Risonanza magnetica,
Buona sera.
Ecco la mia cronistoria:
Sabato notte mi corico normalmente senza accusare nessun problema, domenica mattina mi sveglio normalmente e non noto nulla di strano fino al momento in cui mi alzo in piedi. A questo punto accuso un senso violento di vertigini (non vedo la stanza o gli oggetti roteare, ma provo la senzazione di perdita d'equilibrio) e la vista, fino ad allora perfetta, mi diminuisce soprattutto se guardo qualsiasi cosa con entrambi gli occhi; se viceversa leggo o guardo la televisione con un solo occhio (indistintamente dx o sx), vedo quasi perfettamente.
Lunedì ormai preoccupato della situazione mi reco in ospedale dove vengo sottoposto ad un accertamento oculistico,ORL e, per finisre, mi viene effettuata una tac con visita neurologica. Nulla viene riscontrato al di là della norma e il neurologo consiglia solo una risonanza magnetica.
Oggi, mercoledì, ho fatto la risonanza e l'esito è il seguente:
Indagine eseguita nelle sole condizioni di base.
Nella fossa cranica posteriore il IV ventricolo è in sede, di forma e volumi normali.
Non si riscontrano alterazioni intensiometriche focali a carico del tronco e degli emisferi cerebrali.
Cisterne della base, scissure silviane e solchi subaracnoidei periencefalici normorappresentati.
Sistema ventricolare sovratentoriale eumorfico in sede, senza impronte o spostamenti sula linea mediana.
In corrispondenza della sostanza bianca emisferica in sede latero e sopraventricolare d'ambo i lati, nonchè ina sede cortico - sottocorticale fronto - parietale, si aprprezzano alcune areole di alterata intensità di segnale, iperintense nelle sequenze T2 e FLAIR.
Il reperto, vista l'età del paziente (45 anni), non è di univoca interpretazione e necessita di inquadramento specialistico con ulteriore approfondimento diagnostico.
Chiaramento la mi preoccupazione è elevata visto che i problemi di vista e di equilibrio persistono.
Chiedo a Voi un consulto .
Grazie
Ecco la mia cronistoria:
Sabato notte mi corico normalmente senza accusare nessun problema, domenica mattina mi sveglio normalmente e non noto nulla di strano fino al momento in cui mi alzo in piedi. A questo punto accuso un senso violento di vertigini (non vedo la stanza o gli oggetti roteare, ma provo la senzazione di perdita d'equilibrio) e la vista, fino ad allora perfetta, mi diminuisce soprattutto se guardo qualsiasi cosa con entrambi gli occhi; se viceversa leggo o guardo la televisione con un solo occhio (indistintamente dx o sx), vedo quasi perfettamente.
Lunedì ormai preoccupato della situazione mi reco in ospedale dove vengo sottoposto ad un accertamento oculistico,ORL e, per finisre, mi viene effettuata una tac con visita neurologica. Nulla viene riscontrato al di là della norma e il neurologo consiglia solo una risonanza magnetica.
Oggi, mercoledì, ho fatto la risonanza e l'esito è il seguente:
Indagine eseguita nelle sole condizioni di base.
Nella fossa cranica posteriore il IV ventricolo è in sede, di forma e volumi normali.
Non si riscontrano alterazioni intensiometriche focali a carico del tronco e degli emisferi cerebrali.
Cisterne della base, scissure silviane e solchi subaracnoidei periencefalici normorappresentati.
Sistema ventricolare sovratentoriale eumorfico in sede, senza impronte o spostamenti sula linea mediana.
In corrispondenza della sostanza bianca emisferica in sede latero e sopraventricolare d'ambo i lati, nonchè ina sede cortico - sottocorticale fronto - parietale, si aprprezzano alcune areole di alterata intensità di segnale, iperintense nelle sequenze T2 e FLAIR.
Il reperto, vista l'età del paziente (45 anni), non è di univoca interpretazione e necessita di inquadramento specialistico con ulteriore approfondimento diagnostico.
Chiaramento la mi preoccupazione è elevata visto che i problemi di vista e di equilibrio persistono.
Chiedo a Voi un consulto .
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
nemmeno il neuroradiologo che ha visionato le immagini ha dato un'interpretazione delle areole riscontrate.
Il mio consiglio è di fare vedere l'esame al neurologo che l'ha prescritto (mi pare di capire che la visita neurologica sia stata negativa). Sarebbe utile effettuare la RM con mezzo di contrasto.
