiamo mai detto cosa avesse avuto. Faceva la sua cura con sodio valprovato, seroquel, omeprazolo, una puntura alla pancia mi sembra come anticoagulante e cortisone a gocce.
Quel maledetto 19 Luglio la nostra vita é ritornata indietro di un mese: alle 19:00 sono andato a trovare mio padre ed era normalissimo ad un certo punto ha cominciato a tremare molto forte e battere i denti e mi diceva che sentiva freddo. Come da consiglio del medico curante ho misurato la febbre, che era a 39, gli ho dato della tachipirina. L'ho lasciato a letto e gli avevo detto che sarei tornato in un ora circa. Appena arrivato a casa mi ha chiamato mia mamma dicendemi che mio padre era caduto dopo essere andato in bagno, senza sbattere la testa cosí a detto mia mamma, mentre andava in salotto. Sono subito arrivato e l'ho fatto rialzare. L'abbiamo fatto sedere ed ha cominciato a delirare mentre tentava di prendere oggetti che non esistevano. Abbiamo chiamato il PS ed hanno visto che aveva mancanza d'aria e urlava che stava morendo. L'abbiamo portato al PS e dopo Tac, radiografia al torace ed esami del sangue, avevano diagnosticato una probabile infezione alle vie urinarie, nel frattempo avevano sedato mio padre perché urlava e tentava di saltare dal lettino. Abbiamo fatto chiamare un ambulanza per portarlo a casa. Appena arrivati all'una di notte, mio padre si é svegliato ma ha tentato di alzarsi dal letto e non reggendosi in piedi cadeva facendosi del male e lo risollevavamo e lui riprovava. Come consigliato dagli infermieri dell'ambulanza prima ho richiamato il 118. É arrivata un altra ambulanza e la dottoressa ha fatto un elettrocardiogramma dicendomi che forse mio padre aveva avuto un infarto. É stato ricoverato prima in reparto coronarico e dopo in cardiologia. In realtá dal coronarico volevano passarlo in neurochirurgia perché ci avevano detto che il problema era a livello celebrale. In cardiologia ci hanno detto che mio padre ha avuto un brutto infarto forse tanti giorni prima e che una buona parte del cuore era compromessa. Loro dicono che non possono curare l'infarto come si deve a causa delle condizioni di mio padre e dell'operazione effettuata al cervello. Praticamente ce lo danno per spacciato. Mio padre adesso come un mese fá é quasi afasico, in piú dice cose senza senso e vede cose che non esistono come librerie o oggetti dove in realtá c'é un muro, mentre altre volte é un pó piú lucido e fá discorsi sensati o capisce cosa gli diciamo. Inoltre sembra non vederci bene dalla parte sinistra. Cosa puó essere successo? Sia i neurochirughi che i cardiologhi non ce lo sanno spiegare e pensavano fosse afasico come prima e dopo l'operazione mentre gli abbiamo detto che in realtá aveva recuperato. La nostra vita é ripiombata nell'inferno. Tento di stare piú tempo possibile in ospedale e piango 5-6 ore di fila anche davanti mio padre. Stó veramente morendo in quanto quel miracolo che avevamo visto é crollato. Spero che lei riesca a darmi una qualche speranza o qualche consiglio anche scrivendomi magari alla mia posta personale. La mia vita (ho anche un bimbo piccolo di 4 anni) stá cadendo a pezzi e rischio anche il licenziamento perché stó prendendo tutti i giorni di ferie e permessi possibili per stare con mio padre che ha dedicato tutta la sua vita alla mia e non riesco a rassegnarmi e non voglio. Voglio fare tutto il possibile per farlo tornare quello di prima almeno fino a quando il tumore al cervello lo permetterá.
Grazie e buona serata.
[#31]
Gentile Utente,
ovviamente Le sono particolarmente vicino in questo ulteriore momento difficile che state attraversando.
E' davvero difficile poterLa aiutare a distanza non conoscendo a fondo la situazione attuale di Suo padre.
Chiaramente sarebbe opportuno una valutazione neurologica diretta ed un controllo strumentale con RM encefalica che, mi pare di capire, non sia stata ultimamente effettuata.
E' chiaro che queste indicazioni sono date a distanza e senza conoscere il paziente.
Cordiali saluti ed auguri
ovviamente Le sono particolarmente vicino in questo ulteriore momento difficile che state attraversando.
