Referto elettroencefalogramma causa convulsioni febbrili

Gentili Dottori,
mio figlio di quasi 2 anni nel mese di marzo ha avuto il suo secondo episodio di convulsioni febbrili a distanza di 1 anno e 3 mesi dal primo episodio sempre associato a febbre.
In ospedale hanno eseguito l’elettroencefalogramma e ho da poco ritirato due referti.
Il primo è stato redatto da un medico dell’ospedale facente parte del servizio di neurofisiopatologia che ha riportato quanto segue:
attività di fondo nello spettro del pre-alfa ed alfa bilaterale, irregolare, instabile e grossolanamente simmetrico 7-8 Hz 30-40 uV
Note: sonno caratterizzato da sincronizzazione dell’attività di fondo, bursts ipersincroni, theta diffuso, K-complexes e fusi monolaterali ed alternanti, figure caratteristiche del sonno I e II NREM.
Conclusioni: asimmetria dei fusi del sonno (patologica) in fase II NREM. Alla luce degli elementi clinici, ripetere un esame EEG a distanza.
Il secondo è stato redatto da un secondo medico facente parte del reparto di Pediatria Medica che ha riportato quanto segue:
Tracciato di sonno caratterizzato da ritmo di fondo a frequenza theta, simmetrico sui due emisferi.
Presenti le fisiologiche figure del sonno e attività fusiforme lievemente asimmetrica sui due emisferi.
Non si registrano grafoelementi di tipo irritativo. Al termine della registrazione il piccolo presenta normale fase di risveglio priva di anomalie paratossiche.
Conclusioni: tracciato di sonno nei limiti della norma ad eccezione di lieve asimmetria delle figure del sonno.
Vorrei sapere cosa significa asimmetria dei fusi del sonno e cosa può provocare, inoltre perché nel primo caso il medico l’ha ritenuta patologica mentre nel secondo caso no? il medico che ha consegnato il referto ci ha tranquillizzati dicendoci che all’età del bambino è considerato normale, mentre in età più evoluta potrebbe considerarsi patologico, quindi non dobbiamo preoccuparci di nulla.
Vi chiedo pertanto un vostro gentile parere a riguardo.
Grazie tante per la Vs. attenzione
Cordiali saluti
Stefania

[#1]
Neurologo, Medico fisiatra, Psichiatra, Medico dello sport, Neonatologo attivo dal 2008 al 2016
Neurologo, Medico fisiatra, Psichiatra, Medico dello sport, Neonatologo
La doppia refertazione e' soostanzialmente sovrapponibile come significato diagnostico,e' utile controllare nel tempo il tracciato e.e.grasfico,spesso si tratta di reperti non significativi per patologia neurologica in relazione all'eta' del piccolo.
Saluti
[#2]
Utente
Utente
Gentile Prof. Grasso,
la ringrazio sentitamente della sua esauriente risposta, sono stata in visita da un pediatra neurologo nei giorni scorsi, lo stesso mi ha confermato che il secondo referto è quello più attendibile, perchè la casistica dei bambini rientra più nelle competenze del pediatra neurologo che ha più competenze nella lettura dell'E.E.C., inoltre mi ha chiarito che, considerata l'età, non è da considerarsi una patologia, come anche lei mi conferma.

La ringrazio ancora per il suo chiarimento.

Cordiali saluti

Stefania