Cordiali saluti
nemmeno il neuroradiologo che ha visionato le immagini ha dato un'interpretazione delle areole riscontrate.
Il mio consiglio è di fare vedere l'esame al neurologo che l'ha prescritto (mi pare di capire che la visita neurologica sia stata negativa). Sarebbe utile effettuare la RM con mezzo di contrasto.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Grazie per la sua gentile risposta.
Effettivamente il neurologo che mi visitato al pronto soccorso, dopo aver letto il referto della risonanza, me ne ha prescritta un'atra che farò domani (mertedì) con mezzo di contrasto.
Dal punto di vista neurologico sembrerebbe comunque tutto ok, anche se persistono i problemi di vertigni con entrambi gli occhi aperti.
Inoltre, sempre nella giornata di domani, effettuerò anche una visita ortottica per verificare se la diplopia è dovuta a qualche problematica relativa ai nervi ottici (cosa peraltro data per certa dall'oculista).
Con mercoledì avrò comunque un quadro completo della situazione.
Cordialità.
Effettivamente il neurologo che mi visitato al pronto soccorso, dopo aver letto il referto della risonanza, me ne ha prescritta un'atra che farò domani (mertedì) con mezzo di contrasto.
Dal punto di vista neurologico sembrerebbe comunque tutto ok, anche se persistono i problemi di vertigni con entrambi gli occhi aperti.
Inoltre, sempre nella giornata di domani, effettuerò anche una visita ortottica per verificare se la diplopia è dovuta a qualche problematica relativa ai nervi ottici (cosa peraltro data per certa dall'oculista).
Con mercoledì avrò comunque un quadro completo della situazione.
Cordialità.
[#4]
Ex utente
Oggi ho fatto la RSM con mezzo di contrasto:
Esame e seguito priam e dopo somministrazione endovenosa di 10 ml di mezzo di contrasto.
Si rilevano, nelle scansioni a TR lungo, plurimi focolai iperitensi nodulari, in parte confluenti, con diametro variabile da pochi millimitrei a 1,5 cm circa, posti nella sostanza bianca pereventricolare, paratrigonale, in quella sottocorticale e dei centri semiovali nei due lati e nell'interfaccia calloso-settale. E' inoltre presente altro focolaio che presenta minimo atteggiamento espansivo in corrisposndenza del pavimento del quarto ventricolo in prossimità della sede del nucleo del 6° nervo cranico di sinistra. Alcune lesioni presentano disposizione radiale.
Dopo la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto si documento sfumata impregnazione dei margini della lesione dpcumentata a livello del pontino e di uno dei focolai in sede paratrigonale sinistra.
Nei limiti della norma gli spazi subracnoidei della base della convessità ed il volume del sistema ventricolare.
Conclusioni:
Il rilievo descritto è compatibile con un quadro di malattia demielinizzante con alcuni focolai macroscopicamente in fase attiva, ed in particolare in corrispsondenza del pavimento del quarto ventricolo.
Esame e seguito priam e dopo somministrazione endovenosa di 10 ml di mezzo di contrasto.
Si rilevano, nelle scansioni a TR lungo, plurimi focolai iperitensi nodulari, in parte confluenti, con diametro variabile da pochi millimitrei a 1,5 cm circa, posti nella sostanza bianca pereventricolare, paratrigonale, in quella sottocorticale e dei centri semiovali nei due lati e nell'interfaccia calloso-settale. E' inoltre presente altro focolaio che presenta minimo atteggiamento espansivo in corrisposndenza del pavimento del quarto ventricolo in prossimità della sede del nucleo del 6° nervo cranico di sinistra. Alcune lesioni presentano disposizione radiale.
Dopo la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto si documento sfumata impregnazione dei margini della lesione dpcumentata a livello del pontino e di uno dei focolai in sede paratrigonale sinistra.
Nei limiti della norma gli spazi subracnoidei della base della convessità ed il volume del sistema ventricolare.
Conclusioni:
Il rilievo descritto è compatibile con un quadro di malattia demielinizzante con alcuni focolai macroscopicamente in fase attiva, ed in particolare in corrispsondenza del pavimento del quarto ventricolo.
[#5]
Gentile Utente,
in base al referto della RM Le consiglierei di rivolgersi ad un centro specializzato per le malattie demielinizzanti per un approfondimento del problema mediante ulteriori esami diagnostici.
Non si scoraggi dal riscontro dell'esame RM in quanto non ha, mi pare di capire, deficit motori e, qualora la diagnosi fosse confermata, ancora certamente non lo è, potrebbe vivere una vita del tutto normale.