E' davvero difficile poterLa aiutare a distanza non conoscendo a fondo la situazione attuale di Suo padre.
Chiaramente sarebbe opportuno una valutazione neurologica diretta ed un controllo strumentale con RM encefalica che, mi pare di capire, non sia stata ultimamente effettuata.
E' chiaro che queste indicazioni sono date a distanza e senza conoscere il paziente.
Cordiali saluti ed auguri
[#32]
Utente
Buona sera,
mi é stato detto che date le condizioni di mio padre non é stato possibile fare una coronarografia. Gli unici esami da quello che ho capito sono stati quelli di sangue e forse un ecografia ed in base a questi hanno fatto la diagnosi. Inoltre dove é ricoverato non stanno attuando alcuna
terapia farmacologica per il cuore ma gli stanno dando solo i farmaci prescritti per il tumore.
Ieri mio padre si nutriva. Io e mia sorella siamo riusciti a farlo pranzare con dei ravioli, della carne
sottile, un pó di patate, pane e un pó di budino. Di pomeriggio ha preso del té con una crostatina.
Eravamo (nella drammaticitá della situazione) un pó contenti.
Oggi l''abbiamo trovato addormentato. Ci hanno detto di avergli somministrato della morfina (un terzo
di dose) alle 5 di mattina perché urlava.
Fino alle 21:00 di stasera ha dormito, quando ce ne siamo andati perché distrutti (volevamo fare la notte
ma siamo tutti malconci) verso le 22:30 era ancora mezzo addormentato. Gli abbiamo chiesto di non dargli piú
quella quantitá di morfina perché alla fine mio padre non ci ha visto, non ha mangiato (loro dicono che é meglio
nella sua situazione) e quelle poche volte che si é svegliato era completamente assente anche nel linguaggio.
Adesso i battiti passano da 150 a 120 nel giro di pochi secondi e la pressione é 70/40.
L''ultimo cardiologo con cui abbiamo parlato ha dato la "colpa" al tumore, in quanto dice che nella tac hanno
trovato dei gonfiori ed edemi emorragici ma fino a ieri ci avevano detto che era "pulita" e che questi problemi hanno in qualche modo impattato il cuore.
Inoltre come le ho detto mio padre prima della febbre parlava perfettamente. Ancora nessuno ci ha saputo spiegare
cosa é successo.
Lei pensa che se riuscissimo a farlo ricoverare presso un altro ospedale, riuscirebbero in qualche modo ad aiutarlo dal punto di vista cardiaco oppure oramai dobbiamo aspettare la sua morte?
Grazie ancora e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
mi é stato detto che date le condizioni di mio padre non é stato possibile fare una coronarografia. Gli unici esami da quello che ho capito sono stati quelli di sangue e forse un ecografia ed in base a questi hanno fatto la diagnosi. Inoltre dove é ricoverato non stanno attuando alcuna
terapia farmacologica per il cuore ma gli stanno dando solo i farmaci prescritti per il tumore.
Ieri mio padre si nutriva. Io e mia sorella siamo riusciti a farlo pranzare con dei ravioli, della carne
sottile, un pó di patate, pane e un pó di budino. Di pomeriggio ha preso del té con una crostatina.
Eravamo (nella drammaticitá della situazione) un pó contenti.
Oggi l''abbiamo trovato addormentato. Ci hanno detto di avergli somministrato della morfina (un terzo
di dose) alle 5 di mattina perché urlava.
Fino alle 21:00 di stasera ha dormito, quando ce ne siamo andati perché distrutti (volevamo fare la notte
ma siamo tutti malconci) verso le 22:30 era ancora mezzo addormentato. Gli abbiamo chiesto di non dargli piú
quella quantitá di morfina perché alla fine mio padre non ci ha visto, non ha mangiato (loro dicono che é meglio
nella sua situazione) e quelle poche volte che si é svegliato era completamente assente anche nel linguaggio.
Adesso i battiti passano da 150 a 120 nel giro di pochi secondi e la pressione é 70/40.
L''ultimo cardiologo con cui abbiamo parlato ha dato la "colpa" al tumore, in quanto dice che nella tac hanno
trovato dei gonfiori ed edemi emorragici ma fino a ieri ci avevano detto che era "pulita" e che questi problemi hanno in qualche modo impattato il cuore.
