Strano mal di testa
Gentili dottori, anche se so che via web non potrete darmi una diagnosi certa in quanto non c’è una visita diretta fatta di persona, vorrei comunque sottoporvi un quesito: quali potrebbero essere le cause di uno strano mal di testa alla tempia destra, una fitta dolorosa in quella zona. Questo disturbo si è presentato in un uomo di 55 anni e fumatore. Il problema è emerso all’improvviso ed è durato circa 3 giorni consecutivi, lo stesso episodio si è ripetuto un’altra volta telefonando con il cellulare, ma non credo che il telefonino sia la causa diretta perché in seguito è ricapitato senza ricognizione di causa, come successe la prima volta. Dato che sono un po’ preoccupata, vi chiedo potrebbe essere un'avvisaglia di ictus??!! Spero di no! Il suo colesterolo totale è 193 mg/dl, con HDL a 35 mg/dl (un po’ basso dico bene?), non so se può servire come dato aggiuntivo. Il medico di base ha detto che si potrebbe procedere a qualche indagine più approfondita se il problema si dovesse ripresentare (in questi ultimi giorni il disturbo non si è presentato), tuttavia non so se è il caso di agire fin da subito, chiedo quindi: quali esami si potrebbero effettuare? Grazie mille, cordiali saluti
[#1]
Gent. ma Utente,
una cefalea o un dolore improvviso al capo in un soggetto di più di 50 anni (ma anche meno), fumatore, se non si è mai presentato prima, non è comunque da sottovalutare.
Giustamente il vostro Medico consiglia di valutare se il disturbo si ripresenterà, in quanto un dolore trafittivo in sede temporale è in effetti frequentissimo e nella maggioranza dei casi benigno, ma in caso di recidiva l'esame più indicato sarebbe una Risonanza Magnetica encefalica, eventualmente con studio dei vasi encefalici (Angio-Risonanza).
Cordialmente
una cefalea o un dolore improvviso al capo in un soggetto di più di 50 anni (ma anche meno), fumatore, se non si è mai presentato prima, non è comunque da sottovalutare.
Giustamente il vostro Medico consiglia di valutare se il disturbo si ripresenterà, in quanto un dolore trafittivo in sede temporale è in effetti frequentissimo e nella maggioranza dei casi benigno, ma in caso di recidiva l'esame più indicato sarebbe una Risonanza Magnetica encefalica, eventualmente con studio dei vasi encefalici (Angio-Risonanza).
Cordialmente
Dott. Marco Trucco
Specialista in Neurologia e Neurofisiologia Clinica
www.marcotrucco.it
[#2]
Utente
Gentile Dottore grazie per la risposta. Una domanda: con la frase "non è comunque da sottovalutare" cosa intende dire? Nel senso, cosa può essere il fattore scatenante che non è da sottovalutare e le possibili conseguenze? Ovvio che le chiedo solo di teorizzare quali possono essere queste cause da non sottovalutare, perchè senza gli esami di cui lei ha scritto, non si può avere una diagnosi. Infine, mi ha scritto che il dolore in quella zona è frequente, perciò ritiene non sia urgente indagare, esatto? I valori del colesterolo posso influire in qualche modo? Ipotesi di avvisaglia di ictus si possono scartare oppure potrebbero essere implicate? Grazie, cordiali saluti
[#3]
Gent. ma Utente,
l'espressione su cui mi ha richiesto chiarimenti intende sottolineare che un mal di testa insorto ex novo in un soggetto in età superiore ai 50 anni richiede accertamenti.
Il motivo è il seguente: le cefalee (mal di testa) si dividono in primarie e secondarie. Le prime sono esse stesse la malattia (ad es. emicrania: è una malattia di cui non si conosce la causa prima, quindi è definita cefalea "primaria" o "idiopatica" o "essenziale", che sono tutti termini che indicano la nostra non conoscenza dell'eziologia, ovvero della causa, di tale disturbo). Le cefalee secondarie sono invece sintomo di un'altra malattia e quindi la loro causa è conosciuta (es. la banale cefalea da febbre; da ipertensione; in corso di meningite; di emorragia cerebrale; post-traumatica; ecc.). Ovviamente in questi ultimi casi si curerà la causa e non solo il mal di testa.
In età giovanile la stragrande maggioranza delle cefalee è di tipo primario.
La probabilità di trovare una forma secondaria aumenta notevolmente con l'età ed è maggiore nelle cefalee di recente insorgenza.
La persona affetta inoltre ha un fattore di rischio per disturbi circolatori (il fumo). Il colesterolo a questo dosaggio non credo rappresenti un fattore importante.
Questo nonostante, come ho già specificato, un dolore trafittivo in sede temporale possa essere una forma primaria, peraltro abbastanza frequente.
Il fattore scatenante (che in questo caso definirei piuttosto fattore causale) potrebbe essere un disturbo circolatorio, la cui possibile presenza va indagata.
Effettuerei quindi una Risonanza Magnetica encefalica, subito se il dolore si ripresenta, senza urgenza in caso il dolore non si dovesse ripresentare a tempi brevi.
Cordialmente
l'espressione su cui mi ha richiesto chiarimenti intende sottolineare che un mal di testa insorto ex novo in un soggetto in età superiore ai 50 anni richiede accertamenti.
Il motivo è il seguente: le cefalee (mal di testa) si dividono in primarie e secondarie. Le prime sono esse stesse la malattia (ad es. emicrania: è una malattia di cui non si conosce la causa prima, quindi è definita cefalea "primaria" o "idiopatica" o "essenziale", che sono tutti termini che indicano la nostra non conoscenza dell'eziologia, ovvero della causa, di tale disturbo). Le cefalee secondarie sono invece sintomo di un'altra malattia e quindi la loro causa è conosciuta (es. la banale cefalea da febbre; da ipertensione; in corso di meningite; di emorragia cerebrale; post-traumatica; ecc.). Ovviamente in questi ultimi casi si curerà la causa e non solo il mal di testa.
In età giovanile la stragrande maggioranza delle cefalee è di tipo primario.
La probabilità di trovare una forma secondaria aumenta notevolmente con l'età ed è maggiore nelle cefalee di recente insorgenza.
La persona affetta inoltre ha un fattore di rischio per disturbi circolatori (il fumo). Il colesterolo a questo dosaggio non credo rappresenti un fattore importante.
Questo nonostante, come ho già specificato, un dolore trafittivo in sede temporale possa essere una forma primaria, peraltro abbastanza frequente.
Il fattore scatenante (che in questo caso definirei piuttosto fattore causale) potrebbe essere un disturbo circolatorio, la cui possibile presenza va indagata.
Effettuerei quindi una Risonanza Magnetica encefalica, subito se il dolore si ripresenta, senza urgenza in caso il dolore non si dovesse ripresentare a tempi brevi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.8k visite dal 20/04/2012.
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