Mi faccia sapere.
Cordialità
in base al referto della RM Le consiglierei di rivolgersi ad un centro specializzato per le malattie demielinizzanti per un approfondimento del problema mediante ulteriori esami diagnostici.
Non si scoraggi dal riscontro dell'esame RM in quanto non ha, mi pare di capire, deficit motori e, qualora la diagnosi fosse confermata, ancora certamente non lo è, potrebbe vivere una vita del tutto normale.
Mi faccia sapere.
Cordialità
[#6]
Ex utente
Dottore, la ringrazio per le sue parole che in questo momento sono veramente un toccasana per me.
Si, a parte il problema della diplopia all'occhio sinistro, non ho deficit di altro tipo.
Martedì, comunque, ho un appuntamento fissato con il centro specialistico delle malattie demienilizzanti dell'ospedale di Verona.
Le farò sapere.
Cordialità
Si, a parte il problema della diplopia all'occhio sinistro, non ho deficit di altro tipo.
Martedì, comunque, ho un appuntamento fissato con il centro specialistico delle malattie demienilizzanti dell'ospedale di Verona.
Le farò sapere.
Cordialità
[#8]
Ex utente
Gentilisssimo Dott. Ferraloro,
ho affettuato la prima visita presso il centro AMID della mia città.
La diagnosi del neurologo che mi ha visitato, responsabile di suddetto centro,è stata la seguente:
".. da rilevare principalmente ipopallestesia arti di dx, più arto inferiore. ROT normovivaci.
Non deficit motori, della coordinazione e dei rimanenti nervi cranici. Deambulazione corretta anche ad occhi chiusi.
Propongo AMID per terapia (SoluMedrol 1 g. x 5 volte) ed esami di approfondimento sia vascolare che immunologico."
Ho già iniziato con la prima seduta della terapia prescritta in day hospital e la continuerò giornalmente fino a conclusione. Nel frattempo ho effettuato anche gli esami del sangue (principalmente per ricercare problematiche di origine virale).
Premesso infine che ho avuto un ottima impressione sia del neurologo che mi ha preso in cura, sia della struttura ospedialiera che del personale dedicato, posso chiederLe un suo parere professionale sulla terapia che mi è stata consigliata e che ho già intrapreso.
Grazie.
ho affettuato la prima visita presso il centro AMID della mia città.
La diagnosi del neurologo che mi ha visitato, responsabile di suddetto centro,è stata la seguente:
".. da rilevare principalmente ipopallestesia arti di dx, più arto inferiore. ROT normovivaci.
Non deficit motori, della coordinazione e dei rimanenti nervi cranici. Deambulazione corretta anche ad occhi chiusi.
Propongo AMID per terapia (SoluMedrol 1 g. x 5 volte) ed esami di approfondimento sia vascolare che immunologico."
Ho già iniziato con la prima seduta della terapia prescritta in day hospital e la continuerò giornalmente fino a conclusione. Nel frattempo ho effettuato anche gli esami del sangue (principalmente per ricercare problematiche di origine virale).
Premesso infine che ho avuto un ottima impressione sia del neurologo che mi ha preso in cura, sia della struttura ospedialiera che del personale dedicato, posso chiederLe un suo parere professionale sulla terapia che mi è stata consigliata e che ho già intrapreso.
Grazie.
[#9]
Gentile Utente,
la terapia prescritta è a base di cortisone che viene impiegato in molteplici problemi del Sistema Nervoso Centrale. Ancora non ha una diagnosi ma ciò che ha scritto virgolettato è l'esito della visita neurologica. Continui gli approfondimenti diagnostici, come Le consigliato.
Cordialmente
la terapia prescritta è a base di cortisone che viene impiegato in molteplici problemi del Sistema Nervoso Centrale. Ancora non ha una diagnosi ma ciò che ha scritto virgolettato è l'esito della visita neurologica. Continui gli approfondimenti diagnostici, come Le consigliato.
Cordialmente
[#10]
Ex utente
Dott. Ferraloro buongiorno.
Terminati i 5 giorni prescritti (ieri) con flebo di SoluMedrol da 1 g, riscontro un lieve ma progressivo miglioramento della diplopia accusata.
Da oggi ho iniziato a prendere per via orale 1 compressa da 25 mmg di Deltacortene per 3 giorni, da ridurre progressivamente a mezza nei successivi 3 giorni e a solo ¼ negli ultimi 3 giorni.