Inoltre come le ho detto mio padre prima della febbre parlava perfettamente. Ancora nessuno ci ha saputo spiegare
cosa é successo.
Lei pensa che se riuscissimo a farlo ricoverare presso un altro ospedale, riuscirebbero in qualche modo ad aiutarlo dal punto di vista cardiaco oppure oramai dobbiamo aspettare la sua morte?
Grazie ancora e cordiali saluti,
Marco Gucciardi.
[#33]
Gentile Sig. Marco,
sinceramente non Le posso dare consigli in tal senso, non sarebbe eticamente corretto ma, a parte questo, mi è davvero impossibile. Potrebbe chiedere pure al medico curante cosa ne pensa e farsi consigliare da lui, considerato che conosce Suo padre.
Cordialmente
sinceramente non Le posso dare consigli in tal senso, non sarebbe eticamente corretto ma, a parte questo, mi è davvero impossibile. Potrebbe chiedere pure al medico curante cosa ne pensa e farsi consigliare da lui, considerato che conosce Suo padre.
Cordialmente
[#34]
Utente
Buonasera,
sono appena tornato da mio papá. La pressione é un pó migliorata 90/60, l'aritmia sembra scomparsa ed i battiti l'ultima volta che li ho visti erano sui 112 fissi.
Il problema é che mio padre sembra assente. Abbiamo urlato, gli abbiamo dato degli schiaffetti o fatto ascoltare musica dal cellulare ad alto volume ma lui non si destava.
Se gli apro gli occhi sono fissi e non seguono la luce o i movimenti.
Puó essere che la morfina fatta 2 giorni fá faccia ancora effetto?
Fino ad allora mio padre era presente, diceva cose strane (tipo voleva andare a mangiare la pizza insieme agli infermieri che diceva l'avevano invitato) ma almeno parlava.
Ho visto che continuano a dargli il cortisone in dosi usate inizialmente della sua degenza per il tumore mentre a quest'ora dovevamo sospenderle. Ho letto che puó aumentare la pressione intracranica.
Oppure gli effetti della febbre che aveva avuto, in concomitanza all'infiammazione alle vie urinarie.....
Oppure un infermiera mi ha detto che fá poca urina e che questo possa fare pressione (ma ha 95/60 come pressione, non só se ha senso) mentre un'altra mi ha detto che potrebbe essere mancanza di ossigeno al cervello.
Secondo lei da cosa potrebbe (realmente) dipendere? Dovrebbero fare un altra TAC?Aspetto fiducioso un suo parere e magari lo passo ai medici che lo hanno in cura.
Grazie ancora e cordiali saluti.
sono appena tornato da mio papá. La pressione é un pó migliorata 90/60, l'aritmia sembra scomparsa ed i battiti l'ultima volta che li ho visti erano sui 112 fissi.
Il problema é che mio padre sembra assente. Abbiamo urlato, gli abbiamo dato degli schiaffetti o fatto ascoltare musica dal cellulare ad alto volume ma lui non si destava.
Se gli apro gli occhi sono fissi e non seguono la luce o i movimenti.
Puó essere che la morfina fatta 2 giorni fá faccia ancora effetto?
Fino ad allora mio padre era presente, diceva cose strane (tipo voleva andare a mangiare la pizza insieme agli infermieri che diceva l'avevano invitato) ma almeno parlava.
Ho visto che continuano a dargli il cortisone in dosi usate inizialmente della sua degenza per il tumore mentre a quest'ora dovevamo sospenderle. Ho letto che puó aumentare la pressione intracranica.
Oppure gli effetti della febbre che aveva avuto, in concomitanza all'infiammazione alle vie urinarie.....
Oppure un infermiera mi ha detto che fá poca urina e che questo possa fare pressione (ma ha 95/60 come pressione, non só se ha senso) mentre un'altra mi ha detto che potrebbe essere mancanza di ossigeno al cervello.
Secondo lei da cosa potrebbe (realmente) dipendere? Dovrebbero fare un altra TAC?Aspetto fiducioso un suo parere e magari lo passo ai medici che lo hanno in cura.
Grazie ancora e cordiali saluti.
[#35]
Gentile Utente,
non è possibile a distanza sapere da cosa possa dipendere la situazione che descrive, non avendo nessun elemento per potere giudicare.
Capisco perfettamente il vostro stato d'animo ma sinceramente non si possono avanzare ipotesi concrete.
