Il dolore, come se avessi un livido che al tatto fa un pò male
Buongiorno,
a seguito degli attachi di emicrania che generalmente mi colpiscono ogni 2 settimane, della durata di circa 2 giorni ciascuno (per i quali assumo solitamente OKI o AURADOL) mi rimane la parte della tempia e sopra l'orecchio leggermente indolensita, e toccandola si accentua il dolore, come se avessi un livido che al tatto fa un pò male.
Può essere un fenomeno preoccupante o "normale"?
Ricordo che ormai da circa 2 anni assumo Paroxetina
(per ansia - attacchi di panico).
In attesa di cortese riscontro
Distinti saluti
Se è necessario qualche ulteriore controllo sono in attesa di suo cortese
riscontro.
a seguito degli attachi di emicrania che generalmente mi colpiscono ogni 2 settimane, della durata di circa 2 giorni ciascuno (per i quali assumo solitamente OKI o AURADOL) mi rimane la parte della tempia e sopra l'orecchio leggermente indolensita, e toccandola si accentua il dolore, come se avessi un livido che al tatto fa un pò male.
Può essere un fenomeno preoccupante o "normale"?
Ricordo che ormai da circa 2 anni assumo Paroxetina
(per ansia - attacchi di panico).
In attesa di cortese riscontro
Distinti saluti
Se è necessario qualche ulteriore controllo sono in attesa di suo cortese
riscontro.
[#1]
Gentile Utente,
la persistenza di una zona maggiormente sensibile al tatto, dopo un attacco emicranico, è normale e succede frequentemente. Se la frequenza degli attacchi supera 2-3 al mese è consigliabile una terapia di prevenzione. Ne parli eventualmente col Suo neurologo.
Cordiali saluti
la persistenza di una zona maggiormente sensibile al tatto, dopo un attacco emicranico, è normale e succede frequentemente. Se la frequenza degli attacchi supera 2-3 al mese è consigliabile una terapia di prevenzione. Ne parli eventualmente col Suo neurologo.
Cordiali saluti
Dr. Antonio Ferraloro
[#2]
Ex utente
Grazie per la cortese e tempestiva risposta.
In realtà la frequenza degli attacchi di emicrania è variabile: in alcuni periodi 1-volta al mese, in altri anche 1-volta la settimana, sempre della durata di 2-3 gg.
Il neurologo mi ha consigliato di assumere un integratore, "Migrasoll", come prevenzione, asserendo che i farmaci un pò più efficaci potrebbero non essere compatibili con la Paroxetina che assumo (ogni giorno) contro i disturbi di ansia.
Non mi sembra che i risultati con Migrasoll siano eccellenti.
Lei consiglierebbe di continuare in tal modo o potrei effettivamente intraprendere altre tipologie di terapia preventiva?
Distinti saluti
In realtà la frequenza degli attacchi di emicrania è variabile: in alcuni periodi 1-volta al mese, in altri anche 1-volta la settimana, sempre della durata di 2-3 gg.
Il neurologo mi ha consigliato di assumere un integratore, "Migrasoll", come prevenzione, asserendo che i farmaci un pò più efficaci potrebbero non essere compatibili con la Paroxetina che assumo (ogni giorno) contro i disturbi di ansia.
Non mi sembra che i risultati con Migrasoll siano eccellenti.
Lei consiglierebbe di continuare in tal modo o potrei effettivamente intraprendere altre tipologie di terapia preventiva?
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.3k visite dal 10/05/2012.
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