La mia perplessità per il momento, visto che non mi sono stati prescritti altri esami specifici in “attesa” dell’evolversi degli eventi futuri, è capire se tale approccio “attendista” nei confronti di questa malattia (attualmente comunque non diagnosticata), è da considerarsi di prassi o se, viceversa, ogni medico ci mette del suo in base alla proprie capacità e/o esperienze acquisite sul campo.
In attesa di un Suo gentile parere e/o consiglio, le riassumo anche gli esiti degli esami sangue/urine fatti in precedenza, tutti nella norma ivi inclusi quelli relativi alla ricerca di specifici anticorpi (tutti negativi): anti nucleo – ANA siero; antigeni nucleari estraibili – Ena SU SIERO; Anti muscolo liscio – ASMA su siero – anti mitocondrio – AMA su siero; Antic cellule parietali gastriche – APCA su siero; Anti cardiolipina su siero; anti citoplasma dei granulociti neutrofili – ANCA su siero; anti streptolisina 0 su siero; fattore reumatoide su siero; fattore reumatoide – Waaler Roose; Lupus anticoagulant – DRVVT screenin – SCT screening.
Cordialità.
Terminati i 5 giorni prescritti (ieri) con flebo di SoluMedrol da 1 g, riscontro un lieve ma progressivo miglioramento della diplopia accusata.
Da oggi ho iniziato a prendere per via orale 1 compressa da 25 mmg di Deltacortene per 3 giorni, da ridurre progressivamente a mezza nei successivi 3 giorni e a solo ¼ negli ultimi 3 giorni.
La mia perplessità per il momento, visto che non mi sono stati prescritti altri esami specifici in “attesa” dell’evolversi degli eventi futuri, è capire se tale approccio “attendista” nei confronti di questa malattia (attualmente comunque non diagnosticata), è da considerarsi di prassi o se, viceversa, ogni medico ci mette del suo in base alla proprie capacità e/o esperienze acquisite sul campo.
In attesa di un Suo gentile parere e/o consiglio, le riassumo anche gli esiti degli esami sangue/urine fatti in precedenza, tutti nella norma ivi inclusi quelli relativi alla ricerca di specifici anticorpi (tutti negativi): anti nucleo – ANA siero; antigeni nucleari estraibili – Ena SU SIERO; Anti muscolo liscio – ASMA su siero – anti mitocondrio – AMA su siero; Antic cellule parietali gastriche – APCA su siero; Anti cardiolipina su siero; anti citoplasma dei granulociti neutrofili – ANCA su siero; anti streptolisina 0 su siero; fattore reumatoide su siero; fattore reumatoide – Waaler Roose; Lupus anticoagulant – DRVVT screenin – SCT screening.
Cordialità.
[#12]
Ex utente
Per il momento ho solo programmati due prelievi del sangue nel mese di giugno per verificare (se non ricordo male) che non vari significamente la glicemia a seguito dell'assunzione del cortisone.
Altre visite e/o terapie al momento non mi sono state nè ventilate nè prescritte. Da qui la mia perplessità.
Grazie
Altre visite e/o terapie al momento non mi sono state nè ventilate nè prescritte. Da qui la mia perplessità.
Grazie
[#15]
Ex utente
Gentile Dott. Ferraloro,
premesso che la mia diplopia nonostante la terapia di cortisone già ultimata da qualche giorno, non è sostanzialmente migliorata se non nel corso di brevi o brevissimi periodi che si alternano nell’arco della giornata (la mattina appena sveglio o la sera davanti alla televisione), sulla base della Sua esperienza sono a chiederLe – pur comprendendo benissimo che ogni caso rappresenta cosa a sé e che non esiste certezza di alcun tipo – quelle che possono essere considerate statisticamente le tempistiche medie di recupero per questo tipo di diplopia.
Grazie.
premesso che la mia diplopia nonostante la terapia di cortisone già ultimata da qualche giorno, non è sostanzialmente migliorata se non nel corso di brevi o brevissimi periodi che si alternano nell’arco della giornata (la mattina appena sveglio o la sera davanti alla televisione), sulla base della Sua esperienza sono a chiederLe – pur comprendendo benissimo che ogni caso rappresenta cosa a sé e che non esiste certezza di alcun tipo – quelle che possono essere considerate statisticamente le tempistiche medie di recupero per questo tipo di diplopia.
Grazie.