Un grosso in bocca al lupo
non è possibile a distanza sapere da cosa possa dipendere la situazione che descrive, non avendo nessun elemento per potere giudicare.
Capisco perfettamente il vostro stato d'animo ma sinceramente non si possono avanzare ipotesi concrete.
Un grosso in bocca al lupo
[#36]
Utente
Buongiorno,
almeno riesce a confermarmi che il desametasone preso in dosi da 32 gocce per 1 mese e mezzo, sia mattina che pomeriggio, puó causare aumento della pressione intracranica e che in caso il mannitolo potrebbe aiutarlo. Se non faccio qualcosa subito (tenteró di parlare con un neurologo\neurochirurgo in ospedale) mio padre potrebbe peggiorare.
Grazie e buona giornata.
almeno riesce a confermarmi che il desametasone preso in dosi da 32 gocce per 1 mese e mezzo, sia mattina che pomeriggio, puó causare aumento della pressione intracranica e che in caso il mannitolo potrebbe aiutarlo. Se non faccio qualcosa subito (tenteró di parlare con un neurologo\neurochirurgo in ospedale) mio padre potrebbe peggiorare.
Grazie e buona giornata.
[#37]
Gentile Utente,
il cortisone potrebbe provocare un aumento della pressione intracranica, ma potrebbe avere un effetto antiedema cerebrale (a volte viene usato in associazione al mannitolo per tale scopo). Inoltre potrebbe provocare un aumento della pressione arteriosa.
Cordialità
il cortisone potrebbe provocare un aumento della pressione intracranica, ma potrebbe avere un effetto antiedema cerebrale (a volte viene usato in associazione al mannitolo per tale scopo). Inoltre potrebbe provocare un aumento della pressione arteriosa.
Cordialità
[#38]
Gentile Utente,
Le aggiungo che non è corretto dare indicazioni ai medici che seguono Suo padre da informazioni avute on line, senza conoscere il paziente e tutta la complessa storia clinica (potrebbe essere anche controproducente perchè i sanitari, giustamente, potrebbero "arrabbiarsi").
Cordiali saluti
Le aggiungo che non è corretto dare indicazioni ai medici che seguono Suo padre da informazioni avute on line, senza conoscere il paziente e tutta la complessa storia clinica (potrebbe essere anche controproducente perchè i sanitari, giustamente, potrebbero "arrabbiarsi").
Cordiali saluti
[#39]
Utente
La ringrazio, é vero anch'io potrei rimanerci male se qualcuno tenta di darmi un consiglio nel mio lavoro (lavoro in una banca americana come sistemista e sono responsabile di uno dei sistemi piú critici in Italia per il monitoraggio dei mercati azionari) in quanto sono 30 anni che lavoro con i computers anche a casa perché é la mia passione. Ma se un consiglio "puó essere" saggio lo colgo e lo uso con umiltá. Dalla mia esperienza posso dirle che siamo tutti umani e che tutti possiamo commettere errori anche a causa di una stupida disattenzione. Inoltre molte volte i medici hanno una conoscenza prettamente clinica del paziente e non colgono alcune sfumature o cambiamenti di cui invece si accorge chi stá notte e giorno con lui ed inoltre lo conosce perché ci ha sempre vissuto. La mia non deve essere presa come presunzione come alcuni medici o infermieri potrebbero pensare ma sono osservazioni che se corrette potrebbero aiutare il paziente\parente ed alla fine lo scopo ultimo é quello.
Grazie e cordiali saluti.
Grazie e cordiali saluti.
[#40]
Gentile Marco,
però se a me dicessero, per un paziente che sto seguendo "dal vivo", <<un medico contattato in internet mi ha detto che lei dovrebbe fare così...che è meglio che eviti questo...che somministri tale molecola...ecc..>> risponderei che io soltanto conosco la situazione del malato e che non ammetto interferenze da chi risponde senza conoscere nulla.
Cordialmente
però se a me dicessero, per un paziente che sto seguendo "dal vivo", <<un medico contattato in internet mi ha detto che lei dovrebbe fare così...che è meglio che eviti questo...che somministri tale molecola...ecc..>> risponderei che io soltanto conosco la situazione del malato e che non ammetto interferenze da chi risponde senza conoscere nulla.
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Questo consulto ha ricevuto 40 risposte e 8k visite dal 15/06/2012.
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