[#16]
Gentile Utente,
non ci sono tempistiche di recupero certe, infatti queste sono estremamente variabili. Le ricordo però che ancora, se ho fatto bene i conti, non è trascorso nemmeno un mese dall'esordio e spesso queste situazioni richiedono tempi più lunghi.
Ha contattato il neurologo che La sta seguendo?
Cordialmente
non ci sono tempistiche di recupero certe, infatti queste sono estremamente variabili. Le ricordo però che ancora, se ho fatto bene i conti, non è trascorso nemmeno un mese dall'esordio e spesso queste situazioni richiedono tempi più lunghi.
Ha contattato il neurologo che La sta seguendo?
Cordialmente
[#20]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Ferraloro,
come anticipato in precedenza, dopo domani ho l’appuntamento fissato per la rachicentesi. Causa un imprevisto di lavoro mi trovo però costretto a dover rimandare l’esame diagnostico in questione di quantomeno 2/3 mesi.
Stante all’esito dell’unico esame fin’ora effettuato (risonanza magnetica del 15.05.2012 – della quale trova il referto all’inizio di questo consulto ) e della visita neurologica del 22.05 (della quale Le ho già trasmesso in precedenza il referto), sono a chiederLe se, secondo la Sua esperienza, il rimandare la rachicentesi di qualche mese può essere pregiudizievole nei confronti della malattia o se, viceversa, posso serenamente rimandare l'esame all'inizio dell'autunno.
Grazie.
come anticipato in precedenza, dopo domani ho l’appuntamento fissato per la rachicentesi. Causa un imprevisto di lavoro mi trovo però costretto a dover rimandare l’esame diagnostico in questione di quantomeno 2/3 mesi.
Stante all’esito dell’unico esame fin’ora effettuato (risonanza magnetica del 15.05.2012 – della quale trova il referto all’inizio di questo consulto ) e della visita neurologica del 22.05 (della quale Le ho già trasmesso in precedenza il referto), sono a chiederLe se, secondo la Sua esperienza, il rimandare la rachicentesi di qualche mese può essere pregiudizievole nei confronti della malattia o se, viceversa, posso serenamente rimandare l'esame all'inizio dell'autunno.
Grazie.
[#22]
Ex utente
Buongiorno e grazie per la Sua sollecita risposta.
Per quanto riguarda la diplopia posso affermare che ho recuperato in maniera sostanziale (se devo darLe una percentuale direi al 70%).
Dopo aver letto le Sue parole e dopo attenta riflessione, ho deciso che rimanderò ogni impegno lavorativo e domani procederò con la rachicentesi.
Le farò conoscere il responso non appena disponibile.
Cordialità.
Per quanto riguarda la diplopia posso affermare che ho recuperato in maniera sostanziale (se devo darLe una percentuale direi al 70%).
Dopo aver letto le Sue parole e dopo attenta riflessione, ho deciso che rimanderò ogni impegno lavorativo e domani procederò con la rachicentesi.
Le farò conoscere il responso non appena disponibile.
Cordialità.
[#26]
Ex utente
Dottor Ferraloro buongiorno.
Oggi ho avuto l'esito della rachicentesi che risulta negativo.
Su consiglio del neurologo che mi segue, abbiamo deciso di eseguire una risonanza di controllo tra 3 mesi (inizio ottobre).
Nel frattempo la diplopia è risolta al 99% anche se accuso ancora qualche impercettibile disturbo se ruoto il capo verso sinistra.
Secondo la sua esperienza ritiene che ci sia qualche controllo supplementare da fare o posso attendere "serenamente" gli sviluppi di eventuali avvenimenti futuri?
Grazie.
Oggi ho avuto l'esito della rachicentesi che risulta negativo.
Su consiglio del neurologo che mi segue, abbiamo deciso di eseguire una risonanza di controllo tra 3 mesi (inizio ottobre).
Nel frattempo la diplopia è risolta al 99% anche se accuso ancora qualche impercettibile disturbo se ruoto il capo verso sinistra.
Secondo la sua esperienza ritiene che ci sia qualche controllo supplementare da fare o posso attendere "serenamente" gli sviluppi di eventuali avvenimenti futuri?
Grazie.
[#27]
Gentile Utente,
non ricordo se ha fatto i Potenziali Evocati (PEV e PESS). Questi sarebbero un ulteriore approfondimento ma in effetti concordo con quanto Le ha detto il neurologo.
Una rachicentesi negativa è un elemento prognostico altamente favorevole.
Segua le indicazioni che Le hanno dato e si goda le meritate ferie.
Buone vacanze
non ricordo se ha fatto i Potenziali Evocati (PEV e PESS). Questi sarebbero un ulteriore approfondimento ma in effetti concordo con quanto Le ha detto il neurologo.
Una rachicentesi negativa è un elemento prognostico altamente favorevole.
Segua le indicazioni che Le hanno dato e si goda le meritate ferie.
Buone vacanze
[#29]
Ex utente
Dottor Ferraloro eccomi di nuovo a Lei.
Oggi ho avuto l'esito della risonanza di controllo effettuata a distanza di 5 mesi dalla prima (che aveva evidenziato le prime protesi di malattia demielinizzante con una lesione attiva in prossimità del VI nervo cranico, causa della diplopia di allora).
Il responso di questa nuova risonanza è stato assolutamente soddisfacente, in quanto perfettamente sovrapponibile alla precedente.
Visto l'esito della nuova risonanza e soprattutto della rachicentesi negativa effettuata a giugno, il neurologo curante mi ha consigliato semplicemente di effettuare una nuova visita di controllo tra 4/5 mesi, senza nel frattempo prescrivermi alcuna terapia.
Gradirei pertanto conoscere la Sua gentile opinione in merito, visto che i nuovi protocolli di cura della SM mi sembra consiglino comunque di iniziare un trattamento precoce con interferoni già nel caso di una CIS accertata.
Cordialmente ringrazio per la Sua disponibilità.
Oggi ho avuto l'esito della risonanza di controllo effettuata a distanza di 5 mesi dalla prima (che aveva evidenziato le prime protesi di malattia demielinizzante con una lesione attiva in prossimità del VI nervo cranico, causa della diplopia di allora).
Il responso di questa nuova risonanza è stato assolutamente soddisfacente, in quanto perfettamente sovrapponibile alla precedente.
Visto l'esito della nuova risonanza e soprattutto della rachicentesi negativa effettuata a giugno, il neurologo curante mi ha consigliato semplicemente di effettuare una nuova visita di controllo tra 4/5 mesi, senza nel frattempo prescrivermi alcuna terapia.
Gradirei pertanto conoscere la Sua gentile opinione in merito, visto che i nuovi protocolli di cura della SM mi sembra consiglino comunque di iniziare un trattamento precoce con interferoni già nel caso di una CIS accertata.
Cordialmente ringrazio per la Sua disponibilità.
[#30]
Gentile Utente,
in effetti diversi studi su ampie casistiche hanno dimostrato che in caso di CIS accertata una terapia precoce con Interferone potrebbe diminuire significativamente la conversione in SM.
Comunque non tutti gli specialisti del settore seguono questa tendenza essendo molti quelli che preferiscono un atteggiamento attendista.
Il Suo neurologo appartiene a quest'ultima scuola di pensiero.
Cordiali saluti
in effetti diversi studi su ampie casistiche hanno dimostrato che in caso di CIS accertata una terapia precoce con Interferone potrebbe diminuire significativamente la conversione in SM.
Comunque non tutti gli specialisti del settore seguono questa tendenza essendo molti quelli che preferiscono un atteggiamento attendista.
Il Suo neurologo appartiene a quest'ultima scuola di pensiero.
Cordiali saluti
[#31]
Ex utente
Tempestivo ed esaudiente come sempre.
Visto il buono, anzi, ottimo stato di forma attuale (per quanto questo non voglia presumere nulla in chiave futura), ho comunque deciso di attendere quantomeno fino al prossimo controllo (gennaio 2013).
Se ci saranno sviluppi inattesi la informerò certamente.
Cordialmente.
Visto il buono, anzi, ottimo stato di forma attuale (per quanto questo non voglia presumere nulla in chiave futura), ho comunque deciso di attendere quantomeno fino al prossimo controllo (gennaio 2013).
Se ci saranno sviluppi inattesi la informerò certamente.
Cordialmente.
[#33]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Ferraloro,
mi rivolgo nuovamente a Lei a distanza di quasi un anno dall'esordio della diplopia di cui Le scrissi in precedenza, per un quesito da sottoporre alla Sua attenzione.
Premesso che la risonanza di controllo dello scorso mese di settembre e le successive visite neurologiche periodiche, mostrano un quadro invariato per quanto concerne la risonanza e nella norma per quanto concerne le visite (in accordo con il neurologo non ho quindi intrapreso nessuna cura farmacologica), mi sono accorto, fin dall'esordio della diplopia (interamente rientrata nel giro di qualche mese), che durante uno sforzo particolarmente intenso (ad esempio con i pesi in palestra o durante la corsa), l’occhio sx si “indolenzisce”. Più che un dolore nel senso stretto del termine, avverto quella che definirei una sensazione di “anormalità” dell’occhio stesso; sensazione che poi svanisce nel giro di minuti o al massimo di qualche oretta o poco più. Vorrei quindi sapere da Lei, chiaramente nel limite del possibile, se posso ritenere questo fenomeno una naturale conseguenza della vecchia lesione in prossimità del 6° nervo cranico e se l’eventuale sforzo durante l’attività sportiva, possa contribuire a danneggiare la funzionalità dell’occhio.
Cordialmente.
mi rivolgo nuovamente a Lei a distanza di quasi un anno dall'esordio della diplopia di cui Le scrissi in precedenza, per un quesito da sottoporre alla Sua attenzione.
Premesso che la risonanza di controllo dello scorso mese di settembre e le successive visite neurologiche periodiche, mostrano un quadro invariato per quanto concerne la risonanza e nella norma per quanto concerne le visite (in accordo con il neurologo non ho quindi intrapreso nessuna cura farmacologica), mi sono accorto, fin dall'esordio della diplopia (interamente rientrata nel giro di qualche mese), che durante uno sforzo particolarmente intenso (ad esempio con i pesi in palestra o durante la corsa), l’occhio sx si “indolenzisce”. Più che un dolore nel senso stretto del termine, avverto quella che definirei una sensazione di “anormalità” dell’occhio stesso; sensazione che poi svanisce nel giro di minuti o al massimo di qualche oretta o poco più. Vorrei quindi sapere da Lei, chiaramente nel limite del possibile, se posso ritenere questo fenomeno una naturale conseguenza della vecchia lesione in prossimità del 6° nervo cranico e se l’eventuale sforzo durante l’attività sportiva, possa contribuire a danneggiare la funzionalità dell’occhio.
Cordialmente.
[#34]
Gentile Utente,
in effetti è impossibile stabilire l'origine del problema, anche perchè non si può bene interpretare in cosa consista la sensazione di "anormalità" dell'occhio.
Si dovrebbero visionare le immagini dell'esame per darLe un parere attendibile per cui è corretto che chieda al neurologo che La segue.
Comunque il problema mi sembra sotto controllo.
Cordiali saluti ed auguri
in effetti è impossibile stabilire l'origine del problema, anche perchè non si può bene interpretare in cosa consista la sensazione di "anormalità" dell'occhio.
Si dovrebbero visionare le immagini dell'esame per darLe un parere attendibile per cui è corretto che chieda al neurologo che La segue.
Comunque il problema mi sembra sotto controllo.
Cordiali saluti ed auguri
[#35]
Ex utente
Dott. Ferraloro buongiorno.
Ringraziandola per la disponibilità e la pazienza che mi dimostra da un anno a questa parte, sono a porle un nuovo quesito.
Le faccio un riassunto della mia anamnesi.
Dopo la diplopia del maggio 2012, la prima risonanza del tempo che evidenziava alcune placche di cui una in fase attiva (in prossimità del VI nervo cranico), il contestuale esame del liquor negativo, la successiva risonanza di controllo che risultava sovrapponibile alla prima e le successive visite periodiche di controllo (tutte risultate nella norma), da circa un mesetto accuso dei sintomi abbastanza particolari (non saprei come altro definirli). Certamente nulla di invalidante, ma altrettanto certamente nulla che potrei definire “normale” non avendone mai sofferto prima. Si tratta di “micro movimenti” involontari di singole fibre muscolari (un po’ come se sotto pelle avessi delle bolle d’aria che scoppiano), solo saltuariamente visibili ad occhio nudo, che non coinvolgono un intero gruppo muscolare, localizzati principalmente, ma non esclusivamente, nelle gambe, .
Premesso che dal momento della diplopia e della successiva diagnosi di CIS (per la quale non ho intrapreso nessuna terapia farmacologica in accordo con il neurologo che mi segue), ho iniziato a fare diversa attività sportiva con cadenza giornaliera (running, palestra, yoga) e premesso inoltre, che i sintomi descritti non mi causano nessun problema di qualsivoglia natura (se non una certa apprensione emotiva), vorrei sapere da lei se è consigliabile indagare più approfonditamente la questione o se, in maniera molto più semplice, il tutto può essere compatibile con un semplice affaticamento muscolare conseguente alla troppa attività fisica (decisamente abbondante).
Mi preme precisarLe infine, che dette "fibrillazioni" si manifestano essenzialmente (direi quasi esclusivamente) quando sono in posizione seduta, che non soffro di crampi o di movimenti involontari degli arti. Se posso permettermi, essendo di natura abbastanza ansioso, direi che dette fibrillazioni aumentano di numero nel momento in cui mi concentro maggiormente "su me stesso", cercando di dare una spiegazione ad ogni cosa che mi accade.
Avendo la prossima visita di controllo programmata per il mese di settembre p.v., la domanda che Le pongo, è se secondo Lei, in difetto di nuovi e diversi sintomi da quelli descritti, posso attendere con una certa serenità il mese di settembre o se, viceversa, mi consiglia di anticipare la visita a breve.
Cordialmente ringrazio.
Ringraziandola per la disponibilità e la pazienza che mi dimostra da un anno a questa parte, sono a porle un nuovo quesito.
Le faccio un riassunto della mia anamnesi.
Dopo la diplopia del maggio 2012, la prima risonanza del tempo che evidenziava alcune placche di cui una in fase attiva (in prossimità del VI nervo cranico), il contestuale esame del liquor negativo, la successiva risonanza di controllo che risultava sovrapponibile alla prima e le successive visite periodiche di controllo (tutte risultate nella norma), da circa un mesetto accuso dei sintomi abbastanza particolari (non saprei come altro definirli). Certamente nulla di invalidante, ma altrettanto certamente nulla che potrei definire “normale” non avendone mai sofferto prima. Si tratta di “micro movimenti” involontari di singole fibre muscolari (un po’ come se sotto pelle avessi delle bolle d’aria che scoppiano), solo saltuariamente visibili ad occhio nudo, che non coinvolgono un intero gruppo muscolare, localizzati principalmente, ma non esclusivamente, nelle gambe, .
Premesso che dal momento della diplopia e della successiva diagnosi di CIS (per la quale non ho intrapreso nessuna terapia farmacologica in accordo con il neurologo che mi segue), ho iniziato a fare diversa attività sportiva con cadenza giornaliera (running, palestra, yoga) e premesso inoltre, che i sintomi descritti non mi causano nessun problema di qualsivoglia natura (se non una certa apprensione emotiva), vorrei sapere da lei se è consigliabile indagare più approfonditamente la questione o se, in maniera molto più semplice, il tutto può essere compatibile con un semplice affaticamento muscolare conseguente alla troppa attività fisica (decisamente abbondante).
Mi preme precisarLe infine, che dette "fibrillazioni" si manifestano essenzialmente (direi quasi esclusivamente) quando sono in posizione seduta, che non soffro di crampi o di movimenti involontari degli arti. Se posso permettermi, essendo di natura abbastanza ansioso, direi che dette fibrillazioni aumentano di numero nel momento in cui mi concentro maggiormente "su me stesso", cercando di dare una spiegazione ad ogni cosa che mi accade.
Avendo la prossima visita di controllo programmata per il mese di settembre p.v., la domanda che Le pongo, è se secondo Lei, in difetto di nuovi e diversi sintomi da quelli descritti, posso attendere con una certa serenità il mese di settembre o se, viceversa, mi consiglia di anticipare la visita a breve.
Cordialmente ringrazio.
[#36]
Gentile Utente,
mi pare che stia parlando di fascicolazioni le cui cause più frequenti sono l'ansia, l'affaticamento muscolare, squilibri elettrolitici, discopatie oltre una buona percentuale di casi in cui non si riesce a trovare la causa. Ovviamente stiamo parlando esclusivamente di dati statistici. La percentuale di soggetti con fascicolazioni da patologia importante è per fortuna bassa.
A distanza non è possibile fare queste distinzioni, provi a ridurre un po' l'attività fisica per vedere se il disturbo regredisce.
Cordialmente
mi pare che stia parlando di fascicolazioni le cui cause più frequenti sono l'ansia, l'affaticamento muscolare, squilibri elettrolitici, discopatie oltre una buona percentuale di casi in cui non si riesce a trovare la causa. Ovviamente stiamo parlando esclusivamente di dati statistici. La percentuale di soggetti con fascicolazioni da patologia importante è per fortuna bassa.
A distanza non è possibile fare queste distinzioni, provi a ridurre un po' l'attività fisica per vedere se il disturbo regredisce.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 37 risposte e 21.7k visite dal 10/05/2012.
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